Senti chi parla
Questa storia partecipa all'iniziativa "Mettiti in gioco anche tu! #2" indetta da AmbassadorsITA
Volevo dormire sul divano ma non ho fatto i conti con loro, tranquillamente appisolati sulla mia coperta rossa: il vecchio cuscino messo lì apposta è stato ovviamente snobbato.
Mi avvicino cercando di non far rumore e provo a sfilare un lembo del pile da sotto il loro peso.
«Cosa credi di fare?»
Mi guardo attorno, convinta che sia stato mio padre a parlare, ma sono sola nella stanza. Mordicchio, nel frattempo, si è svegliato e mi fissa con la solita aria imbronciata: tutti dicono che è un gatto antipatico, ma quegli occhioni gialli e severi mi fanno sempre sciogliere.
«Oh, ti ho svegliato, Mordicchioso? Ma quanto sei bello? Ma chi è l'amore della casa?»
Il gattone rosso apre la bocca e...
«Bello è un termine riduttivo, io sono meraviglioso. E la vuoi smettere di parlarmi a quel modo? È già abbastanza brutto chiamarsi Mordicchio, se qualcuno ti sentisse la mia reputazione sarebbe del tutto rovinata!»
Crollo a sedere sul divano a bocca aperta, sconvolta, poi scuoto la testa:
«Ok, forse dovrei farmi una bella dormita, inizio ad avere le allucinazioni...»
«Ma quali allucinazioni!» miagola Mordicchio stiracchiandosi e facendosi le unghie sulla mia coperta. «Dici sempre che sono il gatto più intelligente che tu abbia mai avuto, che sono troppo sveglio, eccetera eccetera... Beh, è vero. Capisco tutto ciò che dite!»
«Oddio...»
Scatto in piedi e inizio a passeggiare per la stanza:
«Oddio, ma tu... Io ti ho lasciato dormire con me! Ti ho raccontato tutta la mia vita e tu... Tu mi capivi?»
«Certo!» borbotta lui annoiato, iniziando diligentemente a lavarsi: è ossessionato dalla pulizia e di colpo quel dettaglio mi sembra ancora più stravagante e assurdo.
«Lasciatelo dire, cara, la tua vita è decisamente noiosa, non ne potevo più di sentir parlare di quell'umano senza cervello che ti piace tanto!»
«Ha ragione babbo, tu sei proprio stronzo!»
Potrei giurare che sta sorridendo:
«Grazie, cara!»
La sua voce ha un'inflessione aristocratica e sofisticata, con un vago accento inglese.
Lo sguardo mi cade su Gal, la gattina grigia che abbiamo adottato da pochi mesi e che si è appena svegliata: sbadiglia mostrando la linguetta rosa e poi, del tutto ignara della bomba appena esplosa nella stanza, inizia a giocare con la coda di Mordicchio.
«Anche lei...?»
«Ma ti pare? Questa plebea pelle e ossa che parla? Ma neanche tra cent'anni, guarda. Che cosa avevi in testa quando l'hai messa a vivere con me?»
«Pensavo ti facesse compagnia...»
Mordicchio alza gli occhi al cielo, esasperato:
«Compagnia! Sparge lettiera dappertutto, rovescia le cose, mangia il mio cibo... Pessima idea, Cristina, pessima idea!»
Mi passo una mano tra i capelli, incredula:
«E adesso?»
Mordicchio piega il capo, imitando la mia posa:
«Adesso cosa?»
«Che facciamo? Voglio dire... Tu parli!»
«Oh, quello. Beh, tu fai finta di niente e io terrò la bocca chiusa su quel ragazzo!»
«Tutto qui?»
«Sono un gentilgatto, io»
Scoppio a ridere mentre lui si avvicina facendo le fusa e cercando le coccole.
«Cri?»
«Mh?»
«Posso tenermi la coperta?»
498 parole
Non ho dovuto lavorare molto di fantasia per questa storia: come dice mia nonna, "a quel gatto manca solo la parola" 😂 quindi non è stato difficile immaginare cosa potrebbe dire se ne avesse la facoltà.
Come vedete, ha proprio l'aria da s... Signore. Un vero gentilgatto 😝
Ok, in realtà a volte è veramente scorbutico e inavvicinabile, ma ha un'indole buona e quando non ci sono estranei in giro diventa il gatto più coccoloso del mondo! 😍
Vi lascio anche Gal, così capirete perché nella realtà è gelosissimo di lei. 😂
Enjoy ❤️
Crilu
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