Dopo aver finito di mangiare, rimaniamo a tavola, a parlare del più e del meno. Scocco un'occhiata verso Lavinia, che si è alzata per rispondere alla telefonata di una collega del ristorante. Cammina su e giù nervosa, come se stessero discutendo di affari di Stato. È abbastanza lontana da non farci sentire neanche mezza parola – e ho il sospetto che stia bisbigliando – ma riesco a percepire sin qui il suo viso preoccupato e l'espressione corrucciata.

«Capisco che ci trovi in lei» mi dice Jérémy, notando il mio sguardo calamitato su di lei. «È gentile, sveglia, educata... Sembra anche più matura della sua età.»

«La maturità non è l'unica cosa che mi piace di lei.»

«Comunque, ignora Niko. Di sicuro farà qualche commento fuori luogo...»

«Li ha già fatti. E li ha sentiti anche Lavinia, non può fare altri danni.»

Si gratta il collo dietro l'orecchio, pensieroso. «Menomale. A me una volta ha chiesto se avevo fatto vedere ad Alizée la mia "Tour Eiffel", quindi immagina...»

Cerco di non ridere: è proprio una battuta da Niko. «Ne ha fatta una del genere anche a me.» Non gliela ripeto, perché ora so che per parlare di usare un cavatappi nella bottiglia della mia ragazza è presto. Non voglio metterle pressione. Ci pensa già da sola.

Alizée sbuca dall'interno dell'appartamento con una tazza calda di camomilla.

«Potevo pensarci io» le dice Jérémy per la terza volta, appena si siede al suo fianco.

«Sto meglio» mormora lei. «La nausea è solo leggera.»

Daniele scuote la testa, come se sapesse che con la testardaggine delle ragazze c'è ben poco da fare. Ethan, invece, inarca le sopracciglia come a dirmi che i due francesi sono fin troppo melensi per i suoi gusti. Niko e Sasha gli vanno più a genio, perché sono una coppia che sa stare in compagnia e che non si risparmia battute e punzecchiature divertite. Da quanto ho potuto costatare durante il pranzo, il rapporto tra lui e Niko sembra più disteso, nonostante quest'ultimo ancora fatichi ad accettare il nuovo ruolo nella squadra.

«Secondo voi stanno facendo davvero il caffè?» scherza Ethan.

«Non credo che Sasha lo farebbe con noi in casa» commenta Pala divertito.

Mi volto a guardare l'interno verso la cucina, dove Niko e Sasha stanno parlottando davanti alla loro macchinetta per il caffè.

«Prima mi è sembrata un po' misteriosa» dico.

«Sasha? È solo nervosa per via di suo padre» risponde Alizée.

«Ma avete tutti dei problemi con i padri?» ridacchia Ethan. «Pala, Alizée, Sasha...» Guarda la mia ragazza, che ha appena concluso la telefonata e che viene seguita passo dopo passo da Whisky. «Lav, tu tutto okay con tuo padre?»

Lei aggrotta la fronte, confusa dalla domanda.

«Parlavamo di padri problematici» le spiega Daniele, con una smorfia dispiaciuta.

«Conto anche io» mormora Jérémy.

«Il mio non è problematico, se n'è andato di casa» commenta Lavinia con una scrollata di spalle. «Non è più un problema.»

«Mike, almeno il tuo è normale?» mi chiede Ethan.

Pala serra le labbra con lo sguardo basso, come se volesse rimangiarsi le parole che sono state appena pronunciate – per quanto non da lui.

Gli faccio cenno di sì. «Lo era.»

Lavinia mi accarezza la schiena con dolcezza, senza aggiungere nulla. La sua mano si muove sicura, tanto che mi porta a scambiare un'occhiata con lei, visto che è sempre incerta su come comportarsi. Il viso dispiaciuto mi trasmette empatia, come se comprendesse il dolore che provo quando parlo di lui.

