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Fa caldo. Tipo sempre. Anche la notte. Quindi io non dormo. E penso, e pensando pensando ne è uscita fuori questa. Leggetela, e se vi è piaciuta sapete cosa fare. Xx -Pat
Gli manca. Ormai è inutile continuare a negarlo. Harry gli manca da morire.
Sono passati quasi sei anni da quando sono stati messi insieme nella band e da quasi quattro, gli manca il suo migliore amico.
Non è del tutto così, insomma, si gli manca il suo migliore amico, ma ciò che più gli manca è quel fingere che fossero qualcosa di più, perché Louis l'ha sempre voluto, quel qualcosa in più.
Sbuffa risentito mentre osserva le nuove foto di Harry in giro per Los Angeles con quelle scarpe orribili e quel viso splendido. Harry non è mai stato suo ma Louis l'ha sempre ritenuto tale.
Il loro rapporto è sempre stato un po' troppo ambiguo agli occhi di tutti, perfino ai loro, ma a lui non importava, non fino a quando non gli hanno gentilmente, si fa per dire, chiesto di allontanarsi da Harry. E lui che altro avrebbe potuto fare? Stava vivendo un sogno ad occhi aperti e la sua intera, e numerosissima, famiglia contava su di lui, non poteva semplicemente imporsi e dire . NO!
Così il next to you si è trasformato in due posti di distanza e il : And i'll marry you Harry. È mutato in : Are you really engaged with Eleanor?
Quindi si, Harry gli manca e Louis ha deciso che è stanco di sentire la sua mancanza.
*
Quella mattina sono tutti in sala registrazione per decidere quale delle nuove tracce del prossimo album diventerà il singolo di lancio del nuovo progetto OneD senza Zayn Malik.
Liam se ne sta seduto su uno dei tanti divanetti sparsi per la saletta con il telefono in mano, probabilmente occupato a caricare le foto del viaggio fatto con Sophia e la sua famiglia a Disneyland. Louis ricorda ancora quando aveva caricato la sua foto insieme a Eleanor con alle spalle il famoso castello di cenerentola.
Niall è anch'esso al cellulare, Louis inizia a domandarsi se il biondino non si stia frequentando con qualcuna a loro insaputa. Ultimamente è piuttosto schivo e con un sorrisino da pesce lesso a illuminargli il viso.
Poi c'è Harry. Harry in tutta la sua bellezza.
Se ne sta seduto a terra con la schiena adagiata contro una delle pareti imbottite, il telefono in una mano e uno shekerato nell'altra.
Louis non riesce a fare a meno di sorridere. Le loro fan hanno soprannominato la sua ex ragazza Frappuccina, senza rendersi conto delle quantità di foto in cui Harry ha in mano una tazza d'asporto simile a quella tanto amata da El. Non gli dispiacerebbe se lo chiamassero Frappuccino, magari il suo.
Scuote il capo divertito lasciandosi scivolare addosso quei sentimenti e quei pensieri impossibili da sviluppare.
Harry solleva lo sguardo su di lui solo un secondo, puntandolo dritto nei suoi occhi come se avesse potuto leggere in qualche modo i suoi pensieri rivolti a lui medesimo. Louis perde un battito. Harry riabbassa lo sguardo.
*
"Stasera fai proprio schifo Tommo lascia che te lo dica"
Louis abbassa lo sguardo sul proprio joystick sbuffando una risata amara per poi lasciarlo cadere al suo fianco sul tappeto del salotto sul quale è seduto insieme a Stan.
"Pensi mai di aver completamente sbagliato tutto?"
Stan si volta ad osservarlo accendendosi la canna che avevano precedentemente rollato e abbandonato sul piccolo posacenere a forma di foglia adagiato sul tappeto tra i loro due corpi.
"Continui ancora a girarci intorno dopo tutti questi anni?"
L'amico soffia il fumo denso oltre le sue labbra carnose lasciando che una nuvola chiara si espanda sopra le loro teste.
Louis si volta di scatto nella sua direzione con gli occhi spalancati come se fosse un cervo e una macchina sia appena sbucata dal nulla pronta a investirlo.
"Sai a volte mi domando se ti deciderai mai a muovere quel grosso culo che ti ritrovi, o aspetterai di fargli da testimone al matrimonio che celebrerà con uno che ti somiglia vagamente ma che non sei tu Louis Tomlinson"
Louis boccheggia un paio di volte colto alla sprovvista. Stan sa. Forse ha fatto bene a sceglierlo come suo migliore amico infondo.
Annuisce in silenzio accettando la canna che Lucas gli sta offrendo
*
"Preferisci gli involtini o le ali di cipolla fritte?"
Fa un cenno a indicare che vanno bene entrambi, o nessuno. Non gli importa davvero cosa mangeranno stasera. Ha ancora il fiato corto e le mani umidicce da quella mattina.
"Ok la cena arriverà tra una ventina di minuti, di cosa volevi parlarmi?"
Già di cosa voleva parlargli?
Dopo essere uscito dalla sala di registrazione ha chiamato subito il suo numero praticamente obbligandolo a vedersi la sera stessa bisognoso di parlare di..di quello.
"Mi ha guardato"
"Chi ti ha guardato Harry?"
"Louis! Nick, Louis mi ha guardato!"
Harry sa che nonostante Nick abbia tentato di camuffarlo, quel suono stizzito non se l'è immaginato. Sa come la pensa Nick.
"Dico davvero, Nick, lui mi ha guardato. I nostri occhi si sono incontrati e lui non ha abbassato la testa o distolto lo sguardo, lui mi ha guardato esattamente come mi guardava quattro anni fa"
E sa che sta rischiando a utilizzare questo tono così sognante davanti a Nick, ma non se l'è immaginato! Louis guardava lui!
"Ok. Ti ha guardato, e poi?"
E poi cosa? Louis l'ha guardato! Dovrebbero istituire una festa nazionale solo per questo motivo.
"E poi niente" fa spallucce tentando di convincerlo, e convincersi, che sia tutto lì.
Che non si sia mangiato le pellicine di ogni dito e che non si sia martoriato il labbro tutto il giorno dopo..quello.
"Ecco appunto" sbuffa Nick alzandosi a recuperare un paio di piatti dalla credenza in cucina.
È andata bene, pensa Harry. Nick non ha urlato e a lui non è venuta una crisi isterica.
Non è così e lo sa.
Quando Nick torna in cucina con due piatti un una mano e due posate e due bicchieri nell'altra, il ginocchio e la gamba di Harry sono ormai affetti da Parkinson.
Nick sistema tutto in silenzio per poi prendere posto esattamente davanti al riccio sul divano opposto a quello dove sta seduto lui e la sua gamba ballerina.
Fa un gesto con le mani come a dire : vanti dacci dentro.
E Harry scoppia.
"Nick, lui mi manca da morire, cazzo lo so che sono un idiota a sperarci ancora ma, cazzo lui è Louis Nick! Era il mio Louis oggi io l'ho visto! Lo so che non mi ha mai amato nel modo in cui lo faccio io, ma sai che mi basterebbe riavere quel rapporto di amicizia, me lo farei bastare, Nick cazzo che devo fare?"
E nick lascia che lo sproloquio di Harry giunga al termine prima di emettere la sua sentenza.
"Harry, sai perfettamente come la penso. Tomlinson è un idiota"
Nick non gliel'ha mai mandato a dire. È sempre stato coerente, c'è da ammetterlo.
"Si è tirato indietro quando quei coglioni dei vostri manager si sono resi conto che la vostra stava per diventare un'amicizia con benefici, e lui da viscido verme qual è ha chinato il capo e si è rintanato nel suo buco di culo anziché ammettere di essere un fottuto frocio che sbavava dietro il culo di un sedicenne. Poi per condire il tutto, come se non bastasse la sua interdizione mentale, si mette insieme a quella insulsa arrampicatrice sociale e smette di rivolgerti la parola giustificandosi con : è per il bene della band Harold. E tu continui a commiserarti per colpa di un cretino che ha il cervello dentro il culo rifatto che si ritrova e ti illudi che solo perché accidentalmente i suoi stupidi bulbi oculari si sono orientati in direzione del tuo bel faccino brufoloso lui si sia magicamente accorto di amarti. Sveglia Harry."
Harry tira su col naso.
