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per la role "La confraternita"

@petxers auguri nel leggere ti serviranno. Chiedo scusa per tutte le virgole e le maiuscole dopo i punti totalmente sbagliate. 


Nome 

 Antoine ma si fa chiamare Anchoine. Storpiamento del suo nome reale francese molto comune dal significato di chi combatte contro il proprio avversario. Lo storpiamento aggiunge caratteri della parola fallire (échouer). Ciò per intendere colui che combatte contro il suo avversario ma fallisce miseramente. 


Cognome (inventato)

 Mondre. Semplicemente unione fra orologio (montre) e mondo(monde). Finche chi porta questo cognome è in vita il mondo continua nel suo ciclo, come se alla morte di un membro della famiglia finisse il tempo del mondo, in senso allegorico è come se il tempo di vita di un pianeta si ridimensionasse alla sola famiglia che si indica quindi si come potente ma anche come condannatrice dell'intero mondo come la profezia recita "al passar d'un Re tanto spavento non il respiro non ha//, al passar del Papa chino il capo// pieno da ciò che per lui il giusto ha crepato// al passar del tempo un sospiro lascio al vento// così che li rimanga e per anni qualcuno possa udir mia vita il lontananza// ma che non incontri mai Monde// o quel aria sporca farà avvenire la fin dell'aria ancor più in fretta// tempo non aspetta//ai piedi d'un potente s'appresta" . A detta di Anchoine è un cognome stupido, vanitoso e pretenzioso, un capriccio fatto da chissà quale uomo antico che per non guardare l'ha realtà si è detto lui stesso realtà del mondo. Nonostante ciò molte ore di riflessione son passate su quel cognome tanto misero e tanti dubbi su cosa rimarrà di lui dopo la morte. Di qualsiasi natura il dubbio sia termina sempre con "ma a chi importa?".

Nazionalità: francese giusto perché i francesi hanno inventato la maionese e poi... tutti odiano i francesi.

Confraternita

 Kappa Tau Gamma. Scelta non dettata dalla voglia di rimpinzarsi di vino fino a mischiarlo col vomito e farne gargarismi, anzi è un assiduo studioso che non fa altro che leggere. A detta sua "soddisfare i piccoli urletti del mio cervello, son troppo debole per addestrarlo per bene ma almeno apprende rapidamente". La scelta è stata fatta per appagare proprio uno di questi urletti, riuscire a farsi un amico, qualcuno di cui non si stanchi dopo 3 giorni scarsi ( sempre a detta sua, in realtà talvolta è una pulce persistente anni-) e possa comprenderlo davvero. Il suo primo anno è stato un disastro, quasi sempre assente e non ha socializzato con (quasi) nessuno, se ne sta tutto solo sperando che in un anno non abbiamo nemmeno memorizzato il suo volto.


Aspetto fisico

Avverto che non ho idea di chi sia il ragazzo della foto quindi se è stato preso da qualcuno lo cambio in men che non si dica.

Quando è seduto si può notare benissimo il grande quarto di circonferenza che crea la sua schiena, ha le vene molto visibili e una piccola cicatrice dietro l'orecchio. Vedendo al di sotto di  quei vestiti si potrebbe dire più di colore che bianco (senza offesa a nessuno) , dovrebbe farsi una visita perché son troppo rialzati.



Credo di dover fare un avvertimento: è un personaggio fortemente incoerente (anche se ciò non esclude abbia principi solidi) perché non sa quel che vuole e deve sopperire ai suoi incontrollabili fastidi in qualche modo, ma al posto di pararmi il culo è bene dire che soprattutto l'ho riportato male su "carta" per via di ciò credo di aver lasciato tantissimi temi aperti-. 

Carattere  

"Non voglio voglio apparire, voglio essere, mostrando quell'inutile essere che vive sbranando la mano che gli da cibo senza averne di fame", "ti guardo, sguarnito, sguaino, col tuo corpo faccio Caino e lascio gli occhi perché di rosa carne li non vi è"... non riuscirebbe a far male ad una mosca  -ma ad una zanzara si, a morte quelle bestie di Satana- senza sentirsi in colpa per giorno pensando al battito delle sue ali che si ferma e alla storta bocca che si godeva le feci, figuriamoci far del male a qualcuno (tranne se stesso), fino a 10 anni nemmeno riusciva a vedere il vomito o il sangue che rigettava anche le ossa dal suo corpo. Credo paia abbastanza evidente non abbia una gran autostima, si crede in un errore costante tanto che porre fine alla sua vita per lui sarebbe la fine di un grandissimo dolore che lo logora dall'interno giorno per giorno fino a che quell'interno non gli importa, più il primo cenno all'età di 12 anni dopo i frizzanti eventi delle medie stava pensando d'impiccarsi col filo di ferro dello stendino o di fermarsi il cuore a pugni per giunta in quella scuola così che denunziassero quei pezzi di me- dei professori e alunni in quella classe, ora per lui il suo cuore è marcito e così toccherà al cervello nel dover sopportare l'orribile essere che dice di essere, nonostante odi quel dolore e preghi il Dio cui non crede solo per non provarlo più è sempre pronto a puntarsi il dito e definirsi meritevole di una fine sola, così come gli han sempre detto i suoi pensieri mossi da delle frasi di così poco conto che è ovvio cadere nell'oblio se ci si basa un ragionamento complesso qual quello della propria esistenza e dei proprio dolori esistenziali, e così come prega quel Dio per i suoi dolori lo prega anche quando in quelle poche cose in cui si definisce bravo fallisce... "please God please, fammi finire... dammi la forza per finire le ultime 14 pagine, l'ho promesso, ti prego". Accoccolato fra le sue lacrime costantemente alla fin fine non sa nemmeno lui a cosa credere, "Dio siam noi stessi perché abbiamo la possibilità d'esser talmente liberi da pensare ad un Dio", "Dio è buono, amore assoluto, e anche se lo bestemmio e non lo credo forse ci sarà, se davvero esist... perché nemmeno una scelta so rispettare..?", "Dio che ci guardi dall'alto BRUCIA! Chi ti ha chiesto di sacrificarti per il mondo? facci divenire insensibili figli di Satana. non soffriremo almeno...", "Soffiamo poiché pensiamo di dar conto ad un Dio per le nostre azioni? e se proprio la presenza di Dio rendesse folle l'uomo?", nonostante abbia letto la Bibbia si professa ateo che crede nell'unica forza della soppressione di desiderio per non rimanere mai delusi e avere un perfetto equilibrio. Per quanto fino ad ora ho descritto un mostro istintivo come un animale, in realtà in pubblico è di una cortesia fin troppo esagerata, cerca di non essere molesto a nessuno e di non dare particolari spunti di comunicazioni se pur nemmeno se ne accorga del suo essere schivo pensando che i modi gentili coprano tutto ciò che dicono gli occhi, il movimento delle labbra, il corpo, il gesti scattanti e sempre carichi di nervosismo, il non riuscire a stare fermo per distogliere la mente dal momento corrente, talvolta in pubblico è protagonista di scenate- dettate solo da una solitudine tale che qualsiasi prova a socializzare con lui gli risulterà una presa in giro ad un povero lui indifeso, di solito inscena una spropositata rabbia per poi accasciarsi al terra quando è solo e piangere per ciò che è ha fatto, per ciò che non ha corretto e per ciò di se che ne pur cerca non accenna a cambiare. Nel raro caso in cui un dialogo si riesca ad avere con lui, senza che se ne scappi sia fisicamente che mentalmente, cercherà di tutto in tutte le parole, non vi è parola alcuna