Capitolo 20 - Agnes
«Aggie è stato un piacere conoscerti. Spero che avremo altre occasioni per incontrarci ancora.»
Il nostro weekend è giunto alla fine. È stato fantastico!
Domenica è stato il giorno più bello di questo weekend, iniziando con l'aver fatto l'amore per poi divertirci tra passeggiate in giardino, partita a tennis e una bella nuotata in piscina.
«Ci sarà senz'altro mamma.» rassicura Ace cingendomi le spalle felice.
«Aggie se per te e per la tua famiglia va bene ci piacerebbe che passaste il Natale da noi.»
Natale è fra due settimane e i miei genitori avevano già organizzato il viaggio in montagna. Non so se accetteranno visto che hanno organizzato questo viaggio da più tre mesi.
«Mi piacerebbe moltissimo ma le farò sapere il prima possibile. I miei genitori avevano altri progetti in programma.» li informo dispiaciuta. La madre di Ace non ne è felice ma non ce l'ha con me.
«Va bene Aggie. Allora ci sentiamo.» mi saluta affettuosamente.
Ci salutiamo e raggiungiamo la macchina di Ace.
Mezz'ora dopo raggiungiamo il mio dormitorio e saluto Ace con un bacio.
«Aspettati una novità in questi giorni da parte mia.» mi comunica Ace mentre raggiungo il portone del dormitorio.
«Va bene.»
Salgo le scale e raggiungo la mia stanza, nella quale c'è Ruby che sta vicino alla sua scrivania intenta ad utilizzare il suo latop con molta concentrazione.
«Hola Ruby!»
«Hey Aggie, finalmente!» mi dice Ruby felicissima di vedermi.
Ci abbracciamo come se non ci fossimo viste per mesi.
«Sono stata via solo per tre giorni Ruby.» le faccio notare interdetta.
«Lo so però si è sentita la tua assenza.» mi dice con voce malinconica.
La stringo ancor più a me finché non decido di lasciarla per non farle intendere che sto per piangere per l'emozione.
«Ho visto le foto che mi hai mandato. Ti sei divertita eh?» mi chiede Ruby mentre io svuoto la mia valigia e prendo i vestiti indossati, mettendoli momentaneamente nel cesto dei panni sporchi in bagno. Stasera li porterò in lavanderia e domani mattina li metterò ad asciugare.
«Sì moltissimo. I genitori di Ace sono veramente dolci.» metto la valigia sotto al mio letto. Poi mi ci siedo, seguita da Ruby che si siede di fronte a me.
«Si, lo so.» dice, con voce malinconica.
«Li hai conosciuti?» le domando sorpresa.
«Sisi. Anny era fantastica con me, anche Tom ma Anny molto di più.» mi dice Ruby per poi sospirare triste ancora una volta.
«Ma veramente non mi puoi dire niente di quello che è successo tra te e Ace? È così brutto?» le chiedo preoccupata. Per quanto ne so (cioè niente) potrebbe essere successo di tutto.
«Beh, te lo potrei pure dire ma non è il momento.» Ruby si alza dal letto e ritorna dalla sua scrivania.
«Però per quello che ho visto e per quello che mi hai detto sembra che le cose tra te e Ace stiano andando alla grande.» nota Ruby riprendendo di nuovo a scrivere sul suo laptop. Penso stia facendo delle ricerche per l'università.
«Si, stanno andando bene. Forse anche troppo. Certe volte mi sembra di sognare!» le dico ricordando quella meravigliosa domenica mattina.
Né Ruby né Liam sanno che ho perso la verginità, soprattutto i miei genitori con cui non so se mai avrò il coraggio di dirlo. No, non succederà.
«Ciao Aggie.»
Cavolo adesso Emily cosa vuole?
Neanche il tempo di ritornare a frequentare le lezioni che Emily mi sta di nuovo addosso. Peggio di prima e mi sono stancata.
«Cosa vuoi Emily?» le dico stufa e arrabbiata.
Sto per raggiungere Ace, il quale mi sta aspettando in palestra.
«Okay so che siamo partite con il piede sbagliato—
«Siamo? Sei tu che hai iniziato una guerra con me.» le chiarisco infastidita.
«Okay... questa volta ascoltami.» mi blocca la strada mettendosi davanti a me.
I suoi capelli ossigenati li odio da morire, odio il suo corpo perfetto che nemmeno nascondendolo sarebbe difficile intravedere quanto sia, appunto, perfetto, soprattutto dal momento che indossa sempre vestiti attillati lasciando che le delineino la sua forma perfetta.
