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Capitolo 22 - Agnes

Sono ritornata a frequentare le feste di Ace e company. Anzi questa è una delle ultime feste prima che vengano le vacanze di Natale.

Perciò ho deciso di indossare un semplice abito rosso a giro-maniche con un cardigan bianco e scarpe col tacco bianche.

«Aggie i tuoi genitori cosa ne pensano del passare le vacanze dai miei?»

«Ne ho parlato con mamma e papà ma purtroppo il viaggio non è rimborsabile.»

«Oh, capito. Però che peccato. Mi sarebbe piaciuto conoscere i tuoi genitori.» mi dice Ace dispiaciuto.

«Ace succederà, tranquillo.» lo conforto dandogli un abbraccio per la vita e gli do un bacio sulle labbra.

Siamo nella nostra stanza, approfittando di stare da soli prima che raggiungiamo i nostri amici.

«Lo giuro, ci manca poco che io smetta di organizzare queste feste perché mi stanno annoiando...Preferisco stare con te.» mi confessa facendomi sedere sulle sue gambe, sul letto.

«Veramente?» domandi sorpresa.

«Si Aggie.»

«Non voglio che per colpa mia i tuoi amici si sentano messi in disparte. Anzi voglio dormire tranquilla la notte per non ritrovarmi con i coltelli conficcati nel petto dai tuoi amici» scherzo facendo ridere il mio ragazzo.

È così bello quando sorride. Così dolce e così puro!

«È meglio che scendiamo al piano di sotto prima che cambi idea.»

Ci alziamo dal letto e raggiungiamo i nostri amici. Io ho deciso di andare da Ruby ma vedo che parla con Liam. Non è una conversazione amichevole. Anzi si stanno agitando tutti e due e vedo che Ruby si copre la faccia sconvolta.

«Dobbiamo assolutamente fare qualcosa.» sento dire da Ruby appena la raggiungo.

«Ragazzi va tutto bene? Hey Liam, quando tempo!» saluto il mio migliore amico.

«Aggie c'è una cosa che ti devo assolutamente dire.» mi dice Ruby prendendomi in disparte così da avere privacy.

«Ruby perché sei così nervosa? Cosa succede?» domando preoccupata.

«Aggie ti ricordi di quando ti dissi che non era il momento di parlarti del motivo per cui ho lasciato Ace?» mi chiede molto seria.

«Si, mi ricordo.» il mio sguardo corre verso Liam che noto sta cercando qualcuno. A proposito, dov'è Ace?

«Bene. È arrivato il momento di dirtelo.»

Cavolo, finalmente il momento è arrivato. O meglio, stava per arrivare perché appena noto Ace, anche Liam lo vede, e gli va addosso, dandogli un cazzotto sul naso.

Ma che cosa sta succedendo??

«Liam, si può sapere cosa fai?!» dico sconvolta dal suo gesto.

Gli invitati si mettono in cerchio per vedere la rissa mentre io e Ruby cerchiamo di dividere i ragazzi che non la smettono di picchiarsi.

«Sei uno stronzo! Come osi stare ancora con lei quando ti comporti in quella maniera?» lo accusa Liam, mentre io cerco di far alzare Ace da terra.

«Tu sei matto. Anzi...» Ace si appoggia alle mie spalle. «...tu sei pazzo di gelosia.» e poi sorride soddisfatto. Ha il sangue che gli esce dal naso.

Liam parte alla carica ma Ruby fa in tempo per fermarlo.

«Ora basta! La festa è finita! ANDATEVENE!» urla Ruby con tutta l'aria che ha nei polmoni.

«Aggie vai da Liam. Devo parlare con il tuo ragazzo.» dice Ruby con enfasi sulle ultime due parole perciò facciamo scambio.

Porto Liam in camera sua, lo faccio sedere sul letto e noto che ha un taglio sullo zigomo destro.

«Ce l'hai la valigetta del pronto soccorso?» gli domando infastidita. Perché ha picchiato il mio ragazzo?

«Si, sta nel mobile sotto lo specchio.» lo vado a prendere e ritorno da Liam.

