Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

24- Pensieri

Nel frattempo il professore aveva assistito  tutta la conversazione tra Amor e Berlino.
Non sapeva cosa fare.
Sapeva che Berlino aveva fatto un casino, quella frase che gli aveva detto non l'aveva convinto per niente.
Fece un sospiro
Non poteva lasciare questa questione sospesa: Berlino aveva superato la linea rossa, doveva fare vedere chi comandava.
Ma allo stesso tempo... non ci riusciva.
Berlino era sempre il suo fratello, gli voleva un mondo di bene, non poteva fargli una cosa del genere.
Decise di prendere un po' di tempo  per trovere una soluzione.
Ora come ora la sua mente era offuscata tra fare del bene o del male.
Doveva calmarsi e avere la mente lucida per poter agire senza problemi.

Qualche giorno dopo, Amor era molto più tranquilla.
Da quando Ariadna era fuori gioco, le sue giornate erano più tranquille.
Ora non doveva più rimanere sempre con la paura e l'ansia, che da un momento all'altro Ariadna le potesse  fare del male.
E ancora non ci poteva credere.
Però, da qualche giorno, ogni tanto di notte, mentre dormiva si svegliava all'improvviso come se si sentisse in pericolo da Ariadna.
Il cuore gli batteva sempre forte e iniziava ad agitarsi, così pensava a Berlino, e poi si calmava.
Fece un sospiro, ora non ci doveva più pensare.
Finalmente Era libera, Ariadna era solo un brutto lontano ricordo.
Si incamminò verso lo studio di Berlino, contenta e con il cuore a mille.

Aprì la porta e come immaginava, trovò Berlino nello suo studio.
Ma questa volta aveva una aria strana.. era come se era preoccupato per qualcosa.
<<Ehi>>
Lo chiamò lei con voce vivace, sciogliendo nel frattempo le due trecce che avevo fatto, lasciando i suoi  capelli lunghi e mossi.
La treccia aveva iniziato a darle fastidio.
Berlino si girò verso di lei, e la guardò.
<<Hei sei tu.. non ti avevo sentita Amor>>
La ragazza la guardò  con un sopracciglio alzato, come se avesse  capito che c'era qualcosa che non andava.
Così si avvicinò a lui
<<Che Hai? qualcosa non va? ti vedo strano....>>
Berlino iniziò a fissarla, accorgendosi anche lui di qualcosa.
<<Mi sembra che anche tu  non stai tanto bene.. hai dormito poco in questi giorni?
però... in compenso stai...molto bene con i capelli cosi!
dovresti farli più spesso>>
Le si avvicinò per accarezzare i lunghi capelli si lei, facendola diventare rossa.
<<Emh... grazie Berlino. Si emh.. non ho dormito molto in questi giorni, ma... umh.. non cercare di cambiare domanda, ho capito che non va qualcosa>>
Disse con voce imbarazzata
Berlino attorcigliò una ciocca di capelli tra le sue dita.
<<Bhe, si è vero.. ho qualcosa che non va.
Ma.. ora ho qualcosa di meglio da fare che pensare a cose brutte >>
Le rispose con voce seducente.
Quando Amor capì di cosa stava parlando, lo fulminò con lo sguardo.
<<Berlino!>>
Esclamò sorpresa, dandogli uno schiaffo al braccio.
<Non scherzare su queste cose! se c'e qualcosa dimmelo e basta!>>
Lo ammonì, aggrottando le sopracciglia.
Berlino sorrise divertito.
<<Nulla che non si può risolvere, Amor perché non ti rilassi un pò
con me?>>
Chiese senza modificare il tono di prima.
<<Beh, non... mi sembra il caso Berlino.
Abbiamo questioni più importanti a cui->>
Berlino non la fece finire che l'attirò a sé per baciarla, stringendola.
La sua presa era davvero forte, sembrava non volesse che andasse via.
Le prese per le gambe e le mise intorno alla sua vita, costringendola a tenersi in braccio a lui.
Amor si staccò dal bacio, con il viso che era ormai un peperone.
<<Berlino! ma che fai?>>
chiese ridendo imbarazzata
Qualcosa che le succedeva spesso quando voleva smorzare l'imbarazzo.
<<Non è chiaro quello che voglio
fare?>>
Amor diventò ancora più rossa.
<<beh, ecco io, uhm... non ho capito, bene cosa... vuoi fare ma..
mi dispiace... non sono venuta per questo>>
Berlino ne rimase un attimo interdetto, poi la mise giù.
Sembrava... come avvilito o arrabbiato.
Ci fu un attimo di silenzio da parte di Berlino poi parlò.
<< A parte quel Felipe di cui mi hai raccontato, che non era un vero ragazzo, tu... non hai... mai avuto un vero ragazzo, vero? quindi non sai.. anche cosa si fa con un ragazzo, Giusto?>>
<<Umh... si, esatto>>
Berlino fece un piccolo sbuffo
<<Perfetto, andiamo proprio bene>>
Disse mettendosi una mano sulla testa.
<<Va bene, ho capito Amor:
hai bisogno dei tuoi tempi, e di imparare nuove cose.
Ti aiuterò io e.. vedrai che con il tempo.. riuscirai a fare  tutto>>
Disse con fare  scocciato.
Amor rimase un attimo interdetta, come  Berlino stesse parlando una lingua straniera.
<<Va bene, emh.. grazie>>
Berlino fece un altro  sospiro
<<Bene... ora io avrei da fare, a più tardi Amor>>
Disse con tono freddo
<<Va Bene, a dopo! tutto.. apposto?>>
<<Ho bisogno un attimo di stare solo.. devo riflettere>>
<<Ok... allora a dopo>>
Berlino fece un sorriso forzato,  e io  andai via>>
Uscì dallo studio di Berlino con ancora più dubbi in testa.
Anche se non avevo capito perché aveva reagito in quella maniera, le  dispiaceva molto.
Fece un sospiro e se ne andò definitivamente da lì.