Se fosse per me prenderei un ago per far scoppiare le sue labbra a canotto che odio con tutto il mio cuore!
«Voglio essere sincera con te: quando ti ho vista con Ace per la prima volta ho desiderato disperatamente di entrare nella tua camera per soffocarti con un cuscino mentre dormivi.» confessa come se stesse parlando di una ricetta della nonna.
«Molto rassicurante...» le dico sarcastica.
«Lo so però quando ho visto Ace, così felice, così sorridente, ho capito che se mi fossi messa in mezzo avrei solo peggiorato la situazione. Poi avrei perso l'amicizia con Ace—
«Aspetta, vi vedete ancora?» domando scioccata.
«Si, perché non te lo ha detto?» mi domanda interdetta.
Era troppo bello per essere vero!
Brutto stronzo!
«Non facciamo nulla di ché perciò tranquilla Aggie. Inoltre...»
La rabbia si sta impossessando di me. Sto immaginando come spaccargli la testa perché mi ha nascosto una cosa così importante ma così dolorosa.
«Vorrei soltanto dirti che io cercherò di essere più amichevole con te ma una leggerezza di antipatia ci sarà sempre da parte mia nei tuoi confronti.» conclude il discorso con un sorriso tirato.
Al momento non mi interessa di Emily. Al momento sono in modalità omicida.
Vado in palestra correndo, arrabbiata tanto da digrignare i denti.
«Beh...ti auguro una buona giornata Aggie!»
"Brutta serpe."
Appena Ace mi vede mi saluta raggiungendomi ma fa un grosso sbaglio. Perché io gli do un bellissimo e violento pugno sul naso. I suoi amici emettono versi di sorpresa e di stupore e decidono di allontanarsi, andando negli spogliatoi. Anzi scappano. Se hanno deciso di starnazzare di nascosto, devo essere proprio una furia in questo momento.
Ace urla di dolore e noto che gli sanguina il naso.
Ben gli sta!
«Aggie!! Si può sapere cosa cazzo hai in testa» mi urla Ace arrabbiato pazzo.
«Cosa ho in testa? La tua ex mi ha detto che vi vedete ancora E TU MI HAI DETTO IL CONTRARIO!!» per ogni parola detta lo colpisco con la borsa che porto sulla spalla.
«Cosa ti ha detto Emily?» mi domanda Ace interdetto.
«Non fare finta di niente. Hai sentito cosa ti ho detto.» gli dico aumentando enfasi ad ogni parola che pronuncio insieme alla rabbia che aumenta ogni secondo che passa.
Fa anche la parte di chi non ha capito la situazione!
«Non è possibile. PORCA PUTTANA AGGIE!» Ace prende un tovagliolo dal suo borsone e se lo mette sul naso per pulirsi dal sangue. «Non mi credi? È questo il problema??» mi dice arrabbiato.
«Si non ti credo.»
«Vieni con me.» cerca di prendermi la mano ma io la ritiro. Ace mi guarda con sguardo infastidito e ancor più arrabbiato di prima, perciò, mi prende per il braccio, con forza facendomi male.
«Ace mi fai male!» mi lamento mentre ci fa uscire dalla palestra, ricevendo le occhiate di tutte le persone che ci sono intorno. Sono sorpresi e anche scioccati perché la ragazza di Ace viene trattata come se fosse un sacco di patate. Anzi peggio!
«Non osare lamentarti, sei tu che hai iniziato!» mi dice Ace infuriato.
Andiamo verso la sua macchina, mi fa entrare al lato passeggeri scontroso, facendo sbattere la porta facendomi trasalire. Poi va al posto del volante e parte a velocità della luce.
«Sai che io ti amo, che tu sei tutto per me e tu vai a credere piuttosto a una pazza psicopatica che farebbe qualunque cosa per farci lasciare??» mi dice sul punto di esplodere.
«Mi dispiace se ti senti ferito ma mi spieghi come potrei crederti? Chi me lo dice che sei diverso dagli altri ragazzi?» non so dove vuole andare a parare ma non la passerà liscia.
«Beh, cara mia io sono diverso.» mi dice con tono velenoso. Non l'ho mai sentito parlare così.
«E la cosa che mi fa incazzare di più è che tu non ti fidi di me!» mi dice quasi urlando. La situazione non sta per niente migliorando.
Ace è veramente molto, molto, arrabbiato. Non l'ho mai visto così agitato.
Cavolo forse dargli il pugno sul naso è stato esagerato...