che la sua mente dimentichi e su cui non ragioni per ore, sui possibili significati nascosti e sfumature di essi nel suo carattere, nel suo essere e nella sua ricercata pace. Avere la pace per definizione sua non può essere una pace piatta, ma un mix di avvenimenti e sensazione che per quanto difficili, faticose, impegnative e ingiuste siano dettate soltanto dalla sua gioia, che sia gioia nella scoperta, nella ricerca, nella risoluzione o una gioia dovuta ad un pacato sguardo su cose che non può comprendere, non sarebbe bello il mondo senza qualcosa che per quanto ci si impegni rimane irrisolta, un equazione della sua materia tanto amata che non segue le leggi di tutte le altre ma che cambi leggi finche a cambiare è colui che porta la coscienza e la voglia di domandarsi chi sia. O almeno così la pace gli risulta quando è nel pieno della tranquillità quando è in un brutto periodo è riassumibile così la sua visione della pace (molto mutevole, come tutto il suo pensiero dovrebbe ricercare un punto fisso d'esempio ma lo rifiuta categoricamente, in realtà ma oscilla quasi sempre fra questi due cardini) "amami, per sempre con me, sorreggimi, qualunque cosa tu farai, non importa ad una bambolina, che se non la togli dall'armadio il Sole non scorge la mattina, ripensa a me, ricorda il mio viso, odialo! ricorda l'odio che ti rende viva come me, in tutto il tempo che ho cercato una persona come te. Riiiiiiiicooooooordamiiii! Ovunque te ne andrai disprezzami, l'odio per me non lo dimenticherai e vista la mia faccia una martellata ci daraiiii, ripensa a me, per quanto sia egoista devi ricordarmi, poiché se di forza ho di pugni ne vogl tanti, mi odierai sempre... per... meee". Tanto intraprendente quanto arrendevole, tanto smanioso quanto perfettamente metodico "almeno l'orrore che sono non ha una controparte" penserebbe ciò a sentirsi descrivere così... si offenderebbe davvero tanto a pensarci, odia il giudizio sia suo alla quale non riesce a sottrarsi date le miriadi di cose che ritiene immorali (con un gran scomparto che racchiude l'adolescenza sua per filo e per segno) che quello degli altri, si chiede perché al mondo si debba creare un opinione su qualcuno, parlare di lui anche quando non c'è... ma come già esplicato lui non è proprio un santo sul dare giudizi, anzi talvolta rompe interi rapporti per una frase che lo colpisce particolarmente sul personale, per uno scherzo che trova fastidioso che perdura per troppo tempo o per una cosa scelta che pur riguardante altre persone trova ingiusto. Su questo aspetto ci lavora ma proprio non riesce a cambiare questa parte di se, per lui è un verme, un lurido parassita che riesce a stare con una persona solo se conforme a ciò che in quel momento desidera e se cambia la persona o cambia lui la scarta, se la persona passa un brutto momento la scarta, se chiede un aiuto che non sa dare la scarta, se qualcuno si appoggia a lui (fortunatamente mai accaduto per ora data la poca fiducia che trasmettono i suoi atteggiamenti) lo scarterebbe a calci dritti dove fa più male. "mi danno, non do, mi confortano, non conforto, mi trattano come un mi tratto io, sorrido tristemente". Quanta negatività... una piccola pausa con un bell'argomento positivo sarebbe l'ideale no? Almeno qualcosa con cui ha un bel rapporto (più o meno...molto meno che più....  vabbè ormai-) è la lettura... "un mondo non mio che possa farmi provare tanto odio verso pezzi di scritte concatenate, che riesca a farmi apprezzare il mondo e nei miei pensieri a parlare con persone di tutt'altro tenore senza che possano sentirmi... perché non posso leggo il mondo come una storia? se mi togliessi dai piedi nessuno potrebbe conoscere quella persona su 7 miliardi incontrabili, senza nessuno che senta le mie urla per quanto forti" per quanto possa averne di cose