Inizio Berlino's pov
Appena  Amor chiuse la porta, mi misi a sedere nella sedia del mio studio.
Faccio l'ennesimo sospiro.
Ancora non non riuscivo a credere a quello che stavo per fare.
Sono stato troppo diretto, deciso e stupido.
Non dovevo fare tutto così velocemente.
Amor... e diversa, speciale.
Non è come tutte le altre donne che ho avuto.
Sembra... come una bambina che deve ancora conoscere il mondo, e tutto ciò che lo circonda.
Si spaventa molto facilmente, e ha paura di quasi tutto.
Anche se sembra forte, la sua.. è tutta una corazza per nascondere la sua fragilità.
Ha quella Bellissima innocenza da bambini che tutti vorremo avere.
Solo per quella ragione, non volevo rovinare niente.
Voglio andare con calma, perché.... voglio che questa storia duri.
Io... ho capito veramente in questo ultimo periodo che... io ci tengo ad Amor e.. voglio vivere la mia vita fino alla fine con  lei.
Non voglio metterli fretta in nessuna cosa, anzi.. sarò lì con lei a ogni passo che farà quando scoprirà  nuove cose.
Le sarò sempre accanto, e le insegnerò a non avere piu paura, e a conoscere tante cose della vita.
Amor.. diventerà una donna.
Una donna che starà sempre al mio fianco.
Fine Berlino's Pov

