Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

#CronacheDiUnaLettrice: e se il film fosse meglio del libro?

Quante volte, dopo aver visto la trasposizione cinematografica di un romanzo che conoscete, vi siete trovati a dire "bello, ok, ma il libro è meglio"? Io più o meno sempre, lo ammetto. Quando vado a vedere il film di un libro che ho amato molto è impossibile per me godermelo in quanto tale senza passare il tempo a cercare le differenze nella trama o nella caratterizzazione dei personaggi; se al libro sono particolarmente affezionata (vedi alla voce: Harry Potter) riesco a lamentarmi anche per "errori" nelle singole battute o nei costumi di scena o nelle ambientazioni in cui una determinata scena avrebbe dovuto svolgersi.

Ho sempre creduto che questo accadesse per una reale e oggettiva superiorità qualitativa del libro rispetto al film, ma di recente sono stata costretta a mettere in dubbio la mia convinzione. Lo scorso mese, infatti, mi sono imbattuta nel film Netflix L'apparenza delle cose, che a una prima occhiata sembrava né più né meno che il classico horror sulle case infestate di cui sono ghiotta. La trama è piuttosto semplice e si può riassumere con poche righe senza fare eccessivi spoiler: il film inizia con George Clare, padre di famiglia, che scappa di casa tenendo tra le braccia la figlioletta Franny dopo aver trovato la moglie Catherine brutalmente assassinata nel loro letto coniugale; una serie di flashback ci mostrano poi la vita della famiglia nella casa in cui si sono recentemente trasferiti e le vicende che hanno portato all'omicidio, che comprendono anche alcuni episodi sovrannaturali. La trama in sé è banalotta, lo riconosco, ma il film è piuttosto coinvolgente e si finisce immancabilmente per appassionarsi ai personaggi e al loro sviluppo psicologico man mano che i toni si fanno più cupi e che iniziano a subire l'influsso del paranormale.

Dopo aver scoperto che il film era tratto da un romanzo potevo io esimermi dall'acquistarlo? Esatto, no. Così l'ho preso e letto, sperando di ritrovare le stesse atmosfere cupe, gli stessi personaggi un po' equivoci e soprattutto la stessa indagine del paranormale. Grande, grandissimo errore. Il libro non è brutto, per carità, ma i personaggi sono molto più piatti e meno sfaccettati e risulta molto più difficile entrare in sintonia con loro. Catherine, in primis, nel libro è un personaggio noiosissimo e assolutamente privo di spina dorsale, totalmente succube del marito e apparentemente priva di interessi o passioni; nel film, per contro, viene enfatizzato il suo interesse per la religione e per il mondo degli spiriti e le viene attribuito anche un disturbo alimentare, sapientemente utilizzato per sottolineare il suo disagio e il suo bisogno di avere le cose sotto controllo. George, dal canto suo, risulta odioso fin da pagina due, praticamente, mentre nel film non è che ispiri particolare simpatia ma almeno non ha scritto "stronzo patentato" sulla fronte già dalla sua prima apparizione (bisogna arrivare fin verso la metà del film per rendersi veramente conto di quanto sia viscido).

Inoltre, se nel film la componente paranormale è decisamente presente, se non addirittura preponderante, nel libro viene a malapena accennata: Catherine sospetta che in casa ci sia qualcuno e ritrova in casa un vecchio anello ma la questione finisce lì, con un sospetto e quattro chiacchiere con amici amanti dell'occultismo, mentre nella versione Netflix abbiamo delle vere e proprie presenze in grado di influenzare le vite della famiglia Clare, di spaventare la piccola Franny e di creare tutte quelle scene un po' cliché che però fanno parte del panorama del paranormale. Detto onestamente, il libro avrebbe funzionato perfettamente anche senza scomodare i fantasmi dei vecchi proprietari della casa, visto che sono stati accennati e poi abbandonati a loro stessi.

Proprio dalla questione horror/paranormale è partita la mia riflessione: ne avrei sentito la mancanza, leggendo il romanzo, se non me la fossi aspettata dopo averla vista nel film? Le alte aspettative che avevo mi hanno rovinato l'esperienza di lettura? E se avessi letto prima il libro avrei comunque visto il film e lo avrei apprezzato, o sarei rimasta delusa per le differenze come mio solito?

Riflettendoci un po' sono giunta alla conclusione che, in questo caso, il film ha decisamente rovinato la mia esperienza di lettura, creandomi non poche aspettative su una trama che, a conti fatti, non esisteva. La fonte principale della mia delusione in fase di lettura è stata il non ritrovare quella componente paranormale che mi aveva affascinata nel film, insieme al carattere scialbo della protagonista. Razionalmente so che il film altro non era che un riadattamento e non una fedelissima trasposizione (dopotutto i film non lo sono mai ed è anche giusto così) ma, in questo caso, sono rimasta molto delusa perché a mancare era proprio la componente che avevo preferito. Mi sono anche chiesta se avrei odiato George così tanto, se non avessi già saputo che essere viscido fosse, ma a conti fatti credo proprio di sì, perché nel libro si calca fin da subito molto la mano sulla sua doppiezza, levandogli il beneficio del dubbio già dalle prime pagine. Il romanzo non è brutto, ma non è quello che mi aspettavo e forse non lo avrei nemmeno mai letto se il film non mi avesse così incuriosita.

