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OC Beyond The Borders Of the Sea - Ciana

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-devilangel

Premessa: nonostante abbia inserito i nomi dei campi che nella prima versione di questa OC non c'erano, la premessa rimane, perché giustamente ho modificato alcune cose e mi sembrava giusto dirlo e facendolo sarà rimasto qualcosa che riguarda la prima versione, ma molto probabilmente mi è sfuggito.

-Nome:
Ciana
Il nome deriva dal greco "Κυανους", Celeste. Il nome ha origine dal colore della sua coda, di un celeste molto chiaro, che le permette di mimetizzarsi anche tra le acque più limpide. Il suo nome non ha un significato particolare, ma a lei piace tantissimo. In passato voleva sapere chi glielo avesse dato per ringraziarlo, ma non sapendo da dove iniziare nella sua ricerca ha lasciato semplicemente stare.
Con molta probabilità però se lo è dato da sola, avendo bisogno di qualcosa da usare sulla terra ferma quando parlava con gli umani, solo che questo non lo ricorda visto che nel frattempo sono passati molti secoli.

-Età:
È nata nel 699 a.C (nel 54 a.U.c, ad Urbe condita, cioè dalla fondazione della città, per città ci si riferisce ovviamente a Roma), nel braccio di mare che divide la città di Atene dall'isola di Salamina, secondo alcune considerazioni che ha fatto stima di essere nata tra la fine della primavera e l'inizio dell'estate, in base alle pochissime cose che ricorda, per festeggiare il suo compleanno ha deciso di farlo cadere il 21 aprile, perché essendo vissuta per un periodo di tempo presso i popoli romani quella data le è rimasta impressa.

-Presavolto

Ciana, a discapito dei molti anni che ha sulle spalle - circa 2420 - ne mostra ancora diciassette, quasi come se fosse stata imprigionata in una bolla in cui il tempo ha smesso di scorrere o, forse, non lo ha mai fatto.
Ha i capelli fatti d'oro e gli occhi come due smeraldi incastonati nel suo viso simile a porcellana.

-Carattere
Se si dovesse descrivere Ciana con una sola parola quella sarebbe egocentrica. La creatura ha l'assurda convinzione che tutto giri intorno a lei, come se non fosse a conoscenza che lei è solo una piccola pedina nelle mani di una più grande e potente divinità. Ha vissuto i suoi millenni creando scompiglio tra le persone che decidevano di intraprendere la via del mare, accettando i complimenti che facevano alla bellissima e subdola creatura in acqua che chiedeva aiuto, per poi ucciderli appena erano ad un passo dal toccarla.
Sadica e perversa prova un particolare senso di attrazione verso la morte, quasi sentendosi in dovere di dover decidere chi la merita e chi no, e divertendosi a sviluppare nei secoli prove sempre diverse per gli incauti che provano a "salvare" la fanciulla in mare, impigliandosi nella rete di illusioni nella loro mente.
Tutto ciò che fa è per se stessa. È incapace di provare sentimenti che chiunque definirebbe umani. Compassione, pietà ed empatia non esistono nel suo vocabolario, non più, non prova amore per nessuno che non sia se stessa da secoli, se non due interi millenni, e l'unica cosa che all'apparenza potrebbe sembrare positiva è la ceca fede che prova per la sua creatrice e per la divinità da cui lei ha origine, nonostante gli anni abbiano modificato questo sentimento in qualcosa di morboso e questo attaccamento sfocia spesso nell'invidia. Ormai non prova nemmeno odio, nessuno merita il suo odio, nessuno merita nulla di lei.
L'unica cosa importante è se stessa e la sua creatrice, chiunque prova a dimostrare il contrario sta solo sprecando il proprio tempo nella maniera più assoluta.
Se poi esistesse qualcosa che da una sensazione più bella del sentirsi potente, Ciana non la vorrebbe provare per nessuna ragione al mondo, ha già ciò che le basta nei mari vicino Amsterdam, cioè persone deboli da uccidere.
La Ciana del presente è la conseguenza di delusioni e scelte sbagliate, dei tentativi fatti e falliti per conoscere anche il mondo degli umani oltre al suo.
Dell'amore andato in fumo, annegato dal voler continuare ad avere la coda perché, anche se avrebbe voluto conoscere il mondo umano nei minimi dettagli, nei secoli passati non avrebbe mai vissuto come loro.
È l'amore che l'ha resa una creatura senza più emozioni, è la sua condizione di sirena ad averla riempita di frustrazioni*, che l'hanno portata sull'orlo di un baratro dal quale adesso potrebbe solo cadere, ferma - chissà ancora per quanto tempo - su un punto di non ritorno al quale si sarebbe potuta sottrarre con la scelta di una vita molto più breve di quella che ha vissuto.
Ma la sua non è stata una scelta egoista, come si potrebbe dire conoscendola adesso, la sua è stata fede e bisogno di mantenere la propria staticità ottenuta così facilmente. Paura, probabilmente. Paura del cambiamento e di tutto quello che ne consegue. L'insicurezza di rinunciare a tutto per qualcosa che non era sicuro, a differenza delle sue pinne e della sua voce, l'amore per quella persona non era era una cosa che poteva toccare o ascoltare.
Lei l'aveva scoperta, farle sapere cos'era l'aveva portata a scegliere tra l'uccidere l'amore della sua vita o continuare a vivere.
Ciana fece la scelta migliore e peggiore nello allo stesso tempo: la uccise. Aura era stata brava, non aveva detto nulla, i marinai che aveva ucciso prima di conoscere la bella ragazza dagli occhi verdi spesso gridavano, cercavano di fuggire, ma lei no, lei l'amava ed era rimasta impassibile per quello che la sirena interpretò come un voler passare fino all'ultimo secondo della sua esistenza con lei, a dimostrazione che lei era importante e speciale, così tanto da spingere un'umana a morire per permettere a lei di continuare a vivere.
Quel giorno Ciana pianse per l'ultima volta, per l'unica persona che meritava tutto di lei ma che non avrebbe mai potuto averlo.
Quell'episodio è stato il tormento di tutta la sua esistenza, essendo successo quando lei non aveva raggiunto nemmeno cento anni di vita, un tormento che l'ha portata quasi alla pazzia, di una pazzia che ti spinge ad esaltare solo i sentimenti negativi, perché Aura ha portato via con se la gentilezza, la dolcezza, la curiosità e tutto quello che c'era di buono in lei e di cui la sirena era capace in passato, facendoli morire assieme a sé, perché non ne aveva bisogno, non avrebbe trovato mai nessuno come Aura.

