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Capitolo 4

È domenica mattina e invece di dormire io e Amy dobbiamo uscire con Kevin e i suoi amici, ma se lo merita per aver mantenuti l'obbligo e aver tagliato i capelli dopotutto.

Quando Kevin è fuori casa bussa il clacson per avvertirmi.

-Io vado- dico a Geremia che è sdraiato sul divano in salotto. I miei stanno ancora dormendo, beati loro.

-Buona fortuna- dice ridendo lui. Esco fuori casa e vado verso la macchina

-Buongiorno- dice Kevin

-Ciao- rispondo

-Che bel modo di iniziare la giornata. Senza nessun litigio- dice Amy serena

-La giornata non è ancora finita Amy- dico mettendo la cintura poi Kevin parte. Incontriamo i suoi amici nel parcheggio del centro commerciale. Ovviamente c'è Tom poi altri ragazzi che non conosco dato che non frequentano il nostro liceo e non sono della squadra. Io e Amy non li abbiamo mai incontrati e non mi piace l'idea di dovergli mentire senza nemmeno conoscerli.

-Ehi Kev- dicono loro salutandolo, chi con una pacca sulla spalla, chi dandogli la mano

-Ciao ragazzi. Loro sono Amy, mia sorella, e Zoe, la sua migliore amica e la mia ragazza- dice presentandoci. Durante il tragitto Amy ci ha ricordato più volte dell'obbligo e anche prima di scendere dall'auto, ma comunque speravo che Kevin non lo facesse, che non mi presentasse come la sua ragazza.

-Cosa? Non ci hai detto niente- dice uno di loro

-Perché la cosa è recente- interviene Tom, sorridendo e salutando me e Amy con un bacio sulla guancia

-Loro sono Kyle, Scott e Steve- dice Kevin

-Piacere- diciamo io e Amy

-È un piacere conoscerti- dice Kyle

-Spero tu duri più delle altre- dice Scott

-Chiudi il becco- lo spintona Kevin

-Non ci fare caso, lui è proprio così. Dai andiamo- dice Steve avvicinandosi a Amy. A quanto pare qualcuno ha fatto colpo. Io e Amy ci scambiamo uno sguardo d'intesa poi Kevin mi prende per la vita e iniziamo a camminare. È imbarazzante, litighiamo da sempre e ora ci ritroviamo appiccicati.

Io e Amy ci fermiamo davanti ogni vetrina, è più forte di noi, ma i ragazzi non si lamentano, specialmente Steve che rimane accanto a Amy per tutto il tempo. Mentre camminiamo vedo una libreria e non posso fare a meno di entrare e guardare tutti i libri che ci sono.

-Io voglio andare lì, ma voi potete anche andare avanti, ci vediamo dopo- dico

-Vuoi andare in libreria?- chiede Scott

-Sì, perché? È così strano da credere?- chiedo offesa

-No, è solo che sei molto diversa dalle altre ragazze di Kevin, tutto qui- dice Kyle

-La smettete di parlare delle sue ex? Così la spaventate- dice Tom

-Se voi volete andare resto io con lei e ci incontriamo dopo fuori da Comp's- dice Kevin. Da come ho capito è il loro ritrovo

-Allora noi andiamo- dice Amy facendomi l'occhiolino e andandosene con gli altri. Così io e Kevin entriamo nella libreria e inizio a girare. Ci sono tantissimi libri. È un paradiso. Amo venire qui.

-Non credevo amassi tanto leggere- dice Kevin rompendo il silenzio. È affianco a me che sta guardando un libro

-Perché è così difficile da credere?- chiedo arrabbiata. È la seconda persona che me lo dice in meno di cinque minuti

-Calmati, non volevo offenderti. È solo che so che ti piace leggere, ma non credevo così tanto. Appena siamo entrati ti si sono illuminati gli occhi- dice seguendomi dato che sto andando verso i classici della letteratura.

-Leggere è il mio modo di viaggiare senza mai andarmene davvero. È il mio modo di isolarmi quando tutto va male. È proprio perché amo leggere che ho iniziato a scrivere- dico perdendomi nei miei pensieri e sfogliando "orgoglio e pregiudizio". Lo voglio leggere da tantissimo, ma non trovo mai l'occasione per comprarlo.

-Tu scrivi?- chiede sorpreso

-Ci sono tante cose che non sai di me bimbo e per favore quando le scopri non essere così sorpreso, è come se non mi ritenessi all'altezza- dico

-Scusa non volevo offenderti-

-Questo lo hai già detto-

-È solo che ti conosco da quattro anni, ma non so niente di te come tu non sai niente di me. È triste non trovi?-

-Sì, un po' sì, ma mi piace litigare con te- dico ridendo

-Sei proprio incredibile... Lo vuoi quello?- dice indicando il libro che ho ancora in mano

-No, adesso lo poso- dico

-Se lo vuoi te lo compro- insiste

-No davvero. Andiamo dagli altri muoio di fame- dico posando il libro e superando Kevin che dopo alcuni secondi mi segue, ma si ferma alla cassa.