Amor si  rigirò nel suo sacco a pelo.
Avevo avuto di nuovo quella sensazione, quella di sentire la presenza costante e pesante di Ariadna.
Non c'è la facevo più, ogni sera era la stessa identica cosa.
Si alzò e  decisi di fare il solito giro nel corridoio.
Ormai era diventa un' abitudine,
conoscevo il corridoio a memoria.
Inutile negare che, ultimamente nel ultimo periodo pensavo costantemente a Berlino.
Quando si alzava nel cuore della notte per camminare,  ogni volta si ritrovava davanti alla porta dello studio di Berlino.
Era sempre chiusa e con le luci spente.
Ma.. questa volta...era diverso.
Si trovava davanti allo studio, e la porta era semi aperta.
Incuriosita, la aprì piano  senza fare rumore, e si ritrovò Berlino girato di spalle, di fronte alla finestra a fissare le stelle.
Anche lui, come lei, non riusciva a  dormire.
Rimase un attimo interdetta se andare dentro oppure no, ma optò per la seconda opzione, chiudendo la porta dietro di sé.
Ma lo faccio con troppo forza e Berlino si girò trovandola lì.
<<Amor? sei tu?>>
Amor si fermò sulla soglia della porta, indecisa se rispondere o meno.
<<Ecco, io.. non riuscivo a dormire e.. ho camminato per il corridoio, poi ho visto la porta e..sono entrata>>
Spiegò timidamente, diventando rossa.
<<Be' siamo in due allora.
Dai, avvicinati, non vorrai mica stare tutta la notte lì>>
<<Ecco, lo... umh.. forse è meglio che vada via... anche se farò fatica a dormire, piano piano c'è la farò>>
Berlino si avvicinò e le prese la mano dolcemente.
<<Amor, ora ci sono io.
Vieni come e parliamo, è un po' che stai cosi è sono un po' preoccupato per te>>
Disse con tono dolce
<<E va bene. Hai ragione, non sto.. bene>>.
Amor andò a sedersi sulla poltrona.
Guardò un attimo il vuoto e poi parlò.
<<Sono giorni, anzi notti, che da quando... è morta Ariadna, io.. ho paura che mi faccia ancora del male.
Mi sveglio alla notte, con la paura e l'ansia che mi possa succedere qualcosa.
Poi non dormo più perché inizio a spaventarmi, così cammino per aiutarmi a calmarmi e a dormire di nuovo.
Ma certe notti, non mi riaddormento più, e così rimango sveglia fino alla mattina.
Per questo, l'altro giorno, mi avevi visto in quello stato.
Io.. non c'è la faccio più. So che è morta ma..è più forte di me, penso che.. impazzirò>>
Mentre raccontava, iniziò pian piano ad agitarsi, mentre delle lacrime iniziarono a scendere.
<<Amor, calmati! ci sono io con te! ora non devi più avere paura>>
Berlino la abbracciò forte e le accarezzò la schiena.
ci vollero parecchi minuti, ma Amor si calmò pian piano.
Guardò Berlino, notando che erano ancora  abbracciati
<<Berlino scusami davvero.
Io.. non volevo metterti altri pensieri, di quelli che già hai>>
L'uomo la guardò intensamente.
<<Non ti devi scusarti di nulla, hai fatto bene a dirmelo. Non riuscivo più a vederti in quello stato.
Non pensare mai che... mi disturbi o mi preoccupi dicendo delle cose, perché.. tu sei importante per me, e.. non voglio vederti soffrire>>
Amor gli fece un sorriso contento.
<<Eh, questo che voglio vedere dalla mia ragazza. Hai un sorriso stupendo.
Dovresti sorridere sempre Amor>>
Le prese  la mano, spostandola poi sul divano.
<<Avrai sicuramente sonno, risposati qui.
Domani sarà una giornata difficile>>
Berlino la guardò poi con attenzione, notando un particolare.
<<Ma tu hai freddo, aspetta che ti do una coperta>>
Berlino le lasciò le mani, alzandosi dal divano.
<<Berlino.... non c'è bisogno, davvero, io->>
L'uomo si fermò per guardarla con serietà.
<<Amor voglio prendermi cura di te. per favore... permettimelo di farlo>>
Disse con voce dolce
Amor fece un lieve sospiro
<<Va bene.... prenditi cura di me>>
Berlino le mise una  coperta sopra le spalle, e lei lo sistemò in modo tale da coprire il corpo.
Dopo qualche minuto sentiva già un piacevole calore che le scaldava il corpo.
Si girò verso Berlino, che era seduto sul divano vicino a lei.
<<Amor, che hai? ti serve->>
<<Voglio stringermi forte a te>>
Berlino la guardò come se non avesse capito, poi si risvegliò ed eseguì, stringendola a sé con la coperta.
Amor fece un sussulto per la stretta improvvisa, diventando rossa.
<<Va meglio così?>>
Ormai le loro voci erano soltanto dei sussurri.
Gli unici rumori che entrambi sentivano erano quelli e il loro cuore che batteva forte.
<<Si molto meglio, ma... mi potresti anche accarezzare?>>
Berlino la guardò sorpreso per la  spontaneità mai vista prima.
Face una piccola risata.
mia avventatezza mai avuta prima.
Face una risata
<<Cioè vuoi le coccole?>>
<<Beh.. si, ecco... quella cosa li>>
balbettò diventando rossa, poi ricambiò la risata.
<<Amor, Amor.. tu mi farai diventare pazzo, ma.. sono contento di diventarlo>>
detto questo, la attirò a sé per baciarla.
Mi strinsi a lui, mentre gli toccava i suoi capelli.
Il suo cuore batteva forte, ed era molto felice.
Non aveva mai provato emozioni così forti in tutta la sua vita.
Rimasero così per un po', tra baci e carezze, finché Berlino si staccò da lei.
<<Ora e meglio dormire, perché.. potrei non controllarmi tanto fra qualche secondo>>
Era un pomodoro, ma Amor era convinta che era diventata ancora più rossa.
Diventai rossa, già di quello che ero già.
<<Ok, allora.. mi alzo subito>>
stava per alzarsi, ma Berlino la prese per il polso con dolcezza.
Amor si girò verso di lui.
<<Perché non resti qui? te ne andrai via, prima che è mattina>>
<<Berlino, non.. posso io..>>
<<Se hai paura che succede qualcosa, non succederà nulla.
So controllarmi molto bene, stai tranquilla>>
<<Beh, non sembrava prima>>
Dissi lei ridendo.
<<È passato, stai tranquilla>>
<<Mi posso fidare? Mhm...  non lo so, signor Berlino>>
Fece un sorriso guardandolo
un po' seducente.
<<Si, ti puoi fidare signorina Amor. Però non deve fare cosi, altrimenti non starò all'accordo>>
disse usando lo stesso tono di Amor per prenderla in giro.
<<Va bene, andata... ma dormiamo subito d'accordo?>>
<<agli ordini>>
Amor si mise sopra al suo petto con la coperta, coprendo entrambi.
Diventa rossa per l'ennesima volta.
Da quanto era diventata così intraprendente?
Non era mai stata vicina a un uomo cosi tanto>>
Berlino mise un braccio intorno alla vita di lei.
<<Ehi, che fai?>>
Lo guardò con aria dubbiosa.
<<Tranquilla, è un abbraccio. Ora rilassati>>
Disse parlandole nell'orecchio.
La accarezzò per un po' di tempo,cullandola come fosse una bambina.
Questo, insieme alla bella atmosfera, al calore e al profumo di lui, la spinse ad addormentarsi tra le sue braccia.

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro