40~ Finalmente liberi
Guardai il cielo e, per la prima volta, era la cosa più bella oltre a Berlino che avevo mai visto.
Respirai l'aria. Finalmente ero libera ed ero insieme a Berlino, sani e salvi. Cosa volevo di più?
<<Ancora non ci credo che siamo liberi, Berlino>>
<<puoi chiamarmi Andrés, Tesoro.
Ora siamo liberi>>
<<Andrés.... da quant'è che non sentivo il tuo vero nome.... Ma per me rimarrai sempre il mio Berlino del mio cuore>>
<<Oh, Amor...>>
Mi prese dolcemente per i fianchi e mi girò verso di lui per poi baciarmi.
Diventai rossa
<<Voglio vivere tutta la vita con te, per questo voglio prendere il primo volo per New York è andare a fare questa cura sperimentale>>
<<Tesoro, è una cura sperimentale e io sono un malato terminale, e se poi non funziona? Non voglio darti false speranze>>
<< Andrés.... dobbiamo provarci, ti prego>>
Mi misi quasi a piangere.
<<Va bene, ma prima voglio fare una cosa.
Non posso vederti triste>>
<<Che cosa?>>
Chiesi asciugandomi le lacrime
<<Lo scoprirai presto>>
Andrés mi prese la mano e mi portò via da lì.
Ecco siamo arrivati..... ma ora chiudi gli occhi
<<Ok, va bene>>
Mi misi a ridere, poi seguì le sue indicazioni.
<<ecco, ora puoi aprirli>>
Aprì gli occhi e mi ritrovai in giolleria, più di preciso nella zona degli anelli>>
<<Prendi quello che vuoi Amor>>
<<Io... io è meraviglioso questo posto! Sono tutti bellissimi questi anelli>>
Mi girai attorno e mi innamorai di un solitario con una diamente. Rimasi incanta per un pó.
<<Ti piace molto, vero? su provalo e vediamo come ti sta>>
Chiesi al negoziante se lo potevo provare e me lo fece mettere
<<Ti sta una meraviglia, Amor>>
<<Già! È meraviglioso!>>
<<Lo prendiamo>>
<<Cosa? Ma costa->>
<<Amor, non importa quanto costa, voglio solo renderti felice. Se ti piace lo devi prendere>>
Gli feci un sorriso
<<Io.. grazie Andrés>>
Gli sorrisi
Pago l'anello e io mi sentivo la ragazza più felice del mondo.
<<Grazie, Grazie, Grazie>>
Gli saltai al collo e lo baciai intensamente.
<<E non è finita qui>>
<<Che vuoi dire?>>
<<Preparati Amor, si parte per New York oggi stesso, prima risolviamo questa cosa è poi ci
sposeremo>>
Gli sorrisi
<<Che stiamo aspettando, andiamo>>
Andrés non badó a spese, compró due valigie e dei vestiti sia per me che per lui e compró due biglietti in prima classe.
In poche parole mi sembrava un sogno.
<<Tieni il tuo telefono, i tuoi genitori saranno in pensiero>>
Mi diede il telefono.
All'inizio guardai il cellulare un pó titubante, poi lo misi via.
<<per quanto sono legata alla mia famiglia, ora sei tu la mia famiglia Andrés.
E, prima di tutto mi interessa la tua salute.
Ci sarà del tempo per parlare con i miei>>
<<Sei sicura, Amor? I tuoi saranno in pensiero ormai sono passati tanto tempo e->>
Gli presi le mani
<<voglio solo godermi questo viaggio come se fosse una vacanza.
Io e te e nessun altro>>
Mi sorrise
<<Forza, raggiungiamo l'aeroporto e quasi ora del nostro volo>>
<<I signori passeggeri sono pregati di allacciare le cinture, il volo diretto Madrid/New York partirà tra pochi minuiti>>
Presi la mano di Andrés.
Ero agitata ma avevo anche paura per tutto quello che sarebbe accaduto.
Me la strinse e io mi calmai.
L'aereo inizió ad accendere i motori e a muoversi, io guardai fuori dal finestrino, mentre lasciavamo Madrid Piano piano.
Il viaggio duró parecchie ore e io alla
fine riuscì ad addormentarmi sulla spalla di Andrés.
<<Ehi, Amor svegliati siamo arrivati>>
Mi accarezzó dolcemente.
Feci un mugolio e poi aprì gli occhi.
<<Ber... Andrés siamo arrivati?>>
<<Si, piccola siamo arrivati>>
Gli feci un sorriso e diventai rossa per quel nome.
Mi stropicciai gli occhi mentre l'aereo atterrava.
<<Signori passeggeri, potete slacciare le cinture di sicurezza: siamo atterrati>>
Scendemo dall'aereo che ci porto in aereoporto, dovevamo prendere le nostre valigie.
Andrés chiamo un Taxi, dove ci porto all'ospedale dove facevano questa cura sperimentale.
Il viaggio duró mezz'ora, e per tutto il tempo non lasció la mano di Andrés.
Il taxi si fermò e iniziai ad avere un pó di paura.
Scendemmo dal taxi ed entrammo in questo edificio enorme.
Lo guardai
<<pronta Amor?>>
<<Si, lo sono>>
Ci avvicinamo alla Reception e Andrés spiegó tutta la situazione.
<<Costerà parecchio, ma abbiamo visito sui pazienti una efficaca del 99%>>
<<I soldi non sono un problema>>
<<Bene, allora segnerò su questa cartella tutti i suoi dati e potrà iniziare subito.
Sa che dovrà rimanere parecchio tempo
vero?>>
<<di quanto tempo parliamo?>>
<<perché la cura funzioni dovrà rimanere un anno qui>>
Guardai Andrés mentre i due parlavano del trattamento, decidendo di intervenire.
<<Va bene, dotoressa.
Qulsiasi cosa pur che starà bene>>
<<Bene, come si chiama?>>
<<mi chiamo Andrés de Fonollosa>>
<<Bene, si sieda pure su questo lettino.
deve togliere il capotto>>
Fece come disse il dottore
<<Farà un pó male, e ci saranno dei piccoli effetti colatterali come vomito, perdita di capelli e debolezza.
Ma la cura funzionerà, quindi non si preoccupi.
Il dottore infilo la flebo contente la cura.
<<Bene, durerà mezz'ora se ha bisogno suoni questo campanello>>
Il dottore se ne andò e io guardai Andrés.
Mi avvicinai a lui.
<<Ehi, come va?>>
Gli accarezzai la guancia
<<Beh, è davvero tosta questa cura mi sento bruciare lo stomaco.
Speriamo di non vomitare>>
Disse con voce dolorante.
Gli feci un sorriso di incoraggiamento
<<Ci sono io con te fino alla fine>>
Dissi prendendoli la mano
<<Ti amo Amor, senza di te non avrei mai avuto il coraggio di venire qui>>
<<Ti amo anch'io Andrés, più della mia stessa vita >>
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