CAPITOLO 17
Madelaine's Pov
Apro lo sportello della macchina che Diana ha appena parcheggiato tra l'altro in divieto di sosta, rischia una multa ma quando glielo ho fatto notare mi ha liquidata con un segno della mano facendomi capire che non gli frega un bel nulla.
Se non ha paura lei perché mi devrei preoccupare io...
La spiaggia è già piena di studenti, un numero molto più alto rispetto a quelli presenti sugli spalti è raggruppato davanti al bagnasciuga, e un grande schiamazzo di voci e urla riempie l'aria della sempre più vicina notte.
"Wow che panorama ragazzi" dice Gornon osservando il mare.
"Se ti riferisci a tutti quei ragazzi a petto nudo concordo" risponde Diana mentre lui annuisce.
"Ovviamente che cos'altro sennò?."con sguardo famelico gli guarda dal primo all'ultimo guadagnandosi uno spintone da me.
"Andiamo troviamoci un posticino tranquillo, voglio godermi il tramonto" dico guardandomi attorno e indicando un piccolo spiazzo vicino a degli scogli "li è perfetto" e visto che i miei due amici si dimostrano concordi inizio a camminare seguita a ruota.
Arrivati a destinazione ammetto che il posto è veramente perfetto da qui abbiamo la completa visuale della costa, e siamo anche abbastanza lontani dai troppi schiamazzi e dalla musica dance che hanno appena fatto partire come sottofondo.
"Vado a prendere da bere, che vi porto?" dico poggiando le mie cose sulla sabbia.
"Per me una birra" riaponde Gordon che ha occupato metà dello spiazzo sdraiandosi.
"Per me gin, puro ovviamente" aggiunge Diana mentre cerca di scrollarsi di dosso Gordon che ha poggiato la testa sulle sue gambe.
Ripeto mentalmente i loro ordini visto che ho una memoria abbastanza scarsa e spero di ricordarli, scavalco il ragazzo sdraiato e mi accerto di buttarli in faccia un po' di sabbia ridendo quando si alza tossicchiando.
"Mad lo hai fatto apposta!" Dice pulendosi la faccia mentre Diana ride.
"No tu che dici" gli mando un bacio da lontano e mi avvio al tavolo delle bibite.
Sorpasso dei ragazzi intenti a giocare a pallavolo, grata di non aver preso una pallonata in pieno viso e arrivo al tavolo dei drink come al solito ben assortito.
Individuo in poco tempo la birra e il gin mentre per me opto per un vodka lemon, di Kate non c'e ancora traccia quindi in caso si servirà da sé quando deciderà di onorarci della sua presenza, è strana ultimamente come se stesse nascondendo qualcosa.
I miei pensieri vengono interrotti da Simon che corre ad aiutarmi con i bicchieri "Addirittura tre bicchieri vuoi proprio finire male stasera" dice ridendo e indicando il liquido dentro i bicchierini di plastica.
"Molto divertente ma non sono tutti per me" dico alzando gli occhi al cielo "più che altro tu dove eri finito?" chiedo visto che si è fatto vivo solo ora.
"Stavo aiutando i ragazzi con il falò, dopo il tramonto lo accenderemo e inizieremo a cuocere gli hamburger" dice ridendo poi della mia esperessione felice per il cibo appena pronunciato.
"Va bene allora ti perdono" sfodero uno dei miei migliori sorrisi mentre Sim afferra un bicchiere anche per lui e torniamo dagli altri.
"Simon ci chiedevano tutti dove fossi finito" dice Gordon mente si battono il cinque e io finalmente posso godermi il posticino tranquillo scelto da me.
"Mia sorella non risponde" dice Diana armeggiando con il telefono ma all'ennesimo squillo a vuoto decide di conservarlo in borsa.
"Tranquilla starà bene" dice Sim sorridendo alla ragazza e lei annuisce, vedo tuttavia un velo di preoccupazione nei suoi occhi e questo non fa altro che accerescere i miei dubbi su Kate.
"Ciao ragazzi, Simon congratulazioni per il tuo ingresso in squadra!" Susan si fionda sul mio amico che la ringrazia imbarazzato, finalmente è arivata mi ha fatto la testa a pallone con le selezioni e se non si fosse presentata l'avrei uccisa.
Si accomoda accanto a noi e mentre chiacchierano del più e del meno ne approfitto per guardarmi in torno, le persone presenti sono anche aumentate c'e chi balla chi gioca e chi beve, ma la maggior parte sono tutti accomodati nell'attesa dell'imminente tramonto.
Noto il gruppo vicino al falò ancora spento tra cui mio fratello seduto su un tronco di legno intento a parlare con qualche cheerleader e qualche ragazza che non conosco.
