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Fiesta peligrosa

-Lo sapete quanto vi voglio bene? Tanto, ma tanto tanto tanto!-esclama Ally tirandole tutte in un grosso abbraccio. Le altre tre si scambiano un'occhiata di intesa e poi esclamano tutte insieme: 

-Non dovevamo farla bere!

-Sii!Andiamo a ballare!-grida liberandole per poi gettarsi nella mischia

-Vado a cercare un pò di acqua da farle bere.-dice Dinah allontanandosi 

-E noi la cerchiamo.

Dinah si incammina verso la zona più tranquilla della spiaggia, dove sono stati messi degli alcolici e altre bottiglie su un telo da spiaggia. Cerca con lo sguardo l'acqua e una volta trovato fa per prenderlo, ma allo stesso tempo un'altra mano si allunga per prendere la bottiglia. 

-Oh, scusa.-dice una vocina

Dinah alza lo sguardo e sorride alla ragazza, che sembra avere l'età di sua sorella, che si muove indietro visibilmente a disagio. Prende un bicchiere di plastica e versa l'acqua per poi appoggiarlo alla sua sinistra. Prende un altro bicchiere e versa ancora l'acqua e lo porge alla ragazza che lo accetta con un piccolo sorriso. 

-Grazie.

-Come mai sei qui?-le chiede-Chi ti ha detto della festa?

La ragazza é confusa ma le risponde:

-Ne parlavano a scuola.

-Si, per noi del liceo non voi delle medie.

Allora capisce e un pò si imbarazza, perché sa benissimo di sembrare più piccola per via del suo aspetto fisico, ma non si aspettava sicuramente di essere scambiata per una ragazzina delle medie. 

-Io non vado alle medie.-dice stringendo il bicchiere-ho 17 anni e sono al terzo anno del liceo. Sono arrivata da poco, cioè oggi e quindi é normale che tu non mi conosca, ma potevi chiedere in maniera più gentile ed educata. 

-Oh, scusami. Mi sono confusa per via della tua...statura.

-Si é un pò piccola per stare qui.-dice una voce maschile attirando la loro attenzione.-Buenas noches señorita-la saluta con un sorriso caloroso e un esagerato bacia mano 

-Buenas noches a ti también.-lo saluta Camila con un sorriso. Sollevata di vedere un viso conosciuto. 

-Jua Luis...che piacere conoscerti.-si intromette Dinah, mangiando completamente con gli occhi il ragazzo colombiano. Juan Luis si volta verso di lei e le sorride-Finalmente ho il piacere di fare la tua conoscenza. Mi chiamo Dinah. 

-Sono così famoso?-scherza lui

-Non é da tutti i giorni riuscire ad affrontare Christopher Veléz e uscirne illesi. Molti cercano la tua protezione.

-Mi dispiace, ma io proteggo i deboli che non riescono a difendersi e no chi non ha il coraggio.- dice per poi rivolgersi a Camila-Vieni, c'è anche Abraham in giro. 

Le circonda le spalle con un braccio e la incita a camminare e appena sono lontani le chiede:

-Ti stava importunando? 

-No, mi ha solo scambiata per una delle medie.

Jua Luis scoppia ridere.

-In sua difesa si può dire che non dimostri per niente la tua età. Sembri più piccola, forse non delle medie, ma del primo anno. 

-Grazie.

-Prego. Ecco Abraham. 

Il ragazzo la mano e insieme ad un altro gli va incontro.

-Ho trovato il caro Manu mentre cercava di abbordare una ragazza.-dice Abraham ridendo. 

-Non é assolutamente vero! Per sbaglio le ho versato addosso dell'acqua e volevo solo aiutarla a pulire. 

-Non dovresti mai fare una cosa simile.-dice Camila-Peggiora solo la situazione.

-Ok, la prossima volta non farò niente.

-Dai andiamo a bailar!-esclama Juan Luis spingendoli tutti verso la zona dove tutti ballano come senza pensieri. 

