Mala noche
Leigh Anne gira in cerca delle sue amiche, ma finisce con lo scontrarsi con qualcuno.
-Oh, scusami!-esclama la ragazza di colore
-No, scusami tu non guardavo dove camminavo. Scusami.-si scusa Leigh Anne perché in effetti é in parte colpa sua, dato che neanche l'altra ha fatto attenzione.
-Anche colpa mia, sto cercando le mie amiche, ma non riesco a vederle.
-Anche io sto cercando le mie, ho bisogno di dire a qualcuno quello che é successo poco fa!
-Che cosa é successo?
-Stavo quasi per far cadere nella mia rete il capitano della squadra di calcio...
-Uh uh!-sorride maliziosa
-Ma uno stronzo é arrivato dal nulla e lo ha allontanato minacciandolo e lui é scappato via come un codardo!
-Oh. Da chi é scappato?
-Non lo so, uno che parla in spagnolo.
-Uno dei lobos? Quelli non scherzano ed é meglio non tirare troppo la sorte con loro. E poi ci sono altri ragazzi qui in giro. Come ti chiami?
-Leigh Anne.
-Io sono Normani.
Si stringono le mani con un grosso sorriso e mentalmente si mettono d'accordo e si mettono in cerca, insieme, delle loro compagne.
Camila si ferma, ormai senza forze. Si aggrappa al braccio di Manu e si allontanano seguiti poco dopo da Abraham, Juan Luis é troppo occupato a strusciarsi con una tipa.
-Sono stanchissima!-esclama Camila
-Andiamo a bere qualcosa per favore.-dice Abraham e si dirigono verso la zona delle bevande.
Abraham serve per prima Camila, da bravo gentleman quale é e poi si serve da sola un pò di thè freddo. Altri tre li raggiungono, ma non per bere. Il ragazzo a capo batte le mani e attira l'attenzione dei tre.
-Mateo. Che piacere riuscire a vederti. Sei sparito da un pò di tempo.
-Pimentel, come stai?
-Bene, e tu?
-Magnificamente. Vi state divertendo?
-Molto in questo momento. Ti sei finalmente fatto la ragazza?
-Non é la mia ragazza.
-Mi sembrava.-dice Erick-Da quando in qua una ragazza ti sta così vicina?
-Erick, stai buono.-dice Joel guardando Camila che cerca di nascondersi dal suo sguardo.-Non mangio mica, sai?-le rivolge per la prima volta parola. Fa un passo avanti e allunga la mano.-Piacere di conoscerti, io sono Joel.
Un pò esitante, Camila accetta la mano e si presenta cercando di non mostrare il suo nervosismo.-Camila.
-Camila?-fa Erick-Di dove sei?
-Cuba.
Erick sorride e si batte una mano sul petto.-Yo también soy de Cuba.
-Soy de Puerto Rico y Joel de México-dice Zabdiel sorridendo, ma un sorriso vero e sincero-Están nuestros otros amigos, ahora no sabemos dónde están, ¿te gustaría conocerlos?-non c'è malizia, non ci sono doppie intenzioni nella sua voce. Sembra sincero e pulito
-Ci sarà tempo. Vengo nella vostra stessa scuola.
-Davvero? Non ti abbiamo mai notato. Da quanto?-chiede Joel che ha perso l'aria da duro
-Solo da ieri.
-Aspetta...-fa Joel pensando e subito torna serio e a tratti cattivo come prima-Tu sei quella che ha colpito Christopher!
A quelle parole scattano tutti. Joel la prende per un braccio e la tira via, Manu e Abraham cercano di aiutarla, ma vengono tenuti fermi da Zabdiel e Erick. Joel la trascina cercando con lo sguardo Christopher. Non ci vuole molto tempo. Christopher si sta dirigendo fuori dalla pista da ballo.
-Chris! Guarda chi ho trovato?
Christopher si volta verso l'amico e appena vede chi tiene sorride malefico. Aspetta con pazienza che gli si avvicinino.
-Guarda guarda chi si rivede. Come va?-chiede ironico a Camila
-Ti prego, lasciatemi stare. Mi dispiace per lo schiaffo.-dice nervosa
-Non dire cazzate.-dice Christopher e la sua mano entra violentemente in contatto con la sua guancia.
L'impatto é così forte che Camila cade a terra.
-Non osare mai più colpirmi!-grida
-¡Estás sin bolas!-grida Manu che é riuscito a liberarsi dalla presa di Zabdiel-Come osi picchiare una donna?
-E tu chi saresti?-lo guarda ridendo Christopher
-Dovresti picchiare me.
-Non ci sono problemi.
In un attimo é tutto fuori controllo. Gente che scappa via, chi cerca di fermare i due che si stanno picchiando e qualcuno che pensa bene di chiamare la polizia. Richard é il primo che se ne accorge e stacca Christopher dal corpo di Manu quasi privo di sensi.
-La polizia, dobbiamo andarcene subito!-grida e corrono via tutti e tre.
Salgono appena in tempo in macchina, Erick ha ancora un piede fuori dalla portiera quando Richard parte a tutto gas. Loro sono fuori dalla loro portata quando arrivano gli sbirri. Zabdiel guarda indietro per vedere un pò come é la situazione.
C'è chi se ne va senza essere visto, chi viene fermato, qualcuno collabora volontariamente con i poliziotti.
E fu allora che i suoi occhi si posarono per la prima volta su di me. Mi vide parlare con un agente che mi aveva chiesto che cosa fosse successo. Io stavo raccontando tutto un pò scossa, ma era giusto che io parlassi.
Mi vide e...diventai la sua ossessione.
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