Seguo con lo sguardo la gallina per eccellenza che si ferma proprio accanto al nuovo arrivato.
Elliot appoggiato ad una roccia a poca distanza da noi si è cambiato e porta dei jans neri con una maglietta del medesimo colore che lascia intravedere i muscoli circondati da quei segni scuri che mi attirano tanto, ovviamente sta fumando come sempre.
Ma quanto fuma questo al giorno? È peggio di una ciminiera!
È ancora in compagnia del suo amico biondo che deve essere un delinquente proprio come lui ma di certo meno bipolare, mentre ora l'attenzione è sulla bambola ossigenata che gli porge due bicchieri di alcol con un sorrisino furbo.
Lui si volta e come sempre incrocia i suoi occhi con i miei facendomi sentire improvvisamente minuscola, sosteniamo entrambi lo sguardo quasi fosse la sfida più importante del mondo. Finché non fa l'ultimo tiro di sigaretta buttandola in terra e spegnendola con la scarpa rivolgendo nuovamente l'attenzione agli amici..
"Terra chiama Mad" dice Simon riportandomi alla realtà e indicando il cielo che si tinge sempre più di rosso.
"Il tramonto!" Esclamo felice come una bambina mentre Sim ride guadagnandosi una spintarella, mi poggio alla sua spalla osservando il fuoco del cielo che si fonde perfettamente con il mare a pochi passi da noi, quasi potesse incendiarsi da un momento all'altro e farmi bruciare con lui.
.......
Sono passate già due ore dal tramonto e ho dovuto dire addio piccolo angolo di paradiso che avevo trovato sugli scogli, il freddo e la fame hanno iniziato a farsi sentire e dopo essermi riempita la pancia con un grosso hamburger alla griglia ho dovuto seguire gli altri attorno al falò dove sono raggruppati tutti.
Adoro il falò ma il mormorio della troppa gente mi fa girare la testa e la faccia di Dakota dall'altra parte delle fiamme mi fa venire voglia di vomitare la mia cena, non si è staccata da Elliot nemmeno un attimo anche se lui sembra più scocciato che felice.
Mi alzo diretta al tavolo delle bibite per scolarmi il sesto drink, visto che di cose diverse da alcolici non c'e nemmeno l'ombra a meno che io non decida di bere l'acqua di mare.
"Mad prendi qualcosa anche a me?" Chiede Kate e io annuisco.
È arrivata poco dopo il tramonto senza dare spiegazioni a nessuno sulla sua assenza, non che Diana non ci abbia provato ma non ha avuto nessun tipo di risposta, mentre la bionda se ne sta tranquilla con noi come se nulla fosse.
Afferro i due drink e mi volto per riportarli al tavolo quando vado a sbattere contro qualcuno e il suo bicchiere cade sulla spiaggia.
"Attenta a dove vai!" La voce stridula di Dakota rimbomba nelle mie orecchie accendendo immediatamente un moto di nervoso.
"Potrei dire la stessa cosa di te" dico superandola potrei versarle il drink in faccia.
Mi afferra il braccio facendomi girare e indicando il bicchiere in terra "era l'ultimo ora me lo rifai" incrocia le braccia al petto quasi pensansse in questo modo di incutermi paura.
Scrollo malamente il braccio dalla sua presa "no cara te lo fai da sola, che c'e ti sei stancata di fare la cameriera?" rido acida vedendo la sua faccia e la supero per tornare a posto.
Porgo il drink a Kate e mi risiedo, solo ora noto lo sguardo divertito di Elliot su di me le iridi scure contornate dal bagliore rosso del fuoco, che abbia assistito alla scena?
"Allora ragazzi chi gioca a obbligo o verità?" Chiede un ragazzo della squadra alzandosi in piedi.
Alzo gli occhi al cielo, odio questo gioco purtroppo ci sono obblighi che non voglio fare e verità che non voglio dire soprattutto ai miei compagni di scuola, l'unico qui che deve sapere tutto di me è Simon.
La maggior parte dei ragazzi si dimostra d'accordo quindi alla fine accetto per non sembrare troppo asociale.
"Bene le regole le conoscete, tuttavia se volete evitare una determinata domanda dovrete bere uno shot ogni volta... direi di iniziare!" il ragazzo nomina Simon e cosi il gioco parte e 10 obblighi dopo del tipo 'bacia quello' o ' appartati con l'altro' non sono più tanto lucida visto tutti gli shot che ho dovuto bere per evitare certe situazioni spiacevoli.
Sento nuovamente caldo e mi libero della felpa, decido inoltre di allontanarmi dal fuoco almeno per un po', comunico la decisione a Sim che annuisce e torna a parlare con un'euforica Susan che mi guarda speranzosa.
