Capitolo 60
Summer
《Sto aspettando una tua spiegazione. Se non mi dici tu la verità, la scoprirò da solo, quant'è vero che mi chiamo Igor Kreed.》
Ormai dovevo dirgli la verità. Cercai di fargli un piccolo riassunto, evitando di raccontargli proprio tutto.
《Mi chiamo Karina, ma prima non mi chiamavo così. Sono la sorella del tuo migliore amico. Due anni fa ci siamo conosciuti e abbiamo passato molto tempo insieme, poi però sono successe delle cose e tutto era finito tra di noi.》Spiegai mentre misi i ravioli nell'acqua.
《Dimmi che non sono io il padre di Nataly.》
Feci finta di non aver sentito quello che aveva detto e andai dalla mia bambina a portarle una molletta colorata, in questo modo giocava tranquilla con cose insolite.
Non appena tornai in cucina, Igor mi spinse al muro e mi bloccò.
《Chi è suo padre?》Me lo ripeté un'altra volta.
《Tu.》Confessai come se non volessi farmi sentire.
《Ma porca puttana! E me lo dici così?》Sbottò incazzato.
Igor si allontanò subito da me. Uscì subito al balcone a fumare.
Ed io mi maledii per avergli confessato la verità.
Non sapevo cosa sarebbe successo.
Notai che il castano si stava tenendo le mani sulle tempie. Poi lo vidi che stava male e mi preoccupai.
Chiamai subito il dottore, e una volta arrivato a casa, gli raccontai ciò che era successo e poi lo visitò.
《Il ragazzo sta cominciando a ricordare qualcosa, però ci vorrà del tempo affinché si ricordi tutto. Dovrebbe stare più tempo con vostra figlia, lei è un elemento essenziale per la memoria di Igor.》Spiegò il dottore.
Ringraziai il medico e lo accompagnai alla porta, dopo di che telefonai ad Anastasia per avvisarla.
Erano passate due ore da quando Igor stava riposando, stranamente si era addormentata pure Nataly. Dormivano entrambi sullo stesso letto matrimoniale, nella mia camera. Decisi di andare a vedere se la bambina si fosse svegliata per poi darle da mangiare, ma quando arrivai la trovai sveglia che toccava i capelli di Igor con le sue manine piccole, dopo poco glieli tirò sorridendo.
《Nataly, non si fa così.》Bisbigliai andando verso di lei.
La presi in braccio e la portai via. La misi al suo piccolo tavolo dove gli avevo tagliato a pezzettini piccoli dei ravioli e del pesce. Non sapeva ancora mangiare bene da sola, infatti si sporcava tantissimo e poi ero costretta a imboccarla io. Le diedi da mangiare prima a lei vedendo la situazione e poi iniziai a mangiare pure io.
《C'è un piatto anche per me?》Tuonò Igor all'improvviso.
Era senza maglietta. Indossava solo un paio di jeans leggermente abbassati.
Summer concentrarti!
《Si. Ti metto dei ravioli e del pesce anche a te.》
Iniziammo a mangiare ed io cercai di non guardare molto spesso Igor.
《Se adesso ti chiami Karina, prima qual era il tuo nome?》
《Mi chiamavo Summer.》Risposi continuando a mangiare.
《E Vadim sa che sei tu sua sorella scomparsa di molti anni fa o hai mentito pure a lui per tutto questo tempo?》 Chiese cambiando tono.
《Si lo sa. A te non è stato raccontato niente, perché il dottore ci aveva detto così, ma tu pensa pure ciò che vuoi, non me ne frega.》Mi difesi.
《Aggressiva la bambina. Siccome il dottore mi ha detto che stando qui, ci sono tante probabilità che io recuperi al più presto la memoria, posso restare qua?》Domandò come se mi avesse chiesto la cosa più ovvia del mondo.
Restare qua? Giorno e notte?
La gatta morta avrebbe dato di matto.
《Si. Questa sera ti porterò delle lenzuola e le metterò sul divano così dormirai in soggiorno.》Puntualizzai.
《Perché non posso dormire con te? Abbiamo concepito pure una figlia e adesso ti scandalizzi nel farmi dormire con te?》Disse ridendo.
《In soggiorno hai la tua privacy.》Spiegai e quasi risi per la cosa che avevo appena detto.
《La mia o la tua di privacy? Non mi dire che ti tocchi la sera pensando a me?》Mi guardò dritto negli occhi nel farmi quella domanda.
Che pervertito che era!
《Sei sempre il solito, Igor!》
《Fammi dormire con te, nella stessa stanza. Prometto che non ti toccherò.》
Accettai, infondo non avrebbe fatto niente di male. Però quello significava che avrei avuto il castano mezzo nudo con me nel letto e...
《Ti stai bagnando, Summer...》Disse lui divertito.
《Sei davvero un pervertito, Kreed!》
《Hai bagnato la tua camicia con il tuo latte. Secondo me quella pervertita sei tu.》Indicò con il dito la mia camicia.
Evitai di ribattere e finii di mangiare. Lavai i piatti e poi decisi di andare a farmi una doccia. Nel pomeriggio avrei passato del tempo a giocare con Nataly e a stirare. Speravo che la sera non arrivasse così di fretta. Non ero pronta a condividere con Igor la stessa stanza e sopratutto lo stesso letto. Era passato tanto tempo da quando non dormivamo insieme.
《Comunque da questo divano c'è una vista pazzesca del tuo culo. Questi leggins te lo fasciano in una...》
《Igor!》Lo rimproverai mentre Nataly gli lanciò un orsetto in testa.
《Cosa dirai ad Elena del fatto che sei qui e non con lei? 》
《Non le devo dire niente. Infondo sono sicuro che non sia incinta e anche se lo fosse non è mio. Non mi sono mai permesso di andare a letto con qualcuna senza precauzioni.》Spiegò lui prendo in braccio la bimba.
Era davvero così?
Con me però lo aveva fatto tante volte senza.
Avevo paura che accadesse di nuovo qualcosa e che lui si allontanasse da me.
《Mi dai un bacio?》Chiese dolce a Nataly.
La bambina gli diede un bacetto e poi sorrise, mentre Igor iniziò a farle il solletico provocando una bellissima risata in Nataly. Guardai quella scena e sperai che le lancette dell'orologio si fermassero in quell' istante. Quella era una scena che avrei voluto avere con mio papà quand'ero piccola, ma avrei anche voluto che Igor si fosse comportato così con sua figlia già da quando era nata.
《E tu...me lo dai un bacio, Summer?》
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