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26- Addio?

Inizio Amor's pov

A volte la vita ci può mettere  delle difficoltà.
È per quanto la vita ti può mettere a dura prova e buttarti per terra, sei tu che decidi se reagire oppure no.
A volte puoi decidere, altre non hai via di scampo.
Ma cosa puoi fare quando pensi che hai finalmente trovato la pace, e poi il dolore ritorna nuovamente?
Come puoi andare avanti quando senti il tuo cuore andare a pezzi, come se si stesse  sgretolando piano piano, e non puoi fare nulla per fermarlo?
Pensavo che questa volta sarei stata finalmente felice.
Fin da piccola ho immaginato un amore come quello delle favole che mi leggeva mia mamma prima di addormentarmi.
Mi ricordo che la mia principessa preferita quando ero piccola era Raperonzolo, perché ho sempre avuto i cappelli lunghi fin da bambina.
Anche io volevo un amore come quello delle favole.
Un amore forte, sincero.
Ogni volta sognavo quando il principe in groppa al suo meraviglioso cavolo bianco, incontrava la principessa e poi si innamorava.
E alla fine il finale perfetto: "E vissero per sempre  felici e contenti".
Ma poi,  crescendo,  ho scoperto che la realtà non era come leggevo nelle favole.
Era ben diversa.
Non esiste né un principe né un
ragazzo perfetto.
Sono tutte fantasie raccontate ai bambini, per farli sognare.
Ma io non sono più una bambina.
Noi donne siamo cresciute pensando di trovare "l'uomo perfetto" o l'uomo dei nostri sogni"
Ma sono tutte bugie.
La perfezione non è mai esistita.
E io ci sono caduta un'altra volta.
Pensavo di aver trovato una volta per tutte l'amore.
Invece... mi sono innamorata dell'ultima persona che non avrei mai immaginato: il mio nemico.
Tutto ciò non l'avevo messo in conto nella mia vita.
E ora.. come se non bastasse devo prendere una decisione.
Una decisione che cambierà sia in bene che in male.
Ma prima di decidere, devo chiedermi questa cose:
Sono innamorata veramente di lui?  sono disposta a stare al suo fianco per sempre, oppure conoscendo questo suo carattere, e meglio allontanarsi?
Sono pronta a stare con uomo con una instabilità mentale?
Sono sicura che nella mia vita sarò felice, oppure avrò sempre paura che lui mi farà del male?
Ancora non sapevo cosa decidere.
Da una parte della mia mente mi diceva di lasciarlo, che non potevo stare con una persona del genere.
l'altra di restare.
Che se Berlino si comportava in quella maniera, un motivo c'era.
E anche se questa era uns sua parte del suo carattere, io lo potevo cambiare, o almeno ci provavo.
Eppure...Berlino era cambiato cosi tanto nell'ultimo periodo.
Perchè ora proprio così?
ancora  non riuscivo a capacitarne, oh forse volevo solo nascondere la testa sotto la sabbia, e nascondermi da una realtà che non volevo accettarla.

Fine Amor's Pov.

<<Ehi, Amor che ci fai qui?
Non dovresti essere da Berlino?
Allora, ti sei divertita l'altra sera? forza, raccontami ogni particolare!>>
Nairobi fece un sorriso furbetto, inondandola di domande.
Amor si mise una mano sugli occhi. Quella giornata non era iniziata bene per niente, erano successe troppe cose.
Non ci voleva che proprio Nairobi facesse altre domande.
Le voleva molto bene, ma oggi non era giornata, e lei non aveva assolutamente voglia di parlare con nessuno in quel momento.
L'unica cosa che volava fare era rimanere sola.
<<Nairobi, non è successo assolutamente nulla Ieri>>
Amor si fermò, e inziò a pensare.
I ricordi le ritornarono in mente:
Berlino che la abbracciava, la baciava, la teneva a sé, e poi che lei si  addormenta tra le sue braccia.
Il risveglio comico di stamattina e poi.... quella conversione.
Gli occhi iniziarono a diventare lucidi, ma non avrebbe pianto.
Non più per lui. Mai più.
<<Amor... che hai, va tutto bene?>>
Nairobi vide immediatamente  il cambiamento d'umore, e  iniziò a preoccuparsi un po'.
<<Non ho nulla... scusami tanto, ma.. oggi non ho tanta voglia di parlare.
Diciamo... che non è partita nei migliore dei modi questa giornata>>
<<Ti vedo che qualcosa non va, che hai?>>
Amor non rispose, la bocca era come se fosse bloccata.
<<Si tratta di Berlino, vero?>>
La ragazza alzò velocemente lo sguardo su di lei, immediatamente i suoi occhi la tradirono.
<<Che cosa ti ha fatto questa volta? ti prego dimmelo>>
<<Nairobi, lasciamo stare.. sto bene, davvero!>>
Il tono di Amor cambiò diventando serio.
<<No,  tu non stai affatto bene! si vede lontano kilometri che non è cosi, perché mi vuoi mentire Amor?! 
Sono tua amica, sai che ti posso aiutare!>>
Esclamò Nairobi alzando un po' il tono della voce
<<Scusami tanto!  non è che non ti voglio dire le cose, ma... è che non mi va di ritirare fuori il discorso solo per.. stare male di nuovo>>
<<Amor, parlando ti
farà stare bene, e poi.. sai che ci sono io>>
Amor fece un sospiro.
<<Io e Berlino abbiamo...avuto un discussione.
E sono uscite alcune cose del suo carattere che non mi aveva detto.
E un narcisista, arrogante e megalomane.
Gli piace fare soffrire la gente, e.. sfrutta le persone per i suoi scopi.
io sono una di quelle.
Lui.. non mi ha mai amato, ha... ha solo fatto finta>>
Nairobi si bloccò alle parole della amica.
<<Amor... Berlino può avere tanti difetti, e tanti problemi dovuti al suo carattere ma.. una cosa di cui sono sicura al cento per cento è che non ha mai mai mentito.
Lui ti ama davvero, l'ho visto nei suoi occhi.
Non può aver cambiato umore così, deve essere successo qualcosa.
Lo visto strano in questi giorni>>
<<L'ho notato anche io! magari... lo fa per proteggermi da qualcosa perché.. potrei essere in pericolo>>
Amor fece un sorriso, e il suo umore cambiò rapidamente.
<<Grazie, Nairobi! Grazie>>
La ringraziò, dando le spalle a Nairobi per tornare dall'uomo.
Amor gli diede le spalle a Nairobi
<<Aspetta Amor! vengo con te>>

