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James - Lost feelings

Nome: James

Soprannome: Mr. Hide - questo soprannome è dovuto all'atteggiamento che ha quando si arrabbia, completamente opposto alla sua indole.

Cognome: Riordan

Data di nascita: 21 dicembre

Età: 19

Emozione su cui si basa il personaggio: Fiducia

Aspetto: Ice Bear- We Bare Bear anime version


Descrizione precisa: James ha i capelli bianchi, tendenti al riccio, con una rasatura dietro alla testa.
Ha degli occhi che vanno dal grigio all'azzurro chiaro, ma principalmente stanno sul primo colore, anche perché diventano azzurri solo davanti al mare o ad un lago e lui odia il mare, perciò li potrete vedere come tali solo in montagna davanti alla seconda opzione.
Il suo sguardo sottile lo fa apparire estremamente minaccioso nei confronti di chi guarda, uno poco alla mano ed alquanto pericoloso.
Ha un viso molto maschile, mento pronunciato, naso dritto e bocca né troppo carnosa né troppo poco.
Ha un fisico allenato, pieno zeppo di muscolatura ed é alto uno e novantasette, quasi due metri in poche parole.
Ha delle grande mani e delle spalle larghe.
Tende ad indossare felpe pesanti, pantaloni in pelle o in jeans, cinture piene zeppe di catene, maglie sotto le felpe ancora più pesanti delle prime, giacche e stivali con pelo.

Sessualità: Pansessuale

Disponibile a relazioni: sì

Carattere: James può apparire come una persona pericolosa ed estremamente aggressiva per lo sguardo che ha... Ma non é per nulla così.
In realtà James é un ragazzo dolce, calmo, affettuoso, che può regalare dei sorrisi rari ed alquanto timidi a chi cercherà di mettere da parte il primo impatto per scavare più a fondo.
Non è colpa sua se il suo sguardo é così, semplicemente la fattura dei suoi occhi gli da l'aria da cattivo ragazzo, seppur lui non voglia (dai, andiamo, é un povero cinnamonroll. Ci sono quelli che nascono di aspetto pucciosi e dolciosi, ma che sono bestie di Satana e poi ci sono quelli che sembrano pericolosi, ma che sono pezzi di pane).
É una persona fedele, affidabile, che non parla molto perché non sa esattamente come far nascere conversazioni dopo un infanzia praticamente priva di persone che cercassero di installare conversazioni.
James é un ragazzo facile all'imbarazzo, tremendamente fraintendibile per il suo arrivare a chiudere i pugni, a mettere smorfie e a tremare come se fosse sul punto di esplodere in un attacco rabbioso -Cosa che invece viene seguito da un espressione da cucciolo e una faccia così rossa da sembrare un pomodoro umano-.
É una persona molto disponibile e iperprotettiva, che quando si complimenta con qualcuno é sicuramente perché lo pensa sul serio, siccome non spreca parole o fiato per gettare menzogne.
Preferisce vivamente le azioni alle parole, anche perché con i gesti ci sa più fare che con i termini.
Fa fatica a capire le reazioni altrui, le battute, il sarcasmo e la perversione delle persone: se queste gli verranno spiegate le reazioni saranno due, o sarà meravigliato (opzione 1 e 2) o estremamente rosso in ogni lato della sua faccia, naso ed orecchie comprese (3 e 4).
Non ama i litigi e tende a deprimersi parecchio nel caso in cui due persone chiudano un rapporto, anche perché vede se stesso e vede gli altri, ammirando i rapporti solidi che mai lui ha avuto, trovando tremendo quando questi crollano come castelli di carta, iniziando a chiedersi dunque se lui sarà mai capace di avere un legame senza spezzarlo o allontanare le persone in questa maniera.
É estremamente sensibile, può rimanere ferito anche dalle cose più semplici: un insulto potrebbe incidere davvero molto sulla sua autostima.
Odia la violenza, ma é pronto ad utilizzarla se strettamente necessario, soprattutto se vede che non c'è altra via di scampo.
Ha dei solidi principi, i più importanti sono :
- pensa prima di agire
- sii pronto a perdonare
- non avere rimorsi delle tue scelte
- ama chiunque chieda amore
- accetta gli altri per quello che sono
- cerca la pace prima di tutto
Pensa che tutti possano essere perdonati e per questo tipo di pensiero può risultare forse fin troppo fiducioso, tanto da risultare anche terribilmente idiota nella sua innocenza e ingenuità, ma non ci può fare niente: se qualcuno gli chiede una seconda Chance, lui sarà disposto a darla, anche a costo di pentirsene.
James è convinto che migliorare il mondo è un processo che implica la collaborazione tra tutte le persone che lo abitano: per la pace non basta una persona sola, ne servono di più, di più a formare una catena di montaggio che permetta la costruzione man mano.
Se si arrabbia... Bisogna scappare.
Non perché è alto.
Non perché é muscoloso ed estremamente forte nelle braccia.
Ma perché quando esplode, nessuno e dico nessuno sarà capace di fermarlo se non facendogli perdere i sensi.
Se davvero arrabbiato, -scoppio dovuto alla probabile morte di qualcuno, dopo che magari James si è fidato della parola di qualcuno che lo ha tradito- vedrete una furia talmente tanto animale che chiunque si pentirebbe di averlo fatto arrivare a questo punto.
Diventa vendicativo, scontroso, non darà più ascolto al rispetto che ha nel confronto degli altri, tratterà male anche il suo migliore amico, diventerà così violento che spargere sangue non sarà più un problema.
Lo si potrà sentire ridere, ridere come un pazzo posseduto, in contemporanea piangendo di rabbia e di dolore.
Poi, dopo aver perso i sensi, James tornerebbe quello di prima, chiedendo scusa a tutti per la cosiddetta esplosione, ma senza pentirsene o pensarvi troppo.
Si limiterà infatti a dire un -Ah, é successo di nuovo... Scusatemi per il mio comportamento sconsiderato- chiudendo lì la questione, semplicemente allontanandosi dal gruppo con aria seria.
Questo perché lui sa che se è esploso c'è un motivo. Si conosce. Sa come reagisce. E quindi sa che uno scoppio avviene solo se è proprio al limite di sopportazione.