Sorride a Nick tristemente. Era quello che aveva bisogno di sentire. Sa che in questi casi ha bisogno delle parole di Nick per tornare con i piedi per terra. Può essere brutale e ammettiamolo un pochetto di parte. Ma Nick gli vuole bene, come solo un fratello e un migliore amico può volertene. Si è sempre schierato dalla sua parte e ha sempre lasciato che Harry sfogasse le sue lacrime asciugandole in silenzio. Gli vuole un gran bene, e ha ragione, è ora di svegliarsi e smetterla di vivere quel sogno ad occhi aperti chiamato Larry Stylinson.
*
Mancano un paio di settimane al prossimo concerto e Louis ha preso una decisione. Lo rivuole. Rivuole il suo Hazza.
Quando lo trova fermo alle macchinette in corridoio, lo interpreta come un segno positivo del fato. Harry è solo e lui può finalmente parlarci e sistemare ogni cosa, più o meno.
"Hey"
Harry si volta quasi a rallentatore nella sua direzione.
"Hey?" risponde incerto osservandosi intorno non del tutto certo che Louis si sia rivolto a lui poco fa.
"Come stai?"
E ok questo è decisamente strano. Perché Louis gli sta parlando?
"Bene?"
"E' una domanda?" sorride infilandosi le mani in tasca con fare impacciato.
Harry si morde il labbro tentando di sopprimere un sorriso imbarazzato.
"Cosa? Come mai mi stai parlando?"
Il petto di Louis si restringe al suono insicuro della voce calda di Harry.
Tra loro non è mai stato cosi. Non era così prima.
Louis sbuffa frustrato per poi fissare gli occhi di quello che spera possa tornare a essere la persona più importante della sua vita. Non che non lo sia, ma vuole che Harry se lo ricordi.
"Mi manchi Haz"
Lo shock è palese sul volto di Harry e Louis si maledice perché Il suo Haz non dovrebbe essere così sorpreso dal fatto che gli sia mancato e che gli manchi.
Ci sono così tante cose che Harry vorrebbe rispondere.
"Mi manchi anche tu Lou"
È ciò che decide di dire. Perché è Louis quello di fronte a lui e non ce la fa proprio a fargli pesare tutti gli anni in cui è stato male a causa sua.
*
"Sei rimasto una schiappa Harold, tutti questi anni in cui avresti potuto allenarti e invece pff!"
Stanno giocando una partitella improvvisata nel giardino dietro casa di Louis e Harry ha preso più pallonate in faccia che altro, ma chi se ne frega?
È fuori in giardino al sole in una splendida giornata di inizio estate, insieme a Louis che importa se domani avrà un quadro di picasso al posto della faccia?
È incredibile il modo in cui tutto sia tornato esattamente come all'inizio della loro amicizia. Le carezze, gli abbracci, gli sguardi e i sorrisi. Tutto.
Perfino la frustrazione e il desiderio represso. Anche quello.
Quel doversi trattenere in modo tale che l'altro non capisca che quella vicinanza significa qualcosa di più di una semplice amicizia, che quegli sguardi e quei sorrisi valgono molto di più di quelli scambiati con Liam o Niall.
Apparte questo tutto è perfetto per entrambi.
*
"Non mi mancavano per niente le vostre effusioni pornografiche!" borbotta Liam in direzione di Harry e Louis che ridacchiano come due ragazzine.
È impossibile distinguere dove inizia uno e dove l'altro. Sono seduti sul divanetto della saletta e i loro corpi sono un groviglio di arti.
La testa di Harry è adagiata contro il petto di Louis mentre le mani del più grande la massaggiano delicatamente fino a tutta la lunghezza dei capelli ormai lunghissimi. Le mani di Harry invece riposano sulle cosce toniche del calciatore lasciando piccole carezze con le punta delle dita.
"A me si invece! Guardali sembra di rivedere un vecchio video Diary" la smorfia di finto disgusto che Liam lancia in direzione degli occhi cuoricino di Niall fa ridere tutti.
*
"Sei arrabbiato con me?"
Sa che Nick è arrabbiato, ma sa anche che se non inizia la conversazione in qualche modo lui non lo farà di certo.
"Sei felice?" domanda guardandolo dritto negli occhi spalancati per il terrore dell0imminente sfuriata, che sembra Nick stia decidendo di rimandare.
"Si"
"Allora non c'è altro da dire"
E potrebbe chiuderla così, ma sa che Nick ha altre cose da dire e lui ha bisogno di sentirle.
C'è un motivo in fondo se gli ha chiesto di cenare insieme no?
