No insistas
Perrie odia l'ora di educazione fisica. Non la sopporta proprio come materia! Ha bisogno di capire a cosa serva, perché deve corre cinque volte intorno fino a sentirsi morire? Perché fare streching, esercizi di allungamento ed estensione e bla bla bla, quando può essere felice nel suo letto con tanta tanta cioccolata? O del cheesburgeer? Perché complicarsi la vita?
-Che faccia!-esclama qualcuno attirando così l'attenzione della ragazza-Posso dedurre che ginnastica é la materia che più ti sta a cuore.-ridacchia il ragazzo
-Oh, credimi é sempre stata la mia materia preferita e non posso vivere senza.
-Simpatica.-fa le un veloce sorriso-Sarà meglio che ti muovi perché se il professore ti becca non fare niente ti mette un 4 seduta stante senza pensarci. Fa finta di correre.
Perrie muove piano i piedi, più che una corsa lenta sembra che stia saltellando, ma lui evita di farglielo notare. Anzi, fa lo stesso rimanendo a passo con lei, cosa che la confonde abbastanza. Che cosa vorrà?
-Non hai qualcuno che ti faccia compagnia?
-Nessuna delle mie amiche ha lezione di educazione fisica a quest'ora, in realtà Jade dovrebbe essere qui, ma non aveva voglia e quindi si é nascosta in biblioteca. Cosa che avrei dovuto fare anche io.
-E come mai non ci hai pensato prima?
-Perché sono stupida.
-L'importante é saperlo ammettere.-sorride lui-Se vuoi possiamo uscire.
-E come pensi di fare?
-Non controlla mai il registro, e non conosce un solo allunno della scuola. Lui guarda, ma non sembra vedere niente e nessuno. Quando sono stanco mi allontano e mi faccio un giro per i corridoi, oppure chiamo un mio amico e passiamo l'ora in cortile e poi torno dentro. Non ho mai avuto una nota e lui non si é mai accorto che non ci sono. Ancora non ho capito se é stupido o semplicemente non gli importa quello che facciamo.
-Forse tutte e due.-dice Perrie alzando piano le spalle-Ok, portami via di qui.
-Stammi dietro.
Velocizzano un pò la corsa mettendosi fianco a fianco di alcuni ragazzi. Sono al secondo giro e appena sono vicini alla porta rallentano sempre più. Nell'esatto momento in cui prendono tutti la curva, la prende per il polso e la tira fuori velocemente sparendo veloce per le scale e dirigendosi verso le macchinette.
-Grazie!
-Di niente. Che ti va di fare?-le chiede di rimando
-Dormire!-esclama facendolo ridere.
-Ok, vieni con me.
Escono, stando attenti a non farsi vedere, si dirigono verso una Jeep bella grande. Lo apre e la invita a salire dietro.
-Puoi dormire qui, ma dobbiamo tornare in palestra gli ultimi cinque minuti e far finta di essere molto stanchi.
-Non ti preoccupare, sono molto brava a stancarmi.
***
Jade non é molto amante della ginnastica proprio come la sua amica, ma al controrio della bionda ha pensato bene di andare in biblioteca. A quest'ora non c'è nessuno, non che sia molto frequentato. Una volta scelto un libro a caso ma con una trama molto interessante si siede ad un tavolo e inizia a leggere. Il libro la prende subito, controlla di nuovo il titolo "Le cronache di Magnus Bane: Cosa succede n Perù"(quante risate mi sono fatto! Magnus é unico!)
E' talmente immersa nella lettura che non si accorge dell'ingresso di una seconda persona che le si avvicina a passi felpati fino a mettersi alle sue spalle. Jade urla quando sente delle mani intorno al suo collo, poco dopo una risata interrompe il silenzio. Jade si gira di scatto con gli ochi fuori dalle orbite e una mano sul petto.
-Che cazzo vuoi? Per caso hai dei problemi? Che cosa volevi fare strozzarmi?-grida lei attirando così la bibliotecaria.
-Che succede qui?-chiede la signora
-Niente, non sa stare agli scherzi.-continua a ridere Christopher
-Io so stare perfettamente agli scherzi, ma no a questi!-abbassa la voce Jade tornando al libro
-Non urlate.-li ammonisce la signora per poi allontanarsi
-Hai capito? Non urlare più.-dice Christopher sedendosi al suo fianco. Jade sospira scocciata, fa del suo meglio per ignorarlo e continua con la lettura del libro.-Hai pensato alla mia propota di uscire insieme? Credimi che non te ne pentiresti.
-Ne dubito.
-Potrei portarti in tanti posti...farti provare tante cose.
-Non c'è niente lì sotto che possa farmi stare bene.
-Che cosa ne puoi sapere? Bisogna prima provare e poi giudicare.
-Smettila.
-E dai, una sola notte. Sòlo nos.
-Non insistere.-sospira Jade prendendo in mano il libro e cambia tavolo, ma Christopher la segue.
-Guarda che non mi arrendo.
-Dovresti farlo.
-Questa sera. Ti porto a mangiare qualcosa fuori.
-No.
-Ok, allora facciamo domani?
-Ti ho detto di non insistere!-alza la voce Jade.
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