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Capitolo bonus : Theo.

Il Pride.

Theo

«Cos'è tutto questo rumore?» sbotta Klaus alzando i suoi occhiali da sole per incastrarli nei suoi capelli neri.
«Ce la fai a non lamentarti per più di due secondi?!» lo rimprovera Beatrice dandogli un colpetto sulla spalla.

Scuoto la testa divertito e mi giro verso Anakin, che è seduto accanto a me e che sta guardando in lontananza quello che ha dato fastidio a Nicklaus. Dal tavolino intorno al quale siamo seduti possiamo vedere tutta la strada, sotto, perché fortunatamente c'erano dei posti su in terrazza.

«Allora? Cos'è?» gli chiedo, toccandogli i capelli con due dita.
«È il Pride» ridacchia, mentre sento le sue ombre stringersi intorno ad un mio braccio, «Perché non ci andiamo? Mi sto annoiando.»

Si alza e incrocia alle braccia al petto, guardando un po' male Nicklaus. Forse non voleva venisse anche lui. Mi torna in mente la sua faccia questa mattina: dovevamo andare in città insieme, ma una volta vista Beatrice, Anakin non è riuscito resistere e le aveva proposto di venire con noi. E Nicklaus l'ha seguita, ovviamente. Di base doveva essere qualcosa di romantico... vabbè, lasciamo perdere. Non mi dispiace passare del tempo insieme a loro, comunque.

«Dai, vieni» sbottò prendendomi la mano e obbligandomi ad alzarmi.

Non faccio in tempo a dire nulla agli altri due che stiamo scendendo le scale del ristorante che portano all'uscita. Giù nella strada c'erano già tanti colori, ma la folla non è ancora passata da qui, infatti la possiamo vedere in lontananza, e possiamo sentire la musica anche da qui.

«Volevo venire qui per questo. A me è sempre piaciuta questa festa» dice Anakin, stringendomi la mano.
«Allora perché hai chiesto a Beatrice di venire con noi?»

Lui si porta una mano sui capelli e comincia a pettinarseli, mentre le sue ombre gli raggiungono il collo.

«È solo che... mi sembrava sola. Con tutto quello che è successo... con Aideen e Royal che sono via...» mormora, abbassando la voce.

Scuoto la testa e gli faccio cenno di non continuare. Ho capito cosa vuol dire. Le stavamo tutti intorno, letteralmente, e da quando Aideen si è svegliata, abbiamo cominciato a stare un po' per i fatti nostri... tranne per Nicklaus.

Ma so che la strega ne è felice, e poi penso che anche lei si senta un po' libera da tutto il chiasso di Anakin. Eppure capisco cosa vuol dire. E capisco perché l'abbia invitata. Alla fine, è sempre bello uscire con lei e Klaus, e mancavano ad Anakin, e so che questa è la vera ragione. Ma non dico nulla, perché potrebbe innervosirsi.

«Ho capito... Non importa, possiamo fare qualcosa domani... solo noi due.»

Gli stringo la mano, mentre le sue ombre si attorcigliano intorno al braccio e alle mie dita. Le sento sussurrare cose che non riesco a sentire, e le metto a tacere avvicinando le labbra alle sue.

Anakin mi tira i capelli con la mano libera, poi sorride e mi trascina un po' più lontano nella grande strada. Ad un certo punto, dopo aver camminato qualche minuto, la musica sembra aver aumentato il volume, e quando vedo tantissima gente e soprattutto tantissime bandiere colorate essere sventolate, capisco che si tratta della folla che si sta avvicinando.

Mentre ci inoltriamo nella folla, chiudo gli occhi per cercare di abituarmi al rumore, ma poi sento Anakin ridere e mi rilasso un po'. Quando riapro gli occhi vedo che si è fermato davanti ad una ragazza con degli adesivi colorati.

Ne prende due e se ne mette uno a forma di cuore sul viso, poi si gira verso di me per fare lo stesso e io mi lascio fare, anche se lo trovo un po' ridicolo.

«Adoro il pride!!» esclama, saltellando e guardandosi intorno, «Guarda tutte queste persone!»
«Da quant'era che non ci venivi?»
«Non lo so... a me sembra tanto» risponde, alzando un po' la voce per sovrastare il rumore.
«E hai voluto venirci con me?»
«Certo! Volevo farti vedere» risponde con un sorrisetto, «Non ti piace?»

Sorrido e annuisco, cercando le sue ombre con la mano.

«Mi piace essere qui con te.»

Anakin sorride, poi mi abbraccia e ci fermiamo, e quasi veniamo calpestati da tutte le persone che continuano a camminare, con le bandiere colorate che mi danno l'impressione di essere di nuovo al paradiso.

«Non pensi che saranno preoccupati di dove ci siamo cacciati?» gli chiedo, mentre nascondo di nuovo le ali.
«No» sbotta, «E poi caso mai paga lui.»

