Il piano
"Non dico che le streghe vadano sterminate, ma che questo è ciò per cui sono fatte le donne. Nient'altro che procurare piacere al loro uomo."
Grimilde sentì un conato di vomito salirle dallo stomaco. Non era la prima volta che andava a letto con un uomo per ottenerne i favori, ma nessuno si era mai spinto a dirle una cosa del genere. Si sentì umiliata.
"Non vedo l'ora che l'esercito sia abbastanza grande da sbarazzarci della tua amica. Certo, mi dispiacerebbe non averla mai posseduta, ma è ora che si levi di mezzo. Non è in grado di guidare un esercito."
Grimilde ricacciò indietro la nausea e il ribrezzo per quello che stava per dire e parlò.
"Sai, ho sempre desiderato fare una cosa a tre con lei, ma me l'ha sempre negato. Credevo che la notte nel tuo castello sarebbe accaduto."
"Anche io ci avevo pensato, ma la tua amica è di una tale frigidità, ossessionata solo con il suo mantis. Mi sono limitato a creare scompiglio tra di loro. Se c'è una cosa che rinnego più delle streghe, sono i mantis. Godo al solo pensiero della faccia che deve aver fatto nel vedere la collana."
Grimilde avrebbe voluto indagare, ma la priorità era un'altra.
"Sai, io potrei lanciarle un incantesimo per possedere la sua mente e tu potresti fare con lei ciò che vuoi."
Archer si fermò a riflettere.
"Se lo scoprisse la creatura sarei morto."
"Lei non ricorderà nulla" rispose Grimilde mentendo spudoratamente.
Una guizzo di luce illuminò lo sguardo di Archer. Non voleva lasciarsi scappare quell'occasione, ma neanche rischiare la vita.
Grimilde decise di giocare l'ultima carta.
"Capisco che alla fine sei solo un sottoposto e che il potere di Selene possa farti paura."
Archer le tirò uno schiaffo in pieno viso.
"Io? Paura delle streghe? Io verrò ricordato come colui che le ha annientate. Ora andiamo a prendere quella sgualdrina."
Grimilde asciugò la lacrima che le stava rigando il volto e un sorriso le comparve sul volto. Era caduto nella trappola.
Mentre percorrevano il corridoio, Grimilde esaminò tutti gli scenari possibili. Ripeté la formula in mente, cercò di visualizzare la scena fino a che il tutto non cominciò a somigliare a un ricordo.
Arrivarono davanti a una grande porta intarsiata a due ante, probabilmente era proprio la stanza di Archer, ma era stata data a Selene.
"Devo parlare con la Regina", affermò Archer con tono affabile.
Le guardie fecero un cenno di assenso e Archer bussò.
"Avanti", rispose Selene.
"Qui c'è una strega che ha importanti informazioni da darti."
"Entrate."
"Ho trovato questo foglio. Recita: Il favore del vento renderà la tua mente preda del mio volere."
Istantaneamente lo sguardo di Selene divenne vacuo la sua espressione priva di vita.
Archer si fregò le mani.
"Non credevo sarebbe stato così facile!"
"Si è fidata della persona sbagliata", sussurrò Grimilde prima di piantare il pugnale che aveva tolto alla guardia nella schiena di Archer.
Con una mano gli tappò la bocca mentre con l'altra continuava a pugnalarlo.
Uno schizzo di sangue le sporcò il viso. Lo tirò via col dorso della mano.
"Grazie di avermi dato l'occasione di uccidere ancora", aggiunse Grimilde nell'orecchio dell'uomo prima che egli si accasciasse a terra.
"Assumi un'espressione più sveglia e guidami dov'è il cuore. Una volta lì dovrai distruggerlo senza insospettire la creatura."
Selene uscì dalla stanza senza dire una parola ed entrò in quella accanto, seguita da Grimilde.
Sul letto riposava la creatura.
Selene si avvicinò ad un forziere, ma nell'aprirlo svegliò il mostro. Egli la guardò con aria interrogativa.
"La Regina si sente poco bene e ha bisogno del cuore vicino a lei. L'ospite fa resistenza e le impedisce di parlare, al momento", rispose Grimilde, prontamente.
La creatura fece segno di avvicinarsi.
Grimilde iniziò a sudare freddo.
"La regina vorrebbe tornare nelle sue stanze con il cuore."
La creatura fece di nuovo un'espressione dubbiosa.
"Maestà, fate ciò che dovete con il cuore per sentirvi meglio", disse Grimilde.
Selene fece per prendere il cuore ma all'improvviso si fermò, e una voce cavernosa si insinuò nella testa di Grimilde.
"Credevi davvero non avessi capito? Riconoscerei la mia amata nel corpo di chiunque, e questa non è lei. È solo una marionetta. Ammirevole essere arrivata fin qui, devo ammetterlo. Ma non gongolare, la tua vita finirà presto."
La creatura strinse il pugno lentamente, mentre Grimilde si inginocchiò urlando.
Un fluido misterioso le uscì dal petto per incanalarsi nel rubino.
Grimilde, in un ultimo impeto di forze, si lanciò su Selene, facendole cadere il rubino.
***angolo autrice****
ciao lettori, vi ringrazio di essere arrivati fin qui e mi scuso per tutto il tempo che ci ho messo per pubblicare qualcosa di così mediocre. L'avevo tra le bozze da mesi, ma non sono proprio riuscita a scrivere qualcosa che mi soddisfacesse, Nonostante questo, credo che la storia di Selene, Grimilde, Eron e tutti gli altri meriti un finale, per quanto imperfetto, per cui ho deciso di pubblicare. Sono perfettamente consapevole che è stato molto sbrigativo e pieno di salti temporali, ma chissà che un giorno non mi torni l'ispirazione per scrivere una degna conclusione e in generale per migliorare tutto il romanzo. Si acettano volentieri consigli e idee!
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