da dire anche su ciò non può non nascondere l'esagerata passione che ha, tanta che se un libro gli piace non ne inizia un altro per mesi per gustarsi la storia a pieno, tanto che ogni libro che ha letto gli piacesse non leggerebbe più per 100 anni, non miseri strumenti da cui imparare qualcosa, strumenti in cui si può applicare la propria vita, il proprio essere, amplificandone quei sogno ma anche imparare a saperli controllare e a predisporsi per l'imminente domani, indotto alla lettura fin da piccolo ha scelto di divenire uno scrittore, non si reputa per nulla bravo però per questo si allena spesso, ogni qualvolta ha un idea la riporta su carta, la approfondisce e unendola ad altre riflessioni ci crea poesie, testi, detti ecc... scrivere ogni giorno alimenta per altro la propria conoscenza di se, unendo idee molto lontane tra loro traccia i confini delle cose importanti e delle cose passeggere e si accorge che finalmente molte cose gli riescono a scivolare addosso come dalle medie desidera, rifiuta però di dare soggetto reale ai suoi scritti, a detta sua "una persona che scrive solo di se perché si sente unica, che scarta persone come frutti marci, che non mangia qualcosa perché l'ha assaggiata qualcun altro non merita che altri facciano parte di se, la scrittura è il mio spazio e sarà vuoto se non di me perché solo a me penso". Un piccolo stacchetto a quella negatività... più o meno... quindi torniamo ad un'argomento meno lieto quale la morale, che morale può mai avere un essere del genere? Passa metà della sua esistenza a commiserarsi e l'altra metà a commiserare il fatto che si commiseri. Beh evidentemente di morale ne ha, è molto incline al seguire le regole, se mai facesse filone a scuola tornerebbe a casa con la barella, non imbroglia mai in niente e tenta di non dire bugie incolpandosi quando lo fa, non riesce proprio a non "ripagare tutto il male che ha fatto" cercando quanto meno d'esser corretto, una distrazione nella raccolta differenziata? Intollerabile. Una dimenticanza di un appuntamento? Si riterrà meritevole di dolore e insulti. Più che morale sembra si tenga incatenato per non sbagliare più di quanto creda d'aver già fatto e pur notandolo non vi trova soluzione, spera solamente che la sua mente resista e non accolga la pazzia, una pazzia perfettamente squadrata e metodica a differenza dell'immaginario comune, esser pazzi significherebbe prendere la personalità e schiacciarla sotto ad una pressa come effettivamente vorrebbe ma non in maniera premeditata e ben accolta come invece canta nelle sue lodi alle bambole, anche il suo essere un pupazzo è sintomo di un egoistico desiderio in quello che sembra un loop di cose che si animano a vicenda dal loro odio continuo.  Riuscire ad uscire dal cerchio della vita rimanendoci dentro, ci riuscirà mai? Ma quale effetto sorpresa ovvio che non riuscirà. Pietoso come un ladro che per rubare deve prendere di mira un bambino... oh i bambini così disinv- NO basta basta basta con questa stupida convenzione direbbe il (non) caro Anchoine,  sarà perché detesta la sua infanzia in cui era un credulone, sarà che si sente ancora tale ma guai a dire che l'infanzia è un periodo spensierato, odia davvero quei giorni in cui si chiudeva in casa per la paura dei sentimenti che non comprendeva ne suoi ne delle persone a lui vicine,col cuore che palpitava aveva anche dedicato il desiderio del ottavo compleanno ovvero che avrebbe capito tutto almeno della mamma e del papà... si rese conto quasi subito che ciò che chiedeva era impossibile, raccontare in 30 anni 10 anni di una vita non sarebbe abbastanza per capire al 100% nemmeno una formica figuriamoci proprio per questo motivo ha sempre detto d'aver un anno in meno rispetto alla sua età dai 12 anni, ritiene quell'anno come quel desiderio: vano.  



