Capitolo I, mezzanotte in punto
Anno 2010, nel paesino di Downhill, in Pennsylvania, i nostri protagonisti vivono una vita felice e spensierata. Julie Walker e Hillary Allen sono amiche fin da quando erano in fasce. La prima con lunghi capelli castani e occhi verdi con una nota di azzurro, la seconda con biondi capelli ricci e occhi azzurri. Conoscono tutto l'una dell'altra: debolezze, punti di forza e passioni. Blake Turner è il fidanzato di Julie da più o meno cinque mesi, con le sue spalle larghe e gli occhi neri che lo fanno rassomigliare ad un teppista, quando dentro è esattamente l'opposto. Lui ucciderebbe per lei, anche se non particolarmente forte, possiede una determinazione senza pari. Poi ci sono Jake Rogers e Ethel Foster. Lei con capelli rossi e occhi del medesimo colore, mentre lui con capelli castani ed occhi neri. Sono i migliori amici di Hillary e Julie, una coppia affiatata che potrebbe diventare qualcosa di più di un'amicizia. Vivono una vita normalissima...almeno così credono. Girano strane voci sul bosco vicino alle loro case. Si dice che ci viva una coppia di ragazzi....ma con qualcosa di anomalo...innaturale. "Degli scarti della società". "Delle bestie risputate dall'inferno".
La curiosità vince su tutto, per questo, decidono di andare in esplorazione la notte. Non sanno ancora quale tremendo destino li aspetta.......o forse no."Ma dove si sono cacciati?!" esclamò Julie con un sospiro, aspettando gli altri insieme alla sua amica.
"Ma tranquilla, adesso arrivano" disse invece Hillary con il suo solito tono da nullafacente cronica. I cinque amici si erano dati appuntamento vicino al sentiero della cascata. Era sempre stato un posto inquietante. La stradina sterrata entrava nella fitta fustaia per poi perdersi nel buio sottobosco.
"Eccoci! Scusate il ritardo!". Le due ragazze girarono la testa per poi vedere corrergli incontro Blake seguito da Ethel e Jake.
"abbassate la voce imbecilli, volete che qualcuno ci senta?" disse la mora seccata. Il quintetto, chi con gli zaini in spalla, chi con le borse a tracolla, si addentrò nel bosco. L'aria era soffocante, forse perché era calata la nebbia, infatti non si intravedeva nulla neanche ad un palmo di distanza. Camminarono a passo lento con i due ragazzi davanti, Ethel al centro e le due amiche a chiudere la fila. Era autunno quindi le foglie secche coprivano tutto il sentiero, facendo un lieve scricchiolio ai passi dei cinque ragazzi.
"questo posto mi mette i brividi" disse Ethel, coprendosi le spalle con le mani.
"fa anche abbastanza freddo". Jake si staccò dal fianco di Blake e mise la sua felpa sulle spalle dell'amica: "tranquilla, se dovesse capitarti qualcosa ci sarò io a proteggerti" concluse con un sorriso.
Proprio in quel momento Blake si fermò.
"che succede?" chiese Julie dal retro della fila.
"ho sentito qualcosa....come dei passi" disse Blake in risposta. In effetti aveva ragione, qualcuno o qualcosa li stava accompagnando. Erano passi svelti, come se il soggetto stesse volando al posto di camminare.
"Lo avevo detto che era una brutta idea" disse Ethel indietreggiando di uno o due passi,
"ma si dai, sarà stato il vento che ha mosso le foglie, che volete che sia" disse Hillary con la calma più assoluta, che si trasformò in inquietudine quando sentirono che i passi si spostarono dietro di loro. Si sente un fischio, poi un urlo e un coltello si conficca in un albero "maledizione! Che diavolo sta succedendo??......aaaah!" Blake urlò dal dolore, il coltello conficcato nella quercia gli aveva regalato una lunga ferita sulla guancia.
"no! Ok! Basta! usciamo da questo dannato posto!" disse Jake, prendendo per mano Ethel e correndo. Gli altri lo seguirono a ruota uscendo da quell'inferno.
"cosa diavolo è stato?!" disse la rossa fermandosi all'entrata del bosco con il fiatone "non lo so......ma dobbiamo andare in fondo a questa storia" intervenne Julie guardando il sentiero annebbiato.
"ma sei impazzita!?" disse Blake, "hanno appena tentato di uccidermi! Non lo vedi il taglio che mi ha fatto quella dannata cosa?!" concluse alla fine esponendo il taglio lungo almeno dieci centimetri.
"piuttosto vatti a medicare, potrebbe infettarsi" con uno sbuffo il corvino, salutò il gruppetto di amici e dirigendosi verso casa sua.
Così fecero anche la rossa e il moro.
"Quando fai quella faccia hai in mente qualcosa" disse Hillary, avvicinandosi e prendendo la spalla dell'amica.
"non lo so.....ho la sensazione che questa storia....sia tutt'altro che finita" disse l'altra con un sospiro, mentre volse un ultimo sguardo al bosco per poi salutare l'amica e dirigersi a casa.
Dovette entrare dalla finestra, perché i suoi genitori stavano già dormendo. entrò nella sua camera e cambiatasi velocemente entrò nel letto, ripensando a quello che avevano visto quella notte.
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