Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

Capitolo 14

Igor

《Ups mi sono bagnata, Igor, non è che avresti qualcosa per aiutarmi ad asciugarmi?》 Chiese la mia amica maliziosa.

Eravamo a tavola io, Summer, Elena e mia sorella. Stavamo mangiando la pizza, all'inizio la situazione era tranquilla, ma poi la mia amica se ne uscì con la sua battuta del cazzo e qualcosa cambiò. Summer era scocciata, evitava il contatto visivo e a mal appena parlava, era chiaro che a lei "la gatta morta" non stava proprio simpatica. Invece la vidi ridere e scherzare con mia sorella, mi aveva fatto un strano effetto vederle chiacchierare, forse sarebbero diventate amiche ed io sarei stato contento che Summer fosse amica di mia sorella. Infondo la bambina non aveva nessun amica, cugina o altri parenti con cui parlare e uscire. Ogni volta che la guardavo venivo catturato dal suo fascino, era tremendamente bella, adoravo i suoi lunghi capelli biondi, le labbra carnose e quegli occhi blu come il cielo d'estate, mi ci perdevo ogni volta che li fissavo. Durante la cena, Summer indossava dei semplici jeans e una felpa molto larga, le ciglia erano lunghe a effetto ventaglio, ma oltre al mascara non aveva nessun filo di trucco. Elena, invece, indossava una minigonna con un maglioncino scollato, i capelli piastrati e un trucco perfetto. Inutile dirlo che mi perdevo nel guardare Summer e non la mora. Mi piaceva la bambina per la sua semplicità, per il suo modo naturale di essere, per la sua fragilità e per tutte le sue sfumature.

《Asciugati con il tovagliolo, no?》Intervenì mia sorella al mio posto.

《Allora Summer...quindi tu saresti la serva di Igor, giusto?》 Domandò Elena spostandosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

《Non sono la serva di nessuno, il mio è un lavoro come un altro.》Rispose la ragazzina cercando di essere tranquilla.

《Che fortuna, eh? In campagna eri morta di fame e ora sei qui nella casa del rapper Igor Kreed!》

《Ora basta Elena!》Questa volta fui io ad intervenire.

《Voglio fare un brindisi a questa serata...》Disse la bambina all'improvviso. Sorrise dolcemente, alzò il bicchiere e dopo un secondo rovesciò il bicchiere di champagne in faccia alla mora.

《Ma come ti permetti, contadina?》Urlò Elena prendendo il tovagliolo per pulirsi il viso.

《Sarò stata anche povera, sì, magari certi giorni non mangiavo niente e andavo a dormire senza aver mangiato nulla quel giorno, magari non indossavo i tuoi vestiti firmati, ma bensì un semplice vestito fatto di stoffa, magari andavo a zappare la terra e non andavo a scuola, ma c'è una cosa che ho sempre avuto e che tu non hai. Il rispetto!》 Summer si alzò dal tavolo e fece per andarsene.

《Summer, aspetta, non darle retta.》Disse mia sorella.

《Scusa Anastasia, mi è passata la fame.》 La bambina se ne andò, ma poi vidi anche mia sorella alzarsi dal tavolo e seguirla.

Rimanemmo a tavolo solo io e la gatta morta.

《Vai fuori da casa mia, stronza!》Sbottai indicando la porta.

《Ma Igor, io non ho fatto nulla!》Cercò di parlare ancora.

《Non dovevi parlarle in quel modo! Ora vattene!》 Elena si alzò, prese la sua costosa borsa firmata e si diresse verso la porta.

《Comunque non ti riconosco più, Igor!》 Chiuse la porta e scomparve.

Decisi di andare a vedere dov'erano mia sorella e quella ragazzina, ma appena arrivai alla stanza di Summer, mi fermai per ascoltare ciò che stavano dicendo.

《Certo che ti piace proprio mio fratello eh? Ho visto come lo guardavi.》 Rise prendendola in giro.

《Ma che dici?》 Sentii l'imbarazzo nella voce di Summer.

《Si, ti piace eccome! Sei pure diventata rossa, ammettilo dai.》

《Abbassa la voce Nastia. Comunque siamo troppo diversi e poi lui non si innamorerà mai di una contadina, perché lui è, lui è...》Spiai dalla porta e vidi la bambina agitata che gesticolava con le mani.

《Lui ti piace!》Esultò Anastasia.

《Me lo devo togliere dalla testa, altrimenti impazzirò.》

《Non dire cavolate, io vi voglio insieme, perché vi ci vedo troppo insieme e poi mi stai un sacco simpatica, quindi non mi dispiacerebbe averti come cognata.》

《Disturbo?》Entrai in camera sorridendo.

《Non mi dire che stavi origliando da dietro la porta?》 Domandò mia sorella ridendo, mentre Summer era rossa come un pomodoro.

《Sorellona, guardami. Ho la faccia di uno che origlia?》 Chiesi trattenendomi dal ridere.

《Sinceramente? Si!》Affermò guardando Summer, che scoppiò a ridere anche lei.

《Ora devo andare, vi lascio. Uno di questi giorni vengo a trovarvi e poi Summer tu mi devi dire ancora molte cose.》

Eravamo soli, io e la bionda. Lei era seduta sul letto con le gambe incrociate, si stava mordendo le labbra ed evitava di guardarmi, forse aveva paura che avessi sentito la conversazione che ebbe con Anastasia e forse era imbarazzata. Ero parecchio contento quando ebbi la conferma di piacere a quella ragazzina, ormai ne ero certo. Summer scese dal letto e si diresse verso la porta per uscire, ma io glielo impedii. Voleva scappare ma non glielo avrei lasciato fare, volevo che mi affrontasse, che mi guardasse negli occhi e che mi parlasse.

《Dove scappi, bambina?》

《Non sto scappando...》Farfugliò a bassa voce.

《A me sembra proprio di si...》 Mi avvicinai a lei bloccandola alla porta, girai la chiave, chiusi la porta, dopo di che buttai la chiave per terra.

《Ti sbagli.》 Rispose cercando di essere sicura di sé, mentre evitava ancora il contatto visivo.

《Guardami, cazzo! Guardami e dimmi che non provi nulla per me.》
Ero vicinissimo a lei, era in trappola e avrebbe dovuto rispondermi, questa volta non sarebbe scappata. Il suo respiro era diventato corto e affannoso, le sue mani tremavano  leggermente, le alzai il viso e riuscii a percepire la passione che c'era nei suoi occhi e nel suo sguardo. Presi il suo viso tra le mie mani e con il pollice destro le sfiorai il labbro inferiore, sentendo un suo dolce sospiro. Stavo impazzendo, la volevo da sempre e in quel momento stavo morendo dalla voglia di baciarla, assaporare ancora le sue labbra, inoltre, il soldato era di cemento, sarei diventato matto prima o poi a causa della ragazzina.

《Smettila di scappare da ciò che provi, smettila di scappare da me e lasciati andare.》 Sussurrai a un soffio dalle sue labbra.

《Igor io...》

《Dov'è il mio futuro maritino?》Tuonò una voce a me familiare dal soggiorno.

In quel momento capii che forse avrei perso Summer per sempre.

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro