2.
Stessa ora.
Stesso spazio.
La penna è analfabeta e l'immaginazione assalita dall'arsura.
Tenta di far tacere i ticchettii del tempo con sublimi immagini,arabeschi cinquecenteschi:fiere fortezze e fanciulleschi amori scandivano i secondi.
Si alza.
Contempla il calice...
All'apatia subentra una vaga malinconia...
Brillano nella memoria degli attimi....
E vorrebbe che la felicità la cullasse sempre così.
Altri due giorni.
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