Capitolo 35
Summer
《Apri questa cazzo di porta!》Urlò Igor.
《No!》
《Giuro che la butto, non me frega un cazzo! Dimmi cosa è successo. Di cosa parlava Vadim?》
Pensai che sarebbe stato meglio aprire la porta prima che lui facesse altre cavolate.
Gli aprii e lui mi guardò aspettando che io gli dicessi qualcosa.
Lo oltrepassai e cercai di ignorarlo ma lui mi afferrò per il polso attirandomi verso di lui. Il polso mi faceva male, bruciava ed io non riuscii a nascondere il dolore.
《Che hai?》Chiese inarcando un sopracciglio.
Mi liberai dalla sua presa ma non gli risposi.
《Togliti i vestiti.》Ordinò freddo.
《Cosa...》Balbettai tremante.
《Togliteli!》Ordinò ancora.
《No...》
Avevo tanta paura in quel momento, non volevo che vedesse il mio corpo pieno di lividi, avevo paura che scappasse da me e sopratutto avevo paura che scoprisse che gli avevo mentito.
Ad un certo punto, Igor iniziò ad aprirmi la zip dei jeans, me li abbassò e poi mi tolse anche il maglione.
《Ma porca puttana! Cosa cazzo sono questi?》Sbottò incazzato.
《Dimmi chi è stato! Io lo ammazzo, te lo giuro!》Continuò ancora.
Non riuscivo a parlargli e a guardarlo negli occhi, ma poi ad un certo punto Kreed mi abbracciò, lo strinsi forte a me con grande forza come se avessi avuto paura che qualcuno me lo portasse via. In quel momento mi resi conto di quanto ero fortunata ad avere un uomo come lui al mio fianco. Noi non stavamo insieme, non eravamo sposati eppure a me bastava così, stavamo bene insieme e questo era la cosa più importante. Avrei accettato tutto pur di stare con lui.
《Perdonami Igor...》
《Tranquilla, bambina.》
Dopo l'accaduto io ed Igor eravamo più uniti, lui era più premuroso nei miei confronti e non mi lasciava quasi mai da sola, mi sentivo protetta con lui, eppure avevo una brutta sensazione, era come se qualcuno mi dicesse che sarebbe successo qualcosa di brutto e che la mia vita sarebbe cambiata per sempre.
Era arrivato l'otto agosto, il mio compleanno. Non volevo festeggiare perché non l'avevo mai festeggiato sin da quando ero piccola, durante i miei compleanni, mia madre si ubriacava e tornava a casa tardi con uomini sconosciuti per poi andare a letto con loro. Mi ricordai quel giorno...
《Hai sentito cosa ho detto?》Chiese il castano distraendomi dai miei pensieri.
《Scusami...dicevi?》
《Dato che è il tuo compleanno...vuoi invitare qualcuno?》
《Si, mi piacerebbe invitare Vanea e Vadim con Anastasia. 》
《Vadim non credo che verrà...》Disse per poi sedersi sul divano vicino a me.
《Perché?》
《Vedi...questo è il giorno quando sua sorella è morta, non credo che verrà, di solito ogni anno vuole sempre stare da solo.》
Sentii gli occhi pizzicare, era come una fitta al cuore, mi dispiaceva così tanto per Vadim che non riuscivo neanche a spiegarmi il perché.
《Va bene allora inviterò solo Vanea.》 Risposi sorridendo.
Vidi l'espressione di Igor cambiare, sapevo che non gli stava molto simpatico però nonostante tutto non mi disse di no.
Il castano ordinò delle pizze e una torta, sapeva che non volevo grandi feste, dato che non le sopportavo.
Tra chiacchiere, frasi pervertite di Kreed era arrivata la sera. Andai a farmi una doccia, dopo di che mi vestii con un abito corto e nero, che risaltava le mie forme, mi truccai leggermente, sciolsi i capelli e...
《Quanto cazzo sei bella...》Mi colse di sorpresa Kreed.
Igor era vestito davvero elegante, pantaloni neri e camicia bianca sbottonata, con i capelli mossi era davvero bellissimo. Inoltre il suo profumo mi mandava fuori di testa.
《Va bene questo vestito o è troppo corto?》Domandai mordendomi le labbra.
