Decir mentira
Christopher torna a scuola tre giorni dopo, e tre giorni dopo Perrie, Leigh Anne e Jesy rivedono Jade. La ragazza di origini egizi non si é quasi mai staccata dalla stanza di Christopher, é tornata a casa una volta per un cambio e per non far insospettire i suoi e poi era tornata da lui. Christopher e sua madre hanno parlato e lui si é dato una calmata, ma non ha intenzione di chiedere scusa a suo padre per averlo aggredito.
Entrano insieme a scuola e subito si trovano circondati da Joel, Erick, Zabdiel e Richard che riempiono il loro amico di domande a cui preferisce non rispondere. Zabdiel prende la mano di Jade e la bacia come a ringraziarla. Le sue amiche e Juan Luis assistono a bocca aperta alla scena.
-Secondo te cosa é successo?-chiede Camila attaccata al braccio di Juan Luis, gesto che fa sogghignare Manu
-Non lo so, ma é meglio se ci facciamo gli affari nostri quando si tratta di Veléz.
Detto questo fa cenno di allontanarsi, incrociandosi con Dinah, Lauren, Normani e Ally, e la prima e l'ultima le fanno un segno di saluto. Cosa che la sorprende ma risponde, Juan Luis le guarda con fare indagatorio.
Normani si avvicina a Leigh Anne e le chiede che succede e per tutta risposta le indica il gruppo poco distante. Lauren e Jesy sono le prime che si avvicinano pronte ad aiutare Jade, ma vengono notate da Richard che fa cenno agli altri.
-Jeday, che ti é successo?-chiede subito Perrie-Sono tre giorni che non ti fai sentire!
-Ho avuto una cosa importante a cui pensare.-risponde secca Jade senza guardarle in faccia
-E non ci potevi avvertire? Stavamo per dare anche te per dispersa.
-Scusatemi...possiamo parlare più tardi?
-No!
-Ok, ci vediamo dopo.-e si allontana insieme ai ragazzi, lasciando le sue amiche di stucco.
-Ma che cosa le prende?-esclama Leigh Anne-Tre giorni a casa e le é andata di volta il cervello?
-Deve essere successo qualcosa.-medita Lauren-Credo che abbia a che fare con la scomparsa e il ritrovamento di Christopher.
Suona la campana.
-Andiamo in classe.-dice Ally
Mentre ci allontanavamo per andare in classe...Avevo come la sensazione di essere seguita con lo sguardo. Mi fermai un attimo per vedere se spariva, mi guardai alle spalle e non vidi nessuno. Pensai di essermelo immaginata e ho raggiunto le altre. Ma so per certo, oggi, che qualcuno mi spiava.
***
-Mamma!Papà!-grida Jade appena entra in casa-Dove siete?
-Siamo qua, tesoro.-risponde suo padre-Che succede?
-Posso passare il fine settimana a casa di Jesy insieme alle ragazze? Devo farmi perdonare per oggi. Abbiamo litigato e la colpa é mia.-dice facendo gli occhi da cucciolo
Dall'altra parte, in una casa con un pò di confusione dovuta alla televisione accesa con il volume alto. Leigh Anne entra in soggiorno e richiama l'attenzione della madre.
-Che c'è tesoro?
-Posso passare la serata con le ragazze a casa di Jesy? Abbiamo alcune aggiunte al nostro gruppo e ci vogliamo conoscere meglio e...
-E i pigiama party sono i momenti migliori, ma non tirate in ballo i ragazzi. Rovina l'atmosfera.
Leigh Anne ride, sua madre é forte.(Indimenticabile Daisy che pretende che gli organizzatori dei Britt Awards controllino meglio i risultati, quando era chiaro che hanno truccato i voti, ma noi abbiamo le prove che la vittoria doveva essere delle Little Mix)
-Posso unirmi a voi?-le chiede sua sorella
-No, tu mi devi aiutare con i vostri abiti per il ballo.-risponde Daisy-Forza, mettiamoci tutte a lavoro prima di divertirci.
Qualcuno passa per strada, voltando la testa verso la loro casa, incuriositi da tutto quel rumore.
-Deve viverci una grande famiglia.-dice Manu
-No, sicuramente dei festaioli.-dice Abraham
I due hanno deciso di lasciare da soli la futura coppia, magai riescono ad arrivare a un punto e domani daranno la bellissima notizia di essere una coppia.
-Devo comprarmi una macchina.-dice Abraham
-Hai la patente?
-Si, tu no?
-Ho fallito due volte la teoria.
-E quello è la parte più facile. Ritenterai?
-Non ora. Forse tra un anno o due.
Si fermano di colpo appena vedono il gruppo dei lobos passare davanti a loro. Manu ricorda benissimo il pestaggio il giorno della festa e preferirebbe non trovarsi di nuovo in una situazione simile. Quasi si nasconde dietro a Abraham, che sta rigido come un tronco pregando di diventare invisibile. Non ha la forza di affrontarli.
Nessuno dei cinque ragazzi sembra notarli e continuano dritti per la loro strada.
Attenzione: Qualcuno ha mentito.
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