Nairobi guardò Berlino
<<Quando prima Amor mi aveva detto di come ti sei comportato stamattina non ci credevo.
Gli avevo detto io stessa che ti comportavi cosi per un motivo.
Lo facevi perché.... pensavo la volessi proteggere, ma mi sbagliavo di grosso.
Ora ho visto con i miei stessi occhi che non è così.
Ha ragione Amor, tu l'hai solo sfruttata.
Perché Berlino? perché fin dall'inizio non hai mai lasciato in pace quella ragazza?
Che casa ti ha fatto per meritarsi tutto il tuo odio nei suoi confronti? non  potevi lasciarla in pace? lei non ti ha fatto un bel niente.
Gli hai solo rovinato la vita. Per colpa tua sta male, sta soffrendo. E tu cosa fai? come se non bastasse gli dai il colpo di grazia.
La illudi del tuo amore.
Ma che uomo sei? ti sei divertito con i suoi sentimenti?
Lo sapevo che tu avevi dei difetti, come ogni persona, ma non pensavo che tu eri cosi.
Non pensavo di arrivare mai a dirti quello che sto per dirti.
Ma tu Berlino... mi fai schifo! sei una persona orrenda.
E meriti tutto il male del mondo>>
Berlino si girò verso Nairobi come se tutto quello che gli  aveva detto non lo avesse sentito.
Era troppo preso a vedere che Amor stava andando via.
<<Ehi, sto parlando con te, hai sentito quello che ho detto oppure devo ripeterlo?
Cos'è? ti sei ricoglionito tutta in una volta?>>
Nairobi guardò Berlino e capì dove era diretto il suo sguardo.
<<Eh no! cosa credi caro, che ora andrai da lei e risolverai tutto? ormai è finita Berlino.
È ora che ti rassegni una volta per tutte! Amor l'hai persa per sempre.
L'hai fatta grossa Berlino, molto grossa.
Questa volta non si risolverà! e poi perché Amor dovrebbe stare con uno come te?
Che la fa soffrire ogni volta? Amor merita una un altro uomo.
Un uomo che la ama, che la rispetti, che la fa sentire al sicuro, non sempre in pericolo.
E soprattutto una persona che ama il suo aspetto!
Sei stato uno meschino a parlargli in quel modo!
Perché gli hai detto delle cose così brutte?
Nessuna che ama un'altra persona le avrebbe mai detto una cosa del genere.
Giusto... perchè tu non la ami.
Ma cosa sto qui a parlare con te! Amor sarà soffrendo e piangendo per colpa tua, ora io dovrei consolarla, non stare con te>>
Mi girai verso Berlino
<<Devi lasciarla andare, devi lasciarla in pace! fagli vivere una vita serena senza di te.
Lei merita una vita felice non piena di paura o terrore, o sofferenza.
Falla respirare! già qui dentro non è facile, tu la stai facendo vivere una vita d'inferno.
Vuoi che Amor provi a morire per colpa tua di nuovo?
Se ancora c'è un briciolo di umanità in te, lasciala.
Solo Allora potrà di nuovo vivere, e ricominciare una nuova vita>>
<<Non posso lasciarla Nairobi, non ci riesco!
È più forte di me, non posso pensare che nella sua vita ci sia al suo fianco un uomo che non sono io, non lo potrei sopportare.
Pensi che per me sia stato facile parlarle e dirle quelle cose ieri e oggi? se potessi mi trafisserei una strada per sentire il suo dolore>>
I suoi occhi trasmettevano dolore
Nairobi si fermò un attimo come per capire se questa volta Berlino stava dicendo la verità
Berlino la guardò aveva capito dal suo sguardo cosa voleva dire
<<Si Nairobi, è la verità>>
<<Se allora è la verità, perché ti sei comportato da idiota nei suoi confronti?>>
<<Nairobi.... Non potresti capire... e poi quello che ho detto nei confronti di Amore è vero>>
<<Perchè rigiri la cose così Berlino? sei un odioso.
Non ti importa niente di Amor?>>
Nairobi si innervosì un po'
<<E meglio che mi lasciate perdere tu e Amor.
Sono solo una mina vagante, porto terrore e morte ovunque  passo>>
Nairobi stette un attimo in silenzio
<<Berlino cosa è successo? per caso il professore ha scoperto qualcosa?
Ti ricordo che ci sono anche io dentro>>
Berlino si irrigidì, ancora non lo sapeva se veramente il problema era quello.
Il Professore non si sentiva da giorni.
Forse si era dimenticato, oppure no.
Squillo il telefono rosso, e Berlino capì subito chi era.
Si girò di scatto verso Nairobi
<<Nairobi esci devo rispondere a un chiamata importante>>
<<Ma Berlino->>
<<Esci immediatamente>>
Berlino gli parlò in modo freddo e poi uscì immediatamente
Berlino prese la cornetta e rispose.
<<È da un po' di giorni che non ti fai sentire, ti sei preso una vacanza mentre noi lavoravamo al
posto tuo?>>
Gli parlo in modo freddo
<<Andrès non ti permetto di parlarmi in questo modo, sono sempre un tuo superiore.
E non sei nella condizione di parlare dopo quello che hai fatto>>
Parlò con voce dura
<<E tu cosa ne sai di quello che ho fatto>>
<<Non ti conviene fare il doppio gioco con me, Berlino.
So che hai ucciso due ostaggi: Arturo, E Ariadna.
Lo sai che cosa dovrei fare adesso vero?>>
<<Suppongo che mi incastrerai con qualche prova alla polizia, così tramite le mie impronte sapranno chi sono.
Cosi avrai la tua vendetta e la polizia sarà contenta.
2 colpi in un sola volta>>
<<Esatto, proprio cosi.
Non sarei dovuto intervenire se tu non avresti superato la linea rossa>>
<<L'ho fatto per un motivo valido! se vuoi punirmi fallo pure, non ho paure delle conseguenze>>
Berlino parlò con tono duro
<<Non ne sarei cosi convinto, sei davvero sicuro che vuoi essere un ricercato della polizia?>>
<<Lo sono già, che cosa cambia una volta in più?>>
<<Bè, ma questa volta è diverso. Fai parte di una banda che sta compiendo  la  rapina del secolo.
Le conseguenze saranno molto diverse, vuoi andare in prigione per il resto della tua vita?>>
<<Beh, tanto devo morire molto presto, quindi è meglio farlo per un motivo ben valido.
Però frattelino tu mi avrai sul peso della coscienza per sempre.
Vuoi davvero questo?>>
<<Be' io c'è la potrei anche fare, ma una altra persona, non c'è la farebbe e verrebbe a cercarmi finché non mi troverà, per farti uscire di prigione>>
<<È chi sarebbe questa fantomatica Persona?
<<Beh...una certa Amor>>