《Puoi metterti tutto ciò che vuoi, tanto poi ti tolgo tutto io.》Sussurrò con quel tono di voce maledetto che mi fece serrare le gambe.
Con la mano mi sfiorò le cosce, cominciò a baciarmi il collo in modo passionale, eravamo davanti allo specchio, ed era così eccitante l'immagine di me e lui. Più mi baciava e più avevo voglia di essere sua di nuovo. Ad un tratto però il suono del campanello ci interrompette.
《Ups, è arrivato il tuo amichetto. 》Disse con tono di sfida per poi andare ad aprire la porta.
《Kreed che piacere vederti!》Sentii la voce di Vanea.
《Per me no.》Rispose freddo Igor.
Andai subito da loro prima che io castano dicesse qualche cavolata delle sue. Una volta arrivata in soggiorno sentii l'aria di sfida tra i due. Igor era nervoso, stava serrando già i pugni.
《Auguri Summer. Questo è un piccolo regalo per te.》Sorrise il mio ex compagno di classe.
Vanea mi guardava attentamente, non mi sembrava il modo di gustare un'amica, forse aveva ragione Igor, per lui non rappresentavo una semplice amica. Cercai di scacciare via i pensieri e ci sedemmo a tavola. Durante tutta la cena vedevo le occhiatacce di Igor, ma cercai di fare finta di niente e sperai che la serata si concludesse bene.
《Summer, ma te lo ricordi quando a scuola Stefan della quarta B, aveva cercato di baciarti e tu gli avevi dato uno schiaffo? Già da allora, tutti ti volevano. 》Raccontò Vanea ridendo per poi bere altro vino.
《Non tutti la possono avere, però.》Tuonò serio Kreed.
Si stava inervosendo e se Vanea avesse continuato a provocarlo, Igor avrebbe fatto a pugni con lui sicuro.
《Io ora dovrei andare, auguri ancora Summer. 》Disse il mio ex compagno di classe mentre si alzò dal tavolo. Lo ringraziai e poi lo accompagnai alla porta.
《Era l'ora che se ne andasse quel dottorino del cazzo.》Esclamò contento.
《Ma cosa cavolo ti è preso? 》Chiesi arrabbiata.
《Ma sei seria? Quello mancava poco e ti avrebbe scopata! Non hai visto di come ti spogliava con gli occhi?》 Alzò la voce il castano.
《Per favore Igor, non litighiamo oggi, se vuoi litighiamo domani ma oggi voglio passarlo in modo diverso, perché tutti gli anni l'ho passato di merda.》
《Hai ragione, ma lo sai che non sopporto quel coglione. Ora però chiudi gli occhi ti devo mostrare il tuo regalo.》
Aveva un regalo per me?
Mi coprì gli occhi con le mani e mi portò fuori.
《Aprili.》
Per poco non caddi a terra. Ero scioccata, non mi sarei mai aspettata una cosa del genere.
《Ti piace?》
《Igor...è...è stupenda, ma è troppo per me, non posso accettarla.》
《Questo è il mio regalo e lo devi accettare.》Mormorò sfiorandomi i fianchi.
《Ma io non so guidare.》Continuai.
《Bambina, hai davanti a te l'istruttore di guida più figo e sexy che si possa avere.》Disse per poi scoppiare a ridere.
Non ci pensai due volte e lo baciai. Continuavamo a baciarci e arrivammo dentro casa, Igor mi prese a mo di sposa e mi porto nella sua camera da letto. Mi spinse al muro e cominciò a torturarmi il collo di baci.
Le mie mani andarono impazienti alla patta dei suoi pantaloni. Sussultai nel sentire quanto fosse eccitato. Aprii timidamente la zip dei suoi pantaloni e glieli tirai giù. Stavo impazzendo dalla voglia di fare l'amore con lui.
Il castano mi tolse il vestito e mi fece sdraiare sul letto. Indossavo solo un tanga, intanto osservai Igor soltanto con i boxer e con quella camicia bianca sbottonata. Dio mio, ispirava così tante cose.
《Apri le gambe per me, ora...》Sussurrò per poi rimanere nudo del tutto.
《Buon compleanno, devuska.》
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