Sfortunatamente non tutti i mostri si riconoscono dal brutto aspetto, alcuni sono bellissime creature.

-Backstory

Ciana vive il primo secolo della sua vita nella totale tranquillità di una vita marina, dopo aver superato i primissimi anni della sua vita venendo addestrata dalla Sirena Maggiore sua creatrice - che poi la abbandonerà-, incuriosita da qualsiasi cosa, animata o no, e affascinata da tutto quello che riguarda il mondo degli umani, passerà qualche tempo sulla terra ferma, principalmente in Grecia, nella regione dell'Attica.
Nel 634 a. C. conosce Aura, lei aveva circa 12 anni ed era figlia di un commerciante di Atene, città che la sirena era solita visitare spesso, per conoscere questo o parlare con quello. Non se ne innamora subito, ma a poco a poco, nell'arco di cinque o sei anni, e, forse proprio per questo motivo, prova sentimenti molto forti nei confronti dell'umana, tanto da spingerla a confessarle tutto ciò che prova. Aura non ne sapeva nulla di relazioni, costretta a sposarsi all'età di sedici anni con un uomo più grande di troppi anni, non aveva mai conosciuto il vero amore, ma di sicuro quello non era Ciana. Circa un paio di mesi dopo l'umana venne a scoprire della vera natura della creatura marina, non era una cosa voluta, non lo sarebbe mai stata, ma la vide con le pinne in una giornata di relativa calma in cui il marito della donna, un uomo geloso e possessivo, convinto in quel periodo che la moglie, se rimasta sola troppo a lungo l'avrebbe tradito, aveva deciso di portarla con sé in un viaggio di un paio di mesi verso l'Italia per degli affari commerciali, verso quella che all'epoca era chiamata Parthenope e che doveva il nome proprio ad una sirena. Per tutto il periodo che passò via, l'umana non poté fare a meno di pensare che quello che aveva visto era falso, un'illusione dovuta al fatto che Ciana era quello a cui stava pensando in quel momento, ma, al ritorno, le racconto della sua allucinazione, quasi scherzandoci su, magari avrebbe potuto darle un motivo per cui l'aveva vista. Ciana si ritrovò costretta a spiegarle tutto, quando, in realtà, avrebbe anche potuto fare a meno e avvalorare la tesi che riguardava uno scherzo visivo, un'allucinazione. Quando concluse, Aura capì quello che sarebbe successo di lì a poco, un po' per lo sguardo addolorato che aveva Ciana e un po' perché aveva sentito qualche leggenda sulle sirene e, arresasi difronte al triste fato che l'attendeva, si fece uccidere, pensando che in realtà morire era molto meglio che vivere quella vita di abusi al fianco del marito. Senza dire nulla si fece portare a largo e lì fu affogata per poi essere portata di nuovo a riva, meritava una degna sepoltura, lì qualcuno gliela avrebbe data. Da quel giorno non visitò più Atene, ma rimase nelle sue acque.
Nel 580 a.C. vede la tranquillità del suo luogo di nascita distrutta durante una delle battaglie della terza guerra persiana, quella di Capo Artemisio che tinse le acque in cui viveva del sangue rosso dei soldati che vi combatterono. Lei in quel periodo era ancora reduce dalla sua unica e distruttiva relazione sentimentale, che aveva comportato la morte della giovane amata, ma nonostante questo non si limitò a guardare i caduti in mare da lontano, ma, anzi, trascinò verso il fondale quelli che in un modo in un altro avrebbero potuto scampare alla morte, aveva ucciso un'innocente, quegli uomini erano degli assassini, all'epoca ancora provava a giustificare il declino che stava avendo, senza voler ammettere nemmeno a se stessa il divertimento che provava nel farlo.