Amor Aprì la porta dello studio con aria determinata.
<<Berlino!>>
esclamò contenta, andando ad abbracciarlo.
<<So perché ti stai comportando così, è  perché mi stai proteggendo da qualcosa.
Grazie Berlino!>>
Berlino lo guardò un attimo e poi il suo sguardo diventò freddo, spingendola via e staccandola da lui.
<<Pensi davvero che l'ho fatto perchè ti voglio proteggere? te l'ho  detto che ti ho solo usato! lo vuoi capire, si, o no?>>
Alzò la voce lui.
Amor rimase ferma immobile
<<Ma... io pensavo...>>
<<Cosa, che ti amavo? Be, ti sei sbagliata di grosso! io non ti ho mai amato, e mai ti amerò!
Ci sono ragazze meglio di te, molto più belle.
Ma ti sei vista mai allo specchio? con questi capelli lunghi sembri una befana.
E vogliamo parlare della pelle?
Sei cosi scura!
cosa sei per caso mulata? mi hanno sempre fatto schifo le donne con questa pelle e->>
<<Basta! smettila di dirmi  queste cose!>>
gridò Amor mettendosi le mani sulle orecchie per non sentire più quelle cattiverie, poi le rimise giù.
<<Chi ti credi di essere per dirmi queste cose? Tu non hai il diritto di dirmi così!>>
<<E invece si, io ho tutto il diritto>>
Amor lo guardò con rabbia
<<Tu sei un->>
Si fermò quando vide il cassetto con il pettine e le  medicine.
Un'idea arrivò di netto nel suo cervello.
Velocemente, la raggiunse e aprì il cassetto trovando un kit medico.
Lo prese e lo aprì, trovandici dentro una dozzina di fialette di vetro e tante siringhe.
Prese una confezione delle medicine e lo portò sotto all'attenzione dell' uomo.
<<Non hai idea di quante volte ho desiderato che tu soffrissi,  e ora finalmente ho capito come fare.
Già.. tu stai male e stai per morire, chissà cosa succede se rompo "accidentalmente" una di queste fialette>>
La scartò dalla confezione e prese quattro fialette in mano
Berlino si bloccò per un attimo, poi la guardò con attenzione.
<<Amor... metti giù quelle fialette, oppure->>
<<Oppure cosa? mi torturerai, o mi farai del male?>>
Amor lo guardò con fredezza,  poi fece cadere una fialetta
<<Ops, scusa>>
spalancò gli occhi con aria innocente, come se non stesse facendo qualcosa di sbagliato.
Ne fece cadere un' altra e poi un'altra ancora.
Quasi non si accorse di averle fatte cadere tutte e quattro.
Mentre le faceva cadere, Berlino si stava sempre innervosendo sempre di più.
<<Ma guarda qui, c'e ne sono
ancora!>>
Prese altre fialette.
<<Ora basta Amor!>>
Berlino si avvicinò, con la rabbia che ormai si poteva sentire nell'aria.
<<Ora non scherzo più!>>
Preso dal momento, stava per darle uno schiaffo, ma una terza voce si intromise.
<<Non provare a toccare ad Amor, o ti ficco una pallottola sulla testa>>
Nairobi, che si trova alle spalle di Berlino, puntò la pistola verso di lui.
<<Ha toccato cose che non doveva toccare>>
<<Ha si? Amor ha fatto più che bene, te lo sei meritato.
Sei uno schifoso.
Meriti di morire sai?
Come ti sei permesso di farla soffrire nuovamente?>>
Nairobi spostò lo sguardo sull'amica.
<<Amor.... esci,  devo parlare con Berlino>>
Amor guardò prima lei, poi l'uomo.
<<... è  tutto tuo,  io non voglio più avere a che fare con questo essere, questa volta definitivamente>>
Lanciò l'ultima fialetta con rabbia per terra, frantumandola.
Poi sbattè sul tavolo le confezioni delle  medicine senza però romperle.
Guardò per l'ultima volta Berlino in male modo e poi se ne andò dallo studio.
Berlino la guardò andare via, e mentre lo faceva, il suo sguardo era dispiaciuto.
I suoi occhi erano tristi, convinto ormai di aver perso Amor per sempre.

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