Odio ammetterlo, ma anche se è scombinato e con la canotta un po' sporca di sangue, è sempre bello.

«Si può sapere perché sei andato addosso ad Ace?» gli domando sperando che abbia una risposta sensata. 

«Anche se te lo dicessi tu non mi crederesti. – prendo l'ovatta e lo imbevo di acqua ossigenata.

«Perché non dovrei crederti? Io ho sempre creduto a ciò che mi dici perché non sei mai stato un bugiardo.» mi avvicino al viso di Liam e tampono sulla ferita.

«Cazzo Aggie fai piano.»  gli do uno schiaffo sul braccio. «Non essere cafone con me. E poi è una piccola ferita. Non fare moine. E non cambiare argomento, tanto non ci casco. Voglio sapere.» gli dico determinata.

Finito di medicare la ferita, mettendogli un cerotto, Liam sospira e si alza dal letto, camminando avanti e dietro lentamente, vicino alla finestra.

«Quando hai lasciato Ace per un po' di tempo, poco dopo il Ringraziamento, lui ha fatto cose che tu non puoi immaginare. Cose brutte a persone innocenti, ragazze innocenti.»

«Ragazze? Ma di cosa stai parlando? Ace non può essere un assassino—

«Non parlo di omicidi Aggie.» si avvicina a me. «Ma di violenze sessuali.»  

Cosa? No, non può essere!  

Mi alzo dal letto, allontanandomi da Liam ma lui mi prende per il braccio, così come Ace mi ha presa ferocemente ma Liam è più delicato.

«Quando tu ti sei allontanata da lui, lui ha adescato ragazze come te.» mi prende per entrambe le braccia mentre io cerco di divincolarmi. Perciò Liam decide di bloccarmi abbracciandomi.

«Lasciami in pace Liam! Ti scongiuro!» sto per piangere tanto da non riuscire a controllarmi.

«Lui le ha corteggiate, le ha fatte sentire desiderate e adorate e sai dopo cosa ha fatto? Le ha drogate e le ha portate a letto.»

No, non posso ascoltare altro! Basta! 

«Si è avventato su di loro come un animale, senza pietà, senza curarsi della loro volontà. Ragazze che non volevano un rapporto sessuale con lui!»

«ORA BASTA LIAM!» mi libero dalla sua stretta.

«Perché mi dici queste cose? Come puoi accusare il tuo migliore amico di essere uno stupratore?» gli dico sconvolta di quello che ho appena sentito.

«Perché è la verità Aggie!» Liam viene da me frustrato. «Tu non hai visto cosa è capace di fare pur di ottenere quello che vuole. Quando lo hai rifiutato tu non sai come si è arrabbiato chiamandoti con termini che non intendo nemmeno pronunciare per quanto è stato brutale—

«No, non puoi dirmi queste cose Liam!»

Piango come una dannata perché non posso accettare questa situazione. Sono convinta che tutto quello che sta dicendo è solo una storia inventata.

Ace, il mio Ace, non può essere un violentatore!

Lui è sempre così dolce con me, così affettuoso. Non mi ha mai fatto sentire inadeguata. È sempre stato perfetto. Dannatamente perfetto.

«E la cosa più brutta è che non ha mai smesso. Lo ha sempre fatto ma io ne ero all'oscuro e Ruby te lo può confermare.»

«Ruby? Cosa c'entra Ruby!» dico sconvolta. Quante sorprese sgradevoli stanno uscendo fuori. Mi fa male la testa.

«Liam aspetta!» entra Ruby, seguito da Ace. Sono tutti e due agitati e nervosi.

«Ruby, Aggie lo deve sapere cosa ti è capitato» gli dice Liam. 

Cosa ti è capitato... è questo che Ruby mi stava per dire prima? 

«Ruby è questo quello che mi volevi dire?» le dico avvicinandomi a lei che mi prende le mani e annuisce con difficoltà.

«Aggie non vorrai dare ascolto a questi pazzi?» mi domanda Ace.

«Aggie mi devi credere, per favore!» mi scongiura Ruby iniziando a piangere.

«Aggie per favore—

«Tu stai zitto! – dice Liam, nero dalla rabbia, rivolto al mio ragazzo.

