MAL D'AMORE
Lasciai casa trasferendomi temporaneamente da Aura,sul posto di lavoro non diedi più mie notizie,cambiai numero di telefono.
''Mia questa sera verrà tutta la mia famiglia perciò preparati a mangiare!'' ''ottimo direi!'' ''suvvia ragazza,mostra un po' di entusiasmo!'' finsi un sorriso e mi buttai sul divano rimanendo con le gambe a penzoloni oltre il bracciolo ''credevo proprio che fosse quello giusto sai?'' ''si,beh immagino che tu non ti trasferisca a casa di chiunque..'' ''dove ho sbagliato? Insomma non gli ho mai fatto mancare niente!'' si posò l'indice sul labbro inferiore sporgendo le labbra ''mh...'' ''no hai ragione. Gli ho dato tutto quello che potevo.'' ''anzi,sai che c'è? Gli ho dato troppo. Mi sarei dovuta limitare a scoparmelo e fargli quattro moine come fanno tutte. Che idiota.'' Rassegnata si sbattè una mano sulla piccola fronte ''ma mi fai parlare? Cazzo ma te l'hanno detto che parli troppo?'' ''si,ma solo i ragazzi quando volevano solo rimorchiarmi.'' ''okay,sta zitta. Te ne stai qui da quasi un mese come un vegetale di fronte al mio tablet a deprimerti ascoltando ''Laura non c'è'',''Marco se n'è andato'',''potremmo ritornare'',''vuoto a perdere'' e quell'altra stupidissima canzone di Giusy Ferreri di cui io non ricordo mai il fottutissimo nome,avrai perso almeno 10 chili perché tra poco manco la frutta mangi! Non hai nemmeno più ''la pancetta da alcolizzata''! senza contare che al posto delle mani hai scribi insaziabili che li possiedono e l'immensa fantasia di una bambina eppure non scrivi più nemmeno per te stessa. Per cosa poi? Per un ragazzo che hai piantato in asso tu stessa?'' ''veramente io..'' ''non importa quello che stai per dire Mia. Importa solo che stai perdendo tempo prezioso! Vuoi che parli la tua lingua allegorica ed altolocata? In questo momento tu hai in mano un libro,dovresti riempirne le pagine ed invece rimangono vuote,restano semplicemente numerate.'' Restai senza parole perché Aura mi aveva dato una bella strigliata pur non insultandomi ma usando le parole giuste e portandomi a riflettere ''ok ed ora cosa posso fare?'' ''vestiti,si va a fare shopping.''
''preferisci i nude o i colori accesi?'' mi chiese osservando la vetrina di Kiko ''per cosa?'' ''per tutto, ho notato che hai pochi prodotti per la pelle,più tardi passeremo alla Catrice a comprare Camouflage per coprire queste occhiaie,il fondotinta da Mac perché so che mille para e quello è in grado di coprirti pure l'anima. Qui invece prenderemo un bell'illuminante ed un paio di rossetti.'' Sbattei velocemente le ciglia ''beh,vedo hai già stilato per bene la lista della spesa..''
''comunque non sto buttando all'aria il mio talento..'' ''no,ma va.'' Mi fermai e la guardai ''dico davvero,non riesco più a scrivere..'' ''lo so.'' Rispose riprendendo a camminare,svelta la raggiunsi ''come lo sai? E cosa posso fare?'' ''mangia,fai tanto sesso,esci,sii felice,insomma vivi e vedrai che tutto il resto verrà da sé!'' rimasi un attimo stupita ''la fai così facile tu..'' osservai ''beh,perché lo è. Ti sei bloccata a causa di una storia no? Ora un'altra storia ti sbloccherà.'' ''forse hai ragione,devo solo darmi una ripigliata..'' ''proprio così.'' Rispose semplicemente,guardò l'orologio ''oddio sono già le sei!'' tornammo a casa. Andai in bagno e mi dedicai al mio dolce rituale serale per la pelle:detergente alle rose,tonico alle rose ed infine crema alle rose;
presi il piccolo contenitore con l'olio di cocco,vi passai l'indice,tamponai sulle labbra,andai in camera da letto e mi misi una maglietta color salmone che arrivava morbida poco più sotto dell'ombelico con una piccola scollatura,un paio di jeans grigi a vita alta ed un paio di scarpe color salmone (si avevo fatto piccole compere da Pull and Bear). Mentre ero intenta ad osservare il mio riflesso sullo specchio notai che il mio viso non appariva poi così sciupato,i miei occhi non erano poi così spenti ma brillavano di luce propria,il mio corpo era diventato un tempo armonioso nonostante tutti i chili che Aura mi accusava di aver brutalmente perso. Il campanello suonò. Una. Due. Alla terza volta Aura mi invitò ad andare ad aprire.