Decido di fare una piccola passeggiata sperando che l'aria fresca della notte mi schiarisca le idee, sorpasso la scogliera dove eravamo seduti al tramonto per appoggiarmi poi a delle rocce un po' più lontane o forse molto sono un po' confusa su dove mi trovo.
Chiudo gli occhi e inspiro e per un'attimo mi sento leggera come se il vento mi potesse trascinare con se..
Sei proprio ubriaca Madelaine.
"Che ci fai qui?" la domanda mi coglie di sopresa e sussulto per lo spavento.
Lucas mi fissa a qulche mentro più in là aspettando probabilmente una risposta che in realtà non ho voglia di fornire.
Rimango in silenzio e lui si avvicina "che c'e sei ubriaca Madelaine?" dice il mio nome con una punta di divertimento e capisco dai suoi occhi ora vicini ai miei che qui l'ubriaco è lui.
"No e ora me ne torno di là" dico superandolo, non è in sé e stare qui con lui sola non mi piace per nulla. Mi prende il braccio e mi fa tornare nella posizione di prima avvicinandosi ulteriormente cogliendomi di sorpresa.
"Sai Madelaine non ho mai capito perché non mi sopporti beh magari potresti spiegarmelo adesso" dice ridendo mentre inizio ad avere seriamente paura.
"Lasciami stare Lucas o mi metto ad urlare" dico anche se so benissimo che qui non mi sentirebbe nessuno ma spero sia così ubriaco da non accorgersene.
"Eh perché scusa? Io mi voglio solo divertire" poggia le mani sui miei fianchi e prova a baciarmi ma lo evito cerco di spintonarlo ma non mi lascia andare.
"Lucas lasciami!" Non faccio a tempo ad urlare queste parole che con uno spintone Lucas viene sobbalzato lontano da me.
Rimango qualche secondo impietrita per voltarmi poi verso la figura appena arrivata.
Elliot fissa pieno di rabbia Lucas che sta ancora barcollando a causa della forte spinta, quasi potesse ucciderlo con una sola occhiata.
Non mi degna nemmeno di uno sguardo gli occhi scuri fissi sul ragazzo difronte a lui, la mascella contratta e i pugni serrati, non lo ho mai visto così.
"Che cazzo vuoi Johnson" chiede Lucas dopo aver riacquistato l'equilibrio "non è successo nulla, mi volevo solo divertire vuoi unirti a noi?" chiede indicandomi.
Sul viso di Elliot compare ancora più rabbia e ancora prima che io possa dire qualcosa scatta buttando a terra con un pugno in pieno viso il biondo, si mette a cavalcioni su di lui continuando a colpirlo mentre Lucas cerca di difendersi tirandoli qualche colpo.
Mi rendo conto che Elliot non si fermerà pieno di rabbia com'e e decido di farmi avanti anche se probabilmente non otterrò altro che un bell'occhio nero.
"Elliot basta!" dico tirandolo per le spalle mentre lui si muove compulsivamente ignorandomi del tutto, ma che vuole fare uccidelo e finire in prigione?
"Elliot basta lo uccidi così!" Lo afferro per il braccio aggrappandomici e rannicchiandomi sulla sabbia accanto a lui sperando che in questo modo si fermi, sento subito il suo buonissimo profumo misto all'odore acre del sangue.
Lui si ferma spostando lo sguardo su di me e per un'attimo mi sembra di vedere la sua espressione addolcirsi mentre le mie guance vanno a fuoco, rimaniamo così per qualche secondo e poi lui si alza allontanandosi da me.
Anche Lucas si alza sputando a terra saliva mista a sangue "tu sei malato Johnson" dice dileguandosi poi verso il falò.
Elliot continua a fissarlo malamente anche dopo che la sua figura è sparita nel buio quasi temesse che potesse tornare e coglierlo di sopresa.
Non posso credere a cosa sia successo conosco Lucas da una vita e non avrei mai pensato potesse fare una cosa simile, se non fosse stato per Elliot non so che avrei fatto.
"Grazie" dico guardando il ragazzo difronte a me ma a rispondermi è il silenzio più totale.
Dopo qualche minuto finalmente mi guarda "che cazzo ci facevi qui da sola?" Sbotta nervoso quasi fosse colpa mia, beh ovviamente che cosa potevo aspettarmi prima mi salva e poi mi incolpa ma che problemi ha!?
Spalanco gli occhi e sento il nervoso crescere "ah scusa se volevo stare lontana dalla tua faccia da schiaffi e invece me la sono ritrovata pure qui!" sbraito esausta, ed io che lo ho anche ringraziato.