-Vorrei comprare questo- dice alla commessa

-Certo, sono 5.90- risponde lei mettendo il libro in una busta

-Arrivederci- ci saluta cortese

-Arrivederci- rispondiamo noi

-Kevin ti avevo detto di lasciar perdere- dico una volta usciti

-Non so di cosa stai parlando. L'ho comprato per me. Anche io leggo sai? Ma se vuoi te lo presto e poi lo leggo io- dice dandomi la busta con un sorriso. Devo ammettere che è stato dolce. Per essere Kevin.

Raggiungiamo gli altri da Comp's e mangiamo. Kevin si siede affianco a me mettendo il suo braccio sulle mie spalle, sembra così sereno e naturale per lui al contrario di me. Dividiamo il cibo dato che, conoscendolo vorrà pagare lui, ma dopo mi sentirei approfittatrice se mangiassi molto, dato che mi ha già comprato il libro.

-Amy tu sei fidanzata?- chiede Steve

-Non ci provare neanche amico. Lei non si tocca- dice Kevin

-Pensala così. Prima o poi si metterà con qualcuno, è inevitabile. Non sarebbe meglio se quel qualcuno fossi io?- dice Steve

-No- risponde Kevin serio. Mi viene da ridere a vedere la sua reazione

-Perché ridi?- mi chiede Kevin

-Niente bimbo- rispondo

-Vedi, sei tu che mi provochi, bambola- dice. È vero perché è strano non litigare con lui, quindi prendo delle patatine dal piatto e gliele lancio addosso. Lui risponde al mio "attacco" e ci iniziamo a lanciare le patatine.

-Okay tregua- dico tra le risate porgendogli la mia mano. Lui esita.

-Tregua- dice titubante. Quando mi stringe la mano gli tiro le ultime patatine rimaste.

-Scusa, ma dovevo essere io a finire- dico scoppiando a ridere vedendo la sua espressione. È davvero buffo. Poi si avvicina a me e abbassa la testa per poi scuoterla così da farmi cadere tutte le patatine addosso.

-Non con me. Mi dispiace- dice vittorioso

-Sta' zitto- gli dico tirandogli le patatine che ho addosso.

Dopo aver ripulito tutto, usciamo dal locale stile anni '80 e andiamo vicino le macchine, nel parcheggio.

-Sai, mi piace- dice Kyle

-Già amico, anche a me. Dovresti portarla più spesso quando esci con noi- dice Steve

-Grazie, ma io non sono un cane. Non mi può portare a spasso quando vuole- dico

-Dai, hai capito che intendo- risponde lui

-Stasera vieni alla festa di Kol?- chiede Tom a Kevin

-Certo che ci vengo-

-Verrai anche tu?- mi chiedono Kyle e Steve

-Non so di che cosa stiate parlando, ma penso proprio di no. Domani inizia la scuola-

-Dai, perché non ci andiamo. Sarà divertente- s'intromette Amy

-Perché Kevin non ha detto niente quindi forse vuole stare da solo con i suoi amici, non credi?-

-Ti passo a prendere alle 20:30. Non finirà tardi promesso. Ti riporterò a casa per le 23:30- dice Kevin

-Allora a stasera- dice Steve a Amy.

-A stasera- risponde lei

-Ciao ragazzi- li saluto avviandomi, con Amy, verso l'auto. Sento dire a Steve e Kyle "Non fartela sfuggire" a Kevin che poi ci raggiunge e partiamo.

-Sai, forse mi sbagliavo sui tuoi amici. Non sono così male. Specialmente Tom. Ho apprezzato il fatto che mi abbia aiutata e non mi abbia messo in difficoltà come fa sempre- dico

-Sai vero che stasera non andrà così?- mi chiede Kevin

-Ne sono consapevole- dico ridendo

-Mi sono divertita. Grazie per aver accettato l'obbligo. Vi voglio bene- dice Amy dal sedile posteriore

-Questa è la tua fermata- dice Kevin fermandosi davanti casa mia

-Grazie-

-Stasera alle 20:30 ricorda-

-Certo. Amy vieni da me a prepararti?- chiedo con la mano sulla maniglia della porta

-Ovvio e stasera dormirai da me- risponde lei

-Ok. A dopo- dico scendendo dall'auto e andando verso casa. 

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