Storia: James é nato quando sua padre e sua madre si erano appena separati, quindi suo padre non sapeva nulla della sua nascita.
Sua madre dopo qualche relazione andata male, ha conosciuto un uomo tossicodipendente che la ha trascinata nella droga.
Quando la polizia fu chiamata per violenza domestica, la madre fu messa in un centro di disintossicazione dove andò anche James.
Lì venne chiamato il padre (James aveva 5-6 anni) e lui lo conobbe.
Il padre si affezionò subito al bambino, ma che non gli venne mai dato in affidamento e quindi James crebbe sia in un centro di disintossicazione per colpa di sua madre e in un ospedale psichiatrico, poi a quindici anni lui andò ad abitare con il padre, col quale ha un bel rapporto.
Lì conobbe la nuova famiglia di suo padre, una madre e due fratelli maschi.
Lui veniva molto messo in disparte in questa famiglia, anche perché la madre lo vedeva male per il suo sguardo e i suoi fratelli lo disprezzavano.
Un anno dopo cominciò a fare arti marziali per sviluppare un fisico tale da evitare di essere preso di mira dai fratelli.
La sua altezza e i suoi muscoli però furono un arma a doppio taglio mischiato a quello sguardo tagliente e pericoloso: sembrava sempre di più qualcuno a cui non avvicinarsi, nessuno provava a fidarsi e soprattutto nessuno parlava bene di lui, tanto da risultare soltanto una minaccia.
Compiuti i diciotto anni, scelse di allontanarsi totalmente dalla famiglia e di costruirsi una casa in montagna, da solo, interamente nella natura.
Lì fece "amicizia" con un branco di lupi di cui aveva salvato i cuccioli, branco che, un giorno, venne ucciso da un orso bruno.
Lì James ebbe il suo primo scoppio e uccise l'orso, strangolandolo a mani nude e perdendo i sensi per i graffi ricevuti da tale combattimento.
Si risvegliò in ospedale una seconda volta e appena si trovò in esso, si fece prendere dal panico, anche perché gli ospedali gli danno brutti, bruttissimi ricordi.
La matrigna, con il suo scappare dall'ospedale, prese a dire brutte cose sul figlio, descrivendolo come un pericolo pubblico, come qualcuno a cui stare lontano per evitare guai, ricevendo in parte man forte dai segni di strangolamento trovati sul collo dell'orso.
Per qualche strano motivo poi, qualcuno iniziò a spargere la voce di aver visto una figura con un aspetto simile al suo che uccideva persone in giro per le città: c'era chi lo vedeva a New York, chi a Brooklyn... Il fatto principale era che lui non faceva niente, ma la televisione e le voci alimentavano il tutto e lo rendevano veritiero agli occhi di chiunque.
É stato invitato da un uomo nella casa, il quale gli aveva detto tramite lettera che se fosse venuto, avrebbe dimostrato la sua innocenza a tutti i costi.
Poi però ha scoperto di essere stato tradito e che lì in giro vi è un killer.
Molti sospettano di lui, mentre lui vorrebbe conoscerli, magari capirli e stringere amicizia con loro, ma sa che risulterà difficile. Perciò ha deciso che si limiterà a comportarsi come una sorta di 'papà' sempre pronto a prendersi le sue responsabilità anche per quello che non c'entra nulla con lui.
Spera di essere accettato e capito da almeno uno di loro, di non essere giudicato negativamente.
Vorrebbe poter dire a loro: -guardate, io non c'entro nulla con tutte quelle e queste morti, sono qui solo perché é l'unico posto in cui almeno nessuno cercherà di mettermi in galera- sapendo però che buona a parte di loro non importerà un fico secco, anche perché non si fidano di lui.

