Roy ed Andrea sono nati per caso.

Questa estate, passeggiando per le strade di un paesino sconosciuto, hanno bussato alla mia porta, pregandomi di raccontare la loro storia. In un primo momento mi sono detta: posso esaudire questo desiderio? Siete due persone complicate, diverse. Come posso essere abbastanza limpida affinché una storia come la vostra sia convincente?

La risposta a questa domanda era molto semplice e non me ne ero nemmeno resa conto. Roy ed Andrea racchiudono dentro di loro un pezzettino di me. In loro mi ci rivedo, li capisco, comprendo il desiderio di voler essere capiti, ascoltati, compresi.

Chi ero dunque io per rinnegare una tale richiesta? Avrei potuto lasciarli passare indisturbati tra i miei pensieri e abbandonarli lì, in un angolino della mia testa, dimenticandomi completamente di loro?

Ovviamente no.

Ci sono così tante storie che devono essere raccontate che tralasciarne una a favore di un'altra sarebbe un vero peccato. Ognuno di noi ha il proprio valore ed il proprio bagaglio, chi più leggero e chi più pesante, ma questo non importa.

Ovunque voi siate ora, Roy, Andrea, vi voglio bene. Mi siete stati accanto e per questo ve ne sarò sempre grata.

Vi saluto, ma si spera non per sempre.