Dopo secoli capì di avere una particolare attrazione per le battaglie navali e visse per un lungo periodo presso alcuni porti italici, dove Roma si stava espandendo e diventava sempre più forte, dove i commercianti parlavano di qualsiasi cosa, ma soprattutto dei figli che erano stati chiamati alle armi e delle figlie rimaste vedove dopo una violenta battaglia.
Ciana, grazie agli uomini che parlavano tanto, prima partì verso Milazzo a seguito delle navi guidate dal generale romano Duilio e assistette alla battaglia del 260 a.C. tra Roma e Cartagine, poi ancora partecipò a quella del 241 presso le isole Egadi dove vide la fine della prima guerra punica. Che tragedia che fu, quasi si comportò come una bambina a cui era stato tolto il giocattolo preferito e si impegnò particolarmente per far affondare un paio di navi. La leggenda della voce che attira i marinai era sempre stata vera e lei aveva imparato ad usarla per pura noia alla fine di quella guerra.
Successivamente la sua vita non fu segnata da nessun evento in particolare, ha iniziato a viaggiare molto di più però, seguendo le navi in lungo e in largo per il mondo, cosa che molte volte, specialmente all'inizio, l'ha fatta perdere, visto che non riusciva a riconoscere il luogo in cui si trovava, ma questo le ha insegnato a tenere sempre gli occhi fissi sulla nave, non a imparare a prestare attenzione al percorso che sta facendo.
Si stabilì definitivamente nelle acque di Amsterdam, in Olanda verso la fine del '500, molte navi partivano per quel luogo e ci era andata inconsapevolmente chissà quante volte, così, per nessun motivo in particolare era rimasta lì - forse perché c'era un porto commerciale frequentatissimo - a uccidere marinai che partivano da casa inconsapevoli della sua presenza e del pericolo che ella comportava.
Ogni tanto pensa ancora a quando era ancora viva Aura, le manca, sì, ma non riesce a capire cosa sia quella sensazione che prova quando lei le ritorna in mente, tutto era più colorato quando c'era lei.

-Origini
Ciana è originaria della Grecia, dove fu generata nel mare e dalla spuma grazie alla madre perla. Una Grecia, quella dove è nata, che si preparava a numerose guerre interne ed esterne, le prime per l'egemonia, le seconde per la libertà. Una Grecia, quella dove è vissuta lei per i primi anni della sua vita, alla fine del suo splendore, pronta ad entrare in una nuova epoca, sotto il controllo prima dei Macedoni e in seguito dei Romani.
Ciana ha osservato tutti questi importanti cambiamenti, quasi li ha vissuti, e nel frattempo è cambiata anche lei, per tanti motivi e per nessuno in particolare. Da appena nata, spaesata come uno straniero in una terra che non conosce, la prima cosa che ha fatto è stata pregare. Pregare l'unica cosa che conosceva: Calipso, ringraziandola per aver creato la sua creatrice. Colei che le aveva insegnato le cose basilari del mondo e che le aveva spiegato perchè esisteva.
In un primo momento aveva cercato di rifiutare il suo destino, non voleva uccidere, non ne vedeva la necessità. Aveva anche provato a votare la sua vita alla scoperta e alla conoscenza, facendo amicizia con moltissimi umani, tra cui anche Aura, che però era stata molto di più. Quando lei se n'era andata aveva capito di star sbagliando da tutta una vita. La sua dea e la sua creatrice volevano che uccidesse, l'avrebbe fatto, ma a modo suo. Poi diventò tutto troppo divertente per calibrare le ragioni dei suoi gesti, uccideva e basta, senza cercare di trovare un perché, era tutto simile ad una droga. La carne dei marinai creò una vera e propria dipendenza.
Il tempo l'ha cambiata, Crono cambia tutto e tutti.