Nel caso in cui si scoprisse essere l'uomo-la donna coniglio ?: Sarebbe perché la fiducia, l'emozione portante che muove il personaggio a credere a chiunque, lo ha portato alla più completa disperazione tra i fallimenti. E ciò lo spegnerebbe completamente.

Arma: dategli un ascia di qualsiasi fattura o dimensione e lui è a cavallo. La sua preferita però è quella da tagliare la legna (foto 2 e 3)

Persone con cui potrebbe fare amicizia: un po' tutte, anche quelle che possono mettergli i piedi in testa

Persone con cui non potrebbe fare amicizia: con quelle che minacciano fin da subito la vita di qualcuno. A meno che non cambi.
Con chi accusa ed insulta.

Quale sarebbe la sua morte ideale: possibilmente una esplosione, sapendo di star per morire. Chiuderebbe gli occhi, aprirebbe le braccia e ringrazierebbe delle persone che ha trovato durante la sua vita, anche quelle che hanno parlato male di lui, anche perché senza di loro non sarebbe quello che è in quel momento.

Cosa ne pensa del termine assassino: quando pensa a questa parola, la prima cosa che gli viene in mente é la serie di accuse in TV che gli sono state rivolte.
Uccisioni che non ha mai fatto.
Uccisioni che in ogni caso non erano alla sua portata e che gli sono state messe sotto il naso solo perché sembrava la persona giusta da incolpare.
Il termine assassino non gli piace, non fa per lui e non se lo sente vicino neppure un po'.
Vorrebbe soltanto che qualcuno lo sostituisse, mettendo al suo posto: vittima.
Vittima di coloro che non capiscono.
Vittima di quelli che si fermano alle apparenze.
Vittima di un mondo crudele in cui però lui spera ancora di trovare una luce.

Come si comporta in una relazione: mi sembra che la risposta sia ovvia.
É una persona gentile, facile al rossore, che da amore a chi ne ha bisogno.
É un partner paziente, quel tipo di persona di cui ti puoi fidare tutte le volte che vuoi, sapendo che farà di tutto per non tradire la tua fiducia.
É amorevole, non romantico al massimo delle sue capacità con le parole, ma con le azioni ci sa fare.
Si getterebbe direttamente in una confessione una volta dopo aver capito a fondo i propri sentimenti.
Nel caso venisse rifiutato, non si arrabbierebbe, ma chiederebbe comunque una chance di dimostrare il proprio sentimento, una chance per essere valutato e non semplicemente scartato.
Nel caso in cui proprio l'altro fosse schifato da lui, probabilmente si scuserebbe e ... Lo vedreste depresso per mesi.
(Poor baby)

Cosa ama:
•i lupi
• chi gli accarezza i capelli
• i bambini
• arrivare a capire le battute
• i film in bianco e nero
• vestirsi a strati
• i cibi amari seguiti da un dolce
• le bevande fredde e frizzanti

Cosa odia:
• le accuse
• quando esplode
• le palline di carta nel caso in cui fossero lanciate addosso a lui contro alla schiena (madonna, gli salgono delle imprecazioni mentali che non avete idea)
• i pompelmi
• le gondole
• chi insulta
• il freddo dritto dritto sul naso
• i profumi: lo fanno starnutire

Punto forte: le sue braccia e in generale le sue spalle forzute.

Punto debole: ha paura dei gatti. Buffo vero? Uno che sembra impossibile da battere, in realtà ha paura dei gatti.

Doppiatore Giapponese:

Altro:

+ Padre: Roland Riordan
+ Madre biologica: Jessica Riordan

(Da giovani, quando erano ancora innamorati)

+Matrigna: Sonja Halley

+Fratellastri: Jackson e Mark Halley

(Jackson)

(Mark)

+Data di nascita: 1 dicembre

LadyFraise

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