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Lacrime

Finite le lezioni Zoe aveva bisogno di un po' di tranquillità. Prima la serra distrutta e l'incontro con Monica, poi lo sconosciuto che l'aveva leccata.
A ripensarci Zoe era ancora scossa, anche se non sapeva se per l'aggressione di Monica o per l'incontro col bel ragazzo dagli occhi verdi.
Fatto sta che, dopo essersi confidata con Liz, la quale aveva avuto la pazienza di ascoltarla nonostante dovesse ripassare per il test dell'ultima ora, Zoe aveva bisogno di riordinare i suoi confusi pensieri, quindi decise di passare la pausa pranzo sul tetto della scuola, uno dei pochi posti in cui ci si poteva ritagliare un angolo di pace.
Appena finì di mangiare il suo panino al burro d'arachidi, gentile concessione di sua madre, venne avvolta da uno strano torpore. Lo riconobbe e si abbandonò, sapendo che il sogno che stava per fare era uno di quelli. Un sogno premonitore.

Riaprì gli occhi nello stesso posto che aveva sognato quella mattina. Di fronte a quello strano muro di vetro gelido. Indossava persino lo stesso abito e si trovò affianco la stessa bambina.
La ragazzina non disse nulla, allungo la mano verso Zoe e le diede un tubo di plastica colorata.
《G-grazie..》mormorò titubante la ragazza, prendendo il regalo della bimba.
Poi, sotto gli occhi meravigliati di Zoe, la ragazzina col caschetto appoggiò la mano, a palmo aperto, sul muro di vetro e quello divenne liquido come acqua, consentendole di passare attraverso.
Ma come ci riesce?! Penso' Zoe, sbalordita, continuando a guardare la bambina mentre si stava affiancando ad un gruppo di persone.
In mezzo al gruppo, Zoe riconobbe la sorella Chloe e la chiamo', gridando. La gemella si girò verso di lei e Zoe vide che aveva gli occhi vuoti, spenti.
Fu allora che il muro s'infranse in migliaia di piccoli e gelidi frammenti che fecero risvegliare di colpo Zoe.

Annaspando, la ragazza si svegliò, riaprendo gli occhi sul mondo. Il cuore le batteva all'impazzata. Tremava di paura, ma non sapeva neanche lei il perché. Cosa significava quel sogno premonitore?
Alzò una mano per scostarsi i capelli dal viso sudato quando si accorse di stringere qualcosa.
Si alzò di scatto, sbalordita. In mano aveva il regalo di quella strana bambina.
Nella sua mente confusa, vorticavano mille pensieri, uno più pazzo di quell'altro, quando sentì una ragazza gridare.
Le ci vollero pochi secondi a capire che si trattava di Monica.
Ma che ci faceva lì?
Zoe spio' da dietro la centralina dove si era seduta per pranzo e vide uno strano spettacolo.
C'era Monica, che gridava inviperita, ed insieme a lei c'erano due ragazzi. Uno lo riconobbe subito come lo sconosciuto della serra mentre l'altro, stupendo anch'esso, sembrava suo fratello maggiore.
《.. Tutti la considerano un mostro!》
Zoe non aveva dubbi. Monica stava parlando di lei.
Fece un passo avanti ed urto' la lattina della sua bibita, facendola rotolare vicino ai piedi del ragazzo biondo, il quale alzò lo sguardo e la becco'.
Zoe dovette uscire allo scoperto. Non si era mai sentita così imbarazzata ed umiliata.
《Ehm.. Io.. Scusate..》balbetto', arrosendo. I ragazzi la scrutavano con apprensione come lei stesse per andare in pezzi, e forse era proprio così. Monica, invece, la guardava disgustata, come sempre《Ho sentito tutto..》aggiunse, anche se era superfluo《Non preoccupatevi.. Lo so che pensano tutti questo di me..》 lo disse a beneficio dei due ragazzi, che sembravano pronti a saltare alla gola di Monica《Ma.. Non volevo spaventare nessuno.. Speravo solo che dirvi quello che avevo sognato potesse aiutarvi a cambiare le cose.. Io..》continuò, con voce tremante mentre le lacrime si facevano strada sul suo viso《Sono un'idiota.. Il futuro non si può alterare.. Anche mia madre mi dice sempre di lasciar perdere.. Ma io non ci riesco.. Non posso stare senza far nulla e limitarmi a vedere tutte quelle cose orribili!》
E scoppiò a piangere. Zoe non ce la faceva più. Sognava brutte cose fin da quando era piccola e non era mai riuscita ad evitare che accadessero.
Monica le disse qualcosa che però la ragazza non capì, era un tumulto di emozioni, non riusciva a smettere di piangere.
I due ragazzi rimasero con lei anche quando, finalmente, le lacrime cessarono di scendere.
Zoe si era accoccolata a terra, lo sguardo rivolto alla città. Dal tetto si godeva una magnifica vista.
Sentiva i due ragazzi bisbigliare quando un paio di calde e forti braccia l'avvolsero dolcemente. Un profumo di fresco e di pulito le invase le narici.
Lucas..
Non capiva come lo sapeva, ma ne era certa:erano sue le braccia che la stavano confortando.
《Le lacrime..》mormorò il ragazzo, tra i capelli di Zoe. Il respiro caldo le solleticava la tempia.《Si sono asciugate?》
Zoe strinse il braccio di Lucas, rassicurandolo.
Stava meglio..
La tensione che aveva accumulato era..
Svanita..
Lentamente lui sciolse la presa e si allontanò da lei.
Zoe sentì un vuoto che non riusciva a spiegarsi.
Avrebbe voluto che Lucas la tenesse ancora stretta.
Accanto a lui si sentiva così..
In pace..
Zoe sgrano' gli occhi.
Ma che razza di pensieri faceva?!
Non sapeva neanche chi era in realtà Lucas!
A dir il vero non conosceva neppure Josh..
Si girò e li scruto' sospettosamente.
Loro ricambiarono lo sguardo serenamente. Sembrava che non sapessero quali pensieri si agitavano nella mente di Zoe.
Ma non era così..
Anche loro avevano dei poteri. Lei lo percepiva, ora che si era calmata.
Il punto era: cosa volevano da lei?

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