-Potere
Ciana può controllare le correnti sottomarine.
È solita sfruttare questa sua abilità per nuotare più velocemente, visto che si posiziona dove sono presenti naturalmente queste correnti e ne potenzia la forza o per portare verso di sé persone cadute in mare. Una volta ha provato a spostare un'intera nave, è stato un fallimento totale, quella nave ha fatto circa trenta metri nella direzione opposta a quella in cui stava andando prima, c'è stato il panico tra l'equipaggio, ma l'obbiettivo era farla schiantare contro una serie di scogli lì vicini. Dopo esserne uscita stremata ed aver dormito circa tre giorni di fila non ha mai fatto nient'altro oltre a quello che era solita fare in precedenza.

-Punti deboli
Limiti? Ovvio che Ciana ne ha! Tutto ciò che riguarda l'amore per lei è un limite. Le relazioni in generale sono un grandissimo limite.
È una creatura gelosa, questa sirena, gelosa e cattiva, sarebbe capace di uccidere anche una sua simile se la gelosia la colpisse, e questo, forse, non è un limite?
Poi è una creatura molto abitudinaria e schematica, tutto ciò che non rientra nel suo schema la mette in difficoltà.

-Punti di forza
La sirena eccelle nell'Ars Oratoria.
Per questo deve ringraziare la sua strana abitudine di parlare da sola e gli anni che ha passato sulla terra ferma quando era ancora giovanissima.

È solita usare un linguaggio complesso e articolato**, ma è capace anche di usare un registro più basso se si rende conto che chi l'ascolta non comprende quello che sta dicendo.

-Curiosità
-Parla di sé in terza persona. È facile che, sentendola parlare di sé, possa ripetere il suo nome tantissime volte, anche se non necessario.

-Quando prende forma umana per un po' di tempo dopo la trasformazione le sue gambe diventano ipersensibili e le da fastidio qualsiasi cosa ci si posi sopra, soprattutto se è una cosa animata.

-Una volta ha fatto amicizia con uno squalo, però all'epoca era ancora molto giovane, probabilmente era prima dell'anno zero. Facevano gioco di squadra con lei che cantava per attirare ignari marinai e lui che aspettava nell'acqua per ucciderli. Quando è morto ovviamente non ha pianto, ma da quel momento non si affezionò mai a nessuna creatura marina. In un primo momento aveva messo i suoi denti in un sacchetto, poi li ha persi.

-È cherofobica, tende a evitare tutto ciò che potrebbe farle provare emozioni che da tempo ha represso, spaventata dalla convinzione che la felicità prima o poi porti con se il dolore e la perdita.

-Dorme tantissimo, dalle dieci alle dodici ore al giorno, nascondendosi nelle grotte sottomarine.

-Un delfino si è innamorato di lei e la segue praticamente ovunque (qui in basso una foto del già citato delfino). Ora, tutte le persone che non conoscono i comportamenti dei delfini potrebbero pensare che sia una cosa carina, ma non lo è affatto. I delfini sono animali poco pudici, pronti a masturbarsi a vicenda come segno di saluto, quindi, beh, potete immaginare quanto sia fastidioso trovarsi all'improvviso un delfino che prova a masturbarsi sulla vostra pancia.***

-Conosce il latino e il greco antico (sua lingua madre), l'inglese, l'italiano e l'olandese.