Ridacchio mentre guardo le sue ali nere sparire. Dopo aver camminato per un po' siamo usciti dalla folla e abbiamo volato, ovviamente discretamente, per non farci vedere, anche se spesso gli umani sono così concentrati da non accorgersi di nulla.

Ci siamo fermati un po' più in là, per evitare di farci vedere, e ci siamo ritrovati qui, accanto al mare. Forse ci siamo allontanati un po' troppo...

«Pago io? Come sarebbe a dire?»

Spalanco gli occhi e ci giriamo di scatto verso la voce di Nicklaus. Lui ha le mani nelle tasche e ci sta fissando. Anche Beatrice è accanto a lui, e sta scuotendo la testa con un sorriso.

«Non lo ascoltate» ridacchia, «Vi siete divertiti?»
«Scusate se non vi abbiamo detto nulla... non pensavamo saremmo restati via tanto» le dico, ma subito la vedo scuotere la testa.

Mi domando come abbiano fatto a ritrovarci... ma posso immaginare i metodi di Beatrice.

«Perché non andiamo in spiaggia?» propone Beatrice, «Magari possiamo prendere un gelato!»

Anakin alza lo sguardo verso il cielo che ormai si è oscurato, però non dice niente e con un sorrisetto si avvia alla spiaggia che si trova poco lontano.

Con un gesto della mano Beatrice fa apparire un telo sul quale ci stendiamo, Anakin che non smette di complimentarla per la magia appena fatta.

«Aideen sta bene?» chiede lei quando ormai siamo stesi da qualche minuto.

Mi giro verso Anakin e lo lascio rispondere. Lui è steso accanto a me, e le sue ombre mi accarezzano il collo e mi sfiorano le orecchie.

«Sì... non l'ho sentita molto, sta attaccata a Royal - o forse è lui che non la lascia più uscire di casa» ridacchia, scuotendo la testa.
«La ferita? È guarita completamente?»
«Sì! Non ti devi preoccupare, davvero.»

Mentre parlano di Aideen mi mordicchio le labbra e penso a quanto mi sia mancata in questi giorni. I tempi dove ci vedevamo quasi ogni singolo giorno sembrano essere così lontani... ma capisco che adesso ha bisogno di Royal. E ha bisogno di tempo. Poi questo non vuol dire che non ci vediamo più, anzi, comunque viene qui, soprattutto per vedere Anakin.

«Posso chiedervi una cosa?» chiede Anakin, giocando con le sue ombre che gli si sono attorcigliate intorno alle dita, «Qual'erano le sfide... cioè, per arrivare fino al pugnale? Non me l'avete mai raccontato.»

Aggrotto un attimo le sopracciglia, perché non mi aspettavo una domanda del genere. Di solito non parliamo mai del pugnale... perché è dove abbiamo perso Arrow. Forse il Pride gli ha dato alla testa, o forse si è sentito un po' più coraggioso del solito. Il fatto è che non pensavo gli interessasse, anche se lo conosco, e so che è molto curioso.

Forse parlare della ferita di Aideen gli ci ha fatto pensare.

«Puoi dirglielo tu, sei... eri tu il guardiano» mormoro guardando Nicklaus.
«Sì, ma non lo sono più» ribatte, alzando le spalle.
«Le conosci meglio di me» insisto, distogliendo lo sguardo.
«Va bene!» sbuffa.

Lui si siede e incrocia le braccia al petto. La verità è che ho insistito perché non riesco a parlarne tranquillamente. Non senza pensare ad Arrow e... a quello che hanno perso tutti: un amico.

«Erano tre: la prima consisteva nello scrivere un segreto che nessuno sapeva, la seconda era resistere alla tentazione di buttarsi in un lago e l'ultima era una stanza che... era difficile da abbandonare» borbotta velocemente sistemandosi gli occhiali da sole sul naso, anche se fa quasi buio.
«Aspetta aspetta, rallenta!»

Anakin gli fa segno di fermarsi mettendo le mani davanti a sé e fa un sospiro. Nicklaus lo guarda malissimo, ma non dice niente.

«Quindi lui sa un segreto che io non so... su di te?!» si rigira verso di me di scatto, puntandomi il dito addosso.
«È passato un po' di tempo, penso che adesso tu lo sappia» dico, sorridendo leggermente.
«E cos'era il segreto?»
«Te lo dico dopo, okay?» sussurro, facendogli cenno di lasciare perdere.

Okay, non è così imbarazzante... ma comunque. Forse glielo dirò dopo, comunque so già che non se lo dimenticherà mai e vorrà saperlo a qualunque costo.

«Ma poi... posso chiedere?» interviene Beatrice, facendo un piccolo sorriso.
«Certo» le dice Nicklaus, il suo tono di voce un po' addolcito.
«Qual'era la tentazione... cioè, perché avrebbero dovuto buttarsi in un lago? C'era una tempesta? Oppure delle sirene? O delle persone che li tiravano giù?!»

Nicklaus la guarda un po' confuso ma anche divertito, lo vedo accennare un sorriso prima di risponderle.

