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Nuestro final feliz


Non potevo ancora crederci, l'avrei rivista dopo sei anni, dopo aver abbandonato il gruppo per iniziare la mia carriera da solista.

Mi è dispiaciuto lasciare le altre e ha fatto ancora più male vedere il nostro rapporto sbriciolarsi come biscotti lasciati nel latte, niente era più come prima.
Anche il rapporto che avevo con Lauren non era più quello di una volta:
Non capivo che rapporto avessi con lei, forse un'amicizia fuori dal comune?

Bhe, prima la pensavo anche io così, anche se era strano che due "amiche" si baciassero a stampo, ma non ci ho mai visto nulla di male nel farlo, finché, prima di abbandonare il gruppo, Lauren non mi lasciò una lettera e mi disse:

"Quando il tuo cuore deciderà, leggila, è molto importante per me"

Ricordo ancora il suo sguardo e la tenerezza con cui mi guardava.
Come ho fatto ed essere così cieca!

"Le porto qualcosa?"
Mi chiese la cameriera del bar dove io e Lauren ci saremmo incontrate, ero arrivata con largo anticipo aggiungerei, tipico della sottoscritta

"Solo un bicchiere d'acqua con ghiaccio, per favore"

Non mi sono mai piaciute le bevande alcoliche, le uniche eccezioni erano i dolci con il Rum e un bicchierino di tanto in tanto.

La donna in piedi accanto a me prese nota "Ok, arriva subito" avvisò prima di sorridermi e andare via

Presi il cellulare e la lettera che mi diede Lauren, si, la custodivo ancora gelosamente, ero molto legata a quella lettera nonostante fosse vecchia di sei anni.

"Sei in anticipo o forse sono arrivata con qualche minuto di ritardo ?"

Eccola lì, la voce che avrei riconosciuto ovunque.

Si sedette subito di fronte a me con un sorriso che andava da una guancia all'altra, sembrava felice di rivedermi nonostante non le abbia mai risposto alla lettera.

Le sorrisi e negai con la testa
"Sei in perfetto orario, forse sono arrivata con largo anticipo" a rassicurai, massaggiandomi il collo per l'imbarazzo

La vidi scuotere la testa e sorridere malinconica "Non sei cambiata, eri sempre la prima ad arrivare alle prove"

È vero, temevo di arrivare tardi così decisi di iniziare a presentarmi con cinque o dieci minuti di anticipo, e a volte costringevo le altre a venire con me, in quelle rare occasioni le prove finivano sempre prima e avevamo più tempo per riposarci e divertirci, anche se solo per poco, come ragazze normali, libere.

"Già" mormorai "anche tu non sei cambiata vedo, sempre in orario"
Dissi, mentre iniziavo a giocare con le mani, lo facevo sempre e continuo a farlo nelle situazioni nervose

"Puntuale come un orologio Svizzero" affermò posando le mani sui fianchi con orgoglio

Ridacchiai divertita dalla scena: no, non era cambiata affatto

Mi era mancato tutto questo.
Lei mi era mancata.

" Allora...come va? Raccontami un po'"
Mi chiese subito dopo, poggiando la schiena sullo schienale della sedia

"Non posso lamentarmi, ho appena rilasciato il mio nulvo album"

"Ecco la sua acqua con ghiaccio"
Mi interruppe la cameriera che posò ll bicchiere sul tavolo e se ne andò subito dopo

Mormorai un "grazie" e bevvi il primo sorso
"Lo so... ho comprato tutti i tuoi CD. Tutti e tre per l'esattezza" mormorò con un sorriso, lasciandomi senza parole:
Lauren? Lauren Jaregui comprava i miei Album?

Non sapevo il perché questa notizia mi sorprese, in fondo io e Lauren siamo sempre state unite e non abbiamo mai avuto litigi e abbiamo fatto parte della stessa band per quattro anni di seguito.
Forse per me è strano che un'altro artista compri i miei album?

"Sorpresa?"
Mi chiese la ragazza davanti a me, chinando la testa

Si, non me lo aspettavo.

"A esser sincera, si" risposi, senza peli sulla lingua

Lauren annuì "immaginavo" mormorò con un sorriso amaro "Non è da tutti i giorni sapere che la tua ex compagnia di band compra e ascolta la tua musica"
Concluse incrociando le mani sul tavolo

Sembrava...offesa dalle sue stesse parole

"Lauren io non-"

"Tranquilla" mi fermò alzando le mani in segno di resa

"Non importa. Non ci vediamo da anni è normale"
Disse con tono comprensivo

Con gli anni era diventata più saggia e comprensiva, non che prima non lo fosse, semplicemente...lo è diventata più di prima.
Ho sempre ammirato questo suo lato intelligente e comprensivo, quasi materno.
Come una madre che comprende i propri figli.

Le sorrisi dolcemente "grazie" mormorai con gratitudine.

Prima di incontrarci Lauren mi raccontò quello che successe al gruppo:
Due anni dopo il mio abbandono anche loro hanno deciso di iniziare una carriera da soliste e hanno deciso di "mettere in pausa" il gruppo per far sì che ognuna iniziasse a lavorare per conto proprio in maniera dipendente, con i propri gusti e il proprio tempo.

