3: Quella ragazza?

''Davvero posso uscire?'' affermò Asuka con occhi luccicanti.
Caleb le sorrise, era contento che dopo tutto lei potesse essere felice.

La ragazza lo guardò con ancora la bocca spalancata per lo shock poi, con uno scatto, si era alzata ed era andata in bagno.
Ne era uscita poco dopo con indosso una salopette di jeans a pantaloncino e con una magliettina a righe rosa shocking e bianche, ai piedi delle semplici ballerine.

''Ti sei messa in tiro, eh principessa?'' esclamò ridendo lui. ''...Cerca di non attirare troppo l'attenzione, altrimenti divento geloso''
Asuka scoppiò a ridere, andò verso lo specchio che si trovava nella sua stanza e si mise un fiocco tra i capelli chiari come il sole.
Poi si voltò verso il ragazzo e gli sorrise.

''Sono davvero felice, Caleb''
Ma non parve che il moro fosse della stessa opinione.
''Caleb?'' lo chiamò lei. ''C'è qualcosa che che non va?''
Lui alzò lo sguardo, sembrava triste.
''E' da tanto che non vado agli allenamenti''

La bionda sorrise, si avvicinò al ragazzo e gli si sedette accanto.
''Perché oggi non ne approfitti per presentarmi ai tuoi amici, e puoi usarlo come motivo per chiedere scusa a Jude. Sicuramente non voleva far a botte''
Caleb sorrise.
''Vedremo...'' il ragazzo si alzò, porse la mano all'amica e la portò fuori dall'edificio.

Asuka prese a respirare a pieni polmoni l'aria fresca del giorno che stava iniziando.
''Per prima cosa andiamo nel negozio di caramelle della signora Clare poi si vedrà il resto dopo'' affermò la bionda, prendendo per mano il moro e trascinandolo verso il piccolo negozio.
All'interno si poteva sentire il dolce profumo di caramelle e cioccolato.

Una vecchia signora se ne stava seduta dietro ad un bancone e stava parlando con una donna.
''Io devo fare un attimo una telefonata...'' disse Caleb. ''...tu, intanto, scegli cosa vuoi''

La ragazza annuì e si sedette su una sedia, le gambe le dolevano poco ma abbastanza per farla fermare.
Sentiva dolore ma non poteva dirlo a Caleb, altrimenti si sarebbe scordata il resto della giornata, conosceva troppo bene il ragazzo ed era sicura che se solo gli avesse detto della sua momentanea stanchezza lui si sarebbe impuntato e l'avrebbe fatta tornare a casa.

Improvvisamente una ragazza le si avvicinò, era davvero carina, occhi chiari e sguardo dolce.
''Va tutto bene?'' le chiese.
Asuka annuì.
''Ti ho vista quasi cadere a terra e mi ero preoccupata''

Ovviamente Asuka non lo sapeva ma Cinnamon già la conosceva, era la ragazza che il giorno precedente stava con Caleb.
Che fosse la sua ragazza?

''Oh mi spiace averti fatta preoccupare, succede spesso''
''Davvero?''
''E' che non sono abituata alle lunghe camminate, anche per questo andavo spesso a fare dei controlli, ma finalmente oggi potrò rivisitare la città dopo tutto quel tempo''
Cinnamon parve confusa.
''Mi stanco molto facilmente, punto, niente di così preoccupante. Ho solo bisogno spesso di una sedia, E' causato dal fatto che sono molto spesso in movimento, tutto qui. Mi agito molto quando sono felice e dato che lo sono sempre...''
''Capisco''

Cinnamon si voltò di scatto, Caleb stava per tornare, doveva fare presto e andarsene.
Sorrise alla ragazza e disse:
''E' stato un piacere conoscerti, Asuka''

La bionda le sorrise e, appena Cinnamon se ne fu andata, parve confusa.
Come faceva quella ragazza a sapere il suo nome?

ladystonewall
Due in un giorno, yuppi.
Oggi mi sento creativa.
Bho.
Poche cose da dire perché
ho sonno.
Meno male che c'é il week-end,
mi spiace poi per chi deve andare a scuola di sabato.