Obliviate.
Notte. Quella notte dove non si riesce a dormire, dove ti giri e rigiri tra le lenzuola, inquieto. Quella notte dove sai che sta per succedere qualcosa. Lo senti, e vorresti urlare un qualche avvertimento.
Silenzio. Un silenzio carico di parole. Quel silenzio che ti fa fischiare le orecchie, che ti schiaccia e ti fa lacrimare gli occhi. Quel silenzio che ci si aspetta venga interrotto da un momento all'altro da un urlo.
Due ragazzi sono lì, immersi in quella notte dal silenzio pesante, illuminati dalla luce della luna piena. Lui è alto, la sua figura si staglia imponente di fronte a quella di lei. Anche al buio si notano i suoi capelli biondi, lisci. Lei è un pò più bassa, è magra, ha i capelli lunghi e ricci.
Nonostante sia notte fonda sono vestiti come se fosse giorno, con la loro divisa scolastica leggermente stropicciata e scolorita.
Sono lì, in cima alla torre di astronomia, col vento leggero che gioca con i loro capelli. Si guardano, rimanendo in silenzio. Sostengono l'una lo sguarda dell'altro, come se fosse una gara. Qualcosa unisce gli occhi color del ghiaccio a quelli nocciola, qualcosa di invisibile, ma potentissimo. Improvvisamente, lei abbassa lo sguardo, e rompe il silenzio con un singhiozzo impercettibile, udibile solo da lui. Il ragazzo le si avvicina, con una lentezza esasperante, e le alza il viso costringendola a guardarlo. Lei ha gli occhi lucidi, pieni di lacrime di dolore, malinconia, amore. Senza dire una parola, il biondo la attira a sè e la bacia, lentamente. E' un bacio dolce, ma allo stesso tempo triste, come può esserlo solo l'ultimo bacio di due amanti costetti da sempre ad amarsi in segreto. Si guardano negli occhi per un attimo, lasciando parlare i loro sguardi. Subito dopo, lui le asciuga una lacrima che le stava scivolando silenziosa lungo la guancia, per poi allontanarsi di qualche passo e puntarle la bacchetta contro.
"Devo farlo, Hermione..." mormora il biondo, cercando i suoi occhi.
"Devo proteggerti."
Lei sostiene il suo sguardo, stringendo le labbra per non piangere.
"Ti amo, Hermione"
"Ti amo anche io, Draco'
Un singhiozzo.
Uno sguardo.
L'ultimo guizzo di lucidità, amore, passione, nei loro occhi.
Una parola mormorata, bisbigliata, più a se stesso che a lei.
"Oblivion"
Poi più nulla. Le ginocchia di Hermione si piegano, facendola cadere in ginocchio davanti al ragazzo. I suoi occhi nocciola si svuotano, come se le fosse stata portata via l'anima. Le labbra dischiuse, con il suo nome che ancora aleggia lì, nell'aria, nonostante sia stato a mala pena sussurrato. Quel nome, che lei non ricorderà più.
Draco.
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