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Capitolo 51

Summer

《Vorrei passare un'ultima notte con te...》Avevo confessato a Igor dopo la cena.

Era notte fonda, tutti stavano dormendo. Io e Kreed eravamo davanti alla piscina della casa dei miei genitori. Da lì si vedeva tutta Mosca.

《Sei sicura di ciò che mi stai chiedendo ?》

《Si. Voglio fare l'amore con te per l'ultima volta.》Risposi decisa.

Kreed si avvicinò a me, era così bello quella sera. Il suo profumo mi stava confondendo e più lo guardavo negli occhi e più avevo voglia di essere sua. Le nostre labbra erano vicinissime, fuori c'era un silenzio tombante. Presi coraggio e cominciai a sbottonargli la camicia facendo intravedere i suoi pettorali e i suoi addominali definiti. Una volta che finii di togliergli la camicia, lui mi cinse per i fianchi e mi avvicinò al suo corpo. Si fiondò sulle mie labbra e quasi mi venne da piangere per le belle sensazioni che provavo. Le nostre lingue erano impegnate in una danza sensuale. Cominciò a baciarmi il collo e dopo di che mi tolse la maglietta verde che indossavo. In un secondo mi sganciò il reggiseno facendolo cadere per terra.

《Summer secondo me è tutto sbagliato, non facciamo che peggiorare la nostra situazione...》Sussurrò baciandomi ancora il collo.

《L'hai detto tu che a volte le cose sbagliate sono proprio quelle giuste, ricordi?》

Mentre mi torturava di baci, le mie mani andarono alla zip dei suoi pantaloni, glieli sfilai e dopo di che iniziai a toccarlo da sopra i boxer. Igor emise dei gemiti, ma notai che aveva un grande autocontrollo. La sua bocca si impossessò del mio seno. Cominciò a leccare e succhiare un capezzolo per poi fare la stessa cosa con l'altro.

《Sei perfetta, Summer...e se Ivan dice il contrario, è un coglione.》

Mi abbassai e gli sfilai i boxer neri. Presi in mano la sua enorme erezione e feci su e giù piano, fino a massaggiare leggermente anche i suoi testicoli. Kreed stava ansimando ed io decisi di muovere la mano più velocemente su tutta la sua lunghezza.

In pochi secondi mi ritrovai sdraiata sulle piastrelle con Igor sopra di me. Mi sfilò i pantaloni bianchi e poi anche gli slip. Iniziò a lasciarmi baci ovunque partendo dal collo fino ad arrivare all'ombelico, si abbassò leggermente facendomi aprire di più le gambe, mi baciò l'interno coscia e più mi baciava con quella lentezza lì e più cresceva il desiderio dentro di me.
Igor era una bellissima visuale. Quando poi la sua bocca arrivò sul mio frutto proibito emisi un gemito incontrollato. Igor cominciò a darmi un piacere indescrivibile e...

《Bambina, svegliati. Bambina...》Era Igor a un millimetro dal mio viso che schioccava le dita per svegliarmi.

《Ma che ore sono?》Domandai fissandolo.

《Mi stavi sognando, per caso?》Domandò divertito.

Come cavolo faceva a saperlo?

《Ma figurati.》Mentii sperando che si allontanasse dal mio viso.

《Beh...stavi dicendo il mio nome  e a giudicare da come pronunciavi il mio nome, direi che non era un sogno normale, ma un sogno erotico. Sbaglio,  devushka?》

Non sapevo cosa rispondere, le parole mi morirono in bocca.

《Allontanati per favore, devo andare da Nataly. 》Mi giustificai.

《Allontanami tu...》

Mi spostai per scendere dal letto quando all'improvviso mi prese per un braccio facendomi cadere a cavalcioni su di lui. Le sue mani andarono sul mio bacino che lo mosse sul sesso facendomi sentire che effetto gli facessi. Mi scappò un piccolo gemito per quel contatto.

《Smettila di mentirmi, ma sopratutto smetti di mentire a te stessa, Summer.》

《Brat, vieni subito da me se non vuoi che ti castri entro dieci minuti.》Fu Vadim a parlare.

Scoppiammo a ridire entrambi, mi  spostò da sopra di lui, andò a dare un bacio a Nataly che stava dormendo ancora nella culla e poi andò sul balcone per fumare una sigaretta con mio fratello.

In quell' istante mi resi conto di una cosa.

Non avevo dimenticato Kreed e forse non ci sarei mai riuscita veramente. Quel che provavo per lui era qualcosa di molto forte, qualcosa che non si descriveva con le parole. Non l'avrei mai dimenticato perché Nataly era sua figlia e gli somigliava tantissimo.

《Ma che scena in messa è mai questa?》Sbottò mio padre aprendo la porta.

《Papà...》

《Sei fidanzata con quel poliziotto che ha scoperto la verità e tu ti presenti con il cantante qui in casa mia. Non mi piace l'idea che mia figlia sia una poco di buono!》

Ero senza parole, non mi aspettavo che mio padre scoprisse la verità e non pensavo che mi reputasse una poco di buono.

《Papà, smettila! Karina non è una poco di buono. Vi ha mentito sul fatto che stesse con Igor, ma ha avuto delle buone ragioni per farlo.》Confessò Vadim entrando in stanza dal balcone.

《Non ti permettere mai più di dire una cosa così su nostra figlia, chiaro? 》Urlò mia madre entrando pure lei a far parte della conversazione.

《Karina scusami, ho esagerato però non posso permettere che il nome della nostra famiglia venga infangato. Ti sposerai o con il poliziotto o con questo donnaiolo di Igor Kreed.》Parlò  mio padre serio.

Sentivo gli occhi lucidi a quelle parole, mi auguravo solo che stesse scherzando. Ci ero rimasta male perché ero certa che con Igor non mi sarei mai sposata e se mi fossi sposata con Ivan, non sarei mai stata felice, nonostante lui mi facesse sentire bene.

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