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Malos momentos viniendo

Jade stringe forte le mani in pugni stretti, minacciando di distruggere il poggiatesta della macchina di Normani. A fine delle lezioni, essendo assenti le sue amiche-Lauren e Dinah hanno paccato e Ally ha la febbre-si é offerta di accompagnare le ragazze a casa.

-Potresti non distruggere niente?-le chiede gentilmente Normani

-Scusami!-allontana subito le mani - Ma sono nervosa. Perché non mi ha ancora fatto sapere niente? Insomma sono passati tre giorni.

-Non vedi proprio l'ora di fare una cavalcatina sul bel latino.-sorride maliziosa Normani

-Non é questo il problema. Mi ha rotto le scatole per quasi due settimane, e ora che ha vinto...Che cosa avrà mai in mente?

-Forse sta organizzando qualcosa di grande - pensa Perrie.

-Si, la mia morte.- alza gli occhi al cielo Jade

-Non ti preoccupare...-Sta per dire Jesy ma viene bloccata dalla frenata di Normani.

-Ma sto deficiente?!-grida la ragazza di colore

Una Mercedes bianca le ha taglia la strada, fermandosi di colpo e costringendo anche lei ha fare lo stesso. Dallo sportello del guidatore ne esce un Christopher molto divertito e si dirige con passo lento, e sensuale aggiungerebbe Jade, si dirige verso di loro.

-Che problemi ha?-chiede Jesy senza ricevere risposta

Christopher raggiunge la parte posteriore della macchina e fa segno di abbassare il finestrino. Perrie guarda Jade che é seduta nel mezzo e poi abbassa il finestrino. Christopher si infila dentro con la testa e sorride a Jade.

-Princesa, come stai? Non sono riuscito a vederti.

-Sono stata molto impegnata, non ho avuto tempo di fermarmi un attimo.

-Capisco. Credo che sia ora di portarti fuori per una bella serata.

-Ne hai messo di tempo...-commenta Perrie

-Chiedo scusa per l'attesa, ma stasera stessa ti porto fuori.-Non perde mai il sorriso, cosa che sta facendo irritare Jade-Conosci il bar che si trova poco prima della scuola?

-Si.

-Ci vediamo lì per le 19. Vestiti comoda eh.

Con queste parole torna verso la sua auto, e una volta partito lui, Normani riprende a guidare.

***

Jonathan prende il mucchio di vestiti e si dirige verso il bagno per buttare il tutto nella cesta dei panni sporchi. Esce e si dirige verso il piano terra per vedere se la partita é iniziata. Passando per la stanza dei suoi genitori li sente parlare, più che altro gridano, ma é tutto abbastanza attutito dai muri. Si avvicina un pó per riuscire a capire che cosa stanno dicendo.

-Vai da lei! Non stare più qua con noi, io non ti sto costringendo a mantenermi o ha vedere la mia faccia.

-Sto cercando di rendere le cose più facili per non deludere i ragazzi.

-E pensi che loro staranno bene nel vederti qui perché costretto?

-Nessuno mi sta costringendo

-E invece si! Robert...Ti prego vattene via. Domani stesso chiamo un avvocato.

Jonathan sente il cuore prendere a battere veloce. Non riesce a credere a quello che ha appena sentito. Lui é, o meglio era certo che andasse tutto bene in famiglia, che tutti fossero felici. Come ha fatto a non accorgersi di niente. E poi lei chi? Suo padre ha un amante?

-Jonathan!

Sobbalza e si gira verso la porta di suo fratello che lo sta chiamando. Lui corre verso la porta, scrollando la strana sensazione che lo ha preso.

Entra in camera di suo fratello, trovandolo il letto coperto di vestiti.

-¿Qué pasa?-gli chiede stranito

-Questo o questo? -fa Christopher mettendo sotto il naso del fratello maggiore una camicia e una maglietta nera.

-Dimmi prima di che evento si tratta?

-Devo uscire con una ragazza.

-Oh. E lei che tipo é?

Christopher pensa per un pó alla risposta da dare-Tenera. Facilmente irritabile, ma io sono testardo e ho continuato a chiedere di uscire finché esasperata non ha detto di si.

-In tal caso mi sento di suggerirti la camicia.

Christopher getta via la maglietta e si infila veloce la camicia e infila i bottoni. Si guarda allo specchio e si controlla, allungando la mano per prendere il beretto e lo mette con la visiera al contrario.

-Sentivi anche tu gridare?-chiede al fratello maggiore

-No, perché?

-Niente, me li sarò immaginati.

Jonathan non sa perché non gli abbia detto di si, ma negato. Lui ha sentito perfettamente il discorso dei loro genitori.

-Come sto?

-Benissimo hermano.  Buena suerte

-Grazie .

Da una pacca sulla spalla del fratello e poi corre via. A Jonathan cadono gli occhi sul pavimento.

-Christopher! Le chiavi della macchina!

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