«Un po' come delle sirene, sì. Erano le voci delle persone che amavano... che li supplicavano di salvarli, qualcosa del genere.»

Beatrice annuì, e comincia a mordicchiarsi le labbra. Posso capire perché sia così curiosa, insomma, il pugnale di Caitlìn è sempre stato una leggenda, e poterne sapere di più dev'essere molto interessante... non sono sicuro che Nicklaus le parli di questo, anche se penso che se insistesse non sarebbe così difficile ottenere qualche informazione.

«Come fai a saperlo? Cioè intendo... tu non le hai mai sperimentate queste cose?» continua la strega, mentre Anakin li guarda incuriosito.

Forse anche lui ne vuole sapere di più su quel pugnale perché è una sorta di mito molto antico...

«Non sono sempre stato il guardiano del pugnale, all'inizio ero lì per prenderlo. Una lunga storia» fa un cenno con la mano come per scacciare via il discorso.
«Ma una volta diventato guardiano?» chiede Anakin, piegando un po' la testa di lato.
«Non dovevo fare le prove. Ma per quella del lago anche io sentivo le voci, solo, non potevo buttarmi, neanche se lo desideravo immensamente. Diciamo che il mio obbiettivo era portare la barca dall'altra parte.»

Aggrotto le sopracciglia, cercando di ricordarmi quel momento. Non avevo idea che Nicklaus sentisse anche lui le voci. Alla fine decido di non pensarci, preferisco che rimanga un ricordo lontano... non voglio ricordarmi quelle voci.

«E che voce sentivi?» chiede Beatrice.
«Da quando ti ho incontrata ho sempre sentito la tua, mia dolce strega, mi sembra evidente» le fa un sorriso divertito, mentre lei spalanca gli occhi e distoglie lo sguardo.

Sento lo sguardo insistente di Anakin sul mio viso, ma non mi giro a guardarlo, perché non voglio vedere la tristezza sul suo viso. So già che sta pensando a quello che ho dovuto passare in quel posto, ho l'impressione che me lo stanno suggerendo le sue ombre, che si sono avvicinate alla mia mano.

«Ti va il gelato, allora?» chiede Nicklaus alzandosi, e guardando la strega che annuisce subito.
«Lo volete anche voi? Che gusto?»

Anakin si affretta a dire cioccolato e pistacchio, mentre io rassicuro Beatrice che non mi va niente. Dopo un po' ad insistere, Nicklaus la trascina via.

Non faccio nemmeno in tempo a vederli andare via che Anakin mi sale addosso e mi fa stendere.

«Tu sentivi la mia di voce?»
«Certo che sei molto sicuro di te, eh...» ridacchio, alzando un sopracciglio, però gli dico la verità, «Sì.»

Anakin fa un piccolo sorriso, ma poi sembra ricordarsi che non è stata un'esperienza molto bella, quindi non dice niente per un po'. Anche se so già cosa mi chiederà tra poco.

«E il segreto? Cos'era?»

Ecco fatto. Alzo gli occhi al cielo ma poi torno a guardarlo.

«Che ti avevo baciato, e che mi era piaciuto.»
«Ma quello lo sapevo già!» sorride Anakin, mettendosi a sedere, e lasciandomi alzarmi un poco per tenermi sui gomiti.
«Penso proprio di no, altrimenti Nicklaus non mi avrebbe lasciato passare.»

Anakin spalanca gli occhi e distoglie lo sguardo. Le ombre gli si arrotolano intorno al collo e apre la bocca ma non dice niente.

«È solo che... sei andato via troppo in fretta! Non ho avuto tempo di... insomma...»

Lo lascio balbettare ancora un po', poi sorrido e lo zittisco con le mie labbra. Gli accarezzo la guancia con una mano, mentre con l'altra lo attiro a me e mi stendo di nuovo.

«Be', adesso lo sai» mormoro, ma non so se mi ha ascoltato, perché non risponde, e torna a baciarmi con più forza di prima.

HAPPY PRIDE MONTH AMICI 🏳️‍🌈

Lo so, sono due mesi (ho verificato e sono letteralmente due mesi oggi) che non mi sono fatta sentire... MA ho una scusa! A parte il fatto che sto facendo la maturità e qui in Francia è un continuo di esami, per questo maggio era un mese aaaaaa, MA poi sto lavorando a una nuova storia eheh! Ma visto che ancora manca un po' di tempo prima che io possa pubblicarla, volevo regalarvi un po' di Anakin e Theo! Non so se a voi mancavano, ma a me sì! È stato bello scrivere di nuovo di loro, volevo mostrarvi come andavano le cose, e poi questa coppia è molto importante per me ❤️

Manca un solo capitolo bonus e la storia sarà ufficialmente conclusa ✨ Allo stesso tempo mi mancheranno questi personaggi, ma NON VEDO L'ORA di farvi conoscere i nuovi hehehe...

Ci vediamo! (forse stavolta tra un mese e non due? Non posso promettere nulla...)

Baci ⭐️
-Gaia 💜

E ora... gli aesthetic!

🤍🖤

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