"Nick, avanti"
Il conduttore fa una smorfia con le labbra, quasi indeciso se dare vita ai suoi pensieri o meno.
"Che diavolo state combinando? Siete amici adesso? Si? E ti basta? Per quanto ti basterà Harry prima di venire a piangere di nuovo da me perché tu lo ami e lui invece ti vede come il suo giocattolino usa e getta? E poi diciamocelo chiaro e tondo, mi ha chiamato per un motivo, non è così? C'è una domanda che ti angoscia da quando avete ripreso a vedervi, non è così? Continui a chiedertelo, vero? Cosa accadrà quando il tour riprenderà? Come si comporterà davanti a tutti gli altri?"
*
Sono a casa di Louis da un paio d'ore ormai ma Louis si è reso conto che qualcosa non va in Harry.
Mancano solo due giorni all'inizio della seconda parte del tour e forse è solo stanco, forse ha solo la testa proiettata altrove.
"Che stiamo facendo Lou?"
Il viso di Harry è in colore come il suo tono di voce. Se ne sta li seduto a terra con la schiena posata contro il divano di pelle bianca di Louis, la tv accesa a basso volume su una vecchia puntata di Friends.
"Guardiamo la tv?"
Vorrebbe chiedergli che diavolo si è fumato, e perché non l'ha chiamato.
"No, voglio dire, che stiamo facendo noi?"
"Che vuol dire?"
"Lou, tra due giorni inizia il tour, io voglio sapere se continuerai a essere il mio migliore amico o se fingerai che non esisto mentre bagni dalla testa ai piedi Liam e ridi con Niall"
Louis si ritrova a deglutire un paio di volte.
Il cuore batte veloce dentro il suo sterno e le sue mani sembrano essere diventate improvvisamente interessanti.
"Harry.."
"Harry cosa?"
"Cerca di capire..sarebbe...strano no? Comportarci di nuovo in quel modo come se nulla fosse dal nulla..forse.."
"In quel modo? Che cazzo vuol dire in quel modo?"
"Beh siamo un po' ambigui non credi? Anche Liam lo dice sempre!"
Louis ha alzato la voce quando Harry si è alzato in piedi scuotendo la testa borbottando insulti incomprensibili.
"Non ci posso credere Louis, sei uno stronzo!"
E Louis lo sa che è vero. Per questo non fa niente quando Harry raccatta portafogli e chiavi e si sbatte la porta alle spalle.
*
Il primo concerto è stato uno schifo.
Le fan hanno apprezzato, ma Louis no.
Lui e Harry hanno ripreso a ignorarsi e fare il cretino con Liam e una bottiglietta d'acqua sul palco non sembra più così divertente.
Come se non bastasse, adesso Harry sta facendo il cascamorto con un insulso ragazzo palestrato della sicurezza.
A volte si domanda perché, Louis.
Harry è gay, lo sanno tutti i suoi amici e parenti, quindi perché? Perché non ci ha mai provato con lui?
Il ruolo di migliore amico gli piace ma sa che gli è sempre stato stretto. Lui lo ama, lo brama, ma Harry non ci ha mai provato. Quindi perché?
Semplicemente non sono abbastanza per lui, questo si è sempre ripetuto Louis in tutti questi anni.
È abbastanza ipocrita, lo riconosce.
Morirebbe per ricevere quel genere di attenzione da Harry, ma allo stesso modo ha il terrore che gli altri possano additarli come coppia. La modest ha fatto proprio un bel lavoro con il suo subconscio di diciassettenne. Grazie tante.
Resta il fatto che Harry ha passato un foglietto al tipo e che quello adesso se la ride tutto emozionato mentre guarda il sedere di Harry andare via.
Qualcosa scatta.
"TU, senti un po'"
Il tipo, che deve ammettere non è niente male, fanculo, lo guarda stranito con ancora il foglietto tra le dita.
"Che pensi di fare con quel numero?" braccia incrociate e sopracciglio alzato. C'è un motivo se lo chiamano la sassy.
"Questo ti riguarda perché?"
"Harry è mio. Quindi vedi di sparire e non farti più vedere se ci tieni alla faccia, che tra parentesi, non è questo granchè!" bugia. Grossa bugia.
Il tipo sbuffa contrariato, probabilmente non ha semplicemente voglia di mettersi in mezzo tra un ragazzo geloso e il suo fidanzato un po' farfallone.