Siamo a casa sua. Ace mi fa uscire dalla macchina prendendomi di nuovo per il braccio con forza.
«Ace per favore lasciami in pace! Mi stai facendo male!» mi manca poco che piango per il dolore.
«Mai quanto lo stai facendo a me.» mi dice Ace con voce gelida.
Non c'è nessuno in casa. Siamo soli. Adesso ho paura che Ace mi possa far del male.
Saliamo le scale, raggiungiamo la sua stanza e mi fa sedere sul suo letto.
Anche se indosso un maglioncino ho sentito le sue dita sul mio braccio come se non avessi niente addosso. Ho paura che mi abbia lasciato un livido.
Ace apre con violenza l'armadio, caccia una scatola e prima di venire da me, fa un respiro profondo e si calma. Poi mi consegna la scatola. Non è grande ma abbastanza da coprirmi le cosce.
«Aprilo.» ha un tono più calmo. Più docile.
Lo faccio e quello che vedo sono foto di Emily...che mi segue! Oddio!
«Ace ma da dove escono queste foto?» sono scioccata, impaurita. Perché Emily ha un'ossessione nei miei confronti?
«Penso che non riesca ad accettare che io l'abbia dimenticata e che non voglia avere più nulla a che fare con lei.» mi dice mentre io guardo inorridita le foto di Emily che mi segue in ogni luogo che io ho visitato, tra questi la caffetteria dell'università, la galleria d'arte e le passeggiate sul ponte di Brooklyn, mi segue con passo felpato e con sguardo ossessivo.
«È vero che ci siamo incontrati io ed Emily ma non con piacere, non da parte mia. Per dirle che doveva smettere se non voleva essere denunciata per stalking.»
Ace prende la scatola e la rimette nell'armadio.
«Perciò queste potrebbero essere delle prove?» domando del tutto senza parole.
«Potrebbero.» mi dice ritornando a sedersi al mio fianco.
Rimango in silenzio, cercando di "digerire" che l'ex di Ace è una stalker...perciò quando mi ha detto che avrebbe voluto uccidermi con un cuscino non stava scherzando?
«Ti ha detto qualcos'altro Emily?» mi domanda Ace ancora un po' freddo nei miei confronti. Come dargli torto? Comincio a pensare che neanche io sono poi tanto sana di mente.
«Mi ha detto che vuole tentare di essermi amica ma dal momento che mi ha detto che aveva desiderio di uccidermi nel sonno la credo a stento.» gli confido, sentendomi i brividi addosso.
«COSA?» adesso Ace è più sconvolto di me.
«Mi ha detto che aveva questo desiderio la prima volta che mi ha visto con te ma poi ha visto che ti rendevo felice perciò ha lasciato stare.» non riesco a credere a che cosa sono scampata.
«Aggie perché non me lo hai detto subito? Quella ragazza è pericolosa!» mi dice Ace preoccupato per me, toccandomi le braccia con entrambi le mani ma peccato che provo dolore a un braccio. Infatti emetto un verso di dolore.
«Cazzo Aggie non sai quanto mi dispiace!» Ace viene ad abbracciarmi, con delicatezza.
«So che ti dispiace ma se vedo che mi hai lasciato un segno addosso giuro che ti uccido.» gli dico versando lacrime di rabbia e di frustrazione.
«A questo punto spero di no perché già so che ci riusciresti. Guarda che gancio che mi hai dato!» scherza Ace per alleggerire la situazione anche se sento che lo fa con molto sforzo. Ci riesce ma mi sento sempre ancora arrabbiata nei suoi confronti, di come sia stato irruento con me.
Tu gli hai sfoderato un pugno in faccia però...
Ace scioglie l'abbraccio e mi accompagna al bagno, per vedere come sta il mio braccio.
Pensavo peggio ma c'è comunque una leggera impronta della mano di Ace.
«Ritieniti fortunato.» gli dico per poi rimettere per bene il braccio nel manico del maglioncino. Poi guardo la faccia di Ace. Ha il naso un po' gonfio a causa del mio pugno.
«Ti giuro che non succederà mai più.» mi dice prendendomi per il collo per abbracciarmi e mi dà un bacio sulla tempia.
«Ti prometto anche io di non farti più così male.»
.
«Ace ma che cazzo hai sul naso!»
Io e Ace decidiamo di andare a vedere un film nel salotto: Harry Potter. Ci sono Jaden e Austin che stanno guardando New Girl su Disney Plus sempre nel salotto.