Discorso inverso invece si applica, nel mio caso, a Chiamami col tuo nome, di cui ho trovato il film una mattonata senza precedenti. Ho voluto ugualmente leggere il libro e ringrazio di averlo fatto perché invece l'ho trovato molto più agile e godibile e ho adorato trovarmi immersa nei pensieri di Elio, cosa che per forza di cose non è stata possibile con il film, in cui le lunghe riprese silenziose sui protagonisti immobili e meditabondi mi hanno lasciata leggermente basita (ma, prima che qualcuno mi uccida, metto le mani avanti dicendo che io di cinema non ci capisco assolutamente niente. Le mie valutazioni sono meramente personali e fatte da una persona che in materia è ignorante come una zappa). Il film, in quel caso, non ha assolutamente influenzato il piacere della lettura, anzi, mi ha permesso di dare facilmente un volto ai protagonisti della storia senza privarmi del godimento delle scoperte di Elio. A chi importa di sapere in precedenza che Elio si innamorerà di Oliver quando si può seguire passo passo il suo flusso di pensieri e si può provare ciò che Elio prova? Non a me, poco ma sicuro, e infatti questo romanzo ha un posto d'onore nella mia libreria.

Ripensando agli altri casi in cui sono approdata a un libro dopo aver visto il film (Macchine Mortali, Maze Runner, Divergent e Hunger Games, per citare solo gli esempi più celebri), però, non posso davvero dire che il primo mi abbia rovinato l'esperienza del secondo, anzi, la maggior parte delle volte ho amato il libro molto di più, pur riconoscendo i pregi dei film e pur avendo conosciuto le varie saghe prima tramite quelli. Dopotutto, se un libro è ben scritto, conoscere già gli eventi della trama non può condizionare la lettura oltre un certo limite: certo, dipende dal tipo di storia (diciamo che non so se leggerei un giallo con lo stesso interesse, se sapessi già da principio chi è l'assassino), ma una bella penna è godibile e ammirabile indipendentemente dal contenuto della storia. Lo ammetto, ci sono autori di cui leggerei anche la lista della spesa per quanto ne amo lo stile. Ad alcune saghe mi sono affezionata di più e sono diventata più pignola anche riguardo ai film (l'ultimo film di Divergent, onestamente, lo trovo inaccettabile, e l'ultimo di Maze Runner mi sono addirittura rifiutata di vederlo) ma questo è un altro discorso; limitiamo la nostra trattazione al primo volume delle varie saghe.

Leggere un romanzo e poi vedere il film, invece, mi condiziona molto di più; sarà che sono più una persona da lettura che da visione, sarà che se mi innamoro di un libro tendo a impararlo praticamente a memoria, sarà che tendo a considerare il libro "l'originale" e quindi a tollerare poco le variazioni e le reinterpretazioni (sono una di quelle che vedendo al cinema Hermione vestita di rosa anziché di blu pervinca si è indignata non poco, lo confesso), ma raramente riesco a godermi a pieno un film tratto da un romanzo e a evitare paragoni che il più delle volte, lo riconosco, lasciano il tempo che trovano (a chi importa il colore del vestito di Hermione?). Quando guardo un film tratto da un romanzo che conosco mi aspetto di ritrovare praticamente tutto o quantomeno ricerco le stesse sensazioni provate durante la lettura, le stesse atmosfere; purtroppo per me questo raramente accade ma, come dicevo, sospetto che ci sia una forte componente soggettiva in questo, dopotutto non tutti capiscono l'arte allo stesso modo e io, lo ammetto, non sono molto incline a cogliere determinate sfumature.

A conti fatti, allora, innamorarsi di un film rovina l'esperienza di lettura? Ed è valido anche il contrario? Sono giunta alla conclusione che, come tutto nella vita o quasi, sia molto soggettivo e che dipenda soprattutto dal tipo di adattamento. Quando film e romanzo finiscono per essere molto diversi uno dall'altro, come accade per L'apparenza delle cose, credo sia abbastanza inevitabile rimanere condizionati dalla versione che si è più amata e, di conseguenza, non apprezzare adeguatamente l'altra. Se il film è più fedele al romanzo, invece, ritengo sia più facile godere di entrambi o, addirittura, preferire il film (a me è successo molto raramente ma parlando con un po' di amici cinefili mi è stato riferito che esistono diversi film particolarmente ben riusciti che riescono a intrattenere ed emozionare più del testo di partenza, soprattutto quando si parla di riadattamenti di testi particolarmente poco fruibili per il lettore medio); esistono storie particolarmente adatte a essere portate su schermo e altre, magari più introspettive, che richiedono la carta stampata per dare il meglio di sé. Sono convinta, però, che quando si parla di prodotti di qualità sia inutile fare la guerra libri vs film e che il discorso vada in realtà fatto caso per caso, tenendo anche conto della soggettività dello spettatore/lettore.

Ma allora un film ben fatto può condizionare la lettura? Sì, almeno quanto un buon libro può influenzare la visione del film; sta a noi imparare a distinguere le due cose e a valutare pregi e difetti di ogni opera con un minimo di oggettività.

Pally93

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro