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Capitolo 44

Igor

Summer inginocchiata a darmi piacere, era una cazzo di visione.

La sua bocca era inesperta e la cosa mi eccitava ancora di più.

《Da quando fai sogni porno su di lei?》Chiese il mio migliore amico svegliandomi.

《Non stavo sognando proprio un bel niente!》Mi difesi alzandomi dolente dal letto.

Oltre a essere stupido sei anche bugiardo. Wow!

《È successo qualcosa tra te e Summer?》Domandò curioso.

Oh si, l'avrebbe scopata in bagno senza pensarci due volte se Summer non gli avesse dato uno schiaffo.

《No. Cosa vuoi che succeda? Con Summer è una storia chiusa ormai.》

Bugiardo. Parte 2.

《Pensi che sia così stupido a crederti? Puoi mentire a tutti ma non a me, ti conosco troppo bene brat.》

《Sto con Elena, lo sai.》Cercai di ricordare al mio migliore amico.

La gatta morta, quella che non te lo fa venire duro molte volte, che non ti fa venire e che per concludere qualcosa devi pensare a Summer? Ah ora mi ricordo.

《E tua figlia invece?》

《Io non ho nessuna figlia.》Ribadii duro.

Ho già detto che sei stupido ?

《Perché non provi a guardarla invece? Vedresti quanto ti somiglia anche se io penso che somigli più a Summer.》Cercò ancora a convincermi, questo aveva la testa dura come quella ragazzina.

《Basta, hai rotto il...》Non finii di concludere la frase che il pianto della figlia di Summer mi spaccò i timpani.

Dopo qualche secondo vidi la castana uscire dalla stanza, era con la bimba in braccio e aveva cominciato ad allattarla.

Dio mio, era qualcosa di unico vedere quella scena.

《Fratellone, calma gli ormoni.》Spuntò mia sorella all'improvviso.

Non riuscii ad ascoltare quello che diceva mia sorella, ero stato catturato da quella visuale.

《Summer, guarda che Kreed mi ha appena detto che ti porta volentieri lui al colloquio di lavoro.》 Disse mia sorella spazzolandosi i capelli.

Un momento. Cosa ?!?

Avrei dovuto accompagnarla io?

Oltre a essere stupido hai forse anche problemi di udito?

《Ma io...》Le erano morte le parole in gola, non sapeva cosa dire.

Volevo insultare mia sorella per quello che stava facendo, ma non potevo.

Decisi di andare a fare colazione e fare chiarezza riguardo ciò che stava succedendo. Poi sarei andato a vestirmi e avrei portato quella ragazzina al suo colloquio di lavoro.

Dopo mezz'ora,  ero pronto e profumato e Summer non tardò ad arrivare. Indossava una gonna nera attilata fin sopra il ginocchio e una camicia bianca,  aveva solo il mascara, la matita nera e un gloss lucido, i tacchi neri alti slanciavano le sue belle gambe, i capelli erano mossi e stava divinamente.

《Sbrigati, non posso fare tardi!》

Arrivati nel garage, salimmo in macchina e partimmo. Durante il tragitto c'era un silenzio tombante, la bambina non si degnava neanche di guardarmi.

《Ascolta Summer, lo so che sei arrabbiata con me, ma ieri sera non volevo davvero toccarti, è stata solo una debolezza.》

Sai la cosa che mi dispiace? È che lei ci creda alle tue cazzate.

Summer non rispose, si era messa gli occhiali da sole, come a voler nascondere qualcosa.

Non voleva mica mettersi a piangere.

Al contrario di te, lei ha dei sentimenti!

《Ho bisogno di sapere se dopo di me ci sia stato un altro...》Mi schiarii la voce e mi accesi una sigaretta.

《E a te cosa importa? Non ti devo dire un bel niente.》Rispose acida.

Non sopportavo l'idea che ci fosse stato un altro uomo a baciarla, toccarla o solo respirarle vicino.

Poco geloso.

《Apri la borsa che c'è dietro.》

Mi ascoltò e dopo poco la vidi sbiancare.

《Tu sei pazzo!》Disse allarmata.

Avevo fermato la macchina, avevo bisogno di parlarle.

《Devi tenerla con te questa, potrebbe servirti.》La avvisati indicandole la pistola.

《Ma per chi mi hai preso, eh? Non girerò con un'arma!》Mi puntò un dito contro togliendosi gli occhiali da sole.

《Ti fa così paura questa?》 Sussurrai prendendo la pistola.

Lei mi guardò confusa e timorosa, non sapeva cosa dire, era ancora sorpresa.

《Non so con chi tu sia stata dopo di me...io però vorrei che tu stessi con un uomo che ti faccia venire i brividi.》Mi avvicinai al suo orecchio mentre le sfiorai l'interno coscia con la pistola.

Ha ragione lei, tu sei pazzo.

《Che...che stai facendo Igor?》Domandò con voce flebile mentre mi guardava negli occhi.

《Voglio farti provare un brivido.》Confessai mentre con la pistola feci più pressione sulla sua intimità che era già umida dei suoi umori.

E questo in che film porno l'hai visto?

Era spaventata ma al tempo stesso eccitata. La sentii gemere leggermente e la vidi muovere il bacino in avanti, voleva sentire di più il contatto con la pistola fredda.

《Fermati Igor, per favore, sto impazzendo...》Non mi stava realmente chiedendo di fermarmi, ma di fare ciò che avevo intenzione veramente.

Per una volta sono d'accordo con te.

Spostai il suo tanga, dopo poco feci scivolare la pistola dentro di lei e la sentii sussultare. Cominciai a muoverla leggermente, vidi Summer aprire di più le gambe e notai i suoi ansimi più incontrollati. Da stronzo com'ero, tolsi la pistola da dentro di lei e mi spostai.

Ma poverina!

《Perché mi torturi così da quando sei tornato dal tour? Perché non sparisci di nuovo dalla mia vita, come hai fatto prima?》Era arrabbiata, delusa e non soddisfatta.

Non risposi, d'altronde non avrei saputo cosa dirle. La verità è che non sapevo neanch'io la risposta.

《Ora portami a quel cazzo di colloquio, devo conoscere il capo!》Alzò la voce mentre si passo una mano tra i capelli castani.

《Hai già fatto la sua conoscenza.》Risposi freddo guardandola dritto negli occhi.

Che cosa?!?

Signore e signori, ci vediamo nella prossima puntata dove sapremo ancora di più sulla lunga lista della cazzate che Igor fa nel corso della sua vita, a presto e non mancate.

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