Girovagando
Girovagando, ai piedi di una montagna,
Gli alberi verdi e il fiume scorre veloce.
Io che penso, penso a tutto quello che mi ha portato fin lì.
Orgoglio? Forse. Ingiustizie? Sicuro.
Ormai ci sono abituato, ma quando è troppo
È troppo.
Sotto di me
Mille fiori colorati
Mi inginocchio, per raccoglierne qualcuno.
Ma tanto, a chi dovrei darli ormai?
Il casino è fatto.
Vendo gocce per far traboccare vasi, no perditempo.
Chiudo bene il taschino, cosicché non ne cada nessuno.
Continuando a camminare per quei sentieri verdi
Vedo la Signora Brightay che annaffia i fiori del suo giardino
Alza il capo per salutarmi
Istintivamente mi viene da ricambiare
Ma mi blocco.
Tsk, come se io adesso la salutassi sorridendo, rispondendo 'sto bene' al solito 'come stai?'.
Come se tutto andasse bene veramente.
La ignoro e continuo per la mia strada.
[...]
Poi vedo te, da lontano
Il mio passo accelera
E ti corro in contro
Fermo la mia corsa
Arrivo davanti a te
Silenzio, nessuno dei due osa parlare.
Perché troppe sono le cose che dovremmo dirci.
No basta, fanculo l'orgoglio.
Prendo una buona dose di coraggio, e senza dire niente ti porgo un fiore.
Esitazione, si, nei tuoi istinti.
E con il tuo sguardo freddo, i tuoi occhi incrociano i miei.
Esitazione, paura. Istinto di non fidarsi più di nessuno. Ormai lo hai capito anche tu,
Ma alla finelo prendi, e te lo porti al petto
<<Torniamo a casa, Joe>>
E, sorridendo, mi tendi la mano.
Io ti sorrido, e l'afferro.
Così percorriamo, in silenzio, ma con i cuori che parlano,
La via che ci riporterà a casa.
Nella nostra casa.
♡
《 Spazio autrice 》
Questa robah dovrebbe essere ambientata nel medioevo.
I nomi sono completamente inventati, e apparte il "torniamo a casa" (che chi capisce da dove l'ho preso vince tutto) non mi sono ispirata da nulla.
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