''piacere siamo la famiglia Floris.'' Esclamarono i due genitori pieni di entusiasmo ''tu devi essere Mia,nostra figlia ci ha talmente parlato di te che ci sembra quasi di conoscerti!'' esclamarono cingendomi in un caloroso abbraccio,dietro le spalle dei Floris se ne stava un ragazzo vestito in modo molto elegante,viso appena sbarbato,probabilmente quella sera stessa e carnagione chiara. Non so se di Lui mi colpirono di più i luminosi occhi azzurri dal profondo sguardo o la spropositata grandezza del naso e delle labbra,sembrava un nigga bianco,una bellezza assurda. Capiva esattamente quanto fossi stupita dall'entusiasmo e dal colore emanato dalla sua famiglia,la sua espressione stava a dire <<eh già,abituatici.>> al di là della mia testolina la famiglia doveva aver scorto la propria figlia perché si staccarono e si misero ad urlare ''amore bello!'' il ragazzo osservò la mia espressione per qualche istante finchè non si decise a porgermi la mano ed a presentarsi ''piacere Nicholas,come puoi ben vedere l'unico normale di questa famiglia,motivo per cui penso sempre che mi abbiano adottato.'' Disse sorridendo,oh mio Dio,in assoluto il sorriso era la cosa più bella che avesse <<Mia non dire cose oscene,non fare l'idiota ma sii simpatica,sfoggia la tua solita sicurezza mista a freddezza.>> gli strinsi la mano a mia volta ''piacere Mia. Anche se penso tu sappia già il mio nome.'' Dissi volgendo lo sguardo verso i suoi genitori ''comunque più tardi ti dirò se è la verità oppure sei come loro.'' Dissi sorridendogli.
Io e Nicholas apparecchiammo la tavola mentre Lui mi parlava delle sue estati in Calabria,in cucina Aura e sua madre preparavano la cena anche loro parlottando,il padre era uscito sul balcone a fumarsi una sigaretta.
A tavola Aura e sua madre presentarono i ravioli di ricotta e spinaci,l'aragosta alla catalana. Per tutta la durata della cena non feci non feci che guardare Nicholas con la coda dell'occhio,sentendo il suo sguardo insistente posarsi su di me mi maledì per non essermi truccata sentendo il calore delle guance avvampare.
''oh mio Dio,credo di stare per scoppiare.'' Esclamai accarezzandomi la pancia ''ma cara non hai mai mangiato nulla!'' disse Manuel,il padre dei due ''al paese mio questo vuol dire una sola cosa:mal d'amore.'' Esclamò la signora ''ti prego mamma,non iniziare!'' brontolò Aura ''ma è vero,guardala! Tutta ossa!'' osservai per qualche secondo la donna ''signora con tutto il rispetto,mi vado bene ''tutta ossa'' come dice Lei.'' Il suo viso si contrasse in un'espressione dura finchè non intervenne Aura ''se proprio ci tieni a saperlo è appena uscita da una storia molto importante e questo è il primo vero posto che le vedo mangiare!'' disse nervosa,l'espressione della madre si rilassò ''chi ha lasciato chi?'' chiese compassionevole ''se posso chiedere,ovvio.'' Riflettei un attimo,effettivamente non c'era stata una vera e propria rottura. Si trattava di una di quelle storie che non avevano un vero inizio,né una vera fine,quel tipo di storie che fanno giri interminabili e poi tornano ad incasinarti. ''beh..è complicato.'' Osservai ''io me ne stavo andando da casa sua perché continuava a ricadere nelle sue ossessive insicurezze quando mi sono fermata proprio sulla soglia ed è stato Lui che in quel momento mi ha sbattuta fuori. Io non l'ho più cercato,Lui non mi ha più cercata e così è finita.'' ''già..'' aggiunse Aura mentre il campanello ruppe la tensione,Lei si alzò cogliendo l'occasione per squagliarsela,fece un bel respiro prima di guardare nello spioncino. Una mano si posò leggera sulla mia,accarezzandola,mi voltai scoprendo fosse Nicholas,il suo sguardo era dolce,pieno di amore ''per quanto possa contare io ti trovo bellissima proprio così e quel ragazzo deve essere idiota!" sentì le guance avvampare ed un sorriso sincero farsi spazio sulla mia bocca. ''l'idiota è qui.'' Riccardo entrò tutto nervoso,mi fissò per qualche secondo,poi la sua attenzione fu attirata da qualcosa che stava più in basso,seguì il suo sguardo,ritrassi la mano e scusandomi con Nicholas mi alzai di scatto facendo cadere la sedia.
''maledizione Riccardo,che diavolo di problemi devi avere per presentarti in casa d'altri in questo modo?'' chiesi infuriata ''che problemi ho? Il mio unico problema è svegliarmi nel cuore della notte e non trovarti di fianco a me,sapere di svegliarmi il mattino seguente ed ancora non trovarti di fianco a me. Il mio unico problema è che bevo da quando te ne sei andata da casa mia,anzi,da casa nostra,torno a casa ad orari indecenti perché tanto non c'è nessuno ad aspettarmi. Non ci sei tu ad aspettarmi. Il mio unico problema è che rimango le ore ad aspettarti nei posti in cui siamo stati insieme senza mai trovarti. Il mio unico problema è che non riesco ad immaginare un altro giorno speso così,perso così. Il mio unico problema è che voglio te ogni singolo giorno di questa maledetta vita. Il mio unico problema sei tu. Tu che non riesci a capire che nel mio modo contorto ti amo.'' ''sì in un modo contorto ma comunque io ti amo.'' Aggiunse urlando ''Mia io ti amo!'' disse cingendomi il viso con le mani con un'espressione disperata dipinta in volto,scossi la testa,poggiai le mie mani sulle sue ''è proprio questo il problema..'' sussurrai ormai rassegnata ed entrai in casa.
''va tutto bene?'' chiese Nicholas avvicinandosi e li iniziò il finimondo:Riccardo iniziò a sbattere entrambe le mani sulla porta urlando ''poi chi cazzo era quell'idiota che ti teneva la mano?'' Nicholas impallidì,spalancò la porta ''un idiota che non ha nessuna paura di spaccarti la faccia.'' I vicina a destra che erano sul balcone incitavano la rissa ''botte,sangue,violenza,alè! Alè!'' sbucarono i vicini a sinistra minacciando di chiamare la polizia,Aura scacciò Riccardo quasi a calci mentre io me ne stavo seduta ai piedi del letto della camera degli ospiti con Nicholas. Entrambi immersi in un imbarazzante silenzio. ''immagino tu non voglia parlarne,quindi non ti chiederò nulla. Vado a chiamarti Aura.'' Disse alzandosi ''no. Resta qui. Voglio che resti tu.'' Gli dissi sfiorandogli il polso con gli occhi lucidi ''ok. Non mi muovo di qui allora.'' Disse con un sorriso sbieco ''Nicholas..'' ''si?'' ''spegni la luce prima di sederti.'' ''no,mi rifiuto!'' disse indignato ''ed accendi la bajoure.'' ''oh,ok.'' Rispose esitante. Spense la luce ed accese la bajoure,fissò il letto matrimoniale di fronte a sé ''ci mettiamo almeno comodi?'' ''ok.'' Si presentò di fronte a me con la mano tesa in modo tale da aiutarmi ad alzarmi ''ok.'' Osservai io con un largo sorriso di fronte alla sua mano,con una spinta mi attirò verso di sé,ci mise talmente tanta forza che finimmo per essere l'uno ad un millimetro dal viso dell'altro,forse quello non era il suo intento ma le sue mani andarono a finire sulla mia schiena per far si che non cadessi,indietreggiai finendo direttamente sdraiata sul letto con le gambe a penzoloni.