«Lasciateci sole ragazzi.» dico a entrambi calmandomi dalla mia crisi di pianto.

Liam e Ace ci lasciano e finalmente posso parlare con Ruby in santa pace.

«Ruby, perché non me lo ha detto subito?»

«Perché pensavo che Ace sarebbe cambiato visto che mi hai raccontato che è un fidanzato fantastico e non pensavo che sarebbe ritornato a fare quelle cose.» dice Ruby con occhi lucidi. Anzi guardandola meglio è distrutta dal dolore.

«Per favore raccontami come esattamente è successo.» le chiedo, sperando con tutto il mio cuore che tutta questa situazione sia solo un brutto sogno.

«È successo tre anni fa. Eravamo tutti e due matricole e ci siamo conosciuti al corso di teatro di Shakespeare. Dato che avevamo in comune la passione per la letteratura abbiamo deciso di aiutarci per gli esami di questa materia.»

«Più passavamo tempo insieme, più eravamo felici e un giorno Ace mi ha chiesto di uscire. Da lì siamo diventati una coppia, una coppia da far invidia tanto eravamo perfetti insieme.» per un momento Ruby sorride, rivivendo quel momento. Ma dura poco.

«Ricordo che ero felice con lui, veramente felice, tanto che avrei fatto qualunque cosa per stargli vicino, ad esempio fare la cheerleader siccome lui ha sempre giocato a basket. Da quel momento in poi la nostra relazione è diventata più intensa e più passionale ma Ace voleva di più. Voleva fare sesso con me e nonostante all'inizio sembrasse d'accordo con me di aspettare, una sera, alla sua festa, mi ha drogata con del punch, mi ha portata nella sua camera e mi ha stuprata perché gli ho sempre detto di no!» ormai Ruby scoppia in lacrime. 

La stessa maniera che ha usato con quelle ragazze di cui mi ha parlato Liam...

No, non può essere...

Non può essere vero! 

«ORA BASTA! FAMMI VEDERE LA MIA RAGAZZA!» urla Ace fuori dalla stanza.

«Perché non me lo hai detto subito Ruby? Perché non mi hai detto che Ace ti ha fatto quelle cose? – le domando ma poi mi domando. «Ma è vero?»

«Aggie come puoi chiedermi una cosa del genere?» Ruby è sconvolta peggio di me, non riesce a smettere di piangere.

«Come posso crederti quando me lo hai nascosto per tutto questo tempo? Se me lo avessi detto sin dal primo momento che ho posato gli occhi su Ace sarei stata più attenta—

«No Aggie mi stai dicendo che hai fatto sesso con Ace?» domanda sconcertata Ruby.

«Si lo abbiamo fatto e allora? Non è affare vostro!» Ace irrompe nella camera in cerca di me.

«No Aggie non dovevi!» adesso entra anche Liam.

«MA CHI VI CREDETE DI ESSERE PER DIRMI COSA DEVO O NON DEVO FARE E GIUDICARMI?»

Non ne posso più. Stanno accusando pesantemente il mio ragazzo e mi stanno praticamente dicendo che sono una facile.

Vado da Ace, il quale mi guarda preoccupato per il mio stato.

«Ace per favore falli andare via!» lo scongiuro per poi abbracciarlo, lasciandomi andare alla crisi di pianto.

«Avete sentito? Andatevene!» dice Ace con voce gelida a quelli che dovevano essere i miei migliori amici.

«Aggie per favore non fare così!» mi dice Ruby venendo da me ma mi spingo ancor di più verso Ace.

«Per favore Aggie pensaci. Non vogliamo perderti.» mi dice Liam notando che ha gli occhi lucidi.

«Mi avete già persa!» guardo Ace sperando di ottenere supporto.

«Ruby per favore vattene e tu Liam »Ace lo punta. «da questo momento in poi non vivi più in questa casa.»

Sta per iniziare una nuova discussione ma decido di estraniarmi, beandomi tra le braccia di Ace che non mi lascia andare nemmeno un secondo. Anzi mi dice di andare in camera sua e lo aspetto. 

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