Zoe arrivò senza fiato alla fermata dell'autobus e riuscì a prenderlo per un soffio. L'autista le lanciò un'occhiataccia quando salì, ma lei non se ne accorse, intenta com'era a cercare Liz, la sua migliore amica nonché l'unica a conoscenza del suo segreto, in mezzo a quella moltitudine di studenti.
Finalmente la vide, seduta vicino al finestrino, più o meno a metà bus, con la borsa teneva occupato il posto affianco.
Zoe sorrise. Liz era la migliore.
Ovviamente era immersa nello studio, il suo caschetto scuro e disordinato le creava la privacy necessaria per concentrarsi.
《Ciao!》le strepito' in un orecchio Zoe, ma Liz non fece una piega. Quando studiava non c'era verso di distrarla, era concentratissima.
Ricambio' il saluto dell'amica con un cenno della testa mentre con gli occhi castani divorava il libro di testo.
《Allora..》Zoe si lanciò in un racconto accurato della sua mattinata, da quando si era svegliata a quando era uscita di casa, dando particolare importanza al fatto che, secondo lei, la madre le preferiva la sorella Chloe.《E ho fatto un altro brutto sogno! Ha sciupato tutti i fiori di cui mi prendo cura!》
Zoe era così arrabbiata. Dopo la scuola aveva preso l'abitudine di andare nella serra dell'istituto per prendersi cura dei fiori, innaffiando e togliendo eventuali erbacce.
《Ma mi stai ascoltando?》domandò un po' irritata a Liz. L'amica non aveva fatto commenti, non aveva neanche alzato la testa dal libro.《Quando fai così sembri proprio mia sorella!》disse stizzita Zoe.
《Ma tu la detesti proprio tua sorella?》le domandò Liz, senza staccare gli occhi dal testo scolastico. Attese la risposta, ma Zoe non disse nulla. L'amica allora finalmente alzò lo sguardo e la vide dormire. Si era addormentata mentre stavano parlando.
《Certo che.. È un potere davvero inquietante..》mormorò ad alta voce Liz, turbata. Conosceva fin da bambina il dono che aveva Zoe, ma solo ultimamente le stava mettendo i brividi. A causa di esso, la sua migliore amica poteva addormentarsi dovunque, perfino in piedi. Ed i sogni che faceva non erano mai belli. Erano uno spaccato del futuro.

Zoe aprì gli occhi e capì subito di star sognando. Non si trovava più in un affollato autobus insieme alla sua amica Liz, ma era di fronte ad una lastra di vetro. Indossava un abitino bianco, candido come la neve, ed era scalza. Aveva i piedi gelati.
《Uff..》sbuffo', avvicinandosi al vetro ed appoggiandoci una mano《Un altro sogno premonitore..》
Com'è gelido questo muro, pensò, è come se volesse dirmi che sono solo in grado di prevedere il futuro..
Ma se non posso cambiarlo perché devo continuare a sognarlo?
Questa era la domanda che assillava la mente della giovane Zoe.
All'improvviso un turbinio di farfalline colorate fece apparire dall'altra parte del freddo muro di vetro diverse persone. La giovane ragazza le guardò perplessa, ma non né riconosceva nessuna. Erano dei perfetti estranei, a parte..
《Chloe?!》La voce di Zoe uscì rauca. Non aveva mai sognato la sua gemella.. Cosa stava succedendo?
Un dolce melodia interruppe i suoi pensieri. Accanto a lei era comparsa una bambina, sui 6 anni, con un divertente vestitino a fiori. Zoe abbassò lo sguardo un poco intimorita.
Chi è questa bimba?
Perché si trova qui?
Che cosa sta cantando?
Le domande turbinavano nella testa di Zoe così velocemente da farle venire le vertigini.
E poi..

Si svegliò di colpo, ritrovandosi disorientata. Era di nuovo sull'autobus, in compagnia di Liz. Era lei che l'aveva svegliata.
《Ti sta squillando il cellulare..》le disse. Era per questo che l'aveva scossa, risvegliandola.
Zoe riconobbe la melodia. Era la stessa che la bambina stava canticchiando nel suo sogno.
Non mi ricordavo di aver messo questa suoneria, riflette' Zoe aprendo il messaggio che le era appena arrivato.
BASTA COSTRUIRE UN NUOVO MONDO..
Era questo il testo del messaggino. Zoe lo rilesse, confusa e controllo' il mittente.
NUMERO SCONOSCIUTO.
Ma che diavolo..?
La brusca fermata del bus le fece distogliere l'attenzione dal cellulare.
Ci penserò dopo, decise.
Ora doveva andare!
Salutò frettolosamente Liz e corse verso la scuola, diretta alla serra.
Doveva fermarlo!