Capitolo 21
-Dopo il concorso ho pensato molto a quanto successo. Eri l'unica persona che volevo accanto- dice Kevin arrivandomi alle spalle mentre sistemo i libri nell'armadietto. Appena lo guardo lo bacio.
-Anch'io ho pensato molto. Io ti amo Kevin e amare significa anche perdonare. Eri nervoso e per questo mi hai chiamata Claire, non importa. Solo non farlo più per favore. Perché è stato terribile- dico baciandolo di nuovo.
-Ragazzi venite. La preside vuole sentirvi cantare- ci interrompe Tom. Così cantiamo "Tini - Love Is Love" e "TINI, Nacho - Te Quiero Más".
Quando finiscono le lezioni andiamo a casa di Kevin. Non ci stacchiamo un minuto e continuiamo a baciarci anche mentre andiamo in camera sua. Per fortuna i suoi non ci sono e Amy stava aspettando che Steve la venisse a prendere. Mentre indietreggio, dopo che Kevin ha aperto la porta di camera sua, cado sul suo letto e lui cade a sua volta.
-Dovremmo litigare più spesso- dice Kevin staccandosi per un secondo
-Perché?- gli chiedo dopo un altro bacio
-Perché così possiamo fare pace- dice serio, ma io non posso fare a meno di ridere
-Sul serio?- dico cercando di smetterla
-Sta' zitta- dice ritornando a baciarmi
-Non dirmi di stare zitta o vuoi litigare?- dico ridendo
-Non ti dirò mai più niente di carino- dice offeso
-Dai sto scherzando- dico riprendendo a baciarlo quando qualcuno bussa alla porta e entra all'improvviso.
-Kev ti devo...- dice Amy fermandosi quando ci vede
-Ho interrotto qualcosa?- chiede imbarazzata
-Sì- risponde Kevin seccato così gli do una gomitata facendolo cadere a terra
-Certo che no. Che succede?- chiedo mettendomi seduta. Kevin si rialza e si mette accanto a me
-Tra pochi giorni è il compleanno di Steve- inizia a dire
-E tu non sai cosa regalargli- continuo
-E io c'entro perché...?- dice Kevin
-Come sei lento. Vuole un tuo consiglio dato che si conoscono da poco mentre lui è uno dei tuoi migliori amici- dico
-Prima non pensavi che fossi lento- dice dandomi un bacio sul collo che mi fa rabbrividire
-Dai Kev smettila c'è Amy che ha bisogno di noi. Se vuoi dopo litighiamo- dico prendendolo in giro
-Ora lo dirai per sempre vero?- mi chiede
-Ovvio- dico baciandolo quando Amy si schiarisce la voce per attirare la nostra attenzione
-Scusate se vi ho disturbati. Penserò a qualcosa da sola- dice voltandosi. Così do uno schiaffo sul petto di Kevin per fargli fermare Amy prima che esca
-Aspetta- dice sbuffando
-Steve è un tipo riservato quindi se stai pensando a una festa scordatelo. Di sicuro avrai notato che è molto romantico- dice alzandosi e andando verso la sorella
-Come te- aggiungo ridendo
-Comunque...- mi lancia un'occhiataccia e continua
-Il mio consiglio è questo: organizza qualcosa solo per voi due. Che ne so una cena, un picnic, qualcosa che riguardi solo voi due- dice mettendo le mani sulle sue spalle e portandola fuori dalla stanza
-Grazie del consiglio e state attenti voi due, non voglio ancora diventare zia sono troppo giovane- dice prima che Kevin le chiuda la porta in faccia e torni sul letto da me
-Sei stato maleducato. È tua sorella- dico
-Appunto. Non se la prenderà, ma ricorda che solo io posso trattarla così- dice per poi baciarmi
-Dovremmo studiare. È per questo che sono venuta a casa tua- dico allontanandolo un po'
-Studieremo. Solo più tardi- dice
-Vuoi litigare?- chiedo ridendo. Credo che potrebbe diventare il nostro codice segreto
-Sì e anche molto- dice baciandomi.
Quando tornano i genitori di Kevin e Amy io sono ancora con Kevin e stiamo studiando.
-Ciao- dice la madre di Kevin quando mi vede alla scrivania di suo figlio
-Salve signora Miller- dico ricambiandole il sorriso
-Che c'è mamma?- chiede Kevin che è seduto sul letto. Abbiamo provato a studiare vicini, ma non abbiamo avuto risultati così ci siamo allontanati un po'
-La cena è quasi pronta. Tua sorella è giù che sta apparecchiando-
-Accidenti è tardissimo- dico guardando l'orario sul cellulare e i messaggi di Geremia che mi chiede se torno a casa per cena
-Se vuoi restare è un piacere per noi- dice la signora Miller. Lancio un rapido sguardo a Kevin che mi supplica di restare così accetto.
A cena è tutto come sempre quindi mi sento a mio agio.
-Finalmente voi due avete smesso di essere come cane e gatto- dice il signor Miller
-In realtà stiamo insieme- dice Kevin prendendomi la mano sotto al tavolo
-Finalmente vi siete decisi. Sapevo che sarebbe finita così- dice il signor Miller bevendo un sorso di vino
-Noi invece non ne avevamo idea- dice Amy
-La nostra piccolina ha il ragazzo e ora anche il nostro cucciolotto- dice la signora Miller indicando Amy e Kevin
-Chi è che ha fatto il primo passo, sono curioso- chiede il signor Miller
-Anche con Steve è stato lo stesso?- chiedo a Amy
-Molto peggio perché non lo conoscevano-
-Quindi sono fortunata?- dico
-Direi proprio di sì- dice lei ridendo
-Ottima mossa per cambiare argomento- dice il padre di Kevin
-Mi scusi signor Miller- dico
-Ti prego chiamami Brad-
-E a me Cami-
-Be'... Brad, è stato suo figlio a fare la prima mossa- dico guardando Kevin
-Che ci posso fare se sono un gentiluomo- chiede lui in modo ironico
-Non ne avevo dubbi. E questo è bastato per farti cadere ai suoi piedi?- dice il signor Miller
-In realtà no. Kevin mi assillava continuamente, così alla fine ho ceduto e gli ho concesso una possibilità-
-Ti sei forse dimenticata di quando mi sei saltata addosso?- dice Kevin ridendo. Gli mollo un pizzicotto sulla gamba senza farmene accorgere. Certo che l'ho dimenticato, ero ubriaca.
-In realtà sì, forse lo hai solamente sognato, ma mi sono decisa quando mi ha salvato la vita. Vostro figlio è un eroe- dico cercando di cambiare argomento. La cena procede in modo tranquillo e dopo aver aiutato a sparecchiare, Kevin mi riaccompagna a casa.
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