"Beh allora la prossima volta non interverrò e lo lascerò fare!" Risponde indicando il punto in cui è sparito Lucas e alle sue parole rabbrividisco.
Lucas avrebbe davvero abusato di me se non fosse stato per Elliot?
Non sopportando più il suo sguardo mi allontano velocemente mentre lui mi segue, arrivo in poco tempo al falò e raccolgo le mie cose cercando Sim per farmi dare un passaggio ma di lui nessuna traccia.
Intravedo il caschetto di Susan e mi avvicino "Sue hai visto Sim?" chiedo mentre lei mi osserva triste.
"È andato via da un po', ha detto che la madre aveva bisogno" scrolla le spalle.
"Ok va bene, io sto andando via avvisa tu Diana ok?" Dico e mi volto senza nemmeno ascoltare la risposta.
Sono ormai alla fine della spiaggia quando i fari di una macchina mi abbagliano e per un momento temo sia nuovamente Lucas, accosta accanto a me e la voce di Elliot mi risuona dentro il petto che batte all'impazzata.
"Sali in macchina" ordina.
......
Elliot's Pov
"Sali in macchina" chiedo.
O forse per meglio dire ordino, sono incazzato nero, avrei dovuto ucciderlo quel bastardo e forse lo avrei fatto se lei non mi avesse fermato.
Le era dannatamente appicicato quando sono arrivato non oso immaginare cosa le avrebbe potuto fare quel lurido verme.
Mad mi guarda male, si vede che è spaventata a morte ma è così testarda che se la farebbe tutta a piedi, ma non se ne parla proprio.
Mi guarda ma visto che non risponde ripeto "sali" indicando lo sportello.
"No" si volta e continua a camminare ma perché deve essere così difficile? Spengo il motore e scendo dalla macchina andandole dietro finché non si gira.
"Ti ho appena salavata da un'ubriacone molesto sali in macchina o vuoi che la scena si ripeta?" la guardo in segno di sfida la sua minuta figura a qualche passo da me.
La guardo meglio; i lunghi capelli sempre lisci oggi finiscono invece in ampie onde sono anche un po' spettinati sicuramente a causa della situazione di poco fa, top corto a cui sopra ha aggiunto il suo giacchetto in pelle e jeans scuri che fasciano le gambe sode.
Mi guarda con occhi lucidi e senza nemmeno rispondere va verso la macchina salendo dal lato del passeggero, mi avvicino e la imito mentre lei sbatte forte la sportiera.
La guardo male ma non se ne cura, si allaccia la cintura e raccoglie i capelli in una crocchia alta totalmente incurante della mia presenza.
Metto la freccia e do gas alla macchina arrivando ben presto a 130, sembra un po' spaventata e questo mi fa sorridere lei ovviamente lo nota e sbuffa sonoramente.
Prendo le sigarette dal cruscotto e ne accendo una assaporando la nicotina di cui ormai sono dipendente.
Mad tossisce muovendo la mano per dissolvere il fumo creatosi nel piccolo abitacolo.
"Ma non potevi aspettare di arrivare a casa per fumare quella cosa?" chiede arrabbiata intenta ad osservarmi.
"No a quanto pare no" dico semplicente mentre lei alza gli occhi al cielo e abbassa leggermente il finestrino nel tentativo di far entrare un po' d'aria.
Prendo la strada di casa sua e sembra essersene accorta "come sai dove abito? chiede sorpresa.
"Segreti del mestiere" decido di rimanere sul vago, è divertente irritarla.
Mi fermo davanti a casa sua e lei sembra un po' impacciata ma non accenna ad alzarsi dal sedile, passa qualche minuto quando si sgancia la cintura fa per uscire ma le chiedo "stai bene?" anche se probabilmente visto il mio atteggiamento non mi risponderà.
Lei punta i suoi occhi grandi su di me e scrolla le spalle "non posso credere che Lucas abbia fatto questo, lo conosco da quando ero bambina" dice e in questo momento mi sembra ancora più piccola di come è in realtà.
È cosi ingenua, non immagina nemmeno cosa siano capaci di fare gli uomini sopratutto se ubriachi.
"Non credo che ti toccherà più" dico serio stringendo i pugni al ricordo della scena.
Lei annuisce e sorride leggermente "buonanotte Elliot" dice scendendo dalla macchina, la vedo entrare in casa mentre io parto sfrecciando a tutta velocità nella notte.
**** Ecco il capitolo 17.
Questa volta con un po' più di attesa ma ce l'ho fatta🤣.
Che ne pensate di Lucas? Ed Elliot ha fatto vene a reagire così?🤔
Spero vi possa piacere ❤
Mi raccomando le🌟🌟🌟
-Lostshadow.
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