Mi sa che la smetto con la voce carattere che avrò annoiato tipo tutti-.

Storia

 nulla di così unico da esser scritto in un libro di storia ma forse data una fantasia che renderebbe ubriaca una persona sobria e una capacità di osservazione almeno apparente ecco che la storia più normale a cui anche il protagonista di un film col messaggio "ecco perché questa persona può essere unica" direbbe che unici in 5 miliardi non si è diviene una colorata storia ricca di rosso, di giallo ma soprattutto di tante tonalità di blu. è stato letteralmente un fantasma colorato che pur se non faceva nulla attirava di persone, chi per insultarlo, chi per chiedergli compiti poiché nato con un dono e chi innocentemente cercava un compagno di giochi... che poi ha mollato poiché era allergico a ogni bimbo il muco faceva schifo e lo prendevano come malato date le sue allergie e come se non fosse abbastanza a morire quasi perché piacciono le olive si aggiunge un'errata diagnosi perché il dottore aveva scambiato le cartelle di due pazienti... eh vabbè caro dottore grazie per le oppressioni e il bullismo gratis da parte di tutti i bambini delle elementari tranne una piccina: sua cugina. Unica che lo tratteneva dal picchiare i suoi compagni perché gli buttavano le cose nell'immondizia, picchiare i suoi compagni con le cose buttategli nell'immondizia e difenderlo dalla prof che gli addossava la colpa perché: "è un bambino rabbioso"... nonostante ciò adora quella prof che tutt'oggi (che mi sono accorto sarebbe una maestra in realtà) gli fa i complimenti per ciò che è diventato, o almeno ciò che mostra esser diventato. In realtà a parte le prof delle medie andava alla grande con gli adulti, la persona con cui si confidava era una bidella, e anche al catechismo aveva preso in simpatia le catechiste tanto da passare più tempo a parlare di se che effettivamente interessarsi alla dottrina, a quanto pare il catechismo non l'ha convinto moltissimo. Le medie sono state periodo di... per descriverlo senza dilungarmi dirò solo gli avvenimenti felici. Bene passiamo alle superiori la sua epoca "d'oro". In realtà oltre all'acquisizione di coscienza e trovare dei buoni compagni di scuola con la quale usciva ed anche spesso, unici che lo hanno invogliato a fare una gita di 3 giorni, insomma un immenso traguardo... che dopo la scuola è sparito completamente, non che li definisse completamente amici ma davvero meglio di loro non poteva ambiare, potremmo dire che nelle lezioni di matematica e soprattutto nei compiti di tal materia il suo nome padroneggiava i dialoghi o semplici sussurri perché raramente rispondeva dato che è si intelligente ma la concentrazione serve anche a lui, anche se non rispondendo si sentiva davvero in colpa e la distrazione c'era comunque. Fino alla seconda superiore al di fuori dei suoi dialoghi non vi era altro che la scuola che fossero dialoghi di rabbia, di tristezza o di sprizzante gioia, così con i cugini e zii con la quale sentiva di non avere comunicazione, un alienato nel suo ambiente senza apparentemente nulla da dire per poi esplodere di argomenti, interessarsi alle uniche personalità diverse dalla sua che conosceva e che conoscerà affondo fino al college. Non vi è quindi apparentemente nulla per giustificare i suoi "gridi di cervello". L'unica particolarità della sua vita è la sua disperata ricerca di qualcuno che sia fisico o meno, qualcuno da poter chiamare realmente amico, cui confidarsi come vedeva fare a tutti, per quanto ritenesse disgustose certe persone non poteva fare a meno d'esser geloso di quelle rassicuranti pacche sulla spalla, li abbracci che vedeva solo in tv ed erano comunque senza lui protagonista d'uno di essi e qualsiasi altra forma di fiducia, tanto che dopo l'iniziale rifiuto le persone "virtuali" son diventate la sua scappatoia, doveva però accorgersi che di virtuale c'era solo il nome del profilo e non chi c'era dietro esso.


lascio solo un piccolo racconto da interpretare in chiave simbolica. Lo metto in storia poiché è stato un pensiero fatto durante il suo terzo anno di superiore.

