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Senza memoria

《Cosa?! Zoe ha perso la memoria?》Il nonno della ragazza non credeva possibile una cosa del genere.
《Già.. Non ricorda nulla di
nulla..》spiegò il padre con un sospiro mentre guardava sua figlia dalla finestra della casa al mare del nonno. Il signor Ford aveva accompagnato lì Zoe per rilassarsi e riprendersi, dopotutto gli ultimi giorni erano stati molto difficili per lei.
《L'hai portata qui per curarla?》chiese il nonno, avvicinandosi all'uomo distrutto.
《All'inizio pensavo di farlo,
ma..》rispose il signor Ford, dando voce alle sue più oscure speranze《Forse è meglio per lei restare in questo stato.. Assieme ai ricordi riacquisterebbe il suo dolore e la sua sofferenza..》
Il nonno sospiro' dilaniato fra un consiglio e l'altro; non sapeva cosa dire a suo genero, quella che doveva prendere era una decisione difficile, una decisione che, forse, però, non dipendeva da lui.
Zoe, intanto, ignara dei piani del padre, era in spiaggia, seduta sulla calda sabbia, stava cercando di capire a cosa poteva servire quel tubo di plastica che le avevano detto essere un caleidoscopio.
《Che si vede da quel coso?》domandò, all'improvviso, una vocetta stridula.
Zoe si girò, spaventata, ma accanto a lei vide solamente due bambine, all'incirca sui 12 anni, forse meno, avevano entrambi capelli scuri e grandi occhi castani. Si capiva, però, che quella che le aveva rivolto la parola fosse la sorella più espansiva; l'altra, infatti, la riprese immediatamente, scusandosi con Zoe per poi correre via trascinandosi dietro l'altra ragazzina.
Zoe le guardò confusa mentre di allontanavano da lei, ma, quando abbassò gli occhi sul suo caleidoscopio, notò un libro illustrato accanto ai suoi piedi.
Dev'essere di quelle due..
Zoe le cercò con lo sguardo, ma ormai le ragazzine erano svanite nel nulla; decise allora di portarsi a casa quel libro per restituirlo il giorno dopo.
La copertina, però, l'attirava molto: rappresentava una barchetta che trasportava i bambini nel magico mondo dei sogni.
Piccole stille salate le solcarono le guance e Zoe cercò di asciugarle con gesti rabbiosi. L'ultima volta che aveva pianto suo nonno l'aveva ripresa dicendole che quelle lacrime rappresentavano tutte le cose che lei aveva scordato, intimandole, poi, di ricordare.
Non posso..
Non posso ricordare..
Fa così male..
Ho tanta paura..
Io..
Non posso..

Il giorno dopo, come aveva deciso, andò alla spiaggia in cerca delle due ragazzine e le trovò in un battibaleno.
La sorellina più amichevole, come l'aveva battezzata Zoe, stava giocando a palla con alcuni amici mentre quella più taciturna era seduta poco più in là con aria mesta e lo sguardo perso nel vuoto.
Zoe la fissò per qualche istante prima di avvicinarsi; quella ragazzina sconosciuta le faceva provare emozioni contrastanti che neppure lei capiva fino in fondo.
《Perché non giochi con gli altri?》le chiese Zoe, fermandosi accanto alla bambina dai capelli scuri.
《Cosa? Io..》iniziò lei a rispondere con aria seccata, ma fu interrotta da un amico della sua sorellina.
《Debbie! Vieni, presto!》la chiamarono quasi in coro i compagni di gioco.《Si tratta di Tess!》
La ragazzina taciturna che rispondeva al nome di Debbie scosto' Zoe e corse verso la sorellina accasciata a terra priva di forze.
《Cos'è successo?》chiese ai ragazzi che le stavano accanto, inebetiti e spaventati dalla situazione. Nessuno rispose alla domanda di Debbie, allora lei prese in braccio la sorellina e si mise a correre verso casa, in cerca di aiuto.
Zoe decise di seguirla: voleva darle una mano e, poi, doveva ancora restituirle il libro.
Con la fronte imperlata di sudore, come la schiena, e le braccia indolenzite, Debbie arrivò finalmente sulla soglia di casa e trovò ad attenderla la mamma, una donna dal volto preoccupato ed i capelli corti e scuri, identici a quelli delle figlie.
《Oddio! Tess!》gridò spaventata appena vide la bambina svenuta fra le braccia di Debbie.《Lou! Vieni!》urlò nuovamente quando prese la sua piccola in braccio.
Subito giunse un uomo, alto, con capelli brizzolati ed occhi scuri nascosti da un paio di occhiali dalla montatura nera; indubbiamente si trattava del padre delle due bambine.
《La porto in camera e chiamo il dottore》esclamò Lou, prendendo il corpo della piccola Tess fra le sue braccia, lasciando Zoe con Debbie e la madre di quest'ultima.
La donna era arrabbiata con la figlia, tanto da schiaffeggiarla davanti all'inebetita Zoe.
《Perché l'hai portata fuori?! Vi avevo detto di restare in casa o sbaglio? Tess non è come gli altri!》gridò la madre inferocita, sotto gli occhi attoniti di Zoe, che non capiva come una mamma potesse comportarsi in quella maniera.
《Se è così importante perché non la tieni legata con una corda?!》urlò Debbie, la guancia arrossata e gli occhi colmi di lacrime, per poi scappare via, lontano da quella donna che non sopportava la sua vista.
Zoe la seguì: fu una decisione istintiva e probabilmente sbagliata, ma lei seguì quella triste bambina fino a che non si fermò, sulla spiaggia, accanto ad una barca malandata.
《Non.. Non avresti dovuto dire quelle cose..》mormorò Zoe a voce bassa. Non sapeva come far star meglio Debbie, ma voleva provarci.
《Chiudi il becco! Non soni fatti tuoi!》le gridò la bambina, la testa nascosta fra le ginocchia《E poi è stata Tess a voler uscire! Ma loro incolpano sempre me!》Alzò la testa di scatto come se si aspettasse una reazione furiosa da parte di Zoe, ma la ragazza la guardava con espressione triste, il libro ancora in mano, momentaneamente dimenticato.
《Ma quello.. È il mio libro!》esclamò Debbie, rialzandosi velocemente e strappandolo di mano a Zoe.
《Ah.. Sì.. Io volevo restituirtelo, ma poi..》balbetto' la ragazza, scrollando le spalle.
《Vuoi andare nel mondo dei sogni?》le domandò improvvisamente Debbie, lo sguardo fisso sulla copertina di quel libro che inquietava tanto Zoe.
Il..
Mondo dei sogni?
Una fitta di lancinante dolore trafisse la testa di Zoe che, presa alla sprovvista, si accascio' a terra con le mani affondate fra i capelli.
Questo dolore è atroce..
Perché..
Quelle parole..

Angolo dell'autrice:

Buon Anno, cari lettori/lettrici!
Inizio col dirvi che mi dispiace immensamente di non aver aggiornato Oblio per così tanto tempo, spero possiate perdonarmi.. :'(
Fra il lavoro, qualche problema con wattpad ed un mio "blocco", ho trascurato questa storia e mi scuso tantissimo! :(
Come proposito per il 2017 ho inserito l'aggiornamento regolare dei miei racconti; non so se riuscirò a mantenerlo, ma le intenzioni ci sono! :)
Spero che questo nuovo capitolo vi piaccia!
Alla prossima!★

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