«Se vi dicessi chi me lo ha procurato non ci credereste.» dice Ace mentre io mi siedo sulla poltrona e il mio ragazzo va in cucina a preparare patatine e bibite gassate.
Jaden e Austin si voltano verso me, mentre la sottoscritta fa finta di niente.
«No dai non ci credo!» dice Jaden iniziando a ridere.
«Ora sì che la situazione si fa più interessante!» dice Austin e dà un cinque a Jaden.
«Dai ragazzi il gioco è divertente solo se dura poco!» dice Ace posando le ciotole sul tavolino davanti al divano e sottrae il telecomando ai presenti togliendo Disney Plus.
«Hey amico cosa fai?» domanda Jaden allibito.
«Svignatela. È la nostra serata, perciò, via.» dice Ace come se stesse cacciando via di casa dei marmocchi. Che ridere!
I due ragazzi si alzano dal divano mentre io e Ace, al contrario, prendiamo posto.
«Dopo fammi sapere come è andata hai capito?» mi dice Austin ancora divertito.
«Anche a me e non t'azzardare a trascurare i dettagli eh ragazzina!» dice questa volta Jaden e i due amici ridono ancor più forte di prima, uscendo di casa.
«Per ridere così vuol dire che non ti è mai capitato di essere picchiato da una ragazza.» gli dico mentre Ace prepara il film.
«È la cruda verità.» dice Ace facendo la parte della vittima.
«Beh, se fai il bravo non succederà più.» lo avverto scherzando.
«Allora è meglio che mi metta subito al lavoro.» sta al gioco Ace ridendo entrambi e poi il film inizia. Decido di posare la testa sulla sua spalla mentre Ace mantiene la ciotola di pop-corn sulle sue gambe.
***
«Ragazzi sono arrivate le pizze!»
Questa sera mangiamo tutti insieme: io, Ace, Lucy, Liam, Jaden, Sophie, Austin ed Elenoire.
Ci mettiamo nel salotto, sedendoci a terra in cerchio.
«Come vanno gli esami Liam? Tutto a posto?» gli domando.
«Sisi, a te invece? Un uccellino mi ha detto che ti stai stressando troppo ultimamente. –
«Ma che dici non è vero!» gli do un pugnetto sul braccio. »Piuttosto c'è stato un incremento che mi ha portata letteralmente a buttarmi sui libri e n'è valsa anche la pena. Sto superando gli esami con ottimi voti.» dico vantandomi fiera di me stessa.
«Cavolo Aggie qualche volta mi puoi prestare il tuo cervello?» scherza Sophie facendoci ridere.
«Sophie essere una secchiona non ti si addice.» le dice Jaden passandole la pizza.
Sophie gli dà uno schiaffo irritata e incrocia le braccia irritata.
«Dai ragazzi nessuno con il muso lungo, perciò, godiamoci questo ben di Dio.» dice Lucy esultando. Quella ragazza da dove esce io non lo so.
Mangiamo la pizza con gusto, tra una chiacchiera e un'altra, divertirti e spensierati.
In alcuni momenti noto che Lucy sta letteralmente appiccicata a Liam e lui cerca in ogni modo possibile di allontanarla garbatamente.
«Senti Lucy, il cavaliere sta cercando di dirti che le stai sul cazzo.» dice Austin a Lucy scatenando una risata generale.
«Ma che dici non è vero!» dice Lucy con voce stridula stringendo il braccio di Liam possessiva.
«Ho già visto questa scena.» dico sottovoce ricordando la scena tra Ron e Lavanda nel sesto film di Harry Potter.
«Ho la netta sensazione che pensiamo alla stessa cosa.» mi sussurra Elenoire e ridiamo senza darlo a vedere.
«Seriamente Lucy capisco che ti piace Liam ma queste cose smielate fatele in privato!» si lamenta Jaden ottenendo uno sguardo omicida da Lucy. Quest'ultima offesa lascia il braccio di Liam e continua a mangiare la sua pizza. Liam mima un grazie all'amico.
«Non hai il coraggio di dire di no alla tua ragazza? Sono sorpresa da te.» sussurro a Liam gustandomi la mia pizza.
«Sono sorpreso anche io.» dice Liam quasi imbarazzato.
Il mio amico d'infanzia che ha paura di dire che cosa prova davvero. Io che mi faccio prendere dalla rabbia al punto da ricorrere alla violenza fisica. Da quando stiamo frequentando l'università qualcosa è cambiato dentro di noi. E mi rendo conto che questa cosa non mi piace.
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