Lancia il pezzo di carta in mano a Louis andandosene nella direzione opposta a quella in cui poco fa è scomparso Harry.
Ci sono dei piccoli coriandoli bianchi a terra quando Louis lascia le quinte del palco.
*
Sono sul tour bus e tra mezz'ora dovranno salire sul palco per il loro secondo concerto.
Harry se ne sta sconsolato su uno dei divanetti laterali mentre Liam e Niall giocano a mario kart appollaiati sul tavolino da pranzo in parte opposta al riccio.
Harry non ha fatto altro che sbuffare controllando il telefono ogni sue minuti. Patetico.
"Ma perché non mi chiama? Pesavo di piacergli..sono brutto?" domanda in direzione di Liam che lo osserva per bene mettendo anche il gioco in pausa mentre Niall sbuffa annoiato.
Liam fa spallucce per poi riprendere la corsa sbattendo la spalla contro quella di Niall sperando di farlo perdere.
"Io non capisco, oggi non si è nemmeno fatto vedere alle prove"
Louis reprime un grugnito fingendo di accordare la chitarra dall'altra parte del bus.
Harry non lo sta facendo apposta, più o meno.
Dopo quanto si sono detti a casa di Louis, è andato a piangere da Nick, come ci si aspettava.
Nick l'ha prima abbracciato e poi l'ha cazziato dicendogli che era giunto il momento di andare avanti e dimenticarsi una volta per tutte di Louis, ecco spiegato il suo nuovo flirt.
Louis non ne può più. Sono dieci minuti che Harry non fa che lamentarsi perché il tipo della sicurezza non si è ancora fatto sentire.
"Non ti chiamerà Harry!" sbotta al limite della pazienza.
Il riccio si volta a guardarlo in modo truce mentre Liam e Niall spengono il gioco in previsione dell'imminente scontro. L'irlandese vorrebbe aver comprato i pop corn. Il fatto che abbia visto Louis rivendicare il territorio il giorno prima non centra nulla, già.
"Che diavolo ne sai tu?!"
"Lo so e basta ora smettila di rompere i coglioni con questa storia!"
Gli occhi di Harry sono due bracieri ardenti.
"Che cazzo di problemi hai? Non ti riguarda!"
Louis abbandona la chitarra a terra alzandosi a torreggiare su Harry ancora seduto.
"Mi riguarda invece! Perché tu sei mio e mi sono rotto il cazzo di sentirti piagnucolare perché un coglione qualunque non ti richiama! Sono dieci minuti che ti lagni per le attenzioni di uno che non sono io!"
Liam e Niall si lanciano uno sguardi di intesa abbandonando il bus senza essere degnati di uno sguardo.
Harry è completamente basito. Anche Louis lo è. Da dove l'ha tirata fuori quella cosa?
"Che cazzo hai da sorridere come uno scemo?!"
Louis lo accusa mentre anche le sue labbra sono tirate a mostrare i denti bianchi.
Harry gli fa cenno di avvicinarsi e Louis si siede sulle sue gambe senza nemmeno pensarci su.
"Perché ci abbiamo messo tutto questo tempo?" sussurra Harry con le fossette ancora in mostra.
"Baciami idiota"
E Louis lo fa. Lo bacia.
Lo bacia come avrebbe voluto baciarlo per tutti quegli anni, lo bacia con amore, dolcezza e trasporto. Stringe i suoi capelli sulla nuca mentre Harry lo avvolge con le sue lunghe braccia.
Quando si staccano hanno il respiro corto e gli occhi pieni di un sentimento inespresso a parole.
"E' stato..." inizia Harry prima di venire interrotto da Louis.
"Lo so, lo so, più della Champions League, più dello United, l'abbiamo letta tutti Supporters Harry"
Il riccio aggrotta la fronte confuso. Poi fa una smorfia ignorando la frase di Louis, dice sempre un mare di cazzate comunque.
Qualcuno bussa alla porta del camper. È ora di andare in scena.
Louis si alza e offre una mano a Harry. Il riccio sorride mentre la afferra stretta.
Forse l'inizio del tour non è stato un granché, ma è certo che il continuo sarà fantastico.
Fine.
**Ovviamente la Supporters citata da Louis è la SUPERMEGASPLENDIDA ff scritta dalla inimitabile InsaneB che amo. Il mio voleva essere un piccolo tributo ecco.
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