Capitolo 25
Summer
Mi aveva fatto una promessa, erotica ma piena di significato.
Igor mi baciò fino ad arrivare al mio letto, coraggiosa gli tolsi la cintura per la seconda volta e gli abbassai i pantaloni, notai la sua enorme erezione e pensai a quanto si era dovuto trattenere per tutto quel tempo.
Mi fece adagiare sul materasso e quando si calò i boxer mi coprii subito la faccia con le mani.
Era così imbarazzante ma allo stesso tempo eccitante. Il castano prese una bustina argentata e...
《Vuoi avere l'onore?》Sorrise malizioso.
Non riuscivo a parlare, ero concentrata sul suo fisico, gli addominali ben scolpiti, le gambe muscolose, i tatuaggi sulla pelle, non avevo molto coraggio a guardarlo lì...
Mi sentivo rossa in viso e il cuore iniziò a battere più forte.
Kreed si mise il preservativo e si posizionò sopra di me, sentivo il suo membro duro a contatto con la mia intimità. Gli stavo guardando le labbra, volevo baciarlo, volevo che mi facesse sua senza farmi aspettare ancora, volevo sapere cosa si provasse e...
《Stringimi la mano se ti faccio male o se vuoi che mi fermi...》Sussurrò con voce roca che mi sembrò di impazzire.
Anuii, puntai i miei occhi nei suoi, mi baciò le labbra e con una spinta decisa mi penetrò. Chiusi gli occhi per il dolore, era così strano averlo dentro di me.
Avevo gli occhi lucidi, mi faceva troppo male, ma non sapevo come dirglielo.
《Rilassati...il dolore passerà tra pochissimo.》 Disse per calmarmi.
All'improvviso la vista mi si offuscò dei ricordi ed Igor se ne accorse.
《Summer, guardami, sono io. Mantieni lo sguardo su di me.》Feci come mi disse e funzionò.
Cominciò a muoversi piano dentro di me, più si muoveva e più il dolore svaniva. Il dolore si trasformò in piacere, il castano aumentò le stoccate, il piacere era così forte che gli graffiai la schiena. Mi sentivo così bene ed era tutto grazie a lui. Iniziai a gemere ed ansimare, non riuscivo a trattenermi. Nella stanza si sentiva solo il suono dei nostri gemiti. Non stavo facendo sesso con lui, stavo facendo l'amore. Ed era proprio in quel momento che capii di essere follemente innamorata di lui.
《Voglio cambiare posizione.》Disse mentre mi baciava il seno.
《Voglio che mi stia sopra.》Continuò ancora, continuando a torturarmi i capezzoli con la sua lingua esperta.
《Io...》Non riuscii a dire niente che Kreed capovolse la situazione trovandomi sopra di lui.
《Devi fare ciò che il tuo corpo vuole...》Parlò con voce roca.
Sentii il suo membro pulsare alla mia entrata, misi le mani sul suo petto muscoloso e decisi di muovermi sopra si lui. Il suo pene entrò dentro di me, riempendomi tutta, lo sentivo più a fondo standogli sopra. Le sue grandi mani andarono sui miei fianchi, voleva aiutarmi a tenere il ritmo. Mentre mi muovevo sopra di lui, gli baciai e mordicchiai il collo e lo sentii gemere, a quanto pare non era solo il mio punto debole.
《Summer.》Gemette, compiaciuto.
Mi staccai dal suo collo e cominciai a muovermi più velocemente e quando il castano iniziò a muovere le dita anche sul mio clitoride, mi sembrò di toccare il cielo con un dito.
《Oh Dio...Igor...》Dissi il suo nome ansimando e gemendo ancora di più.
All'improvviso Kreed capovolse ancora la situazione, era sopra di me che continuava a spingere sempre più a fondo, facendomi sentire ancora più sua. Lo graffiai ancora per il piacere sublime che provavo, mentre lui mi prese le mani e le intrecciò con le sue. Mi penetrava ancora e ancora mentre io stringevo le sue mani e mi mordevo le dita per non urlare.
《Non trattenerti, voglio sentirti.》Disse mentre catturò le mie labbra, baciandole.
《Non voglio che mi sentano i vicini...》
《Non me ne frega un cazzo dei vicini, almeno sapranno il mio nome.》
Non avrei resistito ancora tanto, sentivo le pareti del mio sesso ristringersi intorno al suo membro.
《Sei perfetta e sei solo mia...》Sussurrò con voce sensuale al mio orecchio e con un'ultima spinta venimmo insieme.
Avevamo entrambi il respiro affannoso, Igor si mise accanto a me ed io presi il lenzuolo bianco per coprirmi, ma la vista fu catturata dalla macchia rossa sul lenzuolo.
《Che cazzo significa?》Chiese lui allarmato mentre si era alzato per accendersi una sigaretta.
《Lui ecco...lui...》Non riuscivo a spiegare, la mia voce tremava.
《Ssh, non dire nulla, ho già capito.》Buttò fuori il fumo e mi baciò di nuovo scoprendomi di quel lenzuolo.
In quel momento avrei tanto voluto chiedergli cos'ero per lui, se ero importante, cosa sarebbe successo tra di noi, ma non lo feci, avevo paura di una sua risposta, non l'avrei mai sopportato sapere di non contare nulla per lui dopo ciò che era successo.
《Igor...》Lo chiamai tremante.
《Dimmi.》
《Puoi non lasciarmi da sola stanotte? Ho paura a dormire da sola.》
《Si, basta che tieni il tuo culetto un po' lontano dal soldato, se non vuoi passare la notte in bianco.》
Che romantico...
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