La bravissima Regina dei commenti, al secolo Wisteria o meglio  AkinoBanshee è tornata con una bellissima recensione che come al solito potrebbe sparire all'interno dei commenti de "Il sogno di Yoppa".

Sono oltremodo felice dei complimenti, ovviamente, ma soprattutto sono contento perché traspare che si è divertita, e quello è il primo obiettivo di ogni mia storia!

Buongiorno!

Ho finito questa perla da un po' e mi dispiace di aver trovato solo ora il tempo di scrivere qualcosa a riguardo.

Umorismo e un'atmosfera fiabesca si mescolano tra le pagine de "Il sogno di Yoppa" dando forma ad un'unicità di stesura e trame che riesce sempre a spiazzarmi.

E' praticamente impossibile non rilassarsi perdendosi tra la musicalità dei tuoi periodi e non sorridere trovandosi di fronte personaggi come gnomi sempliciotti ma estremamente astuti e vecchi maghi ma non anziani, oppure anziani ma non vecchi (devo ammettere che proprio quest'ultimo continuo cambiar le carte in tavola mi ha sorpreso davvero tanto, non credo di aver mai letto nulla di così fuori dalle righe in vita mia e, non so se te l'ho già detto, ma il tuo stile mi ricorda davvero quello di Tolkien)!

E a proposito di personaggi, non sai quanto mi sono sentita in pena per quel povero carceriere imprigionato nelle sue stesse prigioni!

Ma il modo in cui Yoppa riesce ad aggirarlo è davvero degno di merito; ciò che intendo dire è che i tuoi personaggi hanno quell'aria e quegli atteggiamenti tipici proprio dell'universo fiabesco ma calati in contesti spesso un po' più "maturi" (di certo non si parla di cicale che metaforicamente rappresentano l'uomo che preferisce godersi il tempo a disposizione senza armarsi preventivamente contro le intemperie come la buona e vecchia formica), ed è proprio questa sottile contrapposizione, quel confine che separa i tuoi scritti dalle fiabe vere e proprie della tradizione, che mi attira così tanto.

E' semplicemente bello potersi perdere in altri mondi e rimanere completamente spensierati in certi casi, tornando a volte alla nostra infanzia grazie alle tue righe ragionate e ricche di fantasie e di storie da raccontare. Il finale di questo racconto è totalmente inaspettato e inaspettatamente esilarante (il gioco di parole è voluto, heh) e quella principessa mi ricorda quasi me.

Oddio, non è che io sia una pazza scatenata che urla se non le rispondono... ma di certo ho il mio bel caratterino!

Piut poi, mi infonde quasi la stessa tenerezza del soldato semplice e il Barone, distaccandosi completamente dalle colpe che gli additavano e dimostrandosi una persona essenzialmente non solo diversa, ma anche consapevole delle sue azioni, ci fa davvero capire quanto sia importante non vedere le cose solo sotto un'unica prospettiva.

Persino un filo d'erba può sembrarci immensamente grande se lo guardiamo sotto una certa prospettiva, e le stelle piccolissime. Ma le cose non sono sempre come appaiono, Chemonte non è vecchio ma solo anziano, Piut non è valoroso come dovrebbe, ma solo spaventato e un po' ingenuo; Yoppa non è stupido ma solo sempliciotto, più astuto di una volpe nonostante tutto e la principessa... Beh, la principessa non è dolce ma più realistica di quanto si potesse pensare.

Ottimo lavoro, davvero!

A presto,

-Wisteria.