''cioè..tu mi stai dicendo che avresti voluto studiare psicologia a Milano e trasferirti lì perché eri stanco di questa vita?'' ''proprio così.'' Confermò girandosi su un fianco e poggiando la testa sul suo braccio ''avresti fatto un enorme sbaglio,abbandonare questa calma,questa tranquillità per catapultarti nella frenesia ed il traffico della città più triste d'Italia?'' chiesi girandomi anch'io a mia volta ''la città più triste d'Italia.'' La fronte più tesa che mai,divisa da due evidenti righe corrugate ''yep! Ma ti svelerò un segreto caro sognatore di città:tutte le città si somigliano,la fretta e l'impazienza regnano,si è schiavi del tempo,del traffico e del lavoro. Perciò tutte le città sono tristi.'' ''che lezione di vita,Mia!'' esclamò fingendosi sorpreso ''comunque io ho studiato psicologiia sin dalle superiori,è sempre stata la mia materia preferita in assoluto,nemmeno Hitler è stato in grado di battere Freud!'' dissi picchiettando le ditina sul letto ''si? Non ti facevo tipa da psicologia.'' Osservò sbattendo le ciglia ''tu ora mi vedi così ma è perché attiro casi psichiatrici perché mi alleno per quello che mi aspetta!'' ''che cosa l'aspetta signorina?'' ''una cattedra al consultoriocome psicologa!'' ''ed a quel punto chi si curerà di te?'' gli tirai un leggero schiaffo,mi misi a pancia in sù ''tua sorella! Ora che i matrimoni gay sono stati ufficialmente permessi in Italia sono convinta che andremo all'altare insieme!'' ''mh,bella prospettiva della vita,poi che farai?'' ''che intendi?'' non rispose. Mi voltai di schiena e cercai di prendere sonno,stavo per addormentarmi quando si avvicinò cingendomi con il braccio,sorrisi roteando gli e ci addormentammo,non curanti di dove fossimo e che ore fossero.
Mi svegliai a causa del frastuomo,alzai la testa,mi misi sui gomiti e sospirai ''finalmente ti sei svegliata.'' Borbottò Nicholas togliendosi una cuffietta ''che cosa inquietante,sei rimasto qui tutto il tempo a fissarmi mentre dormivo?'' esclamai mettendomi a gambe incrociate ''non direi,il tempo di un paio di scatti,sono stato ad aspettare altre cose imbarazzanti ma nulla!'' ''che cosa?'' ''guarda qui,ora 1580 persone hanno visto come dormi. Sei fortunata,di solito i miei snap. Li vedono circa 2000 persone e passa.'' Disse mostrandomi le foto ed il numero di visualizzazione ricevuto;
nella prima foto ero tutta rannicchiata su me stessa,sembravo proprio uno scricciolino. Nella seconda foto sembrava parlassi. Nella terza sbuffavo e nella quarta sorridevo ''meno male che dovevano essere un paio! Mio Dio che imbarazzo!'' dissi strappandogli il telefono di mano,saltò come una molla ''che hai intenzione di fare scusa? Ti ricordo che oramai è stato visto da quasi 1600 persone.'' Disse piantandosi davanti a me a braccia conserte con un'espressione di sfida bellamente stampata sul volto,sbuffai,buttai il telefono sul letto e me ne andai ''ei!'' lo sentì piagnucolare.