E devo dire che hanno fatto bene, inoltre "fifth harmony" non aveva più molto senso senza una quinta armonia, una quinta voce.

"Tu invece?"
Le chiesi, ponendole la stessa domanda che mi fece poco prima

"Non posso lamentarmi, amo il mio lavoro" iniziò la corvina " amo vedere il frutto del mio lavoro, delle notti  insonni per scrivere un testo.
Amo tutto quello che faccio"

Si sentiva l'amore che provava per la musica, potevi capirlo dai suoi occhi e dalla luce che emanavano, siamo molto simili su questo aspetto.

"Ma a differenza tua non ho ancora pubblicato un album" sottolineò infine, sorridendo

Ricambiai il sorriso e scossi il capo

Le piaceva fare le cose con calma e con cura soprattutto, vedo che non è cambiata neanche su questo

"La tieni ancora" notò, addolcendo il tono della voce.

L'ha notata

Arrossì leggermente e sorrisi, portandomi la mano dietro il collo:
La sua lettera mi piaque così tanto che la lessi più di una volta.
Mi colpirono le sue parole, la dolcezza in ogni riga, tutto, anche il profumo che usò per la lettera: L'acqua marina, le si addiceva fin troppo.

"Vedo che l'hai notata"
Spezzai il silenzio che si era creato e presi la lettera, che fino ad'ora era rimasta sul tavolo a fare da "poggia telefono" e la guardai con un sorriso
"La porto sempre con me. Non ho mai avuto il coraggio di metterla in un cassetto"
In effetti era vero, avevo paura di dimenticarmene, di metterla in un cassetto e di lasciarla lì fino a dimenticarmi l'esistenza di essa.

Lauren sorrise teneramente alle mie parole, sapevo che non se lo aspettava, lo vedevo anche dai suoi occhi lucidi per l'emozione
"Immagino che tu l'abbia letta" annuì
"Perdonami se non ti ho risposto" mi scusai, abbassando il capo finché non sentii una mano sopra la mia

Lauren...

"Hey... quello è il passato e non ti ho mai imposto di rispondermi, Camila"
Ribadì, ricordandosi le sue stesse parole.

"Però vorrei sapere una cosa e sii sincera" disse poi, accarezzandomi il torso della mano con il pollice "ti è piaciuta?"

Alzai le sopracciglia.
Se mi era piaciuta? L'ho amata!
Non avrei mai pensato che pensasse queste cose di me.

Io annuì "Certo, ho amato ogni singola parola di quello che hai scritto.
Non ti pensavo così profonda, Jaregui"
La stuzzicai leggermente, chiamandola per cognome.

Lo facevamo sempre quando dovevamo sfottere l'altra o anche per prenderci in giro in modo scherzoso.

"Sai che odio essere chiamata per cognome, Cabello"
Disse divertita con una nota di serietà, alzando un sopracciglio

"Perdonami" mi scusai, portando la mano libera al cuore "però non stavo scherzando prima, ho veramente apprezzato le tue parole, Lauren"

Mi sorrise grata.
"L'unico rammarico che porto è il non sapere se sono mai stata ricambiata o meno"
Mormorò poi con tono scherzoso, mentre prese la mia mano poggiata sul tavolo con entrambe le mani

Corrugai le sopracciglia, sorrisi e mi avvicinai a lei fino a far posare delicatamente le mie labbra sulle sue facendole in unire in un piccolo bacio a stampo

"Credi che ti basti come risposta?"
Le chiesi appena tornai seduta.

Entrambe eravamo lievemente rosse dal mio gesto di poco prima.
L'avevo fatto, avevo baciato la ragazza di cui ero innamorata.

"Grazie Lauren"
Mormorai poi, vedendola in difficoltà.
L'avevo messa in difficoltà, mi faceva fin troppa tenerezza in quel momento

"Per cosa?" Chinò la testa curiosa
"Per tutto" Affermai sorridendo

Se fosse stata un'altra persona, mi avrebbe mandato a quel paese o non mi avrebbe proprio più voluta vedere, cosa più che giusta, ma allo stesso tempo avrei capito che quello non sarebbe mai stato vero amore, quel amore che raccontano le favole con la fatidica frase "e vissero felici e contenti".

"Grazie a te per aver dato un'opportunità ad un possibile "Noi", Camila"
Ci guardammo negli occhi e sorridemmo all'unisono.
Cavolo, cosa mi hai fatto Lauren?

"Ti va di iniziare il nostro "Noi"? Bene questa volta, ovviamente"

Scossi la testa e le strinsi la mano.
Si, stiamo cominciando la nostra storia con sei anni di ritardo:
Non sarà il mio principe azzurro, ma mi fa stare bene, mi ha sempre fatto stare bene, non ero mai stata un peso per lei e lei non lo era per me.

Sono pronta a darle l'amore che merita, siamo pronte ad amarci

"Non vedo l'ora"

E se questo sarà il nostro lieto fine, bhe... non potrò esserne più contenta

-Spazio Autrice

La lettera di Lauren la potete trovare nel secondo capitolo di questa One Shot: "Una carta para ti"

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