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27.

                       <<Andiamo Axel>> mormora Nicole. <<Rispondi>>

<<Forse è partito>> suggerisce Sophie.

<<Non è possibile, non mi ha neanche avvertita>> dice Nicole. Poi si alza dal suo comodo letto e si appoggia con le spalle alla porta. Cerca di pensare cosa possa essere successo ma il suo cervello non elabora nessuna teoria credibile, o perlomeno nessuna teoria alla quale Nicole voglia credere.
<<E se avesse saputo di me e di Jace e fosse scappato?>> chiede ipotizzando il peggio.

<<La stai facendo troppo tragica, alla fine tra te e Jace non è successo nulla di scandaloso, vi amate e Axel ama te ma non mi sembra un buon motivo per scappare>> Sophie si alza, raggiunge l'amica e le mette una mano sulla spalla <<Vedrai che sta bene>> conclude.

<<Ma io sono preoccupata, non ci siamo sentiti per quasi tutta l’estate e ora neanche a scuola viene, è una settimana che è assente e se gli fosse successo qualcosa? >> chiede Nicole sbarrando gli occhi.

<<In questo caso lo avremmo saputo>> risponde Sophie.

Nicole molte volte vorrebbe essere tranquilla come Sophie, lei è sempre così agitata e in ansia per tutto, invece Sophie riesce a mantenere la calma anche nelle situazioni più dure, tranne quando si ubriaca e va a qualche festa.

In quel caso perde completamente il senso della ragione, proprio come è successo alla festa di inizio anno scolastico.

<<Si ma... >> Nicole cerca di obiettare.

<<Niente ma>>la rimprovera Sophie.
Fa un lungo respiro e vede che non è riuscita a tranquillizzare ancora del tutto la sua amica <<Hai provato a parlare con Jace? Lui forse sa dov'è, ma fidati probabilmente si è preso una vacanza dalla scuola, cosa che vorrei fare anche io.>> dice Sophie.

Nei suoi occhi già si può vedere il viaggio che sta organizzando per l'estate. Sicuramente andrà in un posto molto caldo, con il mare e tutte le comodità del mondo, forse alle Hawaii.

<<Si>> dice Nicole, poi ci pensa su e si corregge. <<Più o meno. Diciamo che l'ultima volta che ci siamo visti gli ho detto che noi non possiamo stare insieme e che fra noi non può esserci nulla, quindi quando gli ho rivolto la parola per chiedergli di Axel non è stato tanto gentile. Mi ha detto che con la questione del fratello non voleva avere niente a che fare. Non mi ha detto altro>>

<<Sicuramente lui sa dov'è e quindi quello che mi hai appena detto porta dove ero arrivata io prima: Axel sta bene>> Sophie pronuncia le ultime 3 parole alzando la voce, ma non è molto rassicurante, ma ascoltare quella frase l'ha fatta sentire meglio.

<<Ho bisogno di sapere che non se ne è andato per colpa mia>> ripete Nicole.

<<Basta, se se ne è andato per colpa tua è inutile piangere sul latte versato, posso assicurarti che non è così, è impossibile che lo abbia scoperto e che abbia reagito così, però ora non voglio continuare a parlare di questo, non sono venuta a casa tua per farti fare ancora più paranoie di quante ne avessi questa mattina, sono qui per rallegrarti, perciò ora vieni con me>> Sophie prende Nicole per il braccio e la trascina giù per le scale e da un cassetto della cucina prende il cappello da chef che le aveva regalato qualche anno fa e glielo infila.
<<Voilà>> esclama Sophie.

Prende tutti gli ingredienti che riesce a trovare, dalla menzola vicino agli sportelli, con l’aiuto di una sedia sotto i piedi per essere più alta, prende i confettini colorati che le piacciono tanto. In un altro scaffale trova la farina e altre cose che ricorda utili per la torta.

Spera solo di non mandare a fuoco la casa, lei terrà d’occhio Nicole, ma chi terrà d’occhio Sophie?

<<Ricordi che quando eravamo piccole io venivo a casa tua per cucinare?>>

<<Certo>> risponde Nicole ricordando tutti i guai che hanno combinato alla povera cucina di casa sua.

<<Allora torniamo bambine!>> esclama Sophie.

Creano una torta al cioccolato, abbastanza buona, considerando che non sono brave a cucinare, quindi come i vecchi tempi si siedono sul tavolo a mangiarla, solo loro due, la casa è vuota.

I genitori di Nicole sono rientrati dai loro viaggi di lavoro ma tutta la sua famiglia è uscita, perciò la casa è tutta per loro.

Mentre Nicole mangia la torta il sonno si fa sentire, la mattina deve alzarsi molto presto in quei giorni per arrivare in orario a scuola visto che secondo il suo progetto scolastico non può prendere mezzi di trasporto.

<<Hai visto con chi era Dylan ieri?>> chiede Sophie alzando un sopracciglio.

<<Con Olivia, ho visto. Anche se mi sembrava che stessero litigando, come sai non sono mai andati molto d'accordo>> risponde Nicole, mette in bocca un pezzo di torta e quando lo ha mandato giù aggiunge <<Come mai tanto interesse per Dylan ultimamente?>>

<<Curiosità>> dice Sophie senza guardare la sua amica negli occhi.

Rivolge il suo sguardo sulla torta e Nicole capisce subito la menzogna che gli è appena stata raccontata, la conosce troppo bene per non sapere che quando non la guarda negli occhi significa che le sta mentendo.

<<Provi ancora qualcosa per lui? >> chiede Nicole.

<<Non lo so>> Sophie si ingozza di torta.

Dopo la sua risposta nessuna delle due ragazze dice più nulla, c'è un silenzio tombale finché non vanno a mettere le mani nel piatto, si rendono conto che è vuoto, sono rimaste solo le briciole.

Hanno divorato tutta la torta in meno di 5 minuti, si guardano e scoppiano a ridere.

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