''vedo che finalmente qualcuna si è svegliata.'' Disse Aura senza alzare lo sguardo dal suo libro ''che avete fatto tutta la notte tu e mio fratello?'' mi sdraiai sul divano con la testa sulle sue gambe ''no,ma fai pure!'' disse mettendo un segnalibro a metà e posando il libro sul tavolino di fronte a noi ''abbiamo parlato tutta la notte,abbiamo parlato talmente tanto e di talmente tante cose che ora non ricordo nemmeno più quasi niente.'' ''ti sta mentendo spudoratamente sorellina! Non vedi quelle occhiaie? Quel sorriso? Quei capelli arruffati? Altro che parlare!'' di scatto mi alzai e gli tirai un cuscino direttamente in faccia ''ma vaffanculo!'' mi diressi verso il frigorifero,nulla che mi attirasse,così mi piegai a cercare nello scaffaletto dei biscotti e non trovando i Bucaneve,gridai: ''chi cazzo si è mangiato i Bucaneve?'' ''tu scema. 'stanotte,non ricordi? Li hai offerti anche a me ma io ti ho detto che mi facevano schifo e tu ti sei messa ad insultarmi.'' Mi alzai e volgendo lo sguardo verso sinistra pensai <<ah,già!>> ''Nicholas seriamente che avete fatto questa notte? Per non ricordarsi niente..'' lo incitò ''abbiamo parlato tutta la notte,te l'ha detto anche Lei!'' mi appoggiai alla porta per osservare la scena,Aura lo guardò male ''ok..abbiamo bevuto un po'.'' ''okay e poi?'' ''e poi niente!'' ''Nicholas ,che cosa ti ha sempre detto tua sorella?'' buttò la testa indietro rassegnandosi ''e poi abbiamo fumato un po'.'' ''quindi immagino voi due mi abbiate sbranato casa..'' ''prometto che appena sono pronta vado a fare la spesa Aura.'' Saltai su io ''già,appena è pronta andiamo a fare la spesa Aura.'' Disse venendo verso la cucina per poi aggiungere sorridendo ''tutta colpa tua.'' Sbuffai e tornai allo scaffaletto cercando qualcosa di commestibile,alla fine optai semplicemente per un Ginseng. Presi una capsula,accesi la macchinetta,aspettai che il pulsante da rosso diventasse verde,aggiunsi l'acqua nel recipiente,infilai la capsula,impostai le tre tacche,presi una tazza medio-piccola ed azionai,il liquido scese lentamente mentre io l'aspettavo impaziente.
''mh.'' Dissi inconsapevolmente gustandomene l'ultimo goccio ''nemmeno questa notte sembravi così soddisfatta.'' Impallidì,Nicholas faceva continue allusioni su questa notte ed io non avrei avuto dubbi ma non ne ricordavo nulla. ''Nicholas smettila di prenderla in giro!'' sorrise per poi farsi serio di botto ''non la sto prendendo in giro!'' lavai la tazzina ed andai in camera a cambiarmi,mi stavo togliendo la maglietta quando entrò Nicholas ''davvero non ricordi nulla o fai finta?'' mi diressi verso l'armadio,presi un top giallo fluo e me lo misi ''ricordo poco e niente.'' Risposi osservando come mi stava allo specchio,Lui osservò l'armadio e ne estrasse un pantaloncino a vita alta nero,lo posò sul divanetto ''questo dovrebbe essere perfetto.'' Disse dandomi un ultimo sguardo.
''Aura hai bisogno di qualcosa?'' urlai dal bagno mentre stendevo sulle labbra D for Danger alla perfezione ''no,fai tu!''
Camminavo verso il Bennet quando sentì dei passi dietro di me,aumentai il passo senza voltarmi finchè qualcuno non mi si affiancò ''ei,ti sei forse dimenticata di me?'' ''no,tu non eri in programma.'' Dissi voltandomi verso Nicholas. Dopo tutto non era poi così bello.
Rimase con me per tutto il tempo che passai al supermercato,riempì Lui il carrello e pagò sempre Lui. Durante la passeggiata del ritorno non fu affatto fastidioso,la conversazione procedette molto tranquillamente. ''Mia comunque 'stanotte non è successo nulla,sta tranquilla.'' ''uhm,okay.'' Dissi tirandomi un poco giù il top ''però avrei tanto voluto fare una cosa.'' ''che cosa?''chiesi voltandomi verso di Lui,stava aprendo bocca per rispondere quando il suo telefono squillò ''pronto? Si,okay mi metto subito al lavoro.'' Agganciò e da lì in poi restammo in silenzio.
''Io ora devo andare..però tranquilla,lo riporto io il carrello.'' ''oh no,faccio io. Tu vai pure a lavorare.'' Mi offrì ''okay,che ore sono?'' tirai fuori il telefono ''oh cavolo,è l'una!'' mi sfilò il telefono dalle mani ''ma ei,che fai?'' ''ti lascio il mio numero. Così potrò continuare ad infastidirti sapendo che non ti dispiaccia così tanto.'' Disse ridandomi il telefono,io aprì la porta ed entrai per scaricare tutte le cose chiundendomi la porta alle spalle,Lui la tenne aperta con un piede ,si sporse leggermente al di là della porta per salutare la sorella e poi se ne andò. Scaricai la roba per poi riportare il carrello al Bennet.
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro