UNA VITA DIFFICILE
Aki si spostò verso una casa nella stessa città ma più isolata e semplice.
Lì una figura stava leggendo stessa sopra il suo letto e sembrava concentrata . Lei , era perfetta . Solo guardandola Aki sentiva la sua aurea potente e rispettabile , Atena aveva scelto bene .
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Niki:
Sono la ragazza più sfortunata sulla faccia della terra mi ripetevo e con questi pensieri nella testa iniziai a svuotare le grandi valigie stese e ammucchiate per terra . Tolgo tutti i vestiti e li divido per poi metterli nel armadio marrone scuro che i miei genitori hanno comprato per me , l'armadio occupa un quarto della stanza ovvero il muro più piccolo .
La stanza ha i muri verde smeraldo , c'e oltre al armadio una libreria che occupa gli altri due lati mentre nel ultimo c'è un letto una piazza e mezza. La scrivania è incorporata nella libreria sempre di colore marrone scuro . Infondo la stanza mi piace, ma ormai per me non fa alcuna differenza . Ne ho avute così tante , tutto per colpa dei miei genitori che sono degli archeologi . Certo anche a me piace il loro lavoro ma , cambiare città quasi ogni mese è stressante . Faccio in tempo ad ambientarmi e a conoscere qualcuno che me ne vado . Le amicizie non sono più così importanti come quando ero più piccola, ora sono solo una cosa passeggera . Sistemo i libri e mi distendo sul letto per riposarmi , è sempre stancante per me disfare i bagagli , vuol dire un cambiamento drastico da cui non potrò andare indietro è una cosa permanente .
Accendo il telefono e guardo i miei contatti , sono solo quattro , quelli dei miei genitori e i miei nonni. È triste .
《Niki , dobbiamo parlare .》dice mio padre mentre mi guarda triste .
Mi alzo lentamente e mi concentro su una cosa sola , devo restare calma e stare tranquilla mi parleranno del inizio della scuola. Niente di che !
Ma appena arrivo nel nuovo salotto mi accorgo subito che qualcosa non va , mia madre è seduta su una sedia e sta picchiettando con le dita sul tavolo ed è una cosa che vuol dire chiaramente che è nervosa , quindi anchio d'istinto mi innervosisco .
Mamma mi guarda come se aspettasse qualcosa , mi avvicino a lei e mi ci siedo di fronte mentre mio padre si siede accanto a mamma.
《Niki , lo so che non ti siamo stati vicini in questo periodo difficile e complicato per te . A undici anni mi ricordo che ero cambiata , ero diventata come dire un po intrattabile . Ma tu non sei cambiata per niente tranne che ti sei ....》mia madre si ferma per riprendere fiato e dopo poco continua dicendo 《 intristita , sei più triste . Meno reattiva quindi io e tuo padre ti volevano chiedere il motivo . Ma io già credo di saperlo .》
Mio padre mi guarda e mi dice toccandomi la mano《 Non chiuderti in te stessa .》
Inizio a torturarmi le dita , mi sento interrogata come se avessi fatto qualcosa di male . Voglio andarmene e basta non per un motivo preciso ma così ,mi sento in trappola ma pensandoci so perché sono più triste .
Devo dirglielo , non posso fingere che vada tutto bene , sospiro e guardo i miei che sono in attesa di una risposta che io posso dargli.
《Ecco , io ho bisogno di qualcuno che stia con me che mi capisca e che mi ascolti , voglio un amico della mia età con qui divertirmi e passare il tempo e che ci sia sempre per me .》lo dico così velocemente che non penso neanche di averlo detto .
I miei genitori mi guardano e si alzano quasi in contemporanea e mi abbracciano , mi sento bene e a casa .
《Ti prometto che se troverai un amico resteremo qui per sempre .》dice mio papà.
《Vai a farti un giro .》dice mia mamma indicandomi la porta.
