Capitolo 63
Igor
《Tu...tu ricordi, vero?》Chiese la castana.
《Si.》Risposi sincero.
Da quando avevo passato tempo con Nataly, avevo cominciato a ricordare molte cose, avevo fatto l'amore con Summer l'altra notte e quando mi svegliai alle due del mattino, ricordavo tutto. La bambina se n'era andata al mattino. Avevo avuto però la sensazione che lei fosse lì in quel posto, infatti presi il cane di un mio amico per andare a cercarla. Nataly l'avevo lasciata con mia sorella.
Quel cane era più intelligente di te.
Ormai tutte le verità erano venute a galla. Karina sapeva tutto ormai, com'era giusto che fosse. In quel momento però dovevo lasciarla andare, non potevo continuare a farla soffrire, lei si meritava di meglio.
Ma lo capisci che se tu unissi i pochi neuroni che hai, saresti tu a farla felice?
Secondo me sei troppo stupido comunque.
《Penso che ora, io debba andare.》Le dissi prendendo in mano la valigia nera.
Inaspettatamente, la bambina mi prese per mano guardandomi negli occhi.
《Non andartene, ti prego.》Mi implorò timorosa baciandomi.
Hai sentito? Ti vuole con lei.
《Lo so che sbaglio a dirtelo, però...io sono innamorata di te e odio il fatto che ti amo, Igor, perché l'amore che provo per te mi consuma.》
Vado a prendere i fazzoletti per asciugarmi le lacrime. Spero che tu le dica qualcosa di altrettanto romantico.
《Summer, io...》La castana però mi interruppe.
《Non devi dire niente, tranquillo. So che non provi quello che provo io e non ti chiedo di amarmi, l'unica cosa che ti chiedo è di esserci sempre per Nataly, vorrei che lei avesse un papà, dato che io non ho avuto l'occasione di averlo al mio fianco.》Parlò lei con gli occhi lucidi.
Io sto aspettando la proposta di matrimonio!
《Ascolta, bambina...io non sono molto bravo con le parole e non lo sono mai stato, però tu...tu sei carina e mi piaci e ogni volta che ti sto accanto, mi batte forte il cuore anche se non te l'ho mai detto.》Le presi la mano e le feci sentire il battito accelerato.
Carina? Ma se è un'opera d'arte!
《Ti prometto che ci sarò sempre per nostra figlia, ma ci sarò sempre anche per te.》Confessai lasciando l'orgoglio da parte.
Finalmente hai fatto una cosa decente nella tua vita!
《Non andartene più, ti prego.》La bambina mi abbracciò e mi teneva stretto a lei.
Avrei voluto dirle altre cose che pensavo, ma ero troppo orgoglioso per dirgliele. Avevo deciso che avrei cambiato la mia vita, che avrei smesso di fare il puttaniere come negli anni passati. Non serviva a niente scoparsi tante tipe in una volta, se poi alla fine l'unico pensiero fisso riguardava Summer. Da quando avevo conosciuto Summer ero maturato, avevo cominciato ad avere altre idee riguardo anche al futuro, mentre prima non me ne fregava in cazzo.
Quella sera non volevo fare altro che avere Summer nel mio letto, ma non per scoparla, ma solo per goderci una notte tranquilla, senza problemi e altri caos. Ce lo meritavamo dopo tutto quello che avevamo pensato.
Ci eravamo messi a letto, la bambina però era pensierosa, sicuramente si stava facendo le sue paranoie inutili.
《Summer, penso che tu debba lasciare il lavoro in fabbrica.》Confessai sicuro di me.
《P-perché?》
《Penso che tu debba fare qualcos'altro. Ti piacerebbe studiare all'università? 》Le chiesi mentre lei sgranò gli occhi.
《Ma io non studio da tantissimo tempo e poi non ho neanche finito il ciclo di studi, perché sono andata a lavorare nei campi con mia mamma.》
《Per quello si risolve. Tu dimmi solo se vorresti studiare per realizzarti.》
《Vorrei studiare qualcosa che mi permetta di lavorare in un ospedale, dove possa aiutare bambini e ragazzi che hanno subito ciò che ho subito io, mi piacerebbe molto.》
Non mi aspettavo quella sua risposta. Facendo così avrebbe avuto sempre qualcosa che c'entrasse con il passato, però forse l'avrebbe aiutata anche a guarire.
《Allora preparati Summer, perché ti aiuterò in questo.》
Ma sei davvero tu? Allora l'incidente ti ha fatto davvero bene.
Ad un tratto squillò il mio telefono. Sul display era indicato un numero sconosciuto. Mi alzai dal letto e mi allontanai di poco da Summer. Decisi di rispondere per vedere chi fossi.
《Ciao amore, non vedo l'ora di farti vedere l'ecografia del nostro bambino. 》Sghignazzò Elena.
Ma questa qua quando se ne va per sempre?
《Devi smetterla con questa storia, noi non abbiamo nessun figlio, Elena. Io sto con Summer e una figlia ce l'ho con lei.》
《Io ti consiglierei di cambiare tono con me e poi come fai a essere sicuro che quella mocciosa sia tua figlia? Sarà la tua cuginetta, concepita con il tuo adorato zietto. 》Disse per poi ridere.
Mi stava facendo incazzare e non si sarebbe fermata.
《Elena, se ti trovo, ti ammazzo per quello che stai dicendo.》Ringhiai pronto a spaccare qualcosa.
《Fossi in te caro, io non parlerei così a una che ti darà un figlio tutto tuo. Stai attento che la tua cuginetta non venga soffocata con il cuscino di notte o con il ciuccio tagliato. 》Mi minacciò cattiva.
《Igor cosa succede? Cosa ti ha detto? 》
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