-Cosa ne pensa di Calipso?
Ciana è devota e sottomessa a Calipso, è stata la prima cosa che ha conosciuto quando è venuta al mondo, divinità di cui la sua creatrice le raccontava, dicendole quello che lei voleva che facesse. Reputava assurdo, in principio, dover uccidere, ma le fu comunque grata, perché aveva creato la sua creatrice, e se non fosse stato per lei Ciana non sarebbe mai nata, come poteva non ringraziarla ogni giorno? Però, nonostante questo, all'inizio la sirena aveva un modo di vedere il mondo all'insegna della curiosità, della scoperta, del voler trasgredire il proprio ruolo, che era portare avanti una guerra tra Calipso e gli altri dèi, lo aveva capito tardi, a modo suo ovviamente, ma lo aveva accettato. Ciana reputa giusto quello che fa, lo fa con piacere e voglia, ha spostato lì tutta la curiosità innata che aveva e a lei va bene così.
Certo, se tutto quello sopra citato le sta bene, il fatto che esistano tre sirene superiori a lei le riempie l'animo di invidia. Non invidia la Sirena Maggiore che l'ha creata, esistono per caso figli che invidiano i genitori? Però le altre due, oh, le altre due le avevano sempre riempito l'animo d'odio. Perché loro sì e lei no? Lei era quella speciale, solo la sua creatrice e Calipso le potevano essere superiori, non loro. Eppure Calipso ha creato prima loro. Le ha fatte più antiche, sicuramente anche potenti****, e lei questo non riesce in alcun modo a sopportarlo. Perché una come lei dovrebbe sopportare un'ingiustizia del genere? Non le ha mai incontrate, se così fosse stato nel mare ci sarebbero state meno sirene, di questo ne è certa, ma sa che esistono, eccome se lo sa. Lo sa come sa dell'esistenza di Calipso, perché le è stato detto. Come sa che è il sole a riscaldare la terra. Lo sa e basta, perché sente, in qualche modo, la loro presenza.

-Paure più grandi
Strano ma vero lei non ha paura di morire, non ha paura di niente, se non di perdere la propria coda, da cui attinge i propri poteri.
Se un giorno una cosa del genere accadesse darebbe sicuramente di matto, probabilmente si suiciderebbe, perché la sua coda è l'unica cosa che la rende forte, senza sarebbe un'umana qualunque, e essere un'umana per lei equivale ad essere debole. Aura era un'umana, era l'amore della sua vita, ma non vorrebbe mai essere come lei, conosceva tutto quello che stava passando e reputava debole il suo non ribellarsi. La sua paura più grande? Diventare umana, perdere se stessa.

-Voce
Ciana me la immagino con la voce di Laura Chiatti, la doppiatrice di Rapunzel, per intenderci.


-Relazioni
A parte i primissimi anni della sua vita, in cui è stata accompagnata e addestrata a quale fosse il suo dovere e compito dalla sua creatrice, Amphitrite, che successivamente l'ha abbandonata, Ciana non ha avuto a che fare più con nessuno che al tempo in cui si svolge la storia può dire di essere ancora vivo. Triste, lo so, ma è così.

-Orientamento Sessuale
È bisessuale.
Nonostante l'unica persona di cui si è innamorata questa sirena è una donna ciò non toglie che provi attrazione anche per gli uomini.

-Note

Allora, spieghiamo un attimo gli asterischi che ho lasciato sparsi in giro, perché quando scrivo qualcosa li semino come i contadini seminano il grano.
*Ad averla riempita di frustrazioni: Allora, di solito una persona frustrata è una persona che cerca di raggiungere qualcosa ma che non ci riesce anche a discapito del tanto impegno, però, questo termine può essere usato anche per indicare una persona che, detto molto semplicemente, non scopa.
**È solita usare un linguaggio complesso e articolato: sto mettendo un attimo le mani avanti. Sono lenta a scrivere, lo sono sempre stata, e lo sono maggiormente sul cellulare. Poi ho una malsana abitudine di controllare tutto diecimila volte per paura di fare errori e di dire idiozie che non hanno né capo né coda. Cosa voglio dire con questo infinito preambolo? Che questo particolare mi porterà via un sacco di tempo a pensare ad una versione forbita di quello che voglio dire. Aka mi scuso in anticipo.
***potete immaginare quanto sia fastidioso trovarsi all'improvviso un delfino che prova a masturbarsi sulla vostra pancia: tutti siamo abituati a pensare ai delfini come animali carini e coccolosi di cui fare i peluche, però sono bestie di satana sempre affamate di sesso... Li adoro! Quindi ecco a voi Pelago (il nome deriva dal termine latino pelagus, mare, fantasia portami via) il delfino che segue Ciana come un'ombra. Per sapere qualcosa di più vi consiglio un video sui delfini fatto da Barbascura X, si chiama "Quello che NON volevi sapere sui delfini - SCIENZA BRUTTA".
****Sicuramente anche potenti: questa è una considerazione di Ciana, come detto sopra non dovrebbe mai averle dovute incontrare, però ha questa convinzione che se una cosa esiste da più tempo allora è di conseguenza fortissima, perché giustamente ha avuto modo di allenarsi di più e di rafforzarsi.


Spero possa andare bene. Nel caso ci sia qualche errore nella scrittura o non si capisca bene qualcosa sono sempre disponibile a spiegazioni.

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