«Quello di Elena è normale.» Daniele prova a cambiare discorso. «Ce lo ritroviamo in curva a tifare per noi.»

Sorridiamo tutti, chi più chi meno.

«Allora, quando il padre di Elena saprà che diventerà tuo suocero?» gli chiede Jemmy, partendo alla lontana per affrontare l'argomento matrimonio.

«Ho un piano.» Pala poggia i gomiti sul tavolo. «Il locale dove suona Lavinia» e accenna a lei con la mano «è perfetto. Devo trovare una sera in cui prenotare tutta una sala, in modo che ci siamo sia noi della squadra, sia le sue amiche, perché mi ammazzano se non ci sono anche loro. E dev'esserci anche Matilde, perché di sicuro vorrà esserci e mi romperà le scatole se non la invito...»

«Se c'è troppa gente, non la obblighi a dirti di sì?» gli chiede Alizée. «Al suo posto mi sentirei a disagio.»

«Anch'io» concorda Lavinia, arrossendo.

«Infatti volevo che fosse una cosa abbastanza intima, almeno per chiederglielo, con le persone che sono più vicine a noi. Quindi per quanto riguarda me vorrei mia sorella e la squadra, e per Elena vorrei che ci fossero le sue amiche.»

«Ludovica ormai è compresa nella squadra» dice Jérémy. «Sempre che tra lei e Marco vada tutto bene.»

Daniele annuisce. «Se si lasciano, me la prendo io con Marco. Volevo sentire Pippo, ma con il fatto che gioca l'Eurolega, non riuscirebbe mai a venire.»

Filippo Longo giocava in squadra con noi fino alla scorsa stagione; in estate se ne è andato a Milano per partecipare all'Eurolega. Niko gliene ha dette di tutti i colori quando l'ha scoperto, ci era rimasto così male da sentirsi tradito. Se avesse scoperto che aveva una storia con Sasha, forse l'avrebbe presa meno sul tragico. Meglio che non ci sia anche Pippo, già devo fargli da badante per via di Ethan.

«Quindi tu volevi andare a cena all'Oasi.» Lavinia riprende il suo discorso. «E una volta lì?»

«Ecco, volevo chiederti se potessi suonare una canzone o un qualcosa per lei» le dice lui, con le guance che si colorano di rosso per l'imbarazzo nel parlare di un momento così romantico per Elena. «Te lo dirò con anticipo, così puoi preparartelo, perché vorrei che fosse una cosa speciale per lei. E poi dovrò prepararmi il discorso, ma quello è un mio problema.»

«Se fai tutto questo casino solo per la proposta, figuriamoci il matrimonio» lo sfotte Niko, arrivando con un vassoio per i caffè e il ginseng di Jérémy.

«Fagli pensare a un casino alla volta» ride quest'ultimo, servendosi con lo zucchero che gli porge Sasha. «Così riusciamo anche a prenotare il posto. Perché non può decidere da solo dove sposarsi, dev'essere d'accordo anche Elena.»

«Appunto, una cosa alla volta.» Pala si gratta la nuca, prima di ringraziare Niko per il caffè. «Però che ne pensate? È una buona idea?»

«Sei così romantico che ti sposerei io» scherzo.

Ma Daniele guarda Lavinia, come a chiederle se è fattibile.

«Devi darmi il preavviso, perché dovrò chiedere al manager di cambiare la scaletta. Preciserei che è una tua richiesta, così è quasi certo che mi dica di sì. Oppure mi prenderò il mio primo richiamo ufficiale» sorride, cercando di smorzare la sua serietà.

«Non voglio metterti nei guai.»

«Pala, ma tu vuoi farmi suonare davanti a tutta la Vulnus, non credi che sia abbastanza?» ride, divertita dalla delicatezza di Daniele.

«Non ha trovato niente che fosse più imbarazzante!» Niko le dà corda, strappando altre risate a tutti.

«Intendevo per il lavoro...» obietta lui, paonazzo.

«Se me lo dici per tempo, posso fare pressione al manager. Altrimenti ti dirò di parlarci direttamente tu, se ti fa stare più tranquillo.»

Le passo il caffè che le ho già zuccherato e non mi trattengo dallo stamparle un bacio sulle labbra. Che voglia aiutare Pala per la sua proposta di matrimonio è fantastico e lo è ancora di più se penso che gli parli con questa naturalezza, come se fossero amici di vecchia data.

Lavinia avvampa, ma si ricompone subito nascondendosi dietro alla tazzina.

«I viaggi di nozze fateli lontani da noi, eh» commenta Niko, attirando l'attenzione su di sé. «Già vi vedo tutti i giorni in palestra, non voglio beccarvi anche alle Seychelles!»

«Sei proprio banale!» lo deride Jemmy.

«Noi ancora non abbiamo deciso» dice Alizée. «Siamo già stati alla Martinica, quindi ho finito i posti che avrei voluto visitare.»

«Mi hai bocciato l'Australia» le ricorda il ragazzo.

«Ho paura dei ragni e lì è pieno.»

«Concordo» annuisco. «I ragni enormi sono un buon motivo per non andarci.»

«Le Hawaii?» propone Sasha. «Devono essere stupende, prima o poi noi ci andremo.»

«Non volevamo fare una vacanza di mare, ma qualcosa di più vario» spiega Alizée.

«Un tour delle città europee!» esclama Daniele. «Lo proporrò a Elena, le piacerà.»

«Portala a Parigi, così continui con il romanticismo» ride Ethan.

«Prendimi pure in giro, lei sarebbe d'accordo ad andarci.»

«Lavinia, tu hai dei consigli?» Jérémy si rivolge direttamente a lei, che ha smesso di parlare da quando il discorso si è spostato sui viaggi di nozze.

«Non saprei, ci sono così tanti posti da vedere...» esita lei, in imbarazzo.

«Non hai fatto un viaggio che ti è rimasto impresso?» le chiede Sasha.

Scuote la testa. «Mi è rimasto più impresso quello che non ho fatto con la scuola. La mia classe andava a Praga, ma tra mio padre che era andato via e la situazione difficile a casa non ci sono andata.»

Praga. Dovrò ricordarmelo se vorrò farle una sorpresa.

«Non ci sono mai stata, dev'essere una bella città» le sorride Sasha, incoraggiante.

«Quindi non ti va bene neanche un safari in Africa?» chiede Jérémy ad Alizée.

«Quello mi piacerebbe di più rispetto all'Australia.»

Continuano a vagliare luoghi del mondo da vedere, ma nessuno costringe più Lavinia a parlare, anche se la cercano con lo sguardo per invogliarla a farlo di sua spontanea volontà. Hanno intuito il suo disagio e non vogliono metterla in difficoltà: mi piace il loro approccio nei suoi confronti. Venire a pranzo da Niko e Sasha insieme a lei è stata una buona idea.

Spazio autrice
Ci è voluto un po', ma avete visto che la proposta di Pala a Elena ha un ruolo anche nelle vicende di Lavinia? ;)

Sembra proprio che l'abbiano inclusa e che tutto sia andato bene, tranne il momento di disagio finale per Lavinia.

Questo capitolino vi presenta alcuni elementi piccoli, che torneranno più in avanti, soprattutto per quanto riguarda Mike. Tenete bene a mente, perché tra parecchi capitoli piccoli dettagli torneranno di nuovo.

Se siete incuriositi dalla storia di Elena e Daniele, ho caricato i primi capitoli di "Amore all'Overtime" qui. Altrimenti potete andare direttamente su Amazon e darmi il vostro supporto tramite un clic o una recensione. Ve lo chiedo con il cuore, è molto prezioso per me <3

Baci a tutti, buon finesettimana,
Snowtulip