Ailed  leggeva il Grimorio con espressione contrariata. 
Era stata invitata dalla congrega delle streghe Voodoo per la notte di Halloween. 
Voleva portare un dono davvero speciale, ma le mancava un importante ingrediente per completare la maledizione dell'orizzonte.
Che situazione antipatica! Aveva usato l'ultimo cervello di sciurus vulgaris la settimana scorsa.
- Andrea! - chiamò, - prendi la scatola di frassino, andiamo nel bosco.
Andrea alzò gli occhi al cielo, cosa avrà in mente questa volta la strega malefica? Pensò spazientito.
- Mia signora, - disse con tono conciliante, - fuori è freddo non vorrà di nuovo ammalarsi?
Ailed gli rivolse uno sguardo torvo:
- Non voglio più pensare che sono stata bionda e avevo voglia di caramelle. Non c'è nulla di più terribile della febbre di fata!
La strega fu scossa da un brivido di orrore. 
- Allora rimaniamo nell'antro, - propose lui, - preparo un bel tè alla cicuta…
- Ora basta! Andiamo.
Andrea rassegnato la seguì.

Camminavano nel bosco a caccia dello sciurus vulgaris, che poi altro non era che uno scoiattolo. 
Improvvisamente il verso inconfondibile del roditore riempì il silenzio del bosco. 
- Da quella parte, - disse la strega e si precipitò nella fitta boscaglia. 
- Un attimo… no! Non vada da quella parte… 
- Ahhhh! 
L'urlo di Ailed gelò il sangue di Andrea. 
- Ecco! Lo sapevo che si sarebbe messa in un altro guaio! 
Si addentrò nella boscaglia e vide la strega intrappolata dai rami di un albero, si vedevano solo i piedi che scalciavano e si sentiva il suo flebile lamento. Ailed soffriva di claustrofobia da quando era rimasta intrappolata nel tunnel dei sogni delle farfalle morphis.
Si precipitò a liberarla e finalmente quando riuscì a vedere il suo viso, disse acido:
- Ma quante volte devo dirle di non essere precipitosa?  Ma quante volte devo dirle che deve smettere con gli intrugli?
- Attento!?...
- Non mi minacci come al solito!? Altrimenti la lascio qui!?
-No… attento!
La strega guardava alle sue spalle, aveva gli occhi spalancati dal terrore, Andrea si girò e vide che erano accerchiati da ombre nere.
- Che mai potranno farci, delle ombre? - Chiese lui
- Sono cannibali d'anime! - Rispose lei.
Le ombre nere si avvicinavano minacciose, Ailed urlò con quanto fiato aveva in gola ed Andrea era già pronto all'attacco.
Improvvisamente le ombre svanirono, i due si guardarono e non potevano credere alla loro fortuna.
- Visto? - Disse fiero Andrea, - è bastato far vedere che li avrei attaccati e hanno avuto paura.
- No!? È stato il mio urlo di strega a terrorizzarli.
Intanto che discutevano Andrea la liberava.
- Per Morgana! Non sono riuscita a prendere nessun cervello di scoiattolo.
Improvvisamente sentirono uno squittio e poi gli squittii divennero tanti, alzarono la testa e videro gli alberi pieni di sciurus vulgaris.
Avevano occhi piccoli e rossi e zanne lunghissime e affilate.
- Andrea non ricordo le note a margine del trattato sugli scoiattoli del Bosco Maleventum…
- Cioè?
- Ora che ci penso mi sembra di ricordare… - la strega guardò Andrea e sbiancò, - sono mannari!
Penso che sia il caso di tornare a casa... porterò la solita torta di zucca e cioccolato.

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