Capitolo 31
Igor
《Ma porca puttana! Mi spieghi che cazzo è successo?》Chiesi del tutto furioso.
Ti consiglio di ordinare un camion con una massa complessiva superiore a 3,5 tonnellate di camomilla e valeriana!
《Era in strada, voleva farsi ammazzare, non so cosa le sia passato per la testa.》 Spiegò Vadim.
Quando Vadim era entrato in casa con Summer in braccio, ero incazzato nero, pensavo le fosse successo qualcosa di grave. Era andata dalla madre, non aveva voluto che l'accompagnassi.
《Sai se qualcuno le ha fatto qualcosa?》Chiesi al mio migliore amico.
《Non lo so, però era molto scossa, diceva che voleva morire, che avrei dovuta lasciare lì in strada.》
Sicuramente era successo qualcosa. Lei non avrebbe mai pensato alla morte.
Avevo messo Summer sul letto nella mia stanza, dovevo aspettare che si svegliasse.
《Come sta mia sorella?》
《Anastasia sta bene, e poi diventa ogni giorno più bella, grazie alla gravidanza.》
Lui si che è romantico.
《Igor...》Mi sentii chiamare.
Andai a sedermi vicino a lei, le sfiorai il viso, era bollente, sicuramente aveva la febbre.
《Igor...》Continuò ancora a chiamarmi.
《Sono qui. 》Le spostai i capelli dal viso.
Mi prese la mano e la strinse, la stringeva così forte come se avesse avuto paura di perdermi.
《Tu non te ne andrai, vero? Non mi abbandonerai anche tu...》La sua voce era bassa, stava delirando.
《Lei, lui mi avevano lasciato da sola...》Piagnucolò.
Continuava a dire frasi senza senso.
《Sai mi ricordo che quando ho fatto l'amore con te...》
《Io direi che vi lascio soli, stalle vicino e dalle qualcosa per la febbre e non deve stare coperta con quel plaid, altrimenti la febbre non scenderà.》 Disse Vadim.
《Grazie, brat.》
《Di nulla, chiamami o scrivimi quando si riprende.》
Il mio migliore amico andò via lasciandomi da solo con Summer, sembrava una bambina indifesa, era bellissima, si vedeva che aveva pianto perché aveva le labbra e gli occhi gonfi.
《Ho sete...》Disse continuando a muoversi nel letto.
Le presi un bicchiere d'acqua e l'aiutai ad alzarsi per poi portarle il bicchiere alla bocca e farla bere, ma dopo qualche sorso, l'acqua bagnò il suo vestitino bianco con le righe nere.
La smetti di guardarle le tette?
《Toglimi questo vestito, mi sento troppo bagnata così.》
Pensai subito male, ma questa volta forse parlava solo del vestito.
La tua mente non ce la fa a pensare a qualcosa di non pervertito, vero?
Le sfilai delicatamente il vestito mentre lei rimase solo in intimo. Indossava un reggiseno bianco e...
Ho capito, ora smettila di scoparla con gli occhi!
Sembrava un angelo caduto dal cielo che si era fatto male. I nostri visi erano vicinissimi, sentivo il suo respiro sulle mie labbra, morivo dalla voglia di baciarla, ma pensai che dovevo aspettare affinché lei si riprendesse, aveva bisogno di riposare.
《Questo reggiseno mi stringe. 》Si lamentò sbuffando cercando di toglierselo invano.
Il soldato si era alzato, mi faceva male da mancarmi il fiato.
Dopo andrai a farti un'altra sega esattamente come tutte le altre che ti sei fatto come un quindicenne in calore perché non potevi farla tua?
《Aiutami...》Borbottò guardandomi negli occhi.
Le mie mani andarono ai gancetti del reggiseno, glielo tolsi, il suo seno prosperoso era esposto davanti ai miei occhi.
Trattieniti!
《Ora dormi.》Presi il lenzuolo di cotone e la coprii per poi uscire da lì.
Andai in cucina quando all'improvviso sentii il campanello.
Chi cazzo era adesso?
Andai ad aprire e...
《Ciao, bello. Ti sono mancata? 》Mi salutò buttandosi addosso.
Sbattile la porta in faccia!
《Che cosa fai qui?》
《Quando mi scopavi non mi facevi questa domanda.》Rispose Elena.
《Te lo ripeto, che cosa vuoi?》Chiesi arrabbiandomi.
《Sono venuta...a vedere come stai e aspetta, non vuoi che ti sistemi il problemino che hai lì sotto?》Chiese maliziosa leccandosi le labbra.
Ma questa quando se ne va? Ha ragione Summer a chiamarla gatta morta.
《Non ho bisogno di te, il problemino, me lo risolverà un'altra donna che sta nel mio letto in questo momento è guarda caso non sei tu.》Risposi duro.
Lei sgranò gli occhi stupita per la mia risposta.
《Vattene. 》Ribadii.
《Io me ne vado, ma vedrai che tornerai da me amore...》Sorrise sicura di sé per poi aprire la porta e Andarsene.
Amore? Ma cosa si è fumata questa ?
Andai a farmi la doccia, avevo bisogno di rilassarmi. Sentire l'acqua scorrere sulla pelle, mi calmava. Summer era ancora nella mia stanza a dormire, non so perché ma mi immaginai a fare la doccia insieme a lei, insaponarla, sentirla ridere, vedere le sue guance tingersi di rosso per delle mie frasi perverse.
Film porno su di lei parte tre.
Finii di lavarmi, misi il profumo e mi presi un asciugamano per poi metterlo intorno alla vita.
Mi diressi nella mia stanza a cercare qualcosa per vestirmi.
Aprii l'armadio e...
《Igor.》Mi chiamò la bambina.
Andai da lei e mi sedetti sul materasso vicino a lei, non era più così calda, la febbre si era abbassata.
《Ti senti meglio ora? Cosa è successo?》 Chiesi mentre lei aveva i suoi occhi azzurri puntati nei miei.
《Sto bene, grazie. Te lo racconterò dopo..》Disse a bassa voce.
《Toglimele, mi sento troppo bagnata...》Disse provocante.
Credo che faccia sul serio.
Inarcai un sopracciglio, me lo stava chiedendo per davvero di toglierle le mutandine.
《Toglimele, mi sento bagnata e questa volta non è colpa dell'acqua.》Confessò per poi mettersi a cavalcioni su di me e mordermi il collo.
Scopate un'altra volta?
Ma sì fate pure, non vedo l'ora di essere la ''zia coscienza''.
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