É come se si trovasse su un altro pianeta, quasi del tutto ignaro delle macchine che lo superano per poi sparire. Si ferma poco dopo, mette il folle e tira il freno a mano e si mette in attesa.

La serata é andata benissimo. Le stelle hanno reso il cielo uno spettacolo per un minuto, e una volta finito Jade ha controllato l'ora sul cellulare e gli ha fatto notare che é tardi. Lui l'ha presa per mano e riportata in macchina, aprendole lo sportello e aiutandola a mettersi la cintura.

Se vi aspettate il solito bacio davanti alla porta di casa di lei, mi dispiace deludervi, ma non c'è stato nessun bacio. Si sono dati la buona notte e poi lei é entrata in casa, lanciando un ultimo sguardo verso Christopher.

Non un bacio. Non l'ha baciata...e non gli dispiace per niente.

Ritorna nel mondo reale quando catture un movimento alla porta, il suo viso si illumina e un sorriso compare quando la vede con il suo zaino e un piccolo broncio a causa della direzione che sta per prendere. Tira giù il finestrino e sporge fuori la testa.

-Mamacita, perché quella faccia?

Jade sembra cadere dal mondo dei sogni e si volta verso di lui.

-Che ci fai qui?-chiede lei sorpresa

-Serve un passaggio?

Jade resta a bocca aperta, si guarda un attimo intorno per vedere se ci sono altre persone, ma non si sbaglia. Si sta rivolgendo a lei. Christopher sorride alla sua espressione.

-Dai, salta dentro.

Ancora un pó confusa si dirige verso la macchina e si mette nel posto passeggero. Aspetta che lei si sia messa la cintura di sicurezza e parte verso la scuola.

Il viaggio avviene in silenzio, lei si trova nel più totale imbarazzo, lui é molto tranquillo. La mano destra dal volante finisce nel prendere la mano sinistra di Jade, la quale diventa lievemente rossa nelle guance.

Arrivano a scuola con ancora le loro mani congiunti. Christopher scende per primo e poi gira attorno per aiutarla a scendere. Le prende lo zaino, intreccia le loro mani e iniziano a dirigersi verso l'ingresso della scuola. Una volta dentro, fatto dieci passi dentro, cento paia di occhi li osservano cosa che mette Jade un pó  a disagio.

Christopher la accompagna fino al suo armadietto, lei si riprende lo zaino.

-Grazie per il passaggio...Non eri costretto a farlo.-dice sotto voce

-Posso farlo sempre.-dice sorprendendo la ragazza - E ti posso anche  portare a casa.

-Di solito vengo con le mie amiche a scuola...In autobus.

-Posso portare anche loro.

Jade non si é mai sentita così in imbarazzo, però lo trova molto carino da parte sua.

Intanto altri due, che ormai vengono e vanno via insieme, si dirigono verso la classe cercando di incrociare gli altri due membri del loro gruppo.

Manu li intercetta prima che entrino in classe.

-Buenos dìas a voi.-li saluta

-Sbaglio o sembri di buon umore?-gli chiede Camila

-Molto e sapete il perché?

-¿Por qué?-chiede Juan Luis

-Perché oggi é venerdì e domani si sta a casa.

Juan Luis esamina per bene le sue parole, non capisce ma comunque cerca di assecondare il suo nuovo amico.

-Capisco, hai messo di buon umore anche noi.-dice guardando Camila che gli regge subito il gioco.

-Abraham é già arrivato?-chiede Juan Luis

-Ci siamo scritti ieri sera e mi ha detto che forse avrebbe paccato.-gli risponde Manu

-Perché non lo facciamo anche noi?- propone Juan Luis

-Forse perché siamo già qui.-risponde Camila

-E che importa? Siamo ancora in tempo! Forza, andiamo!

Camila guarda Manu che non se lo fa ripetere, a tutti piace allungare il fine settimana. Quasi corrono verso la macchina di Juan Luis il quale si allontana veloce dal parcheggio scolastico.

Quando entra in classe, Jade viene investita dalle sue amiche.

-Ehi, ma dove eri? Credevamo che non saresti venuta a scuola - dice Perrie

-Come é andata la serata?-chiede direttamente Ally

Jade si siede al suo posto e fissando il muro davanti a sé. Sospira con aria sognante.

-É stato meraviglioso.