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23- Inizio delle complicazioni

<<Ecco qua i due piccioncini.
Allora, come va?
E tu Amor, non farci più prendere uno spavento!
Ogni volta rischiamo di perderti>>
Disse Nairobi ironicamente, per poi ridere.
<<Scusatemi, ma non è mica colpa mia se succedono tutte a me!
Ma ora non succederà più nulla! Ariadna non c'è più. Finalmente... sono libera! ora si, lo posso dire>>
<<Poi dirlo forte sorella, quella bastarda non c'e più ormai, ora si che si può stare tranquilli>>
<<E già>>
Una Ragazza si avvicinò a Nairobi.
<<Scusate mentre sono passata, ho sentito che Ariadna non c'e più. che cosa significa?
È per caso scomparsa?>>
Nairobi stette un attimo in silenzio per valutare se doveva dire qualcosa oppure no.
Amor osservò con attenzione Nairobi.
<<Nairobi, che lo sappiano tutti ormai non me ne frega niente>>
<<Amor, è meglio non dire nulla potremo peggiore la->>
<<Ariadna è morta.
Si, morta stecchita, nel vero senso della parola.
Ora sono finalmente libera, non potevate capire quanto->>
La ragazza mi guardò sconvolta per la notizia, e  mi si buttò letteralmente adosso.
<<E quindi tu sei la famosa Amor, Ariadna mi ha parlato molto di te.
È ora di risolvere una volta per tutte quello che doveva fare Ariadna>>
Amor guardò spaventata la ragazza minacciosa sopra di lei.
<<Qui non farà niente nessuno.
calmiamoci un po' tutti, va bene?>>
Intervenne Berlino guardando la ragazza in maniera dura.
La ragazza fece un sorriso e si tolse da Amor.
<<Bene, proprio bene... e te che stavo cercando, sappiamo benissimo cos'hai fatto, e ora vogliamo giustizia>>
L'uomo le guardò, capendo dove volessero arrivare.
<<Non capisco di cosa state parlando.
Io non ho fatto un bel niente.
E ora andate via immediatamente>>
Ripeté lui, squadrandole con sguardo duro, avvicinandosi alla ragazza che aveva parlato con lui.
Questa sorrise in modo provocatorio.
<<E se non volessi?
Mi farai fuori proprio come hai fatto ad Ariana? so benissimo che non è stata Amor, ma sei stato tu nel tuo ufficio.
Ariadna e andata lì, e non è più tornata>>
Berlino si bloccò, e la sua espressione cambiò, poi sorrise sfacciatamente
<<Hai proprio una bella immaginazione, ragazzina>>
La ragazza la guardò male, puntandogli poi il dito contro.
<<Stai mentendo! la tua espressione è cambiata... tu l'hai uccisa!
E ora tu e  quella ragazza la pagherete molto cara>>
Cadde un silenzio tra i presenti
<<Ascoltami bene.. so che porti rancore nei miei confronti e quelli di Amor, ma possiamo arrivare a un compromesso>>
<<Che cosa? mi vuoi corrompere? sono sconvolta! tu sei un->>
<<Pensaci bene, non è male avere un bel mazzo di soldi.
Sono sempre comodi>>
disse Berlino, guardandola con un sorriso innocente, come se sapesse con certezza che il pesce avrebbe abboccato all'amo.
<<Allora.. ci stai?>>

Nairobi seguì Berlino nel suo studio.
<<Berlino, ma sei impazzito? non puoi fare una cosa del genere! come spiegheremo la sparizione di una somma così grande?
10 mila euro non sono una somma piccola, non puoi farlo>>
<<Nairobi, abbiamo forse una soluzione?
Credi che a me piace fare una cosa del genere?
Non volevo arrivare a questo punto, ma non c'è altra cosa da fare.
Se quella ragazza dice a tutti che  ho ucciso Ariadna, e arriva alle orecchie degli ostaggi e del professore.... sono spacciato>>
<<Ma così arriverà per certo alle orecchie del professore... devi trovare un' altra soluzione>>
<<E cosa? uccidere anche lei? ma si dai, diventiamo degli assassini.
Mi manca solo quello nel mio curriculum, e poi ho fatto tutto>>
<<Non intendevo quello, ma minacciarla, e l'unica cosa che possiamo fare>>
<<Se è di morte siamo sempre lì, Nairobi>>
<<Non di morte, ma minacciarla con altro.
Avrà qualche punto debole, oppure qualcosa che avrà fatto e->>
<<Si, c'è qualcosa che ha fatto.
Lei e le sue amiche sono delle collaboratrici di Aridana>>
<<Sei sicuro? non possiamo accusare una persona innocente>>
<<È tutto altro che innocente. Le amiche di Ariadna non sono innocenti, sono tutte come lei>>

La ragazza in questione entrò nello studio e Berlino si mise seduto, di fronte a lei.
<<Allora, di quale cifra si tratta? non ho tutto il tempo>>
chiese lei stizzita, incrociando le braccia con aria innervosita.
<<Nessuna cifra, ma sono qui per un accordo>>
<<Non era questo quello che mi aveva detto prima.
Non accetterò una cosa->>
<<Lei e le altre ragazze siete amiche di Ariadna e sue collaboratrici.
Come la mettiamo che siete anche complici del fatto che Ariadna voleva uccidere Amor? cosi siamo pari>>
La ragazza si bloccò, rimanendo un attimo in silenzio.
<<Che cosa volete da me?>>
<<Semplice. Che mantenga il silenzio come io farò con lei.
Se vengo a sapere che avrà detto qualcosa, io gli rivelerò il vostro segreto.
Allora... abbiamo un accordo?>>
concordò Berlino, guardando la ragazza con uno sguardo di sfida.
Lei rimase un attimo in silenzio
<<.... va bene ci sto>>
<<Molto bene, e adesso esca di qui comportandosi come se nulla fosse successo>>
La ragazza fece un accenno con la testa e uscì.
Solo allora Nairobi fece un sospiro
<<C'e la abbiamo fatta... almeno per ora>>
Amor,che era anch'essa presenta nello studio, rimase impassibile, ancora con lo sguardo puntato nel punto preciso dov'era presente quella ragazza.
Berlino si accorse del suo sguardo.
<<Amor, che cosa c'è?>>
<<Non mi fido di quella ragazza.
E se non mantiene la promessa? non possiamo sapere se farà  un passo falso, e se lo farà per davvero tu finirai per essere in pericolo.
Berlino, non posso permettere che ti succeda qualcosa, io... non potrei sopportarlo>>
<<Amor...>>
L'uomo si avvicinò a lei.
<<Stai tranquilla, non mi succederà nulla>>
Amor lo abbraccio forte, e lui la strinse a lei.
Dopo qualche secondo di silenzio, Berlino si staccò dall'abbraccio, rivolgendo lo sguardo su Nairobi.
<<Tu e Denver controllerete ogni movimento di quella ragazza, e se dovesse cambiare idea, ricordatele quello di cui abbiamo parlato. Mi terrete aggiornati>>
<<Va Bene Berlino>>
Amor si sentì un po' più tranquilla di prima, ma dentro di sé la paura era tanta.
Però si fidava di Berlino, e sapeva che non c'era nulla di cui preoccuparsi.

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