Camila si muove un pò a disagio, ma Manu le sussurra all'orecchio di svuotare la mente e di divertirsi in tranquillità. E allora lei svuota la mente e inizia a muoversi come solo le cubane sanno fare, attirando l'attenzione di molti, anche di qualcuno in particolare. 

Camila sobbalza spaventata quando si sente afferrare e poi tirare via. Inciampa e cade in ginocchio ma viene subito sollevata e messa in piedi, e sfortunatamente si ritrova il suo volto davanti. 

-Ciao.

-Che cosa vuoi?-gli chiede lei sbuffando, cercando di nascondere la sua paura. 

-Noi due abbiamo qualcosa in sospeso...Ricordi? 

-Senti...io non ti ho fatto niente di male. 

-Ed é qui che ti sbagli, tesoro mio. Mi hai colpito, ora ricordi? 

-Tu mi stavi importunando.-dice voltandosi indietro in cerca di aiuto 

-Ven conmigo.-dice Christopher prendendola violentemente per il polso e la tira. 

Camila cerca di opporre resistenza, ma la sua forza contro quella del ragazzo...Non c'è proprio possibilità per lei di liberarsi. 

-Déjame en paz!

-Veléz!-gridano.

Christopher si gira e sorride nel vedere di nuovo il caro Juan Luis. 

-El gran salvador-si beffa di lui Christopher-E' la tua nuova protetta? 

-Dove hai lasciato i tuoi cagnolini da compagnia?-chiede Juan Luis facendo un passo in avanti.

-Attento a come parli.-stringe i denti Christopher mollando la presa su Camila, la quale corre subito a nascondersi dietro a Juan Luis 

-Non sei stanco di rompere così tanto i coglioni?

-No, sai é molto divertente. Dove hai lasciato lo spagnolo?

-Non sono affari tuoi. E se non ti dispiace, noi andiamo a divertirci. Buona serata.

-'Fanculo.-dice Christopher per poi allontanarsi ignorando i richiami dei suoi compagni.-Lasciatemi da solo. 

C'è un specie di casetta in fondo, lontano da tutto e da tutti. Senza pensarci due volte entra, ma rimane sorpreso nel vedere che c'è qualcuno dentro.

-E' casa tua?-chiede duro

-No.-risponde la ragazza.

-Bene, allora resto un attimo qui.-dice e si siede di fronte a lei sul pavimento. 

La osserva per bene a lungo, non ne é sicuro ma gli sembra di averla vista ogni tanto a scuola. E' vestita in bianco e nero. Gambe scoperte e la pancia, né troppo magra né formosa. Gli piacciono le ragazze con un fisico simile. Occhi marroni e capelli castani, gli dispiace solo per il seno. 

-Come ti chiami?-le chiede

-Jade.-risponde lei un pò in imbarazzo-E tu? 

-Mi chiamo Christopher. Sei venuta qui per la festa? 

-Si.

-E come mai ti sei rintanata qui? 

-Stavo scappando da una persona. 

-Ah ah.

-La smetti di guardarmi le tette?

-Ma quali tette? Non c'è un cazzo lì! 

Prima che lei potesse fermare la mano, questa é entrata in contatto con la guancia di lui. Sorride soddisfatta della sua azione, ma lo sguardo di lui non fa presagire nulla di buono. 

-Come hai osato colpirmi? 

-Ti ho colpito perché te lo sei meritato. 

-Ah si?

-Si! E' da maleducati guardare il seno ad una ragazza. 

-Se questa gira nuda che altro posso fare.  

-Non sono nuda!-grida mettendosi in piedi.-Sei un coglione! 

Christopher la prende per il polso e la tira, facendola cadere sulla schiena. Si mette sopra ti lei, bloccandole braccia e gambe. 

-Che cosa vai?

-Ti faccio pentire di avermi colpito e di avermi dato del coglione. 





C'è veramente poco da dire, era ovvio che sarebbero stati loro i vincitori

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