In una giornata fiacca, Sole fisso in cielo , assenza totale di nuvole, ne particolarmente caldo ne particolarmente freddo, ecco che durante la più insulta camminata era in moto una bimba dai capelli d'un rosso più scuro del sangue rinsecchito se ne stava con un chiodo all'orecchio, uno nelle dita e altri tre nella bocca, un battito di martello segue sempre con un piccolo urlo l'altro, le mani che lo tengono son rigonfie tanto che sembra ci si possa saltellare e rimbalzare, un caschetto giallo è l'unica cosa che a guardarla non fa sfinire. a lavorar su un abbandonato edificio che quasi crolla sul panificio li di fronte. Vedendo il lavoro immane di povera creatura, dopo esitazione per la mente cupa e dura, ti avvicini maledicendo quei tuoi piedi frettolosi e con essi maledici la maledizione, per poter scappare da tale situazione. con le mani sulle ginocchia si china un po' per far arrivare chiara la voce a lei e non a chi potrebbe essere dentro la struttura. <Piccola? >. la bambina si gira, un largo sorriso è stampato sul suo volto piega un po' la testa. <Buon giorno>. Si prostra in un inchino rigoroso, la schiena che già piangeva di suo ora sembra anche urlare per lo sforzo immane. < Benvenuto alla fabbrica del signor Saje. Come vede la fabbrica è in costruzione da parte dell'operaia numero uno al mondo, Melia da mela>. Col sorrisetto stampato in volto appoggia le mani ai fianchi macchiando la tuta da lavoro e sporge il petto in avanti mostrando una fiera posa. Da tale sicurezza nasce così tanta insicurezza da voler sprofondare, dei passi si fan man mano più vicini e la bimba resiste ad ogni tentativo di presa per la fuga. <Devo lavorare>. Come una macchina solo questo ripeteva.<Chi c'è?>. Ormai senza muro a distanziarli una mano enorme afferra la bambina e la tira dentro, se quest'azione è avvenuta in un secondo in tal secondo due kilometri sono stati percorsi. Solo... senza nessuno che possa colmare il vuoto dell'evento per non pensare, l'idea di non aver nemmeno avuto la forza per salvare una bambina non puoi far altro che annegare nella tua incapacità. Un giorno, poi l'altro ma niente, passare li d'avanti non serviva a niente, ormai per tutte le denunce la polizia è intenta a sbattere il povero te dietro le sbarre. Vaghi solo ma con troppe persone nella testa, talmente tante che sembrano non starci più, il suono del martello rompe qualsiasi pace cerchi di trovare, vuoi chiudere dentro qualcuno che di nuovo davanti a te lavora coi suoi capelli rossi.

Curiosità 

ha deciso di frequentare tutti i corsi e in caso non sia possibile predilige quelli classici in primis e qualsiasi corso abbia a che fare con la matematica in secondis. Più sa meglio è. Più o meno.

Ha deciso di dormire nella casa della sua confraternita. Nonostante se ne sia pentito ha deciso di non cambiare e di sforzarsi a restare.

 adora stare sugli alberi mentre è da solo, al contrario quando altri solo guardano solo stare sui rami prova un forte disagio quasi come stare in tal modo lo sminuisse. In realtà la ragione di ciò è che non vorrebbe esser scambiato per una persona che fa finta di imitare i modi degli anime, per quanto non li disprezzi non vuole far sapere che gli guarda per alcuni eventi spiacevoli tanto da non volerli scrivere legati ad essi.

mangia poco e niente, di pasta non se ne parla, di verdura solo insalata, di frutta solo le mele e banane, e di carne giusto un paio di cose.

Ha promesso di non bere e fumare nella sua esistenza, ha una paura enorme gli piaccia e diventi un alcolizzato che si rifugi nell'alcol. Per quanto non denigri per nulla quel tipo di persone.

Fino all'età di 14 anni si credeva razzista e omofobo anche se effettivamente non ha mai avuto problemi con queste cose, ciò è dovuto a dei gruppi che frequentava su siti non proprio legalissimi. (tratto da una storia vera).

Ama particolarmente in gore, rappresentazione di ciò che ha dentro portata all'esterno e all'estremo. i suoi testi sono psichedelici, frammentati e pieni di una rabbia incontrollabile, li definirei schizzi di sputi contro il mondo, le sue creature , le loro azioni e verso l'impossibilità di odiare completamente qualsiasi cosa.

Adora cantare quando è solo, di solito lo fa mentre cammina avanti e indietro inscenando vari personaggi cercando di renderli veri con le espressioni del volto, predilige il rock o qualsiasi canzone che urli in faccia le cose (al contrario di lui) come musica nonostante non ami ascoltarla in generale ma solo inventare canzoni. Giusto per lasciare un suo pensiero random su questa tendenza "Che pietà doversi cantare la colonna sonora della propria vita da solo almeno cantarsela bene"...

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