God's Games - Efesto
Nome:Efesto
Dio del fuoco che produce e crea, E. è il fabbro divino di mirabili opere; secondo il 18° libro dell’Iliade E., pregato da Tetide, prepara le armi per Achille. Presso i Romani E. fu identificato con Vulcano.
Cognome: Rodriguez
Il figlio di Rodrigo. Deriva dal germanico "Hroþareiks", che significa "potente".
Dio del..:nella mitologia greca è il dio del fuoco, delle fucine, dell'ingegneria, della scultura e della metallurgia. L’arte antica lo ha raffigurato barbato, vestito di una corta tunica da lavoro, con le tenaglie e il martello, accennando solo parcamente al difetto della gamba zoppa. Efesto predilige i vulcani, che utilizza come officine e ha, come aiutanti, i Ciclopi. Abile costruttore di armi, è a lui che Teti si rivolge per far forgiare le armi che serviranno ad Achille.
Età apparente: 40-45 anni
U
n'uomo alto e muscoloso, capelli disordinati e il volto molto spesso sporco da cenere per il suo lavoro poco pulito. I capelli segnati dal tempo con qualche ciocca grigia qua e là come la barba e una protesi fatta in metallo da lui stesso che lo aiuta a camminare meglio.
Carattere:
Efesto rispetta le donne, non so voi ma questa è la prima cosa che mi viene da dire su questo dio. Certo, con Afrodite la storia non è andata poi così bene. E neanche con Era, ma è stato cresciuto da due ninfe, qualcosa gli avranno insegnato. Può aver preso qualcosa da sua madre, quella cosa e la soddisfazione del sapore della vendetta. È un dio vendicativo, ma finché non lo disturbi non gli può interessare molto. Ha una grande creatività, e molte idee che usa per le sue armi, le sue invenzioni e le sue sculture. È molto curioso, curioso di scoprire sempre nuove cose, come funzionano marchingegni di cui non ha mai sentito parlare.
Storia:
Figlio di Zeus e di Era, tradizione narrava che Era, irata perché il figlio le era nato zoppo, lo aveva gettato dall’Olimpo in mare, dove era stato accolto dalle ninfe Eurinome e Tetide. per vendicarsi della madre le costruì un trono d’oro con dei lacci inestricabili per chi vi si fosse seduto; Era vi rimase avvinta Zeus convinse Efesto a liberarla, offrendole Afrodite come sposa. Afrodite, iniziò una tresca amorosa, all’insaputa del marito, con il più aitante Ares. Avvisato del tradimento dal dio sole Helios, che dall’alto tutto vede ma che non si fa gli affari suoi, Efesto preparò una rete invisibile e la sistemò sul letto di Afrodite. Quando Ares si unì nuovamente ad Afrodite, proprio sul più bello, la rete si richiuse immobilizzando i due amanti e impedendo loro qualsiasi movimento. Efesto chiamò a raccolta tutti gli dei dell’Olimpo, facendo loro vedere lo spettacolo dei corpi nudi e intrappolati dei due amanti e suscitando grande ilarità. Appena liberata, ad Afrodite non rimase che scappare via per la vergogna.
Rapporti ad inizio Role:
-Ares ed Afrodite
I due amanti, entrambi odiati profondamente da Efesto. L'uomo non riesce a sopportare nessuno dei due, Ares con i suoi modi e Afrodite con i propri. Però a volte, quando è particolarmente di buono umore si diverte a stuzzicare i due sulla sua trappola per vedere le loro reazioni, che finisce nel miglior dei casi in litigate, nei peggiori a veri e propri e combattimenti.
- Era
Prova un'immenso odio verso la donna, e anche verso suo marito, non vede nessuno dei due come genitori. Ma dopo che si è preso la sua vendetta contro di lei, non ha bisogno di nient'altro e non prova nessun interesse a interagire con lei.
Curiosità:
- È bravo con i bambini, infatti spesso fa dei giochi per qualche bambino.
- Ha avuto una cotta per Atena almeno UNA volta nella sua vita, you can't change my mind.
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