Capitolo 49 (prima parte)
Sara lancia un legnetto al labrador, Pongo. Se era una femmina la chiamavano Peggy?
Si siede su una panchina e mi guarda. «Te l'avevo detto, sarebbe arrivato il momento in cui avrei dovuto prendere le parti di qualcuno in questa storia.»
Mi ricordo solo ora dei suoi discorsi che mi sembravano insensati. «Quindi tu già lo sapevi? Sai chi ha messo in giro certe dicerie? Perché non me l'hai detto, invece di fare la misteriosa?»
«Perché credevo che sarebbe accaduto più in là» ammette, piegando un angolo della bocca in una smorfia dispiaciuta.
«Quindi chi è secondo te?»
Distoglie lo sguardo dal mio, verso Mike e il Fabbro che se ne stanno in piedi e guardare meglio i due cagnolini che giocano nell'erba. Stira il bordo del cappotto beige, che risalta la sua figura slanciata e si aggiusta il cappello di lana sulla testa. In confronto a lei, con i miei soliti jeans da dieci euro, il giaccone aperto e il mio maglione in saldo sembro una scappata di casa. Sembro sempre una scappata di casa vicino a lei, persino ora che è informale e non sembra che stia andando a una riunione di qualche grande azienda.
Si morde il labbro rosso di rossetto e io decido così di passare il burro di cacao sulle mie.
Checché ne dica lei, è impossibile giudicarmi un disastro mentre Sara è così fastidiosamente perfetta.
Neanche il fatto che scrive dei libri porno è un difetto, perché è una donna che sa ciò che vuole il pubblico e glielo offre. Se guadagna grazie al suo cervello, alla sua capacità di scrittura e alla sua intraprendenza, è ancora più degna di stima.
E io, che probabilmente avrò un minimo riscontro solo a causa della relazione con Mike, sembro una sfigata che deve appoggiarsi al proprio ragazzo per avere un briciolo di successo.
«Dico sul serio, chi è?»
«Audrey» sussurra. «Vorrei parlarne con Mike, ma... a quanto ho capito lui non vuole averci problemi per non averne con Liam.»
Audrey.
La stessa Audrey che mi ha definita "kid", bambina, mentre era al telefono con Mike sapendo che stavo ascoltando. Posso capire perché sospetti di lei.
«Direbbe che il padre di suo figlio è un adescatore di minorenni?» chiedo. «Perché è questo che quell'articolo fa passare su Mike. Che io stia con lui per secondi fini e che lui sia un pervertito.»
«Non l'hai vista, Lav. Era furibonda appena ha scoperto che lui si stava rifacendo una vita. Era decisa ad andare fino in fondo e a...» Scocca un'altra occhiata ai due uomini e tira un sospiro amareggiato. «Non le importa delle conseguenze, solo di far soffrire entrambi per aver fatto soffrire lei.»
«Ma io che colpa ne ho? Non sapevo neanche che loro si stessero lasciando, non bado ai pettegolezzi, non mi interessano. La vita privata degli altri non è affare mio.»
Accenna un sorriso e una risata sbuffata. «Fossero tutti come te. Tu hai qualche sospetto su chi abbia rifilato le foto che vi ha fatto Sasha?»
«Come fai a sapere che...»
«So che vi ha fatto delle foto e riconosco il suo stile. Tu a chi le hai mostrate?»
Cornelia e Nelly.
Non potrei mai credere che una di loro due me l'abbia fatto alle spalle. No, sono mie amiche e mi vogliono bene. E se invece fosse stata una di loro? Di chi posso fidarmi?
«Non riesco a credere che una delle mie amiche le abbia diffuse.»
«Devi chiederglielo.»
«Nelly mi ha detto di no. Gliene ho già parlato ieri.»
«Ti fidi?» Mi scruta assorta, pensierosa. Sta macchinando qualcosa che non so?
«Certo che mi fido. Da quando la conosco è stata molto importante per me.»
«E se si fosse comportata da amica per pugnalarti alle spalle?»
«Per quale motivo? Lei neanche segue il basket, ha guardato la prima partita solo dopo aver visto Mike con me!»
«Stavo ipotizzando.»
«Non farlo, per favore.» Mi porto le mani alle tempie e cerco di razionalizzare. Ho mostrato le foto solo a due persone, non riesco a pensare che...
No, non è stata Cornelia. Non potrei mai credere che mi abbia dato in pasto ad altri. E per cosa? E perché? No. Non è stata lei.
«Hai usato il plurale. Hai dei dubbi su qualcun altro, vero?»
Rimango in silenzio, perché non so quanto sia il caso di sbilanciarmi davanti a lei. Prima ancora che possa fare o dire qualcosa, sento provenire una vibrazione dal mio zaino, in cui ho ficcato il cellulare. Lo recupero attorcigliato ai pantaloncini con cui ho dormito.
Cornelia.
"Lav, mi sa che ho fatto un casino."
"Che intendi?" le chiedo subito. No, non voglio crederci. No, no e no.
"Ho mandato la foto di te e Mike a mia madre, perché era curiosa anche lei... e credo che sia stata colpa sua."
Cosa?
"Tu mandi a tua madre delle foto mie? E chiedermelo prima?"
"Lo so, Lav, scusami. Ho fatto un casino, non so come farmi perdonare."
"Pensaci bene, perché quelle foto erano non private, ma privatissime."
Getto il cellulare alla rinfusa tra il resto.
Vaffanculo, Cornè.
«La mia amica ha una madre pettegola quanto la mia» dico a Sara. «Ecco chi ha storpiato tutto, è come il gioco del telefono. Ho detto a Cornelia di Mike, lei ne ha parlato con sua madre, sua madre ha capito tutt'altro, l'avrà riferito ad altri che chissà che hanno inteso e così siamo a questo punto.»
«Lav, questo non è il gioco del telefono. Alcune cose erano troppo precise per esserlo.» Sara è ferma e risoluta, come se avesse già risolto tutto il mistero. «E io sono dalla tua parte. So cosa significa quando i giornalisti si mettono in mezzo.»
«Mi spieghi che vuoi dire?»
«Voglio dire che la tua amica ti ha mentito sulla madre e che è in combutta con Audrey. Perché? Semplice invidia. Tu sei felice da quando stai con Mike, e lei è una frustrata che vive una relazione che non la appaga davvero.»
«Frustrata? Hai sbagliato persona.»
«Lav, ho tanti difetti, ma non sbaglio mai sulla natura delle persone. Non più, almeno. Quindi sei libera di non credermi, ma fidati: ho ragione e inizia a essere diffidente con lei. Se è davvero tua amica, capirà di aver fatto un'enorme stronzata, perché Audrey vuole farti soffrire. Tu vuoi soffrire?»
«E a te che viene in tasca se io soffro o no?»
«Proprio niente. Per questo sono disinteressata e posso darti un aiuto sincero.»
«Cornelia non l'ha fatto di proposito, le credo.»
«E chi avrebbe detto a quel sito il nome di tuo padre? La sua cara madre che ha diffuso per caso le tue foto?»
Non voglio crederci, non voglio pensare che l'unica amica che abbia avuto per tanto tempo possa avermi pugnalata alle spalle in questo modo. No, non è stata lei.
Continuo a ripetermelo, ma più cerco di convincermi che non è così, più Sara parla e dà voce alla sua congettura, più mi rendo conto che è verosimile.
«E come pensi che abbia contattato Audrey?» le chiedo.
«Lav, esiste quel fantomatico mondo che sono i social. Se la tua amica è tifosa della Vulnus, magari è di quelle che sanno nome e cognome di tutte le donne della squadra.»
Lei è quel tipo di tifosa.
«E cosa dovrei fare? Dirle che secondo me ha mentito?»
«Si tradirà da sé. Hanno commesso degli errori.»
«Quali?»
Sara apre la bocca per rispondermi, ma la richiude appena Mike e il Fabbro si voltano verso di noi, dopo aver richiamato i cagnolini.
«Sta per piovere» dice il capitano e, subito dopo, il rombo di un tuono squarcia il cielo in lontananza. «Prima che qualcuno dotato di coda si sporchi di fanghiglia, andiamo via.»
Appena mi alzo dalla panchina, Mike stringe la mia mano e mi attira sé per stamparmi un bacio sulle labbra. Lo ricambio, cercando il suo sapore che mi fa stare tanto bene, mentre Whisky ci saltella intorno richiamando la nostra attenzione. Ma per una volta lo ignoriamo.
«Non è un sollievo?» sussurra. «Poterci baciare così all'aperto?»
«Avrei preferito scegliere quando farlo» mormoro.
«Già, sarebbe stato meglio.» Si tira su il cappuccio del giubbotto, riparandosi dalle prime gocce di pioggia, e ci avviamo all'uscita.
Mi fa tenere il guinzaglio di Whisky, che è così buono da non strattonarmi, anche se scodinzola e abbaia festoso quando è di nuovo vicino a Pongo – nel frattempo gli altri erano già usciti dal parco.
«Fai strada tu, vero?» chiede il Fabbro a Mike. «Non ho idea di quale sia il posto che dicevi.»
Annuisce, così ci dirigiamo alle rispettive automobili insieme ai cani.
Spazio autrice
Buona vigilia a tutti con un nuovo capitolo <3 Visto che a Natale siamo più buoni, potrei (e dico "potrei") far uscire almeno il disclaimer della nuova storia che pubblicherò. Dipende dagli impegni di questi giorni. La pubblicazione partirebbe comunque a gennaio e, già ve lo anticipo, non sarà regolare.
Comunque, quanti dubbi vi ha messo Sara? Parecchi? O forse sotto sotto pensate che abbia ragione lei?
Questo capitolo sarà soprattutto su di lei che parte in quarta XD
E sarà un capitolo bello corposo, quindi ve lo ritroverete diviso in tre parti. In un certo senso è il mio regalo di Natale per voi <3
Baci a tutti e buona Vigilia,
Snowtulip.
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