Quando sono fuori sento il venticello fresco che mi accarezza il volto e inizio a camminare tranquillamente verso una direzione imprecisata . Giro a una stradina verso destra però vado a sbattere contro una figura . Per fortuna non lo faccio cadere e gli porgo subito la mano e gli chiedo un frettoloso 《scusami tanto ,mi dispiace .》Mi giro per tornare verso casa ma una mano sulla mia mi ferma . Mi giro e vedo un ragazzo vestito come un signore ,indossa dei pantaloni neri , una camicia bianca e una giacca nera . I capelli sono corti e biondi, il naso dritto e leggermente aquilino , le labbra carnose e gli occhi di un azzurro come il ghiaccio .
《Non ti ho mai visto prima come ti chiami ?》chiede tranquillamente .
《Mi chiamo Niki e mi sono appena trasferita qui , tu invece 》dico senza staccarli gli occhi di dosso.
È un bel ragazzo non c'è che dire e mi sembra anche gentile .
《Io sono Marco piacere di averti conosciuta .》si gira e fa per andarsene ma con una mano sulla spalla lo trattengo .
《 Tu abiti da sempre qui ?》Chiedo imbarazzata .
《Sì. 》risponde .
《Ecco... non mi ricordo più dove è casa mia ,potresti aiutarmi per favore .》dico imbarazzatissima.
《Dove abiti?》mi chiede sincero senza ombra di presa in giro .
Dopo avergli spiegato quello che mi ricordavo lui mi accompagna verso una stradina .Nel mentre lo conosco un po meglio arrivati davanti a casa lo saluto e gli dico 《 Grazie per avermi portata a casa ,non succederà più a costo di impararmi a memoria la cartina della città.》
《Tranquilla è stato un piacere .》mi risponde sorridendo.
Quando entro in casa mi accolgono i miei che mi guardano preoccupati e mi chiedono perché ci ho messo così tanto tempo , dopo aver spiegato mio padre dice scherzando 《 Hai fatto colpo Niki. 》io rido ma poi dopo aver mangiato ci penso , un ragazzo? No assolutamente ,non provo niente per lui tranne una come dire simpatia di circostanza .
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Marco :
Che giornata !
Prima ho dovuto aiutare i fratelli Stabinton a convincere i loro genitori , sono così felice che vengano a scuola con me . Poi l'incontro con la ragazza nuova, Niki , una brava persona. Forse potrei farmi un amica . Cammino fino ad arrivare a casa mia , la mia famiglia è famosa grazie a mia madre che è una pittrice .
Arrivo fino a davanti al cancello e entro , trovo mia madre seduta sulla sedia a dondolo mentre dipinge sulla tela con molta concentrazione quasi infischiandosene di me ma so che non è così, mi siedo vicino a lei e la ammiro in tutta la sua bellezza , i capelli rossi , lunghi fino alla schiena e ondulati sono una sua caratteristica ma da lei ho preso gli occhi azzurri come ghiaccio . Lei per me è la donna più bella al mondo , la mia luce ma per fortuna c'è anche Marius ad aiutarmi . Ora però Matilde mi ha fatto qualcosa , la penso anzi la sto pensando ,perché si nasconde a tutti , perché Marius non me ne ha parlato ?
Inizio a parlare della mia giornata a mamma e lei mi ascolta in silenzio , le racconto delle sensazioni provate , della ragazza nuova e di altre cose. Quando finisco lei mi guarda e dice :《Sai , quella ragazza strana , quella nuova ,come si chiamava ?》mi chiede concentrata.
《Niki Brain 》rispondo e poi mi accorgo che il cognome significa cervello e sorrido . Mia madre annuisce e mi fa cenno di mangiare e andare a dormire.
Dopo essere andato nel letto senti un male atroce nel petto, al cuore me lo toccai ma il male non se ne andava.
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Intanto oltre a Marco , Marius ,Matilde , Niki e un altro individuo sentirono un male tremendo al cuore e Aki alzò lo sguardo verso l'alto, una striscia nera attraversava il cielo , i Nerden sono arrivati nella terra pensò tristemente Aki .
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Ciao, abbiamo conosciuto un nuovo personaggio : Niki, come vi sembra ? E Marco l'abbiamo solo accennato per adesso . E chi sarà questo altro individuo ?
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